2019: Video On Line batte DVD

broken-dvd-game-disc Ho letto proprio oggi alcuni dati di crescita del mercato Video delle aziende OTT (Over The Top) ovvero quelle aziende che forniscono su Web la visione di film come alternativa all’acquisto o affitto del supporto DVD.

Mi riferisco principalmente alle aziende come Netflix, Hulu, MLB.com, HBO Go, YouTube and Amazon che sono fra gli attori principali di questo mercato. In assoluto Netflix é il leader incontrastato del mercato con i suoi ¾ di utenti video in Nord America.

In Italia questo fenomeno non ha ancora preso grosso piede poiché alcuni servizi di queste aziende non sono ancora disponibili. Un pó per investimenti non fatti, regole di copyright mai superate , barriere delle piccole lobby, burocrazia lenta, visione pubblica praticamente inesistente e qualche problemino tecnico sulle infrastrutture ne hanno impedito l’esplosione.

In altri paesi invece la battaglia é invece intensa e sempre piú aziende si stanno spostando nel mercato dei servizi video on-line.

I dati di crescita di questo mercato sono impressionanti, nel 2014 crescerá negli Stati Uniti di ben il 21% raggiungendo quasi 11 Miliardi di dollari. I profitti di questo mercato si raddoppieranno nel periodo fra il 2013 e il 2019 raggiungendo i 18 Miliardi.

Il 48% dell’intero mercato OTT-video é di servizi Video On Demand (VoD) ovvero guardarsi un film On-line in streaming con un semplice click sul proprio PC e sopratutto senza essere legato a nessuna programmazione televisiva come invece avviene nella tradizionale televisione in broadcast. Il mercato VoD da solo ha un volume nei soli Stati Uniti di oltre 5 Miliardi e si prevede crescerá del 116% entro il 2019 raggiungendo un valore di quasi 9 Miliardi.

I Servizi OTT di download video (il film lo compro e posso scaricarlo localmente sul mio PC) avranno anche loro una crescita prevista del 15% (1.4Mld$). I Servizi On-Line di affitto video (Alternativa alla classica Videoteca) invece saliranno del 21% nel 2014. Per questi ultimi é prevista una crescita del 74% totale entro il 2019.

Ovviamente anche la pubblicitá video (Video Ads) rimane una grossa fetta di questi profitti ed é cresciuta del 33%. Per l’advertisement si prevede un incremento del 109% fino al 2019.

Interessante notare quanto il fenomeno almeno negli Stati Uniti abbia spostato il budget degli Utenti per i servizi di rete. Attualmente infatti un utente broadband degli Stati Uniti spende mediamente 29$ al mese per i servizi OTT ma si prevede possa crescere fino ai 44$ nel 2019. Sono cifre comparabili a quanto in Italia spendono gli utenti delle piattaforme satellitari come SKY ed é anche il motivo per cui Sky sta attivando gli stessi tipi di servizio su Internet.

Il fatto che venga ritardato l’ingresso di Netflix in Italia mi fa pensare a pressioni dall’alto per dare tempo ai tradizionali operatori broadcast (digitale e satellitare) di preparare anch’essi i propri servizi On Demand. Diciamo i soliti metodi monopolistici Italiani per chiudere i mercati prima che si aprano. Ma ovviamente sono solo riflessioni e pessimismo personale.

A parte i problemi Italiani, c’é un generale stupore sul fatto che gli utenti stanno spendendo piú tempo nel guardare contenuti On-line di quanto spendano in DVD. Questo nonostante sia quello On-Line Video un mercato disponibile da pochi anni mentre il DVD é disponibile da 20 anni circa.

Alla fine del 2014 ci saranno infatti 54 milioni di clienti OTT e in 5 anni il loro numero salirá a 69Milioni punto in cui supereranno definitivamente i profitti del mondo DVD.

La crescita di questi nuovi servizi é impressionante ma esempi del genere non sono nuovi in rete. Se consideriamo le iperboliche crescite nei social media come facebook o twitter non ci possiamo stupire di questi numeri.

La grossa differenza sta nel fatto che questi ultimi non sono gratuiti e il loro costo non indifferente rispetto al costo della connessione stessa. Una crescita di interesse cosí rapida é finalmente il segno che la rete ha finalmente aperto nuove opportunitá dirette di business rispetto al modello tutto gratis finanziato dalla sola pubblicitá come é stato finora e questo non puó che essere positivo.

Rimane un solo problema da risolvere: Le dimensioni. Nel Web attualmente chi vince prende tutto e non esiste ancora una democrazia di mercato. Non esiste un’alternativa a Facebook come non esiste un’alternativa a Google ma forse é solo questione di tempo. nel frattempo la strada del successo almeno in Europa é ancora piena di ostacoli e non solo in Italia.

 

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