I Bonus ai dirigenti di Palazzo Chigi e la mail da 5000 Euro

Dollar_Sign_Envelope Leggo con disgusto che nulla sembra proprio cambiare nel nostro paese ormai ammalato di spesa pubblica. Dopo i falsi gli infiniti annunci di Spending Review come cura per tutti i mali del nostro paese vengo a scoprire un interessante e alquanto strano modo di controllare la spesa.

Sembra che quasi la totalitá dei dirigenti pubblici di Palazzo Chigi anche quest’anno riceverá il meritato Bonus che va a sommarsi ai loro 188.000 Euro di stipendio annuo. Sembra infatti che la Presidenza del Consiglio sia il posto piú efficiente della Pubblica Amministrazione.

Il merito é sempre difficile da misurare ma é l’unico strumento per redere piú efficiente la macchina statale. Sembra peró  che nonostante i tanti annunci di Renzi il concetto non si sia mai insediato nella Pubblica Amministrazione o almeno non a Palazzo Chigi.

Questi per esempio erano gli obiettivi che nel 2012 sono stati alla base dell’assegnazione di ben 30.000 Euro di bonus per ogni dirigente:

  •  Impegno per il contenimento della spesa (ma non alla riduzione)
  • Impegno per la crescita della produttività
  • Impegno per la buona amministrazione
  • Impegno per la qualificazione delle competenze
  • Riorganizzazione e reingegnerizzazione dei processi di lavoro e creazione di interscambiabilità di talune attività di supporto (??)
  • Miglioramento della qualità delle attività dell’Amministrazione nel contesto internazionale
  • Ampliamento dell’uso delle tecnologie della comunicazione (scrivere le mail?)

Mi sembra abbastanza chiaro che questo elenco é ben lontano da reali e misurabili obiettivi  ma assomiglia piú ad una lista di buoni propositi. La nostra meritocrazia quindi scompare ed é cosí che i 30.000 Euro di bonus andarono al 99% dei dirigenti.

Quest’anno sembra invece che ci siano stati dei tentativi di ridurre questi bonus indiscriminati (sará vero?) ma come sempre le intenzioni di taglio in questo paese rimangono tali senza concretizzarsi. Il Messaggero ci informa infatti che anche per il 2013 i bonus andranno alla quasi totalitá dei dirigenti (98%) e quindi di nuovo un lauto premio di circa 30.000 Euro per dirigente.

In passato era stata sbandierata l’introduzione di alcuni elementi per legare il calcolo dei bonus con l’andamento del PIL. Questa idea sembra peró essere giá stata bocciata prima di partire dai Magistrati contabili con la giustificazione che «valendo gli stessi al più quali indici rilevatori di una performance del sistema Paese, dipendenti in buona parte da fattori esogeni all’amministrazione e non correlati a una diretta responsabilità dirigenziale». E certo…

Ma la vera presa in giro che sta avvenendo quest’anno é che l’80% del bonus é calcolato sulla base dei criteri (inutili) giá validi lo scorso anno (quindi nulli ai fini della meritocrazia misurabile) mentre nei rimanenti 20% troviamo questo insulso tentativo di far sembrare meritocratico il meccanismo di assegnazione dei bonus.

Sembra infatti che questo 20% (5.000 Euro medi) siano raggiungibili grazie alla voce «Revisione e semplificazione dei processi» che si traduce (udite udite stupidi cittadini fannulloni) nell’inviare una mail entro dicembre. In questa mail il dirigente dovrá semplicemente elencare delle proposte per la semplificazione dei processi.

Non vi sono indicazioni sulla bontá delle proposte ma serve solo inviare una mail per avere 5000E. Ebbene sí, in questo paese lo Stato (in un momento difficile per le finanze pubbliche) ha il coraggio di valutare una mail 5.000 Euro (pagati dai cittadini). Una persona qualunque con un lavoro impiegatizio generico, nel 2014, in qualunque realtá lavorativa privata invia mail pressoché tutto il giorno. Nella nostra amministrazione pubblica invece viene messo come obiettivo e premiato con 5.000 Euro. Una cosa del genere farebbe andare in fallimento qualunque attivitá privata

Qualcosa sembra non funzionare…  ma i Magistrati contabili non intervengono questa volta. Come mai?

Non ci prendiamo in giro, se non si é in grado di tagliare le spese meglio ammetterlo ma non prendeteci per i fondelli.

Nota: L’articolo del Messaggero ovviamente evidenza quanto personalmente il premier Renzi si sia speso nel combattere questi sprechi bonus “a pioggia” ma che alla fine si sia dovuto arrendere. Lasciatemi dubitare, se sei al comando decidi altrimenti sposti l’aria come tutti in questi ultimi 20 anni.  

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