Sprechi Italiani: Gli arredi da 22 Milioni di Euro della Regione Piemonte

mole-antonellianaNonostante noi Piemontesi siamo abbastanza parsimoniosi nella gestione dei nostri soldi, non si puó dire lo stesso per la nostra regione e il suo capoluogo. Tanti sono stati i casi conclamati di sprechi pubblici e provate sono le attuali condizioni economiche critiche in cui cittá e regione si trovano.

Le pessime condizioni finanziarie non sembrano peró aver sensibilizzato il controllo dei costi. Il DNA degli amministratori pubblici Piemontesi non si é ancora adeguatamente modificato alla parsimoniositá della loro popolazione. Certo la situazione Italiana non si puó dire certo sia perfetta ma questa sarebbe solo un’inutile giustificazioni benaltrista.

Lo scorso venerdí ho sentito a Focus Economia di Radio 24 [dal minuto 18:40] che la Regione Piemonte in Aprile bandirá una gara d’appalto per il nuovo palazzo della Regione Piemonte relativo agli arredi interni.

Il valore del bando per l’arredamento della nuova sede  si aggirerá su ben 22 milioni di Euro.

Avete capito, ben 22 Milioni per sedie, scrivanie, armadi e allestimenti interni, un prezzo notevole per le finanze della Regione Piemonte e a dir poco strano visti i valori di mercato. Il periodo di crisi e la naturale evoluzione verso una gestione pubblica piú equilibrata non ha prodotto risultati concreti mentre la distanza fra il mondo reale e quello Pubblico Amministrativo continua ad aumentare nonostante il periodo storico di depressione economica.

La Regione Piemonte spende meno per l’affitto dei suoi 23 palazzi che per l’arredo della nuova sede, non male come risultato.

Il palazzo della Regione era nato come ottimizzazione dei costi creando un’unica sede che raggruppasse tutte e 27 le sedi sparse per il territorio. Sicuramente l’iniziativa é lodevole se non fosse che come sempre i prezzi sono lievitati e si sono diretti verso livelli inaccettabili.

L’ottimizzazione ci puó stare ma anche il riutilizzo dell’arredamento poteva essere una strada da considerare invece di acquistare tutto nuovo. Dei 2500 impiegati infatti solo 150 utilizzeranno la loro scrivanie mentre tutti gli altri lavoreranno su sedie nuove di zecca e peraltro costose vista la previsione economica.

Con un rapido calcolo si raggiunge un costo per ogni singolo impiegato di 8800 Euro in soli arredamenti. Senza per forza scomodare l’IKEA é normale che qualcuno si possa chiedere quale tipo di fornitura porta ad un valore del genere. Considerando che con la stessa cifra ci compri una cucina all’IKEA sarebbe bello capire se sono state utilizzate sedie ergonomiche artigianali e scrivanie in legno massello. Si dice che anche l’istallazione di lastre di vetro per suddividere le scrivanie negli open space evitando la perdita di luce puó essere la cause dell’importo ma in ogni caso l’importo totale é piuttosto anormalo.

Il caro Sergio Chiamparino fino a qualche mese fa si lamentava dei tagli Governativi alle Regioni dichiarando possibili perdite in servizi ed efficienza. Mi piacerebbe sentire un suo commento a riguardo visto che nonostante i tagli le spese continuano ad aumentare e l’efficienza sembra non essere di casa a Torino.

Quindi nel mio amato Piemonte dopo le mutande verdi di Cota il tempo delle spese facili non é mai finito. Lo so che il paragone non regge ma alla fine il risultato é sempre lo stesso e chi paga il conto siamo sempre noi.

Non ci resta che aspettare il bando sui sanitari per capire di che pasta sono fatta i nostri amministratori locali.

Fonti:

 

 

 

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