Il Report che scagiona l’Italia: Noi siamo bravi il problema sono solo gli interessi

Non mi voglio sicuramente ergere a esperto di macroeconomia né tantomeno mi permetto di giudicare un giornalista che si occupa di economia sul Corriere della Sera ma quando leggo alcuni articoli , nonostante la mia limitata visione, ho dei forti impulsi al disgusto.

La stampa nell’ultimo periodo é fortemente pro-Renzi senza se e senza ma. Accetto una tregua nei bombardamenti sul nuovo arrivato, per lasciar portare a casa qualche risultato ma adesso mi sembra sinceramente che si esageri un pó. Non mi pare che nell’ultimo periodo ci sia ancora molto spazio per una tregua e credo che le critiche della stampa sarebbero doverose ma purtroppo in Italia questo non accade.

L’autorevole Fabio Tamburini (ex direttore di Radio 24 Ore che in passato é riuscito a rimettere in sesto il bilancio della Radio ricevendo in premio il licenziamento) scrive un articolo del quale forse mi sfugge  a pieno il motivo. Forse mi perdo qualche dettaglio nel ragionamento ma alla lettura non posso che indignarmi di fronte alla difensa di un sistema pubblico marcio come quello Italiano.

Ma veniamo all’articolo in cui l’autore debutta con un “Qual è il Paese tra i principali europei con il saldo migliore tra entrate e spese (al netto degli interessi) delle amministrazioni pubbliche negli ultimi 20 anni?”

Qui stranamente il mio sangue inizia da subito a ribollire ma per testardaggine mi  convinco ad andare avanti nella lettura alla ricerca di qualcosa di diverso. Tamburini dice di fare riferimento ad un report (che al momento non sono riuscito a recuperare) di Roberto Poli uno dei “piú prestigiosi consulenti”  che aveva giá lavorato con Prodi e Berlusconi (bene).

Da questo report emerge un Italia diversa, nuova. Sembra infatti che il nostro paese abbia risparmiato in 20 anni (meno spese e piú entrate) ben 600 Miliardi contro gli 80 della Germania,  i – (meno) 500 della Francia, – (meno) 300 della Spagna e cosí via.

Quindi diciamo che siamo stati i piú bravi d’Europa. Bene, non lo sapevo.

Il succo del report del professor Poli é che se si escludono gli interessi sul debito, l’Italia ha fatto benissimo negli ultimi vent’anni risparmiando molti piú soldi rispetto agli altri paesi Europei.

Ma come? Il paese con una spesa pubblica elevata, una “certa” inefficienza del sistema e “qualche” spreco risulta invece essere il piú rigoroso nei conti?

Ma cosa ho sbagliato io nei miei calcoli? Da dove viene questa positivitá? Sono io negativo o sono io che non vedo la realtá dei numeri?

Mi spiace dover agitarmi e innervosirmi di fronte al lavoro di giornalisti o addirittura di consulenti titolati ma in questo caso posso almeno dire che il concetto non mi torna? Posso dire che mi sembra un tentativo di manipolare i numeri per giustificare l’ingiustificabile?

Il report dice che l’Italia ha avuto un avanzo (entrate – spese) in 20 anni del 2% del PIL invece la Germania solo dello 0,2% ma mentre l’Italia pagava il 6% del PIL (1600 Miliardi) di interessi la Germania ne pagava solo il 2,4% del PIL (1000 Miliardi).

Ecco svelato il mistero. Noi siamo bravi e non sprechiamo, sono solo gli interessi che ci fregano (dice il Signor Poli) perché “ un debitore con debito elevato paga interessi più che proporzionali”. Che ingiustizia eh?

Perché gli errori dell’Italia non sono nella classe politica incapace, no signori miei sono solo negli interessi sul debito ..”E tutto questo è la conferma del peccato originale che l’Italia si trascina dal 1992, l’anno della firma del Trattato di Maastricht, sottoscritto pur avendo un parametro del tutto fuori controllo: il debito pubblico, che rappresentava il 104,7%del Pil contro il 42% della Germania, il 39,7% della Francia e il 45,5% della Spagna”.

Finalmente arriviamo al solito Euro cattivo che fiorisce sulla bocca di tutti. Finalmente, nessun colpevole a Roma, le vere carogne stanno tutte a Bruxelles e continuano a tramare alle nostre spalle nonostante la gestione piú che perfetta della nostra classe politica degli ultimi 20 anni.

Eh sí vi ho dimostrato che abbiamo risparmiato no?

Dal mio limitato diametro della comprensione mi sembra di intuire che si accusi l’Europa e poi la crisi di aver spostato i soldi risparmiati da economia reale al solo pagamento degli interessi.

Direi di sí, questo é vero. E quindi mi domando? Durante la crisi gli interessi sul debito sono saliti e quindi si doveva pagare di piú e non c’era spazio per investimenti strutturali nel paese. E quindi?

Mi sembra tutto corretto ma non mi sembra questa grossa novitá o comunque un motivo per elevare l’Italia al paese piú parsimonioso dell’Europa.

Dai miei calcoli non risulta anche se escludo gli interessi. Forse le mie analisi sono semplicistiche ma non riescono proprio ad avvicinarsi alle spiegazioni di Poli.

Che tu spenda i soldi del tuo stipendio (tasse) o che ti indebiti la mia limitata visione mi dice che non cambia nulla, rimani sempre uno spendaccione.

Secondo Poli c’é un Italiano che guadagna 2000E al mese e ne spende 1800 mentre c’é un Tedesco arrogante che guadagna 2500E e ne spende 2450. L’Italiano é piú Bravo. Stop fine della storia.

Detta cosí é indubbio che il Tedesco é piú spendaccione e risparmia meno dell’Italiano.

Quello che peró non capisco é l’esclusione dei debiti.

Sempre nella mia visione l’Italiano risparmia 200E del suo stipendio ma decide di acquistare una nuova macchina (Tedesca) per un valore di 80000 Euro. Chiede il finanziamento alla banca che con moooolto piacere gli impresta i soldi. L’Italiano pagherá comodamente 300E al mese per vent’anni.

Il Tedesco spendaccione invece ha deciso che si tiene la vecchia macchina e compra 2 piccole auto per gli spostamenti della moglie e dei figli indebitandosi per 100E al mese di interessi.

Entrambi i finanziamenti sono a tassi variabili e purtroppo i tassi un giorno salgono cosí tanto che l’Italiano si ritrova una rata di ben 600E al mese e il Tedesco di 200E.

Il nostro povero Italiano risparmiatore si ritrova con ben  -400E al mese mentre il nostro Tedesco a -150. Entrambi devono ridurre le proprie spese in famiglia ma qualcuno per il 20% e qualcun altro per il 6%.

Il fatto di spendere di meno ma indebitarsi dii piú non é necessariamente a mio (semplicistico) modo di vedere un fattore determinante. Posso essere spendaccione comunque anche  risparmiando i soldi dello stipendio ma indebitandomi troppo.

Questo rappresenta l’Italia e il suo indebitamento con l’aggravante che la fantastica auto tedesca se la sono guidata solo i politici e i cittadini non l’hanno nemmeno vista.

Questa é l’Italia spendacciona. Il paese in cui gli Italiani sono veramente parsimoniosi ma chi li governa non ha mai nemmeno fatto un minimo sforzo per ridimensionarsi. Non continuiamo con sta questa storia dell’Austerity, nemmeno in tempi di crisi hanno tagliato qualcosa.

Io non faccio differenza se il debito arriva per spese dirette o per debiti. Qualcuno ha deciso comunque di spendere oltre le proprie capacitá di spesa tanto la copertura viene garantita dai cittadini. Se guadagni 2000E al mese e vuoi un altro finanziamento per una seconda macchina di lusso puó essere che ti dico di no oppure ti faccio pagare piú interessi.

In questo caso di chi é la colpa? di chi impresta i soldi? degli interessi? Lo crede veramente Signor Poli?

L’Italia con l’Euro ha pagato interessi molto piú bassi ma nonostante questo siamo riusciti ad incrementare costantemente il rapporto debito/Pil.

Qualche idea Signor Poli?

A dirla proprio tutta é vero l’Euro ha un’anomalia ovvero che non si puó piú svalutare. Proprio questo é il meccanismo che i nostri geniali amministratori non riescono piú a fare rispetto al passato. Le regole sono cambiate e forse era anche il caso di cambiare abitudini. La BMW si poteva anche evitare.

In passato infatti con una bella svalutazione (inflazione) era possibile ridurre la mole di interessi da pagare.

Questo non significa essere bravi ma incapaci di ridursi le spese. L’inflazione é una tassa nascosta perché se “domani” con 100000 lire compravo quello che “oggi” compro con 90000 lire é quasi peggio dell’IVA al 22%.

Le colpe non si sono mai spostate a Bruxelles nonostante l’Euro sia imperfetto, sono sempre state a Roma. Costantemente in sosta vietata.

Il Signor Poli inoltre ci mette anche dei chiari suggerimenti per come risolvere la situazione. 1) Ridurre il debito di 400 Miliardi 2) ridurre la spesa pubblica (ma se eravamo giá cosí bravi?) 3) permettere piú spesa pubblica agli enti locali ma “spesa produttiva” .

Bene mi sembra che siamo a posto. 400 Miliardi si trovano facilmente con una bella e aggiuntiva patrimoniale sugli immobili, la spesa si riduce come si dice abbiamo sempre fatto e la produttivitá del pubblico aumenta.

BINGO direi tanto c’é ancora un pó di carne intorno all’osso degli Italiani, tanto vale rosicchiare.

Dai Renzi provaci, garantisce Poli tanto “gli italiani capiranno”.

PS: nella realtá l’Italiano continuava ad andare in Banca a chiedere prestiti che servivano a coprire i propri interessi e ad acquistare sempre piú BMW. Il suo stipendio inoltre aumentava poiché ogni anno decideva di rubacchiare di qua e di lá.

 

 

 

Lo Zoo cinese con ristorante esotico

Chinese Food  Lavoro con i Cinesi da circa 5 anni e posso dire di aver assistito a molte stranezze. Di alcune ne ho giá scritto quiqui e qui ma ogni giorno c’é sempre qualcosa di nuovo da scoprire.

In azienda nella comunicazione mail fra colleghi occidentali é abbastanza alta la percentuale di web-link con notizie sulla Cina, alcune serie altre magari complottiste e altre altamente strane.

Oggi un mio collega mi ha inviato un link con un articolo su uno scandalo avvenuto nello Zoo di Pechino e risalente ormai al lontano 2010.

Certe notizie stranamente non mi fanno piú un grosso effetto nonostante siano completamente incredibili per chi non ha a che fare con i cinesi tutti i giorni. In questo caso la notizie riguarda lo Zoo di Pechino dove esisteva un ristorante interno in cui si preparavo piatti a base di animali esotici: Coccodrillo fritto, Uova di Struzzo, Lingua di Ippopotamo. Sí esatto dentro lo Zoo, tutto in regola.

La pratica infatti sembra non stupisse nessuno anzi veniva caldamente consigliato di prenotare con un certo anticipo in modo che il ristorante potesse preparare alla perfezione anche richieste particolari e per gruppi numerosi.

Da quanto dice l’articolo sembra che la notizia invece di provocare un certo polverone abbia invece incrementato il Business del ristorante stesso. Il padrone era andato anche in televisione dichiarando che era tutto regolare e gli animali registrati.

A me spesso queste notizie fanno riflettere su quello che circola nella testa dei cinesi. Non voglio sottovalutarli ma spesso non ho risposte ai loro comportamenti e reazioni a ció che gli accade intorno.

Mi chiedo ma perché fai uno Zoo? Hai qualche idea del significato dello Zoo. Nonostante sia assolutamente contrario ad ogni tipo di Zoo devo ammettere che spesso vengono costruiti anche per preservare alcune razze in via di estinzione. Si mantengono purtroppo in cattivitá ma in qualche modo si salvano dallo sterminio umano.

Ma tu Cinese come fai ad aprire un ristorante che cugina gli animali che teoricamente dovresti proteggere? Ma lo apri proprio allo Zoo? Senza vergogna?

Il mangiare i cani é per esempio una cosa che ho capito e non mi sconvolge. La tradizione arriva purtroppo da un passato povero in cui durante alcune grosse carestia tutto era buono per sopravvivere e da lí é rimasto.

Mi ricordo quano un giorno parlando con un mio collega cinese ho chiesto “ma non trovi che il cane sia affettuoso, segua il padrone , sia un amico?” e lui semplicemente mi ha risposto “ah sí?”. Per lui é semplicemente un cibo e gli fa ridere vedere persone in Europa che riescono anche a mettere i vestiti ai cani e trattarli come una persona. Io ho sempre fatto il paragone con un Europeo che finisce in un paese in cui i maiali vengono usati come animali domestici. Chi li veste e chi li porta a spasso. Come un Cinese ride per il cane Europeo io riderei per il Maiale col Golfino.

In questo caso peró non si tratta di cultura o tradizioni. Semplicemente non hai in testa il fatto che alcuni animali potrebbero scomparire? ma perché li metti in gabbia allo Zoo? prima di cucinarli?

Porti un bambino allo Zoo e gli fai vedere il cibo che si muove?

Un’aspetto ancora piú incredibile della vicenda é che prima di questa scoperta accanto ad ogni descrizione degli animali ci fossero anche delle informazioni sulle parti piú gustose dell’animale stesso e di quelle utili alla medicina Cinese.

Questo popolo riesce sempre a stupirmi ma i casi positivi stanno col tempo riducendosi. Sará forse una certa tensione aziendale, un complotto della stampa che mi presenta solo esempi negativi oppure c’é veramente qualcosa di grosso che non funziona in quel sistema?

 

Il futuro della “Smart Home” ovvero 14 Dispositivi per la casa che potrebbero cambiare la tua vita

The Internet of ThingsNegli scorsi giorni ho trovato questo interessante  elenco di prodotti per la casa legati alla cosiddetta “Internet of Things” (Internet delle cose)  ovvero un futuro non cosí remoto in cui la rete Internet é utilizzata non solo per la comuncazione fra persone o Server ma anche fra dispositivi. Il termine Internet of things (IOT) fa riferimento ai servizi che in gergo tecnico vanno sotto al nome di Machine-to-Machine (M2M)  ovvero la comunicazione fra dispositivi come per esempio sensori di allarme, Contatori elettrici, Automobili etc.

La grossa problematica delle reti future sará l’enorme mole di “elementi” comunicanti. Gli utenti infatti non saranno solo piú gli smartphone ma si aggiungerá un folto numero di dispositivi vari spesso dedicati alla sensoristica/automazione. Si prevede che nel 2020 ci saranno un numero impressionante di oggetti connessi che va oltre i 200  miliardi.

L’elenco di seguito si riferisce appunto a dispositivi che potrebbero in qualche modo diventare di uso quotidiano ed entrare a far parte della sterminata famiglia dell’Internet delle cose.

La presa di corrente Intelligente della Belkin WeMO

Il sistema di automazione della Belkin potrá controllare interruttori e prese elettriche intelligenti, luci a led, sensori di movimento e ogni dispositivo luce. Tutto questo attraverso il proprio browser o applicazione su smartphone. La Belkin fornisce sia dispositivi che il sistema remoto di controllo (in cloud).

Ogni dispositivo potrá essere inoltre legato ad account gmail per le notifiche. La Belkin prevede anche lo sviluppo di piccoli dispositivi come Mr Coffee o Crock Pot slow cookers con i quali sará possibile far partire a distanza determinati dispositivi della cucina. Arrivare a casa con il caffé pronto.

Belkin WeMO

Canary

Un dispositivo „tutto in uno“ per la sicurezza della casa. Include: Video camera HD, sensori per la qualitá dell’aria, del movimento, del suono, temperatura e vibrazioni tutto in una singola unitá.

l sistema impara cosa costituisce la normale attivitá di casa e invia all’utente degli allarmi in caso qualcosa fosse cambiato. Il fatto di imparare le normali condizioni della casa permette secondo il costruttore di evitare falsi allarmi.

Gli allarmi possono ovviamente essere mandati a utenti multipli.

Canary

Connected by TCP

TCP Home lighting automation é un sistema per il controllo delle luci. Include un gateway che va collegato al router della connessione di rete, un telecomando wireless, App per lo smartphone e 2 Luci a LED intelligenti. Il sistema puó gestire fino a 250 Luci singolarmente o per gruppi definibili.

L’App permette di controllare le luci da remoto; accenderle spegnerle, programmare la loro attivitá creare profili pre-programmati come  „fuori casa“o „in casa“.

Per il momento il sistema controlla solo le proprie Lampadine intelligenti ma in futura avrá a disposizione dei connettori per poter essere applicato a qualunque lampadina.

Connected by TCP

Technology Neurio controllo energetico

Il dispositivo Neurio individua la „firma enegetica“di singoli diapositivi collegati alla rete di casa. Neurio abilita un sensore Wifi all’interno del proprio pannello eletrico. Il sistema monitora il consumo energetico e ne rileva l’attivitá interpretando l’attivitá energetica normale e avvisando quando si presentano eventi anomali come per esempio viene lasciato il forno acceso.

Il sistema puó anche inviare messaggi attraverso un’App dedicata che permette inoltre di controllare tutta una serie di dispositivi intelligenti. Il sistema Neurio impara il conportamento elettrico della casa capendo quando l’utente va a letto oppure lascia la casa.

Tecnology Neurio

Grid Connect ConnectSense

Grid Connect é un fornitore affermato nel mercato dei sensori e fornisce il prodotto ConnectSense per la sicurezza della casa. Il sistema lavora con il Wifi di casa e fornisce sensori di movimento, controllo luci, temperatura, umiditá, acqua e sensori per porte e finestre. Alcuni sensori possono funzionare con batterie per facilitare l’istallazione in posti non coperti dalla rete elettrica.

I sensori comunicano peró via Wifi che richiede comunque piú energia rispetto agli altri sistemi di allarmistica con protocolli dedicati. ConnectSense fornisce allarmistiva via chiamate voce, SMS, mail, tweet. Tutto il software (App e software Cloud) é gratuito.

Grid Connect ConnectSense

 Honeywell Total Connect remote Services

Combina un sistema professionale di sicurezza con un sistema di automazione della casa permettendo all’utente di controllare qualunque dispositivo, dalle video camere di sicurezza ai sensori di allarme, dall’illuminazione della casa alle tapparelle per le finestre. Il sistema puó essere controllato da un’App mobile,  via Browser o attrraverso una console a muro.

Deve essere istallato da personale certificato da Honeywell e lavora con soli dispositivi che gestiscono il protocollo Z-Wave. Honeywall fornisce comunque anche parte della sensoristica.

Honeywall Total Connect

iControl Network Piper

Questo sistema di automazione e sicurezza per la casa é sviluppato anch’esso via Wifi. Include una video camera HD con visione a 180 gradi e audio in entrambe le direzioni. Sensori per: movimento, temperatura, umiditá, luce e suono. Il rilevatore di suoni puó riconoscere gli eventi sonori e notificare diversamente tali eventi (campanello o allarme per fumo, etc).

L’App mobile permette di controllare remotamente la video camera e configurare le regole per le notifiche via messaggi, chiamate, mail. I video sono automaticamente salvati nel Piper Store gratuitamente e visionati quando si vuole. L’unitá puó essere programmata per suonare una sirena di allarme e puó anche controllare sensori o controlli di terze parti che supportino il protocollo Z-Wave.

iControl Network Piper

Interactive Voice ivee Sleek

Puó sembrare una semplice e comune sveglia ma permette il controllo vocale con i sistemi Smart Home della casa.

L’unitá puó anche fornire previsioni del tempo in streaming e altre informazioni dalla rete. La Interactive ha inoltre annunciato il piano di sviluppo della piattaforma per il controllo vocale di molti fornitori di sistemi di sicurezza o smart home.

Interactive Voice ivee Sleek

Lowe’s iris

Il sistema di monitoring e controllo smart home della Lowe supporta uno svariato range di Sensoristica intelligente e dispositivi, dai sensori di sicurezza al sistema intelligente di irrigazione del giardino. Per 179 $ si possono acquistare differenti kit come lo Secure Start up oppure il sistema base per il controllo della casa oppure gli smart kit per 299$ che includono anche l’amplificatore del segnale Wifi.

Il servizio base é gratuito ma esiste una versione premium per 9.99$/mese con cui é possibile scrivere le regole, registrare video e inviare allarmi ad altre persone.

Lowe’s iris

Revolv

Revolv vuole essere il controllore universale (smart Hub) per il monitoraggio di ogni tipo di sensore senza limiti di marchio, tipo di prodotto o protocollo di comunicazione usato.

Il sistema include l’Hub centrale capace di gestire ben 7 diverse frequenze radio e un’App IOS che supporta i piú comuni controlli e allarmi da una vasta serie di dispositivi inclusi quelli Sonos per il controllo dei sistemi Home Theater e Hi-Fi. L’App per Android é in uscita.

Revolv

Securifi Almond+

E‘ un sistema wireless router/extender che puó essere utilizzato anche come sistema di controllo e monitoring della casa. Supporta dispositivi e sensori che utilizzano protocolli quali Zigbee, Z-Wave e Wifi.

In aggiunta all’App mobile il sistema Almond+ include un piccolo touch screen a colori LCD che puó essere utilizzato come master console e istallato a muro.

Securifi Almond

Sen.se Mother

Il sistema include un controllore centrale (hub) “Mamma” (mother) e i sensori “Biscotto” (“Cookies” sensori wireless) che possono essere attaccati agli oggetti o alle persone dei quali si vuole monitorare e analizzare movimenti, temperatura e posizione.

I sensori “biscotti” possono essere applicati ovunque: dalla porta per rilevare intrusioni oppure allo spazzolino per capire se il bambino/a si spazzola regolarmente. L’attivitá é tracciata on line e puó essere configurata per inviare allarmi. Il sistema funziona solo con i propri sensori ma i sensori cooky „general Purpose“ programmabili possono essere usati su qualunque dispositivo a casa.

Sen.se Mother

SmartThings

Il sistema di automazione domestica include un Hub di comunicazione Zigbee e Z-Wave o dispositivi ad accesso IP. Supporta un vasto portafoglio di smart device o sistemi come Sonos Sound System e permette il controllo via Smartphone.

SmartThings offre uno Starter Kit con sensori per permettere la rilevazione di movimento, temperatura e vibrazioni. SmartThings non é solo un prodotto ma una piattaforma Open per abilitare terze parti a sviluppare software e hardware. Al momento circa 5000 sviluppatori e produttori di dispositivi hanno siglato accordi con il vendor.

SmartThings

Staples Connected Home

Monitora e controlla una lista selezionata di serrature intelligenti, sensori del fumo, termostati, luci, tapparelle per piú di una decina di marchi.  L’azienda non fornisce per il momento nessun servizio cloud o dispositivo. Staples offre anche servizi professionali di istallazione.

Staples Connected Home

Letture per il weekend – 2 Agosto 2014

weekend-readingDopo aver letto il mio post sui NON-tagli di spesa qui trovate un piccolo aggiornamento sull’odierna NON-spending review [link all’articolo]

La mappa del benessere in Italia ai tempi della crisi [link all’articolo]

Interessante quadro che spiega bene la geografia di Gaza e fornisce qualche dettaglio interessante [link all’articolo]

E mentre a casa mia non c’é nemmeno l’ADSL @ 640K a Singapore lanciano (insieme alla mia azienda) il primo servizio commerciale mobile a 300 MEGABITPERSECONDO. Ma noi rimaniamo sempre un paese di grandi artisti, poeti e filosofi… eh sí. [link all’articolo]

I Cinesi nella nostra rete elettrica. Buona Fortuna. [link all’articolo]

Perché ci sono paesi in cui anche due concorrenti possono fare accordi per estendere e migliorare l’accesso ad Internet mentre da noi si litiga peggiorando il tutto? [link ll’articolo]

L’Italia e la battaglia contro la “privacy” di Google. La cosa che mi fa sorridere é che un paese cosí nemico della rete come l’Italia possa chiedere a Google anche di mettere le informazioni degli utenti in server Europei. Questo dimostra quando ignoranti siano i legislatori e quando poco capiscono delle nuove tecnologie. [link all’articolo]

Le 10 cittá piú care al mondo. Le sorprese ai primi posti sono sempre per Angola e Ciad. [link all’articolo]

Una cronostoria del conflitto Israelo-Palestinese. [link all’articolo]

Qualche suggerimento per sconfiggere il Jet Leg. [link all’articolo]

Problemi per le Crocs. [link all’articolo]