Un paese immobile sul baratro: Uno, due, Troika

troika  Nulla da fare questo paese non riesce proprio a rimettersi in sesto in nessun modo. I dati trasmessi ieri dall’ISTAT ieri mostrano un paese che nemmeno ha provato a prendere la strada della ripresa ma é ancora immerso nel suo comatoso stato vegetativo. Rumoreggia, fa annunci ma nella realtá é solo teatro.

Questa l’ultima triste istantanea scattata ieri sull’allegra combricola.

PIL2014Q2

Non resta che aspettare l’intervento dell’Europa perché  molto probabilmente il prossimo anno (o forse anche prima) gli scagnotti della Troika potrebbero scendere per controllare quello che noi non siamo stati in grado di fare da soli.

Inutile spendere troppe parole per commentare quello che abbiamo visto in questi anni di crisi. Prima un vecchio in declino é stato convinto a lasciare il comando perché incapace di fare la benché minima riforma insieme al suo ragioniere di fiducia Tremonti. Poi é arrivato un valido Professore che ha evitato il crack in maniera veloce ma purtroppo senza riuscire a ristrutturare nulla. A seguire un Governo fantasma gestito da un molliccio Letta e poi Matteo la superstar che raccogliendo consensi indiretti si é preso la guida del paese promettendo un rapido cambio di marcia per il paese.

Ma cosa é stato veramente fatto da tutti questi Governi per cambiare strutturalmente il paese? La risposta é semplice e diretta: Nulla.

Assolutamente nulla, nemmeno un tentativo. Ci ha provato Monti ma la politica lo ha bloccato lasciando solo le tasse come unico strumento per risanare i conti. Peccato é stato la piú grande occasione persa nonostante le critiche. Nei numeri é quello che ha fatto di piú e poteva fare ancora meglio.

A contorno di questa incapacitá é anche nata una nuova forma di rappresentanza/protesta che va sotto il nome di Movimento a 5 Stelle ma per propri limiti é riuscita a smuovere le coscienze solo su argomenti di poco conto e non fondamentali per il paese. Gli sprechi della Politica sono eticamente da eliminare ma non sono (purtroppo) il primo motivo del declino Italiano.

Al nulla Governativo si sono quindi accompagnati inutili cori su sprechi (corretti ma non findamentali), urla contro un ipotetico colpo di stato di un certo Re Giorgio e una bella maciata di complotti massonici qua e lá per condire l’insalatona tricolore.

Ed eccoci ad assistere nuovamente alla commedia dell’arte invece che ad una prova di serietá per l’intero paese. Effettivamente era piú indicato avere Dario Fó come Presidente della Repubblica cosí almeno il gruppo dei commedianti si sarebbe finalmente completato con il meglio che il mercato teatrale poteva proporre. Se ci sono attori e comparse come Gasparri o Brunetta perché Dario Fó no?

Ovviamente colpevolizzare la nuova opposizione sui risultati operativi di un paese é ingiusto e sbagliato ma credo che ci sia stata una parte di incapacitá politica e pratica a spingere i Governi in carica a concentrarsi sulle reali necessitá del paese. Ci si é concentrati sulle inutili riforme del senato, sulla legge elettorale e le dimensioni delle circoscrizioni urlando alla tirannia che governa questo paese mentre i veri problemi erano sempre lá a guardarci, immutati.

Abbiamo, stiamo e perderemo tempo all’infinito su questioni che non spostano le criticitá del paese. Per caritá é giusto cambiare il senato, rifare la legge elettorale ma spendere tutto questo tempo é assurdo specialmente in periodo in cui il tempo non c’é. Non perché “ce lo dice l’Europa”, semplicemente perché non c’é tempo. Quando un’azienda sta andando male deve cercare di recuparare le perdite in fretta altrimenti il fallimento arriva inesorabile. Lo Stato Italiano invece aspetta.

Devo ammettere che all’inizio ho sperato anche io in qualche cambiamento con l’arrivo di Renzi. Qualche dubbio sul modo di rapportarsi ma una certa soddisfazione nel vedere che la persona non cercava scusanti ma metteva se stesso di fronte ai problemi. Sembra strano ma questo non é mai capitato in passato. Nel momento piú acuto della crisi c’era chi la negava dicendo che i ristoranti erano pieni e gli aerei difficili da prenotare.

Poi ci si rifugiava dietro la solita corsa ai nemici esterni invece di pensare alle vere colpe interne ovvero quelle ferite aperte ormai da decenni di cui tutti parlano ma poi nessuno ammette come proprie.

E quindi la colpa é sempre dei mercati cattivi, l’attacco all’euro. Tutti cattivi fuorché noi stessi…

Mi piacerebbe chiedere a Bersani e adesso? come spieghi che siamo rimasti solo noi a non aver fatto nemmeno una riforma? Sempre colpa dei mercati?

Rispetto al vecchio sistema Renzi mi dava una certa fiducia di poter in qualche modo prendersi in carico responsabilitá e decisionalitá che mai erano state prese nel passato. Un lungo passato ma la realtá invece é stata come sempre deludente.

Piú il tempo passa e piú devo dire che anche il buon Matteo mi sembra distaccato dalla realtá come tutti e nel concreto non é stato fatto di nuovo nulla. 80E sono una compravendita di voti ma in ogni caso ancora siamo alla ricerca di 10 Milioni di copertura. 10 MILIONI su una spesa totale di 800 MILIARDI ? Mi state prendendo in giro?

Sí, questa é la nostra classe politica: Immobile, incapace di fare anche il minimo cambiamento. Incapace di governare i conti, i numeri. Il vuoto.

L’alternativa Italiana qual’é ? Semplicemente non c’é. Chi si vanta di poter cambiare il mondo ha giá ampiamento dimostrato di non essere nemmeno capace di focalizzarsi sui reali problemi.

Certo solo l’economia puó aiutare questo paese ma la classe politica deve rimettere in sesto la parte di sua competenza. Nessuno viene piú ad investire in Italia da anni, ci sará un motivo?

Nulla funziona ammettiamolo: I servizi pubblici carenti, la burocrazia complessa e inefficiente, la tassazione asfissiante e il tutto condito con una giustizia che non riesce ad essere certa e veloce. Ma chi vuoi che venga ad investire qui?

Nulla é stato nemmeno tentato al di fuori delle presentazioni Power Point.

Siamo ormai in una situazione grave, imbarazzante e ridicola. Renzi in questi giorni é anche riuscito a far scappare una persona importante come Carlo Cottarelli . Tecnico incaricato della Spending Review (termine spesso abusato e mai applicato nel nostro paese) che non é mai riuscito a portare a termine il suo lavoro. Qualcuno dirá che era solo una sporca spia tecnica inviata dalla BCE ma il vero motivo é che ha gettato la spugna davanti ad una politica incapace a cambiare. Una politica che metteva risparmi presunti come copertura di aumenti di spesa come da lui dichiarato.

Sembra tutto fottutamente difficile in questo paese ma nessuno si muove per cambiarlo. Stiamo sorseggiando un aperitivo seduti su una bomba ma continuiamo a chiaccherare di quanto sono belle le stelle.

Siamo un paese di sognatori, viaggiatori (adesso anche emigranti) e poeti. Un paese pieno di risorse in grado di trovare i problemi ma nessuno in grado di risolverli.

Non ci resta che aspettare, molto probabilmente giá a Settembre qualcosa accadrá. Lentamente lasceremo il timone nelle mani dell’Europa che ci controllerá come ha giá fatto altrove. Alla fine non siamo stati capaci di fare nulla e non ci resta che chiedere a qualcun altro di farlo al posto nostro.

Finalmente avremo qualcuno a cui dare la colpa per poter salvare la coscienza dei nostri capitani coraggiosi. Qualcuno che ovviamente arriverá con l’accetta tagliando senza pensare ma guardando solamente i numeri. In altri posti é andata abbastanza male dopo il loro arrivo.

L’inevitabile arriverá perché la situazione attorno al nostro paese é tragica. Nessuno forse lo ha capito perché é difficile solo seguendo la nostra fantastica informazione televisiva o cartacea ma sta bruciando tutto attorno. L’incendio che causerá il Gas Ucraino potrebbe seriamente ustionare l’Europa e noi non abbiamo piú soldi per comprare tute protettive e medicamenti; saremo fortemente ustionati.

Tutto brucia attorno mentro noi combattiamo per un accordo sulla votazione del Senato, sulle soglie di sbarramento o sulle dimensioni delle circoscrizioni elettorali. Noi vogliamo eleggerlo il Senato perché altrimenti é anticostituzionale e anti democratico.

Continuate cosí quando sentirete caldo fate un cenno.

Che dire, tragico destino? Non direi abbiamo avuto abbastanza tempo per fare le cose da soli ma non siamo stati capaci e abbiamo continuato a parlare al bancone del bar. I fumi in cielo erano giá evidenti ma noi degli incendi non ce ne preoccupiamo perché siamo un paese forte (anche se i ristoranti stanno chiudendo) e come dice qualcuno: Perché finalmente il popolo si ribellerá ai poteri forti.

Fate un pó quello che vi pare tanto adesso é comunque troppo tardi. Non abbiamo piú munizioni da giocarci ma soprattutti siamo tutti cosí sbronzi dagli aperitivi al bancone che non riusciremmo comunque a vedere l’obiettivo, anzi forse non l’abbiamo mai visto l’obiettivo perché questo bar é aperto da troppi anni e nessuno aveva mai chiesto il conto.