Un sistema Universitario scadente ovvero: Mi iscrivo a “Scienze per la Pace” e odio la precarietá

La mia curiositá é nata ascoltando una radio che commentava gli scontri avvenuti a Roma durante il corteo del 12 di Aprile. Il Corteo dei Movimenti contro precarietá e Austerity che come sappiamo non é finito nel migliore dei modi. Gli scontri e i feriti sono stati molti ma forse era giá nelle previsioni sia dei manifestanti che delle Forze dell‘ordine.

Non voglio entrare nel merito su chi sono i buoni e chi i cattivi ma una cosa mi ha colpito fra le notizie che ho sentito, un particolare che nulla c’entra con la manifestazione.

La 22enne Deborah Angrisani passata alle cronache per essere stata calpestata da un poliziotto mentre un suo amico faceva da scudo umano sul suo corpo (foto sotto).Calpestata

Ovviamente le solite posizioni contrapposte fra chi vede la violenza nella devastazione di alcuni manifestanti e chi invece vede la violenza nelle reazioni della Polizia. Non mi interessa entrare nel merito di queste inutili discussioni che si ripetono ad ogni manifestazione.

Il mio problema é un altro e ben peggiore a mio modo di vedere degli scontri. Potrebbe sembrare una banalitá ma la radio affermava che Deborah la 22enne era iscritta al Corso di Laurea in Scienze per la Pace. Scienze per la Pace? Ho pensato fosse uno scherzo ma poi purtroppo é bastato un click su Google per togliere ogni dubbio… esiste veramente. Lo si puó trovare nel sito dell’Universitá di Pisa con relativa descrizione degli esami.

Forse la mia mente da Ingegnere fa fatica ad individuare una logica dietro a questo corso o forse sto semplicemente invecchiando. Certo é che capire quale sia l’utilitá di questo corso é cosa ardua. Cerco nella sessione dedicata agli Sbocchi Professionali della stessa pagina descrittiva e trovo l’elenco dei possibili ruoli a cui gli studenti possono accedere:

– Mediazione e conciliazione di pace: ruoli di composizione amichevole di situazioni conflittuali, compiti di mediazione culturale, funzioni di collaboratore del difensore civico.
– Cooperazione internazionale: diversi ruoli richiesti nei progetti di cooperazione internazionale gestiti da organismi nazionali, internazionali o sovranazionali, e dalle organizzazioni non governative (ONG).
– Soluzione pacifica dei conflitti: figure che operino negli organismi nazionali e internazionali, fornendo apporti ad azioni nonviolente per la soluzione di controversie, per la trasformazione dei conflitti, nella gestione delle fasi che seguono conflitti armati. Ad esempio: monitoraggio elettorale, controllo dei diritti umani, facilitazione dei processi di democratizzazione.
– Terzo Settore: figure che dispongano di competenze interdisciplinari relative al funzionamento di organismi del Terzo Settore ed alla loro amministrazione, con particolare attenzione alle capacità gestionali e progettuali.
– Formazione: figure capaci di intervenire nell’ambito dei progetti di formazione e di educazione alla pace, alla nonviolenza ed allo sviluppo umano.

Direi di bene in meglio.

Ma poi scopro anche la ciliegina sulla torta: il link Percentuale di impiego nei neolaureati un bel foglio pdf con le statistiche di impiego degli studenti laureati nell’anno 2011.

In PAX o Scienze per la Pace si sono impiegati BEN il 35% degli studenti (dopo 1 anno). PAX si piazza al terz’ultimo posto dopo “INFORMAZIONE SCIENTIFICA SUL FARMACO” (28%) e  “LETTERATURE EUROPEE PER L’EDITORIA E LA PRODUZIONE CULTURALE” (18%).

Riassumendo 1 studente su 3 riesce a trovare lavoro con questa Laurea. Come si dice “Uomo avvertito..”

Ovviamente i difensori del nulla possono accusare la crisi di questa scarsa occupazione per il corso di Laurea ma chissa perché io sono convinto che invece la crisi c’entri poco o nulla in questa percentuale.

Il problema di fondo é che questi ruoli nella societá sono praticamente inutili o comunque legati ad ambienti esclusivamente pubblici. Il numero di persone impiegate in questi settori é fondamentalmente bassa ma sopratutto proporzionata alla domanda (scarsa).

La cosa che mi sconvolge é che il sistema Universitario Italiano possa permettersi di presentare un tale corso di Laurea. Insieme a tanti altri viene creata una nebulosa di percorsi Universitari di utilitá discutibile che peró diversifica l’offerta per attirare piú studenti.

Signori miei questo é puro Marketing Universitario nulla di piú.

Vorrei un’Universitá piú seria, piú organizzata con una scelta di corsi meno variegata ma piú indirizzata al mondo del lavoro. Non bisogna cercare “iscritti”ma formare le persone per il mondo del lavoro. PAX forma le persone per un mondo che non esiste o che non ha i numeri per mantenerli. Non serve un corso per questi tipi di ruoli, basterebbe formare un personale pubblico selezionato (tanto da lí arrivano i fondi delle ONG). Qualche mese di formazione é sufficiente senza dover necessariamente creare un corso di Laurea. Ovvio che con il secondo metodo si possono chiedere i soldi mentre col primo si deve investire.

Solo un ultimo particolare. Il ruolo é internazionale e quindi ci sono dei moduli linguistici OPZIONALI fra Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco. I moduli linguistici sono unici ovvero lo studente studierá la lingua per al massimo 6 mesi (io credo 3 mesi). A questo punto una formazione del genere non é sufficiente per imparare una lingua o almeno raggiungere un buon livello. Il valore didattico é quindi nullo. A questo punto mi aspettavo che nei test di ammissione ci fosse una selezione su base linguistica con prove che servissero ad ammettere solo persone con una buona comprensione di una delle 4 lingue.

Ovviamente questo non esiste perché é meglio far passare tutti e raccogliere i soldi piuttosto che pensare a formare bene la gente.

Il risultato é quindi creare laureati per ruoli fondamentalemnte internazionali senza essere preparati linguisticamente. Ha un senso? No come d’altronde il corso stesso.

CONCLUSIONE

Ma cosa vai a protestare contro la precarietá se poi ti iscrivi a “Scienze per la Pace”?

Lascia alla Marvel il compito di creare Supereroi contro il male.