Negli scorsi giorni é noto il tentativo di acquisto della Pirelli da parte del colosso cinese dei pneumatici China National Tire & Rubber Company. Senza entrare nel merito dell’acquisizione é senz’altro evidente che la Cina sta facendo affari in Europa. La Volvo per esempio é un altro dei marchi famosi acquistati dal dragone asiatico negli scorsi anni. In un mio precedente post avevo giá criticato gli acquisti che la Cina stava facendo in Grecia approfittando della svendita causa “chiusura economia locale”.
Il caso Pirelli non mi ha particolarmente stupito perché la considero un’operazione normale in un mercato aperto e globale. Diciamo un’acquisizione che ci puó stare. Negli stessi giorni peró mi sono imbattuto in questo interessante articolo su Bloomberg che fondamentalmente evidenzia l’incremento iperbolico degli “acquisti” cinesi in Europa.
Qui sotto nei grafici lo spettacolare incremento degli ultimi anni.
L’autore chiarisce che il valore assoluto non é altissimo ma sicuramente l’Europa é un luogo aperto, tecnicamente avanzato, economico e che non fa grosse opposizioni a questo tipo di acquisizioni. Quello che peró l’articolo sottolinea é il fatto che molte di queste aziende sono il braccio del sistema pubblico Cinese e quindi andrebbero trattate di conseguenza. Nessun tipo di problema nel caso di aziende private ma quando sono parte del sistema pubblico Cinese allora il discorso non si ferma al semplice ambito finanziario ma tocca problemi che potremmo definire Geopolitici.
Secondo l’autore non si capisce come mai l’Europa non accetta acquisizioni dal sistema Stato Russo mentre non mostra nessun tipo di opposizione quanto si tratta di Cina. L’Europa avrebbe anche delle ragioni per opporsi semplicemente perché le aziende Europee devono accettare delle regole molto stringenti quando vogliono fare affari in Cina mentre le aziende Cinesi qui no. Possiamo affermare che l’apertura Europea non riceve un reciproco comportamento cinese.
Effettivamente non posso che condividere le preoccupazioni dell’autore. Sono per il libero mercato ma a condizione che ci siano le stesse regole per tutti altrimenti la partita diventa difficile.
lavorando inoltre per un’azienda cinese mi capita spesso di vedere come ci sia una pressoché diffusissima allergia alle regole locali. Si cerca di istaurare lo stesso sistema cinese in un altro continente senza preoccuparsi di quello esistente. Non é solo una questione di Management o di strategie di mercato ma del rispetto delle regole locali.
Non posso criticare un’azienda cinese per il modo con cui tratta i lavoratori in Cina e grazie al quale puó essere competitiva sul mercato; d’altronde anche Apple produce gli iPhone in Cina e quindi che differenza fa?
Quello che non condivido invece é il vizio di evitare le regole locali che per le nostre aziende rappresentano invece dei costi: Tasse, trattamento del personale, visti per gli espatriati etc.
Insomma a casa loro possono fare quello che vogliono ma qui dovrebbero seguire le nostre regole (di mercato). L’Europa invece non sembra dare troppo peso a questo e l’articolo dimostra che nemmeno cerca di avere in cambio trattamenti adeguati per i suoi investimenti in Cina.
Quello che posso osservare all’interno dalla mia azienda é un certo cambiamento nel comportamento dei Cinesi. Mentre quando ho iniziato erano molto timorosi nel muoversi da soli sul mercato, dopo 5 anni il loro coraggio é aumentato proporzionalmente con la loro crescita. Purtroppo non é un miglioramento nel gestire le attivitá in maniera “piú occidentale” tutt’altro é un segno che lavorare “alla cinese” in Europa non crea problemi. Nella pratica invece di diventare piú aperta e occidentale la mia azienda si é “incinesizzata” ancora di piú.
Il paragone di questo con l’articolo forse sta solo nella mia mente ma quello che a volte mi preoccupa dei cinesi é il fatto che tendono a trasformare il sistema in cui risiedono secondo le loro regole invece di adattarsi ad un ambiente diverso.
Ovvio che se questo accadrá in futuro nelle aziende acquisite sicuramente non sará un valore aggiunto per il miglioramento generale.
Il famoso Snowden ha dichiarato che l’NSA americano aveva rubato le chiavi di criptazioni delle SIM potendo cosí ascoltare le comunicazioni mobili senza intervenire sui cellulari… wow. [Link all’articolo]
Sembra che nonostante i problemi finanziari in Grecia ci sia la prima rete LTE-A di Vodafone. Saranno annunci in linea con quelli del governo ovvero delle bufale? [Link all’articolo]
Piú di un miliardo di Smartphone venduti nel 2014. [Link all’articolo]
I selfie usati per I pagamenti on line di Alibaba. [Link all’articolo]
Un altro interessantissimo post di Noise from Amerika relativo ai sistemi monetari. Euro o no Euro? Pro e contro. [Link all’articolo]
Per i destraioli incalliti che magari vedono qualche aspetto positivo in movimenti come il Fronte Nazionale Francese della Le Pen solo perché calma la loro rabbia contro l’immigrazione. Mi spiace é tutta una farsa economica. [Link all’articolo]
1- l’omosessualità é incompatibile con i nostri ideali considerando che le relazioni sessuali devono: « […] essere finalizzate al processo riproduttivo, essendo loro scopo la conservazione ed il prosieguo dell’esistenza del popolo, piuttosto che la realizzazione del piacere dell’individuo. »
2- «Il gender si nasconde dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza, promozione, non discriminazione ma, in realtà, pone la scure alla radice stessa dell’umano, per edificare un ‘transumano’ in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità.»
3 – « […] Le attività omosessuali di una non trascurabile parte della popolazione, costituiscono una seria minaccia per la gioventù. Tutto ciò richiede l’adozione di più incisive misure contro queste malattie nazionali. »
4 – « La Famiglia è in crisi e non è una novità. La famiglia è sotto attacco. C’è un secolarismo attivo, ci sono colonizzazioni ideologiche non solo in Europa. E’ una cultura che non vuole far vedere la famiglia, per la quale è meglio non sposarsi, rimanere a casa. »
5 – « La teoria del gender, uno sbaglio della mente umana che fa tanta confusione.»
6 – « Gli individui più vili sono all’opera per intossicare la nostra gioventù, nel periodo più importante per il suo sviluppo. E lo Stato è incapace di reagire. Perché? […] Perché tutti i partiti dai quali escono i Ministri, devono scendere a patti con i capibanda pederasti, che sono i loro amici politici […] »
7 – « La teoria del gender edifica il transumano. Una manipolazione da laboratorio. »
I frammenti di frasi e teorie riportati sopra si riferiscono a periodi diversi della storia dell’umanitá ma suonano cosí brutalmente simili.
Non é mia intenzione generare un esercizio di ricerca storica su chi ha pronunciato queste frasi, la soluzione sta di seguito nel post. Vorrei piuttosto che ci si fermasse a riflettere sul passato, su quello che tante ideologie hanno poi scaturito. Dobbiamo fermarci a leggere il passato per non commettere gli stessi errori nel presente.
« […] Non passò molto tempo che da tutti i blocchi cominciarono a giungere denunce di rapporti omosessuali, e le punizioni non servirono a nulla, perchè il contagio si diffondeva dovunque. Su mia proposta, tutti gli omosessuali vennero allora messi insieme e isolati dagli altri, sotto la guida di un anziano che sapeva come trattarli. Anche sul lavoro vennero separati dagli altri prigionieri, e adibiti per un lungo periodo a lavorare con i rulli compressori, insieme ad altri prigionieri di altre categorie, affetti dal medesimo vizio. Di colpo il contagio del loro vizio cessò, e anche se qua e là si verificarono questi rapporti contro natura, si trattò sempre di casi sporadici. Del resto, costoro vennero sorvegliati rigorosamente nei loro alloggiamenti, in modo che … non potessero ricominciare […] .
[…] ..fece compiere a degli esami di «riabilitazione». Gli omosessuali della cui guarigione non si era perfettamente convinti, vennero messi a lavorare, come per caso, insieme a prostitute, e tenuti sotto osservazione. Le prostitute avevano il compito di avvicinarsi come per caso ad essi e di eccitarli sessualmente. Quelli che erano realmente guariti approfittavano senz’altro dell’occasione, senza neppure bisogno di essere stimolati, mentre gli incurabili non guardavano neppure le donne. Anzi, se esse si avvicinavano loro in modo troppo evidente, si allontanavano con manifesto disgusto […] »
(Rudolf Hoss, Comandante ad Auschwitz, Einaudi)
Troppo forte come argomento? Troppo forte come paragone?
Forse Sí, l’argomento e il paragone sono forti, preoccupiamoci .
Posso ragionevolmente credere che questi “esperimenti” sociali non verranno mai piú riprodotti ma il problema é che nonostante un passato triste si continua a trattare la diversitá come malattia. Si confonde la sessualitá con il sesso e si decide cosa é “normale” secondo standard che solo delle menti malate hanno definito.
Nel 2015 in Italia troviamo promozioni come questa che nella maggior parte dei paesi Europei farebbero scandalo… da noi per comprovata arretratezza educativa sessuale rappresentano “la difesa di diritti secolari”. Ma di chi?
“Dovrá scegliere in futuro se essere uomo o donna?”
Questa la domanda che riassume l’evoluzione del pensiero “standard”. Certo che sí perché Donna, Uomo, Gay, gatto o maiale si puó diventare, basta un pó di sforzo e le conoscenze giuste. Per esempio se uno volesse diventare pedofilo ci sono dei luoghi abbastanza noti in cui perfezionare la tecnica. Non sto ad indicarli, pensateci voi.
“vuoi questo per i tuoi figli?”
NO. Non voglio che mio figlio/a possa mai venire a contatto nella sua vita con qualcuno dell’associazione Provita. Ecco cosa voglio per i miei figli, proprio non lo voglio lo reputo altamente nocivo per la sua educazione in generale. Lo ammetto, sono razzista.
La mia idea di libertá di espressione e pensiero mi dice peró che anche la ONLUS Provita ha il diritto di raccontare le proprie idee liberamente ma non nascondo peró un desiderio irrefrenabile di vedere un video come questo accusato di discriminazione sessuale e bandito.
Libertá di pensiero per tutti, anche per chi se non fosse per il mezzo Youtube potrebbe essere confuso per una ideologia storicamente riconducibile al medioevo. Invece no tutto vero, tutto on-line, questa é la promozione che nell’anno 2015 in Italia si fa sull’omosessualitá. Gli esempi sono purtroppo tanti e come giá scritto qui spesso chi giudica é sempre il meno indicato a farlo. Ma il mondo é vario e la mamma degli ignoranti sembra essere ancora incinta e copiosamente.
Ma torniamo al nostro elenco di frasi e alla loro collocazione storica:
1- Ampliamento del paragrafo 175 della codice penale tedesco sotto il periodo Nazista. 1935.
2 e 7 – Cardinale Angelo Bagnasco 23 Marzo 2015, Presidente della CEI aprendo i lavori del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana. [Riferimento]
3 – Decreto costitutivo del l’Ufficio centrale del Reich per la lotta all’omosessualità e all’aborto creato nel 1936 da Heinrich Himmler, comandante delle SS.
4 e 5 – Papa Francesco 22 Marzo 2015 durante l’incontro con i giovani sul Lungomare Caracciolo, a Napoli. [Riferimento]
6 – Il quotidiano nazista Volkischer Beobachter (Osservatore Popolare). [Riferimento]
Ripeto, il paragone é forte e forse per questo dovrei chiedere scusa a tutti quei cattolici che correttamente professano la loro religione ogni giorno e che non condividono le direttive della gerarchia. Mi aspetto che Dio parli ai veri cattolici direttamente alle loro coscienze senza bisogno di traduttori o intermediatori ma non tutti intuiscono che chi parla potrebbe un giorno mettersi a raccontare la sua versione senza piú considerare l’originale.
Indipendentemente dal rispetto per il cattolicesimo non si puó lasciar passare tutto questo sotto un’ ignorante indifferenza pericolosa per la nostra societá ma tristemente forte e potente.
Le parole di Bagnasco pronunciate in un momento dottrinale cosí importante per la gerarchia ecclesiale suonano gravi e nascondono un tentativo fin troppo evidente di manipolare le coscienze dei credenti.
Questo articolo spiega bene quanto la “Teoria Gender” semplicemente non esiste. É una pura invenzione della Chiesa ma non esistono trattati accademici o ricerche in merito. É pura propaganda destinata a creare paure e generare posizioni sessiste e omofobe di cui proprio non abbiamo bisogno.
Qui sotto un esempio recente del Vedemecum per i genitori che spiega come ci si dovrebbe difendere dalla “Teoria Gender” e dalla sua diffusione.
Queste idee sono un pericolo per la societá quanto in maniera piú violenta e diretta sono alcune politiche del terrore messe in atto da altri estremisti religiosi di appartenenza islamica. Nessuna differenza, nessuna giustificazione. Certamente come é necessario separare terrorismo con Islam anche in questo caso non bisogna confondere la religione Cattolica con questo nuovo razzismo del 2o millennio ma in ogni caso bisogna combatterlo nelle istituzioni.
La memoria raccolta in poche righe all’inizio del post deve farci riflettere su quanto pericolose certe idee siano poi diventate e cosa hanno scaturito. Nessuno é obbligato ad essere in favore di coppie di fatto, adozioni Gay, maternitá surrogate ma qui si sta parlando del rispetto del prossimo, delle persone, del fatto che una persona puó nascere con una sessualitá diversa ma non per questo deve essere perseguitata dalla societá o messa in un angolo. Non si capisce perché diritti basilari sono distribuiti sulla base della sessualitá e non disponibili per tutti ma questo sembra essere il “burka” ideologico della Chiesa Cattolica 2015.
Dico cose forse scontate lo so ma dopo aver letto le parole di Bagnasco e di Papa Francesco che rappresentano le piú alte cariche della gerarchia cattolica non posso che rimanere sconvolto.
Non sono mai stato un buon cattolico ma nel mio piccolo ho sempre accettato le sue regole etiche come giuste e utili per il lieto convivere nella societá. Mi ricordo che da piccolo mi é stato insegnato “di amare il mio prossimo come me stesso”. Non mi ricordo quale numero questo comandamento ha ma nemeno mi rocordo di possibili differenziazioni per sesso né tantomeno per sessualitá.
Negli anni seguenti non ho piú seguito da vicino le evoluzioni della teologia cattolica e adesso mi chiedo : “come é cambiato in questi anni quel comandamento? Mi sono forse perso qualche cosa di importante?”
Nonostante noi Piemontesi siamo abbastanza parsimoniosi nella gestione dei nostri soldi, non si puó dire lo stesso per la nostra regione e il suo capoluogo. Tanti sono stati i casi conclamati di sprechi pubblici e provate sono le attuali condizioni economiche critiche in cui cittá e regione si trovano.
Le pessime condizioni finanziarie non sembrano peró aver sensibilizzato il controllo dei costi. Il DNA degli amministratori pubblici Piemontesi non si é ancora adeguatamente modificato alla parsimoniositá della loro popolazione. Certo la situazione Italiana non si puó dire certo sia perfetta ma questa sarebbe solo un’inutile giustificazioni benaltrista.
Lo scorso venerdí ho sentito a Focus Economia di Radio 24 [dal minuto 18:40] che la Regione Piemonte in Aprile bandirá una gara d’appalto per il nuovo palazzo della Regione Piemonte relativo agli arredi interni.
Il valore del bando per l’arredamento della nuova sede si aggirerá su ben 22 milioni di Euro.
Avete capito, ben 22 Milioni per sedie, scrivanie, armadi e allestimenti interni, un prezzo notevole per le finanze della Regione Piemonte e a dir poco strano visti i valori di mercato. Il periodo di crisi e la naturale evoluzione verso una gestione pubblica piú equilibrata non ha prodotto risultati concreti mentre la distanza fra il mondo reale e quello Pubblico Amministrativo continua ad aumentare nonostante il periodo storico di depressione economica.
La Regione Piemonte spende meno per l’affitto dei suoi 23 palazzi che per l’arredo della nuova sede, non male come risultato.
Il palazzo della Regione era nato come ottimizzazione dei costi creando un’unica sede che raggruppasse tutte e 27 le sedi sparse per il territorio. Sicuramente l’iniziativa é lodevole se non fosse che come sempre i prezzi sono lievitati e si sono diretti verso livelli inaccettabili.
L’ottimizzazione ci puó stare ma anche il riutilizzo dell’arredamento poteva essere una strada da considerare invece di acquistare tutto nuovo. Dei 2500 impiegati infatti solo 150 utilizzeranno la loro scrivanie mentre tutti gli altri lavoreranno su sedie nuove di zecca e peraltro costose vista la previsione economica.
Con un rapido calcolo si raggiunge un costo per ogni singolo impiegato di 8800 Euro in soli arredamenti. Senza per forza scomodare l’IKEA é normale che qualcuno si possa chiedere quale tipo di fornitura porta ad un valore del genere. Considerando che con la stessa cifra ci compri una cucina all’IKEA sarebbe bello capire se sono state utilizzate sedie ergonomiche artigianali e scrivanie in legno massello. Si dice che anche l’istallazione di lastre di vetro per suddividere le scrivanie negli open space evitando la perdita di luce puó essere la cause dell’importo ma in ogni caso l’importo totale é piuttosto anormalo.
Il caro Sergio Chiamparino fino a qualche mese fa si lamentava dei tagli Governativi alle Regioni dichiarando possibili perdite in servizi ed efficienza. Mi piacerebbe sentire un suo commento a riguardo visto che nonostante i tagli le spese continuano ad aumentare e l’efficienza sembra non essere di casa a Torino.
Quindi nel mio amato Piemonte dopo le mutande verdi di Cota il tempo delle spese facili non é mai finito. Lo so che il paragone non regge ma alla fine il risultato é sempre lo stesso e chi paga il conto siamo sempre noi.
Non ci resta che aspettare il bando sui sanitari per capire di che pasta sono fatta i nostri amministratori locali.
Uno dei tanti annunci o twit di Renzi poi andato nel dimenticatoio. Come sempre da risolutore di tutti problemi a questione fuori moda. Ma quando arriverá qualcuno serio in Italia che saprá separare promesse fantascientifiche da modesti buoni propositi applicabili. Il tempo del “milione di posti di lavoro” non é mai finito. [link all’articolo]
Ma come vanno le reti LTE nel mondo? Un interessante grafico con le misure nei vari paesi. Vodafone la migliore rete in Italia, WIND la peggiore. [link all’articolo]
Un divertente articolo sui limiti di compatibilitá dell’iPhone 6. [link all’articolo]
É stato presentato il piano per la Banda Ultralarga. Meglio tardi che mai viste le condizioni in cui si trova l’Italia rispetto agli altri paesi Europei. Non vorrei essere troppo negativo ma mi sembra forse un pó troppo ambizioso in un paese in cui a casa mia (30km da Torino) non ho copertura ADSL e chi ce l’ha va a 640Kbps in download. 640KBPS in download nel 2015. Bello parlare dei 100Mbps al 50% della popolazione ma l’esistente é veramente lontano. Parlando con gli operatori sembra difficile che questi 100Mbps possano effettivamente arrivare perché gli investimenti sono troppo alti e non sostenibili per gli operatori privati. Perché non provare una strada sostenibile che porti bande anche piú basse ma a tutti? Attualmente 30Mbps sarebbero piú che sufficienti per tantissime applicazioni incluso il video. Forse sono io che ho una visione vecchia ma la mia esperienza in TLC mi porta a dire che 30Mbps non sono poi cosí male. [link all’articolo]
Fino a qualche settimane fa ho quasi creduto al mito greco di Tsipras. Ho giá scritto qui cosa pensavo del nuovo Governo Greco. Pensavo fosse una risposta alla pessima gestione Tedesca dell’austerity, pensavo fosse una soluzione per ammorbidire i teutonici e renderli piú consapevoli che il soffocamento del rigore aveva raggiunto livelli inaccettabili e sopratutto non poteva essere la soluzione per una ripresa economica ma esattamente il contrario.
Dai primi giorni del governo Tsipras peró era chiaro che non c’era un reale piano Greco per convincere l’Europa che il paese stava cambiando passo. Non ho considerato le prime dichiarazioni del ministro dell’Economia greco Varoufakis pensando fosse solo un inizio di negoziazione in cui si alzava l’asticella delle richiesta per poter poi raggiungere un livello accettabile per la Grecia e per l’Europa. Ma non era cosí.
Pensavo che il Governo Greco stesse solo prendendo tempo per produrre un’interessante proposta. Qualcosa che facesse credere all’Europa che i tempi erano cambiati e la vecchia Grecia burocratica e sprecona fosse solo un lontano ricordo. Mi aspettavo un piano che eventualmente chiedesse dei fondi per applicare le riforme oppure una maggiore flessibilitá all’austerity. Le riforme costano e quelle a costo zero sono un sogno. Mi apettavo insomma una proposta seria, credibile e fattibile.
Quindi Viva Tsipras. Avanti cosí Grecia.
Tutte le mie aspettative e pensieri si sono peró schiantati sulla peggiore gestione che abbia mai visto in Europa. Mi lamento spesso (e a ragione) della scandalosa gestione pubblica Italiana e della grande inefficienza del nostro sistema nazionale ma non avevo mai visto nulla del genere.
Mi riferisco alla lettera scritta dal Ministro delle Finanze Greco Varoufakis alla commissione Europea dove presentava i 7 punti per riformare il sistema nazionale.
Nemmeno la mia immaginazione poteva lontanamente pensare al ridicolo che questa proposta portava dentro. Forse nemmeno un Calderoli qualunque avrebbe potuto fare meglio.
La lettera diventa a maggior ragione molto critica perché é l’unica proposta con cui il governo Greco intende rilanciare il suo paese. Non é un’introduzione ma é LA PROPOSTA Greca.
Ma vediamo da dove nasce il mio disgusto.
Lotta all’Evasione
Da Italiano sono cosciente del fatto che in paesi ad alta evasione é sempre difficile mettere in piedi dei sistemi che la riducano. In italia gli annunci sono stati molto ma i risultati sempre pessimi. La proposta Greca é riuscita peró a stupire anche uno spettatore del teatrino Italiano come me.
Il Governo infatti propone di far fare i controlli a casalinghe, studenti, turisti, insomma gente comune invece degli enti pubblici preposti. Le persone possono filmare o semplicemente testimoniare le attivitá commerciali che non registrano le transazioni. Quasi come se lo scontrino fosse il primo problema dell’evasione.
Ma il ridicolo non si ferma ai metodi ma si prolunga sul fatto che viene dichiarato praticamente che i controlli ufficiali non sono effettivi. Che quanto vengono pianificati sono spesso organizzati fra il controllore e il controllato. Praticamente il Governo dichiara che il sistema pubblico é inefficiente (e corrotto) e invece di cambiarlo preferisce usare gli studenti. Semplicemente ridicolo. Forse che il Governo Greco si aspetta veramente di convincere un tedesco con questi siano metodi alternativi? Crede forse che queste proposte possano essere considerate serie in un paese come la Germania dove (correttamente) le regole e il loro rispetto hanno un’importanza quasi religiosa?
Per quanto posso criticare le poca flessibilitá tedesca non posso che condividere i dubbi per una non-proposta come questa.
Proposta per la crescita.
Una vecchia storia sentita piú volte anche in Italia da pseudo rivoluzionari che vivono in un mondo parallelo. Sembra che anche il Governo Greco faccia parte della comunitá aliena che abita il nostro pianeta terra; infatti come proposta per la crescita pensa di vendere delle licenze e tassare i giochi on line. No comment.
Non esistono altre proposte.
Semplificazione della burocrazia.
Qui la proposta dimostra quanto Tsipras e Varoufakis siano lontani dalla realtá. Il Governo Greco conferma anche in questo caso la completa inefficienza del sistema pubblico ma come aggravante dichiara che non é curabile.
Ebbene Sí, il Governo Greco nel 2015 é in grado di dichiarare che la digitalizzazione del sistema pubblico non é attuabile poiché i dipendenti pubblici farebbero resistenza all’innovazione.
Non ho capito? Farebbero resistenza?
Certo, perché secondo il Governo Greco non é possibile forzare i dipendenti pubblici a modernizzarsi ma bisogna rimanere al livello documentale cartaceo con tutta la complessitá e i limiti esistenti. Tutto questo per non “turbare” i dipendenti pubblici? Stiamo scherzando? Nel 2015 invece di insegnare ad usare excel si preferisce non disturbare dei fancazzisti inefficienti e retrogradi?
Purtroppo non é uno scherzo ma é la dura ammissione di una lettera che sembra una brutta favola. l’Europa dovrebbe accettare queste proposte o anche solo considerarle per una discussione iniziale?
Ragionevolmente direi di no e non é cattiveria ve lo assicuro.
Controllo dei conti pubblici
Varoufakis propone di attivare il Fiscal Council ovvero un ente dedicato alla verifica degli impatti sulle finanze pubbliche delle leggi finanziarie.
Giusto? In teoria sí, in pratica é dal 2012 che é stato promesso e mai messo in pratica. Adesso diventa una proposta?
Fatemi capire, lo avete promesso dal 2012, non lo avete mai applicato e adesso diventa un punto fondamentale? Ci prendete per i fondelli?
Recupero delle tasse inevase
Sembra una proposta Tremontiana che faceva pagare una cifra ridicola a chi non aveva pagato le tasse. I cosiddetti condoni che in praticano non fanno che giustificare l’evasione. Voglio pensare che forse in Grecia il problema sia diverso ma é utile ricordare che:
I greci dal 2009-2014 non hanno pagato tasse per 76 Miliardi di Euro.
Annualmente la Grecia raccoglie 65 Miliardi in tasse. Ció vuol dire che in un arco di 5 anni é come se per un anno e qualche mese nessun Greco avesse mai pagato una singola tassa.
Tutto normale? Crisi o non crisi a me sembra che qui qualcuno fotta. Lo dico anche da Italiano dove comunque sia la tassazione che il numero di furbi siano alte ma non per questo non abbiamo smesso di pagare.
Evito di commentare oltre ma ho come l’impressione che se da un lato é giusto aiutare chi non ha POTUTO pagare le tasse, dall’atro sarebbe anche utile fare qualche sforzo per differenziarli da chi non ha VOLUTO pagarle.
Aiuti per la crisi umanitaria.
Su questo punto difficilmente si puó essere contrari. Le condizioni di vita in Grecia sono diventati particolarmente difficili negli ultimi anni e ne ho giá scritto qui. Tutti gli aiuti economici per venire incontro alle famiglie bisognose sono sempre benvenuti. Corretto che il Governo si preoccupi degli ultimi e sopratutto le richieste in termini economici sono veramente basse se paragonate ai costi dell’Europa nel suo totale.
Unica critica é che Varoufakis riesce ad essere molto preciso su questi budget ma meno sulle altre questioni forse piú importanti perché legate al futuro del paese.
Ovviamente questo punto é quello che porta piú voti ma in questo caso evito troppe polemiche.
Conclusioni
La delusione é alta, le mie speranze che il governo Greco poteva in qualche modo rendere piú morbida la gestione tedesca dell’Europa sono andate in fumo in qualche riga di inglese. Con questo livello di preparazione é facile capire come le fantasiose idee di “un mondo diverso” si scontrano contro la realtá. Le favole sono belle per la propaganda ma rimangono tali. Quando il gioco si fa serio le favole devono ridimensinarsi per trasformarsi in una concreta e fattibile proposta. Questo in Grecia non é successo. Tutto é rimasto una brutta favola, tanto brutta se si considera che la situazione Greca é al limite e la responsabilitá di un Governo é quello di salvare la sua popolazione non buttarla dentro un pozzo senza fondo.
La spiegazione é semplice, le capacitá del Governo Greco sono estremamente basse o quasi inesistenti. Tsipras é stato bravo a prendere i voti da un popolo disperato ma la sua tattica si é fermata alla pura propaganda. Ha venduto dei sogni impraticabili e non li ha mai ridimensionati alla realtá Greca e ai suoi veri problemi. Il ministro Varoufakis si é dimostrato un accademico con scarsa esperienza pratica e nemmeno bravo nella negoziazione politica.
Mi spiace notare quanto triste sia il fatto che in Italia per alcuni Varoufakis sia giá diventato un eroe nazionale. Ancora una volta dimostriamo quanto poca preparazione economica abbiamo a tutti i livelli. Si puó chiudere un occhio per il bar del paese ma non per il giornalista o la rappresentanza politica di praticamente ogni colore. Nessuno escluso. Ho sentito parole di solidarietá persino da esponenti della destra che fondamentalmente non avrebbero nemmeno il giustificativo politico. Ma si sa che l’ignoranza non ha colore.
Insomma non so proprio come fare ancora il tifo per la Grecia. Posso solo augurarle il meglio ma penso peró che sia arrivato il momento di crescere e di uscire dal limbo dei miti. É tempo di trovare delle soluzioni serie, fino a quel momento torno a tifare con molta amarezza Germania ma ogni tanto bisogna essere razionali e lasciare le favole ai bambini. Sorry.
Non servono ulteriori prove per dimostrare l’ignoranza e le barbarie di questi neo terroristi ma guardando questo video la tristezza e la desolazione sono forti. Nulla a confronto dei loro violenti omicidi ma in un certo senso questa é la peggiore violenza contro l’umanitá. La cancellazione di secoli di Storia. Vergogna é riduttivo.
Nonostante questo articolo non é critico sulla lettera della Boldrin Io invece lo preferisco utilizzarlo per dimostrare quanto inutile siano le scelte dei nostri politici. Questo non ha nulla a che fare con la paritá dei sessi. Questa é una perdita di tempo e considerato lo stipendio della Boldrini é anche molto costoso. [link all’articolo]
I prezzi degli Apple watch.. alla faccia della crisi. E sono sicuro che venderanno molto bene. [link all’articolo]
La presentazione del nuovo Samsung Galaxy S6. I continui richiami a quanto siamo meglio di Apple fanno immediatamente pensare ad un forte complesso di inferioritá (giustificato). Ah dimenticavo… c’é anche Samsung-pay… piú follower di cosí non si puó… questa é l’Asia signori miei.
Ma nonostante questo sembra che la partita nel mondo smartphone sia per Samsung giá persa in partenza. [link all’articolo]
Ma é questa l’informazione economica in Italia. Da non credere… su un TG a livello nazionale. Poveri noi viviamo proprio nel mondo delle favole. Non c’é poi da stupirsi se molti credevano in Grillo. [link all’articolo]
Google va verso l’Android TV e potenzia Chromecast. [link all’articolo]
Anche Google pronta per i pagamenti su smartphone. [link all’articolo]
Articolo fatto sicuramente male ma alcuni dei suggerimenti per migliorare le ricerche su Google sono utili. [link all’articolo]
Un altro esempio di quanto i sindacati Italiani sono lontani dalla realtá, ignoranti economicamente e spesso dannosi per i lavoratori. [link all’articolo]
E poi ci chiediamo perché la giustizia non funziona. Perché perde tempo in cause come questa… contro la Standard&Poor. Tempo sprecato e inno all’ignoranza. [link all’articolo]
Interessante articolo sul protezionismo Cinese verso l’IT applicato attraverso il controllo di Internet. [link all’articolo]
Lo so che il titolo non é propriamente il migliore per un post che tratta di aspetti tecnologici ma oggi é la prima cosa che mi é saltata in testa guardando la presentazione del Senior Vice President dei prodotti Google al Mobile World Congress che si sta tenendo in questi giorni a Barcellona.
A questo link potete trovare i 13 minuti della presentazione.
Nonostante sia un Fan dei prodotti marchiati Google (qui i miei apprezzamenti sul Chromecast) e possessore di uno Smartphone Nexus che reputo il miglior Android sul mercato, continuo ad essere peró molto scettico sulla visione di Google del futuro.
Google a mio modo di vedere non é un’azienda che innova piú di tanto ma é semplicemente un monopolista con un budget quasi illimitato da investire in una enorme mole di progetti di ricerca. Tanti sono i progetti iniziati da Google e poi terminati perché non avevano un riscontro nel mercato. Anche il famoso Gmail é iniziato cosí ma per ovvi motivi di utilizzo del servizio mail non é mai stato chiuso. Penso invece a progetti come i Google Glasses che nonostante facciano parte di tecnologie “indossabili” molto in voga, non credo avranno vita lunga. Il mercato per il momento ha preferito fermarsi agli orologi o qualche misuratore da polso. Qui qualche mio commento piú dettagliato dei glasses scritto in tempi non sospetti.
Adesso al Mobile World Congress Google promuove un suo progetto per coprire zone del globo difficilmente cablabili utilizzando palloni aereostatici o piccoli droni alimentati ad energia solare. Il concetto é quello di creare una copertura dall’alto di segnali 3G o LTE in posti dove é difficile installare antenne.
In questo video la Bloomberg richiama l’annuncio
Il progetto sembra lodevole per poter portare copertura in paesi dove gli investimenti sono bassi ma il dubbio sulla sua applicabilitá e sopratutto sulla sua redditivitá rimane alto.
Redditivitá?
Eccolo qui il capitalista come potrebbero pensare gli amanti “del vogliamoce tutti bene” e “del mondo vive anche senza capitali”.
Ebbene Sí, redditivitá poiché come qualcuno forse sa i soldi non si creano dal nulla ma crescono se si investono. Certo si possono stampare ma con il grosso problema che poi se sono troppi si svalutano.
Quindi come in ogniddove accade in questo mondo per ogni investimento c’é sempre un capitale che deve rientrare con una rendita altrimenti nessuno lo farebbe. Nessuno va in perdita, anche un contadino che pianta pomodori, patate, zucchine lo fa investendo il suo tempo e i suoi soldi per poi rivendere il frutto del suo lavoro ad un prezzo che copra i costi e gli dia una rendita. Magia.
E quindi Google?
Google invece non segue queste regole ma ha semplicemente una quantitá di soldi che si puó permettere di “sprecare”. Eh sí perché Google ha un cosiddetto “Business model” tutt’altro che innovativo ma vecchio di almeno 40 anni. La pubblicitá, con la grossa differenza che ha praticamente il 90% del mercato On-Line. Avete idea di quanti dollari incassa Google ogni giorno per promuovere i suoi clienti su Internet? Quanti “click” vengono fatti ogni giorno su annunci gestiti da Google? Tanti vi assicuro… tanti.
Google investe in tanti progetti senza avere bene in mente dove sta il rientro economico, almeno mi danno quest’impressione. Voi etici dell’ultimo minuto direte: “Avanti cosí, innovazione senza capitalismo?” Invece no, é semplicemente una condizione fortunata (e monopolista) ma non standard. Gli altri lottano sul mercato mentre Google domina essendo quasi l’unico. Ti piace giocare facile, vero?
Ma torniamo agli “stupefacenti acquisti” del team di Google come da titolo. Il Senior Vice President elenca tutti i vantaggi del “cloud” di Google o del Sistema Operativo Android. Sono tutte veritá ma il concetto di investimento/rendita non torna. Android é nato dopo il boom di Apple su Smartphone. Apple ha rivoluzionato le telecomunicazioni inventando lo smartphone. Apple ha creato l’iPhone con una ben precisa idea di business e Google ha poi successivamente realizzato che le reti mobili avevano un grande potenziale. Chi é il vero innovatore? Quello che ha inventato qualcosa e con le rendite della sua innovazione ha continuato ad investire (e fare soldi: Il cattivone). Una strada un pó diversa rispetto a Google.
Adesso gli stupefacenti palloni in aria che garantirebbero una connettivitá universale mi sembrano una altro bel giochetto che suona Cool ma che vedo di difficile applicabilitá. Lavoro nelle TLC da quasi 20 anni, probabilmente sono invecchiato con loro ma ancora credo (e vedo) che la connettivitá la offrono solo gli operatori mobili e fissi non Google. Spero di sbagliarmi e nel prossimo futuro le reti saranno gestite dai Google baloon ma ho quanche dubbio sulla loro fattibilitá. Le aree mondiali non coperte sono spesso anche ambientalmente difficili e probabilmente hanno anche una densitá di popolazione che non garantisce un rientro degli investimenti. Anche spedendo in aria questi palloni aereostatici o droidi ad energia solare come posso garantire il servizio? Capisco che le aree possano essere un pó “sfigate” ma come posso dire ai clienti: “Scusate oggi non c’é connettivitá perché il vento era troppo forte”. Se proprio una connettivitá deve scendere dall’alto é piú probabile che capiti con tecnologie attualmente giá esistenti come i satelliti ma attraverso dei palloni gonfiati proprio non riesco a concepirla. Sará la vecchiaia che fossilizza i miei neuroni.
Aspetteró questo fantomatico futuro per capire chi ha ragione ma ho l’idea che se Google perderá parte del suo monopolio forse le cose cambieranno. I soldi da investire buttare in questi giochetti saranno drasticamente ridotti e forse capiremo qual’é la differenza fra investimenti per ricchi e la dura realtá del vero mercato delle telecomunicazioni, quello reale e non quello “campato in aria”.