Il Presidente licenzia l’AD, 780.000Euro per mancato preavviso ma sono la stessa persona: Il caso Ciucci-ANAS e cosa si é dimenticato Report.

In questi giorni leggo una certa euforia per le dimissioni da Presidente dell’ANAS di Pietro Ciucci. Dopo la puntata di Report del 15 Aprile 2015 dedicata agli scandali della stessa ANAS sembra che queste dimissioni siano un successo dell’informazione Italiana riuscita finalmente ad aprire il coperchio di un grosso scandalo.

Sarebbe bello ma purtroppo se esiste un paese in Europa dove l’informazione non é un arbitro e controllore imparziale dell’operato pubblico questo é proprio l’Italia. Generalmente é invece un alleato sovvenzionato per scopi politici. La stampa di destra scopre solo gli scandali di sinistra mentre quella di sinistra trova solo gli scandali di destra. Un giochetto giustificato da un sistema di totale finanziamento pubblico dell’informazione.

In un paese dove Il Fatto Quotidiano, Report e il Gabibbo sono gli unici esempi di informazione libera diventa difficile pensare che le alte cariche pubbliche possano essere in qualche modo danneggiate dalle indagini giornalistiche.

Report ha fatto un buon servizio ma Ciucci era giá nel mirino del Governo e in odore di dimissioni da mesi. Da Marzo infatti due consiglieri su tre (Ciucci era il terzo) del CdA si erano dimessi (Maria Cannata , Sergio Dondolini “uomini” di Renzi). D’altronde Ciucci era in ANAS da 45 anni. Nel suo CV ha ricoperto alte cariche pubbliche assegnate da Governi sia di destra che di sinistra. É stato 9 anni Ammistratore Delegato (AD) di ANAS, oggi in pensione ma sempre Presidente di ANAS per circa 250.000 Euro l’anno. Insomma non certo un personaggio sotto il mirino dello Stato ma forse un umile servitore degli interessi politici. Non é una difesa, i manager pubblici come lui non dovrebbero esistere in un paese sano ma loro sono semplicemente “attrezzi” del volere politico. Ciucci era stato anche nominato da Berlusconi Presidente del consorzio “Ponte di Messina”, consorzio che aveva speso qualche centinaio di milioni per un’opera mai iniziata. Questa é l’Italia e questo é un esempio del tipico manager pubblico Italiano che nonostante errori e scarsitá del servizio da lui gestito rimane in carica. I risultati non contano nel mondo pubblico Italiano l’importante é il servizio che si fornisce alla casta politica.

Ma torniamo al nostro curioso caso. Ciucci nel 2013 era contemporaneamente AD, Presidente e Direttore Generale dell’ANAS (senza considerare le altre cariche esterne) e visto che il Governo stava lavorando sull’abolizione delle cariche multiple Ciucci decise di mandarsi in pensione dopo 45 anni di servizio con una buona uscita di 1.800.000 Euro. Quindi l’AD Ciucci manda in pensione il Direttore Generale Ciucci.

Quello che peró Report non ha evidenziato é che in questa enorme buona uscita ci sono ben 780.000 Euro per mancato preavviso  (Fonte Focus Economia – Radio 24 puntata del 27 Marzo 2015 min 24:40).

Mancato Preavviso?

Ebbene sí: l’AD e Presidente dell’ANAS Pietro Ciucci licenzia e manda in pensione il Direttore Generale Pietro Ciucci ma senza avvisarlo nei termini previsti dalla legge. Probabilmente Pietro Ciucci doveva scrivere una lettera di preavviso e farla firmare a se stesso.

É sconcertante vedere come i soldi pubblici vengano letteralmente inghiottiti con tanta semplicitá. Un Manager pubblico giá ricopre contemporaneamente diverse cariche  e per ognuna delle quali riceve compensi altissimi oltre il milione di Euro, decide di rinunciare ad una carica non tanto perché praticamente inconcilianile (anche se legalmente possibile) con le altre ma perché sente odore di cambiamento obbligato e cerca di trarne il maggior beneficio economico finché esistono le condizioni. Certo la colpa forse non sta nel singolo ma nel sistema che permette tutti questi trucchi legali.

Nonostante il paradosso di licenziare se stessi e automaticamente denunciarsi per non essersi dato il preavviso, il problema di fondo é che tutto questo é legale. Un sistema che permette di regalarsi soldi pubblici in maniera quasi illimitata con metodi che non hanno paragoni nelle aziende private e purtroppo negli altri paesi evoluti. Esistono i super manager anche nell’ambito privato (per esempio Marchionne) ma loro rispondono dell’andamento della propria azienda e ricevono in base alle proprie performance un compenso. Considerati gli errori materiali di ANAS documentati da Report non sembra esserci una grossa responsabilitá nell’operato dei manager pubblici. In ogni caso se Presidente, AD e Direttore generale sono la stessa persona diventa improbabile avere delle valutazioni neutre sull’operato.

Nella puntata di Report Ciucci é solo una parte del sistema pubblico malato Italiano. Ad un certo punto appare anche l’ex Sindaco di Reggio Calabria ed ex Presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti. Un personaggio con un ottimo curriculum giudiziario che si era opposto al progetto ANAS per gli ultimi chilometri della SN-RC proponendo una sua alternativa (molto piú lunga) che moltiplicava i costi portandoli da 400Milioni a 1,8 Miliardi. Motivo: I problemi di viabilitá per Reggio Calabria. Un progetto che dice lo stesso Scopelliti essere in essere dopo solo 7 anni. Questo un altro esempio di come al male si aggiungono altri mali. Ad una pessima gestione pubblica se ne aggiungono mille altre ognuna con le sue fantasie ma alla fine sempre e solo una certezza: un conto piú salato da pagare per la collettivitá e l’impunibilitá per scelte sbagliate.

Lo stesso Giuseppe Scopelliti ideatore di questa fantastica opera alternativa era giá salito alle cronache per aver aiutato il suo amico Antonio Sarra in odore di Andrangheta a diventare sottosegretario della regione Calabria. Giá nel 2013 Itaka ne aveva scritto essendo Sarra uno dei miracolosi esempi di invalidi del lavoro con vitalizio da 7500 Euro al mese che peró riusciva a giocare con successo a Basket.

Insomma Ciucci é un esempio del sistema Italia ma come lui il paese ne é pieno. Costellazioni di organizzazioni pubbliche che non sono efficienti e non riescono a portare a compimento i propri progetti. Sicuramente c’é una grossa colpa delle istituzioni alle spalle che ne gestiscono i fondi e gli investimenti e le usano per i propri scopi propagandistici. Certo non é colpa di Ciucci se esisteva il comitato “Stretto di Messina” ma certo é una scelta di Ciucci prendersi tutti i rimborsi possibili per la sua “auto pensione”. Tutto legale ma forse c’é un problema di regole che sembra non interessare a nessuno nemmeno a chi si scandalizza twittando.

Ogni volta che si sentono questi racconti penso alla propaganda di Salvini contro i Rom causa principale dei problemi Italiani. Provo a calcolare quanti scippi, biglietti non pagati e sovvenzioni a Rom dobbiamo spendere per raggiungere i 1,8 Milioni che Ciuccia ha preso come rimborso in un giorno.

Misteri di un paese al tracollo e di una popolazione che ragiona nei bar e vota di conseguenza l’ultimo dei pifferai magici.

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