Le Donne hanno le palle altro che quote rosa

Le donne hanno le palle, questo é un dato di fatto. Gestiscono famiglia, figli e lavoro con risultati migliori di noi uomini. Probabilmente essendo nel mio primo anno da Padre sono ancora affascinato dalla donna polipo che cucina piú veloce di me con un solo arto superiore a disposizione. Forse la mia visone é di parte ma se faccio una lista di persone con “le palle” nelle prime 5 posizioni ho piú donne che uomini. Scommetto di non essere l’unico.

A parte la mia stima per le donne mi chiedo perché in questi giorni sono trattate come una razza in via di estinzione, come una Foche Monache? Perché dobbiamo fingerci protettivi e pro-donne con provvedimenti alquanto stupidi che non fanno altro che sminuire le reali qualitá delle donne?

Mi riferisco al recente specchietto per le allodole del circo politico Italiano chiamato Le quote Rosa.

Un concetto che dovrebbe difendere le donne dalle ingiustizie del sistema ma che non fa altro che trattarle come una categoria protetta. Fossi donna sarei offesa per un trattamento da minoranza sociale … come una Foca Monaca o un Panda in via di estinzione.

Perché dobbiamo mettere una percentuale per legge alla rappresentanza femminile nelle istituzioni? Quali sono i problemi? Esistono barriere all’accesso in politica? Forse le questioni femminili possono essere risolte solo se nelle istituzioni ci sono donne? Una questione che riguarda il mondo femminile non puó essere legiferata da istituzioni con uomini in maggioranza?

Semplicemente stronzate che muovono solo aria nelle bocche di pseudo-femministi-filosofi.

Ma quale rispetto per le donne? Dover obbligare per legge ad avere donne nelle istituzioni vuol dire che si devono creare corsie preferenziali perché senza queste le donne non sarebbero in grado di accedere alla politica? E’ forse questa la realtá? Non mi sembra. Le donne in politica ricoprono degne posizioni senza bisogno di particolari aiuti? O forse mi sbaglio? Che il numero ridotto sia solo frutto di un minore interesse verso la politica?

Come solito in Italia si discute del nulla e si fa del nulla una questione di principio. Con la discussione sulle Quote Rosa si perde due volte tempo: primo per discutere di questioni inutili e secondo non si migliora il ruolo della donna nella societá ma si vota un aiuto di legge come per una categoria di “disabili sociali”.

Rispetto? Punti di vista.

Ridicoli tutti e per prime le parlamentari che lo propongono. Avere inoltre come principale rappresentante dell’iniziativa l’On. Boldrini é una prova indiscutibile dell’inutilitá dell’esercizio e il livello della discussione: nullo come puó essere nulla una persona che ritiene che anche la satira é “sessista”. Nel 2014?

Da domani allora anche quote gay, quote lesbo e quote trans. Perché no On. Boldrini?

Le donne hanno le palle e non hanno bisogno di “Quote Rosa” per dimostrarlo. Ogni giorno ce ne danno prova a differenza dell’On. Boldrini.

Nota Rosa: Una parentesi su un altro argomento “Rosa” usato a sproposito nel dibattito politico Italiano: il Femminicidio. Una recente ricerca elaborata dall’Agenzia Europea sui diritti  fondamentali (EUROPEAN UNION AGENCY FOR FUNDAMENTAL RIGHTS) si é occupato delle Violenze sulle donne in Europa. Purtroppo la situazione é critica ma nella sua criticitá l’Italia si posiziona molto meglio di paesi per antonomasia “piú civili”. Mi riferisco ai paesi nordici dove sembra che le violenze su donne dopo i 15 anni raggiungono percentuali sconcertanti oltre il 50%. Nella lista nera si posizionano Danimarca (52%), Finlandia (47%), Svezia (46%), Paesi Bassi (45%), UK (44%) mentre l’Italia é “fortunatamente” alla 19a posizione. Le percentuali rimangono tragicamente alte ma sicuramente dimostrano che molti discorsi fatti sul cosidetto “femminicidio” avevano obiettivi ben diversi dal riabilitare un paese malato di violenza. Non bisogna abbassare la guardia ma non bisogna nemmeno dipingere l’Italia per quello che non é. Il report evidenzia inoltre che certe violenze non possono essere ridotte agendo sulla legislazione e questo é provato dai risultati dei paesi nordici. Di nuovo, ma di che cosa stiamo parlando? o meglio ma come ne parliamo?

 

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