Si vocifera che quest’anno Babbo Natale anticiperá la consegna dei regali agli Italiani. La nuova data sembrerebbe essere quella del 5 Marzo giorno in cui (forse) si capirá chi (forse) andrá a gestire (forse) l’Italia.
La brutta notizia é che il 5 Marzo sará anche il giorno in cui dovremmo comunicare agli Itaiani che Babbo Natale non esiste e come capita ad ogni bambino la delusione sará forte. Sono sicuro che una grossa fetta degli Italiani é giá cosciente dell’imminente delusione ma credo sia meglio dare comunque un’occhiata alle promesse elettorali evitando che qualcuno possa ancora credere nell’arrivo di qualcosa di nuovo e diverso dal tumultuoso passato.
Prima dei numeri faccio una piccola premessa. La premessa si chiama Carlo Cottarelli, adesso a capo dell’Osservatorio sui conti Pubblici Italiani e con un Curriculum di tutto rilievo. Cottarelli era stato ingaggiato dal Governo Letta per occuparsi della spending review ovvero la riorganizzazione della Spesa (inefficiente) Pubblica. Il suo lavoro aveva portato alla redazione di un dettagliato report che andava a riorganizzare ed efficientare la spesa pubblica in maniera molto dettagliata. Insomma un lavoro di qualitá che rappresentava un’utilissima guida per chi fosse veramente interessato a ridurre la spesa pubblica.
Proprio per questo motivo infatti la sua spending review NON é mai stata applicata da nessun Governo. Cottarelli lascia il suo posto durante il governo Renzi giusto a dimostrazione che fra il dire e il fare la distanza é sempre troppo grande in particolare quando si parla di ridurre la spesa pubblica. Ad oggi nessuno ha mai provato ad applicare i suoi risparmi e sembra che nessuno abbia la benché minima intenzione di agire sulla spesa in maniera concreta nel prossimo futuro.
A capo dell’Osservatorio sui conti Pubblici Cottarelli ha redatto delle semplici analisi su quelli che sono i costi dei programmi elettorali proposti dai diversi schieramenti. Cottarelli ha messo in fila l’aumento delle entrate con l’aumento delle uscite per capire quale é il reale impatto sui conti pubblici dei diversi programmi.
Quello che emerge (ma non stupisce) é il fatto che nessuno degli schieramenti ha un programma credibile economicamente. Nessuno degli schieramenti presenta proposte che in qualche modo sono coperte economicamente da altrettanti tagli di spesa. In pratica l’analisi di Cottarelli ci fa capire quanto i diversi programmi elettorali NON siano applicabili per limiti di bilancio. L’unica eccezione va fatta per il movimento di Emma Bonino che presenta un costo del programma molto ridotto e un buon bilanciamento fra spese e coperture.
Di seguito i dettagli dei diversi programmi (Fonte Osservatorio sui Conti Pubblici). Tutti i costi rappresentati nelle seguenti tabelle si riferiscono ad una proiezione a 5 anni dei diversi programmi. In pratica é la fotografia sul lungo periodo degli effetti dei diversi programmi.
PD
Il programma prevede un incremento del debito di circa 39 Miliardi. Le nuove spese e Tagli di tasse sono in linea con l’operato di Renzi degli ultimi anni ovvero una certa presenza di spesa poco produttiva e una completa assenza della benché minima revisione di spesa. I vari Bonus, come si é visto negli scorsi anni, non hanno portato quell’aumento di PIL ipotizzato. Nonostante questo continua ad esserci una certa insistenza in questa tipologia di “regali” elettorali quali 80Euro, Bonus per giovani etc. Vengono finalmente considerati alcuni tagli alle tasse per le aziende ma considerando il costo annuale di 39 Miliardi senza adeguate coperture le promesse risultano difficili da mantenere. Dettagli e commenti piú approfonditi sul modello economico del programma PD li trovate qui.
Il Programma del Centro Destra prevede una mancanza di coperture pari a ben 54 Miliardi. Questo sarebbe il costo da coprire annualmente (o almeno al 5o anno). La cifra é considerevole e fa capire quanto il programma non sia praticamente fattibile. Nel merito delle proposte si puó notare il solito stampo Berlusconiano con la promessa di cancellazione di una grossa parte della tassazione cosa peró mai avvenuta almeno nei suoi precedenti 4 governi. Considerate le peggiori condizioni economiche e di bilancio del nostro paese mi permetto di dubitare. Interessante notare quanto vengono a costare assieme la Flat tax e la brutta copia del Reddito di cittadinanza del M5S, ovvero ben 87 Miliardi. Il famoso cavallo di battaglia di Slavini sull’eliminazione della Riforma Fornero invece porta un costo aggiuntivo di ben 21 miliardi senza considerare l’effetto nel lunghissimo periodo.
Anche il Centro Destra quindi punta sull’effetto Babbo Natale ma con qualche rischio in piú. Sarebbe interessante capire cosa si intende col “Piano Marshal per l’Africa” ma la mia curiositá ha dei limiti che non si trovano nel campo della fantapolitica.
Dettagli e commenti piú approfonditi sul modello economico del programma di Centro Destra li trovate qui.
M5S
Il M5S é il programma piú costoso fra i diversi schieramenti. La differenza fra misure espansive e coperture raggiunge i 64 Miliardi di Euro. Una cifra ragguardevole ma che in fondo non stupisce. Sin dalla sua apparizione il M5S ha sempre basato le sue volontá su incrementi di spesa senza adeguate coperture. Nonostante abbiano sempre insistito sul fatto che il taglio degli sprechi avrebbe permesso gli incrementi di spesa nella realtá non esistono coperture adeguate per le loro idee. Il M5S si é sempre (e correttamente) battuto per il taglio dei provilegi della classe politica ma ne ha fatto un’ossessione tale da farla sembrare la copertura di ogni spesa. Se nello specifico guardiamo i conti dell’osservatorio vediamo come i cosiddetti tagli agli sprechi contano per 4,8 Miliardi. Cifra non piccola per caritá ma che da sola non sposta il bilancio negativo.
Dettagli e commenti piú approfonditi sul modello economico del programma del M5S li trovate qui.
Un piccolo particolare mi fa riflettere sulla serietá del programma. La sicurezza é sicuramente un aspetto importante nonostante il numero di crimini é in diminuzione da anni. Se un partito offre un aumento del numero di Agenti viene ovviamente considerato positivo da molte persone che ad oggi hanno invece la percezione di un aumento del crimine causa fattori esterni misti all’incremento del fenomeno migratorio. Non reputo mai negativo un incremento della sicurezza pubblica ma dubito sul fatto che questo possa essere raggiunto grazie all’aumento delle unitá. Lo dico perché nella sua spending review Cottarelli aveva analizzato anche l’aspetto “Forze di Polizia” ed evidenziava questo grafico.
Vivo in Germania e vi assicuro che la sicurezza esiste e la presenza su strada massiccia. La Polizia inoltre ricopre e quindi ingloba altre funzioni come quella dei Vigili Urbani. Nonostante questo la Germania ha un numero di agenti per 100K abitanti nettamente piú basso pari a -40%. Forse prima di incrementare le unitá ci sarebbe bisogno di ottimizzarne l’utilizzo dell’esistente direi. (Spending Review Cottarelli)
+Europa
Il Partito della Bonino si mette in evidenza per un ottimo bilancio che prevede una negativitá di soli 3Miliardi. Rispetto alle cifre appena viste suona come oro colato. Senza entrare nel merito delle varie proposte é sempre difficile valutare cosa nello specifico sottintendano tutte le diverse voci. In ogni caso almeno lo sforzo di provare a far tornare i conti a livello di programma é piú che lodevole considerato che tutti gli altri schieramenti non risultano credibili giá dai programmi. 3 Miliardi di nuove entrate per la legalizzazione della cannabis mi sembrano un pó eccessivi nonostante mi veda d’accordo sulla proposta in se. Intendo: 3 miliardi sono importanti sul totale ma se risultano irraggiungibili in un paese come l’Italia allora anche i conti di conseguenza perdono di certezza.
Impatti sul Debito Pubblico
Questa purtroppo un’altra nota dolente. Il fattore indebitamento conta molto ed é forse uno degli aspetti su cui bisogna avere una certa attenzione. Nessuno degli schieramenti lo ha mai menzionato nelle loro proposte nonostante sia un fattore molto importante per la stabilitá globale del sistema Italia. Possiamo anche non considerarlo ma sará prima o poi lui a dettare le nostre possibilitá di spesa. Se non risultiamo credibili nei conti ci tocca aumentare le nostre giá altissime fette di pagamenti degli interessi bloccando qualunque tentativo di investimento/taglio delle entrate. Di seguito tutti i grafici che non hanno bisogno di commenti per la loro disarmante schiettezza.
La cosa che fa riflettere é la promessa di tutti schieramenti di diminuire il debito (linea Blu) senza nemmeno rendersi conto che i loro programmi ne evidenziano un pericoloso aumento. Ma sí sa che economia e matematica non servono in Italia, noi abbiamo la filosofia di pancia.
Chiariamo subito: Credo fortemente nella Vaccinazione preventiva e la vedo come un diritto dei bambini che non puó essere negato ma in questo periodo mi sono trovato con mia grande sorpresa a dover “difendere” questo principio che pensavo fosse scontato.
In questo post cerco di riordinare le mie idee e fornire un pó di informazioni che secondo me possono essere utili a chiarire quelle che sono le mie convinzioni in maniera (spero) piú imparziale possibile anche se so che la discussione non avrá mai fine.
Ho discusso con molte persone che con la mia stessa fermezza difendevano il diritto a poter scegliere sulle vaccinazioni mettendo spesso in discussione la metodologia stessa. Scintilla della discussione é stato ovviamente il decreto legge varato dal Governo Gentiloni sull’obbligatorietá dei vaccini.
Qui la guida al decreto del Ministero della salute che spiega le novitá del nuovo decreto.
In pratica lo Stato forza la mano non lasciando la Vaccinazione alla decisione dei genitori ma obbligando tutti a vaccinare i propri figli previo accesso a servizi pubblici come l’istruzione. Qui sotto un sunto del decreto:
Il numero di Vaccini obbligatori passa da 4 a 10. Fino al decreto i vaccini (formalmente) obbligatori erano:
Antidifterica
Antitetanica
Antipoliomelitica
Antiepatitevirale B
Con il nuovo decreto il numero sale a 10 con l’aggiunta di:
anti-pertosse;
anti Haemophilusinfluenzae tipo B;
anti-morbillo;
anti-rosolia;
anti-parotite;
anti-varicella.
Per le ultime quattro, l’obbligo è soggetto a revisione triennale e potrà essere revocato in base ai dati epidemilogici e a quelli sulle coperture raggiunte.
Il decreto fissa l’obbligatorietá per tutti i 10 a meno di ...accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.
Per assicurare l’obbligatorietá vengono introdotte delle sanzioni e dei divieti:
Le vaccinazioni obbligatorie divengono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni)
in caso di violazione dell’obbligo é prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 € a 500 €. Sanzioni ridotte dalla versione precedente che le prevedeva da 500 a 7500. La ragione delle sanzioni é quello di evitare che le persone benestanti monetizzino il rifiuto alla vaccinazione. Purtroppo l’abbassamento delle sanzioni riduce questa garanzia. Nella prima versione era presente anche la possibile sospensione della potestà genitoriale. Questo punto sembrava essere molto critico per le conseguenze che ai molti sembravano eccessive. Il motivo di questo punto era nuovamente quello di evitare che le persone abbienti possano preferire il pagamento della sanzione senza ulteriori conseguenze. Purtroppo si é dato ascolto alle proteste che avevano interpretato male la sanzione.
Nella scuola dell’obbligo, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla ASL competente la presenza a scuola di minori non vaccinati.
Perché si é fatto questo decreto?
Il motivo principale del decreto é il fatto che l’Italia misura delle coperture sotto la soglia (95%) indicate dall’Organizzazione Modiale della Sanitá (WHO) e poiché da qualche anno si stava misurando un aumento dei casi di morbillo con casi di decesso con una percentuale di 1/1000.
Qui il grafico indicato dal Ministero della Salute per il suo decreto.
Il problema di fondo del decreto é il fatto che alcune vaccinazioni oltre ad essere giá sotto soglia mostravano dei segni di flessione. Le vaccinazioni per varicella e morbillo dal 2012 al 2015 hanno segnato un calo del 5% passando dal 90% all’85%. Il Morbillo nel 2017 ha misurato un aumento di 5 volte dei casi ovviamente risultato di questa diminuzione della copertura.
Insomma il sottostimato Morbillo é un pó la causa di queste forzature e rientra nelle malattie che possono avere conseguenze gravi quindi la sua eliminazione é un obiettivo. In Italia invece di una riduzione si era registrato un aumento con i valori peggiori in Europa. Negli Stati Uniti il vaccino del morbillo é obbligatorio dal 1962.
Questo decreto vuole correre ai ripari forzando l’obligatorietá semplicemente perché in Italia la volontarietá vaccinale non ha portato a miglioramenti rispetto agli altri paesi. Insomma se gli Italiani non capiscono l’importanza della vaccinazione la forziamo per legge.
Se date una lettura al “Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019” potrete vedere quali sono state le pressioni che hanno spinto a questa scelta. In primo luogo gli obiettivi di vaccinazione di massa sono Globali ( Organizzazione Mondiale della Sanitá OMS in inglese WHO World Health Organization (Global Vaccine Action Plan 2011–2020, GVAP) e poi continentali con L’Europa (European Vaccine Action Plan 2015– 2020, EVAP) e poi nazionali. Insomma il piano mondiale dell’OMS fissa degli obiettivi di copertura vaccinale all’Europa che di conseguenza lo propaga agli stati membri che le mettono in pratica.
Questi gli obiettivi del programma EVAP:
Tutti i paesi riconoscono le vaccinazione come una priorità
Gli individui comprendono il valore dei servizi di immunizzazione e dei vaccini e richiedono attivamente le vaccinazioni
I benefici della vaccinazione sono equamente estesi a tutta la popolazione attraverso strategie mirate e innovative
Sistemi di immunizzazione forti sono parte integrante di sistemi sanitari efficienti
I programmi di immunizzazione hanno accesso sostenibile a una finanziamento stabile e a vaccini di elevata qualità industriale
Se il vostro problema é la fiducia verso le istituzioni Nazionali, Europee, Mondiali perché tutte parte di un grande complotto contro di voi che mira alla distruzione dell’umanitá, allora non troverete altre spiegazioni a riguardo in questo post e potete chiudere qui la vostra lettura. La popolazione mondiale cresce costantemente da quando esiste l’uomo quindi ad esclusione dei conflitti armati ad oggi non sono stati rilevati stermini di massa da parte di Enti Pubblici, Medici o Scientifici.
La copertura Vaccinale per le diverse malattie nel mondo e in Italia
In questa infografica potete controllare per le diverse malattie quali sono le diverse coperture nel mondo e vedere come in Europa l’Italia non é mai nelle migliori posizioni rispetto agli altri paesi.
In questa invece le diverse soglie di copertura delle varie regioni italiane per le diverse malattie. Si puó notare come regioni quali il Veneto che hanno fatto della libertá vaccinale una bandiera in realtá hanno percentuali lontane dalle soglie consigliate. Ma si sa che se esiste la politica anche la salute puó essere fonte di scontro.
Ma perché la soglia del 95%?
Una delle critiche che ho sentito piú sovente é riferita a questa fantomatica soglia del 95% di copertura. La soglia del 95% deriva dalla cosiddetta immunitá di gregge (la spiegazione della versione inglese é piú completa) ovvero un meccanismo di protezione indiretta alla diffusione di malattie infettive. In pratica piú alto é il numero di persone immuni piú la protezione si allarga a tutto il “gregge” inclusi i soggetti non vaccinati. L’immunitá di gregge é parte integrante e fattore fondamentale per il successo della vaccinazione.
L’obiettivo primario della vaccinazione é l’eradicazione di una malattia ovvero la sua cancellazione da un paese/continente/intero pianeta. Le percentuali di copertura indicate servono appunto a questo scopo.
Questo é giá accaduto per malattie come la poliomelite e il vaiolo. In questi casi ovviamente le percentuali di copertura oggi giorno servono sostanzialmente a mantenere questa eliminazione dell’infezione ma i relativi valori di copertura possono essere piú bassi.
Il valore del 95% é effettivamente il valore piú alto e sicuro per l’estirpazione dei fattori patogeni ma vale solo per alcune malattie come per esempio morbillo e pertosse in quanto la trasmissione via etere é piú facile. Le percentuali di copertura per altre malattie puó essere effettivamente piú bassa.
La grande critica del mondo per l’obiezione sui vaccini é appunto basata su questo principio: Se la percentuale di copertura é diversa per le diverse malattie perché dovremmo per forza raggiungere il 95%?
I motivi sono diversi:
L’immunitá di gruppo viene calcolato su un territorio vasto che peró per ragioni demografiche non puó avere la stessa distribuzione per differenti fattori. Se guardiamo infatti alle coperture delle diverse regioni Italiane possiamo facilmente notare queste differenze. Se l’Italia avesse una copertura al 95% a livello nazionale potrebbe presentare una regione al 99% e una all’85% pur mantenendo il valore medio del 95%. Spesso si legge che per queste differenze territoriali per essere sicuri dell’estirpazione il valore dovrebbe essere il 100%. Se prendiamo per esempio la difterite che dovrebbe aver bisogno di una copertura all’86% e fissassimo questa come soglia, avremmo sicuramente delle regioni al di sotto e quindi tutti gli sforzi sarebbero inutili.
Una ragione a mio modo di vedere é anche l’impossibilitá pratica di un piano vaccinale con percentuali variabili. Come si puó vaccinare al 95% per una patologia e al 80% per un’altra? Facciamo un’estrazione per chi puó NON deve essere vaccinato? Come facciamo a ridurre il numero di iniezioni con le percentuali diverse (vedi punto successivo)?
La risposta secondo i gruppi antagonisti al decreto é il fatto che bisogna lasciare la libertá vaccinale a tutti e poter far scegliere quali vaccini somministrare ai propri figli. Anche se questa strada fosse percorribile e ci si accorgesse un giorno che siamo comunque vicini alla soglia minima diciamo l’80% come potrebbe lo Stato recuperare? Obbligando la vaccinazione comunque, ovvero applicherebbe quello che giá oggi sta facendo. In un modo o nell’altro quando le percentuali scendono non si puó che rendere la vaccinazione obbligatoria per legge considerando che é una protezione per l’intera societá che non puó dipendere dalle scelte dei singoli.
Come giá scritto la soglia del 95% é decisa dall’Organizzazione Mondiale della Sanitá, accettata dall’Europa e dai suoi paesi membri. Ridiscuterla significa semplicemente non avere fiducia per questi enti o peggio ancora pensare che la salute delle persone venga messa a rischio chissá per quali motivi.
É necessario considerare anche un fattore economico dei vaccini singoli rispetto a quelli polivalenti. La loro produzione sarebbe piú costosa senza avere nessun valore aggiunto poiché la scelta dei singoli vaccini non ha nessun valore medico/scientifico. Le aziende farmaceutiche sarebbero piú che contente di vaccini singoli perché porterebbero piú soldi. Se effettivamente tutte le teorie complottiste del Big Pharma avessero una radice fondata perché non spingere per vaccini singoli? Qui sotto alcune riflessioni dettagliate sul discorso costi.
Lo spettro del vaccino polivalente.
Spesso viene insistentemente espresso il concetto che segue la libertá di vaccinazione ovvero quello di poter scegliere quali vaccini somministrare ai propri figli. Come scritto sopra considerato lo stretto legame fra copertura ed efficacia della vaccinazione, se la libertá di scelta in Italia ha portato a percentuali di copertura piú basse non resta che forzarla con l’obbligatorietá.
Ipotizzando la libera scelta molte persone si aspettano di avere singoli vaccini invece che quelli polivalenti (ovvero una singola iniezione per piú vaccini). Secondo la teoria non confermata da nessun dato, somministrare piú vaccini insieme ha conseguenze piú gravi sui bambini invece del singolo vaccino.
Facciamo due riflessioni:
2 o 3 o 6 vaccini assieme quali differenze fanno? Al mondo esistono vaccini 10valenti o addirittura 13valenti ma ognuno di essi viene testato e garantito allo stesso modo. Non esiste un vaccino immesso sul mercato senza avere prima passato tutte le fasi di verifica. Il decreto Italiano prevede un Vaccino 4valente e uno 6valente ovvero le 10 vaccinazioni verranno offerte in due scaglioni. il Vaccino 4valente é quello giá attualmente utilizzato e sul quale nessuno ha mai protestato, Perché proprio adesso dovrebbe essere un problema? la logica mi dice che per quelli aggiuntivi é corretto avere un’iniezione unica con i 6 mancanti.
I vaccini vengono accusati erroneamente di contenere sostanze dannose e ne scriveremo piú dettagliatamente a seguire. Se questo fosse vero perché aumentare il rischio con fialette singole per ogni vaccino? Se il problema sono le sostanze utilizzate per produrre il vaccino allora perché chiedere di avere iniezioni singole per ogni vaccino aumentando l’intossicazione dalle fantomatiche sostanze pericolose. La teoria contraddice se stessa, se da un lato si lamenta la pericolositá dall’altro si chiede di aumentare il dosaggio delle stesse “sostanze pericolose”.
“Per la salute non si bada a spese” é un concetto corretto ma fino ad un certo punto. Da un lato si accusano le aziende farmaceutiche di forzare la spesa degli Stati e nello stesso tempo si chiede di “non badare a spese”. Per i vaccini é giusto non badare a spese ma solo in termini di qualitá ovvero non cercare sconti su prodotti vaccinali scarsi.
L’ottimizzazione della somministrazione peró deve essere considerata evitando di sprecare soldi nella produzione di vaccini singoli che:
Aumentano i costi di produzione per dose, si pensi anche solo semplicemente alle fiale. Quando parliamo di vaccini si parla di decine di Milioni di dosi che se moltiplicate per i singoli vaccini porterebbero a numeri e costi ancora piú grandi.
Possibili sprechi nel momento in cui molte piú fiale potrebbero essere aperte e non usate interamente in caso di multidose
Obbligherebbero a molte piú iniezioni e quindi comunque ad un tempo maggiore per chi le opera.
I prezzi dei vaccini sono legati a scelte di mercato piuttosto che a costi veri e propri e per questo l’ente pubblico non ha grosso potere negoziale. Questo é dovuto al fatto che esiste un quasi monopolio farmaceutico che come ogni monopolio porta alla distorsione dei prezzi. Avere un programma preciso che preveda due iniezioni da 4 e 6 vaccini é sicuramente piú ottimizzato di avere 10 vaccini con libera scelta e quindi a volumi non certi. L’Ente pubblico deve cercare di ottimizzare la spesa anche in caso di salute, quello che non deve fare é ridurre la qualitá della salute per risparmiare ma questo come é detto non ha legami con i vaccini multivalenti.
Qui due link per chi vuole approfondire con alcune spiegazioni sui costi dei Vaccini:
Le aziende Farmaceutiche insieme alle Banche e alle aziende Petrolifere sono sempre presenti nella fantasia complottista. Recentemente anche grazie a nuovi protagonisti della politica Italiana queste fantasie si sono radicate sempre di piú nella mente di molti Italiani.
Non é mia intenzione discutere di complotti o lobby ma solo di fornire alcuni numeri per circoscrivere il fattore “aziende farmacologiche” e nello specifico quello dei vaccini.
La critica piú comune che ho sentito sull’obbligo vaccinale é il fatto che nasconde interessi economici e ha come obiettivo il danneggiamento della salute dei cittadini. Il solito discorso delle lobby farmaceutiche che fanno pressioni per alzare le soglie di allerta e poter vendere i propri prodotti.
Ritenendo questa tesi tutta da dimostrare non entro nel merito della questione perché non ci sono al mondo prove di questo complotto ed invito tutti quelli che accusano questo sistema di interessi a fornire le prove di quello che affermano invece di fermarsi al solito “Perché secondo te (stupido credulone) non ci sono interessi dietro?”.
La risposta é “certo che ci sono interessi economici, le aziende farmaceutiche ovviamente fanno soldi con i loro prodotti ma questo non vuol dire che riescano a controllare tutti i sistemi pubblici mondiali”
Con questo non voglio dire che non possono esistere gli scandali, ci sono, ci sono stati e ci saranno ma per questo esiste la legge e il sistema giudiziario. Non bisogna confondere la medicina con l’illegalitá. LA MEDICINA É CORRETTA NON CORROTTA. Se esiste (e purtroppo esiste) la corruzione questo é un problema del singolo che delinque ma non possiamo allargare il concetto a tutta la Medicina ed accusarla di essere parte dello stesso gruppo.
Questo é un concetto di base ma spesso viene dimenticato dalle menti povere che magari stufe di leggere ogni giorni casi di corruzione decidono di allargare il problema a qualsiasi scelta statale (a maggior ragione quelle sulla salute che suonano sempre piú vere delle altre).
Ma quanto vale il Business Farmaceutico?
l’85% del business farmaceutico é generato da 5 grandi aziende: GSK, Merck, Sanofi-Pasteur, Wyeth and Novartis. É indubbio che il mercato farmaceutico sia un mercato ricco ma vale la pena fare alcuni confronti:
Valore Globale nel 2015 del mercato farmaceutico mondiale 1072 Miliardi di dollari. Il Prodotto interno lordo Italiano é nel 2016 attorno ai 1850 Miliardi di dollari. Qundi vale meno del sistema Italia.
Lavorando nel settore IT/ICT faccio alcuni confronti. La spesa mondiale nell’Information Technology vale circa 3500 Miliardi di Dollari nel 2016 ovvero 3 volte la spesa farmaceutica mondiale.
La piú grande azienda farmaceutica al mondo ha dichiarato vendite nel 2016 pari a 50 Miliardi di dollari. Telecom Italia nel 2016 ha totalizzato (in forte crisi) circa 20 Miliardi, Deutsch Telekom 73 Miliardi, La Spagnola Telefonica 52 Miliardi, L’Americana AT&T 164 Miliardi, Amazon 134 Miliardi. Insomma BIG PHARMA o BIG TELCO? Se proprio vogliamo trovare i complotti troviamoli tutti.
I Vaccini non sono un business attrattivo per le aziende farmaceutiche poiché hanno un’alta componente di ricerca e sviluppo che costa. In generale i vaccini contano nell’intorno del 2-3% del fatturato totale e a livello mondiale contano per un 25 Miliardi , ovvero il fatturato di un anno di Telecom Italia.
L’Italia ha speso nel 2015 circa 29 Miliardi per spese farmaceutiche di cui 319 Milioni per le cure vaccinali (obbligatorie e incluse quelle singole e antiinfluenzali). La spesa vaccinale pesa quindi un 1,4% del totale della spesa farmaceutica. Lo stesso fervore che si ha contro i vaccini si dovrebbe avere contro l’abuso nell’utilizzo di antibiotici nelle cure dei piú piccoli ma cosí non é. I numeri dicono che circa il 30% delle prescrizioni antibiotiche sia sbagliato e inutile. Considerando che la spesa annua totale per farmaci antibiotici é di circa 900Milioni se il 30% delle prescrizioni é sbagliato vuole dire che esiste un problema ma non é nella spesa vaccinale che vale quanto le prescrizioni antibiotiche inutili.
Siamo ancora certi di tutto questo business sui vaccini? Siamo veramente sicuri che siano i vaccini il posto in cui le aziende farmaceutiche fanno affari d’oro. I dati smentiscono questa teoria mostrando che se ci sono (e ci sono) interessi delle aziende farmaceutiche questi si devono cercare altrove.
Se vogliamo trovare anomalie nella farmaceutica dobbiamo guardare al fatto che ad oggi il mercato é sbilanciato su 5 aziende che ne controllano l’85% del fatturato totale. Questo é un problema di semi-monopolio e come tutti i monopoli puó portare a distorsioni di mercato. Un’accusa del genere é piú che giustificabile ma questo é un problema di mercato non un problema di salute o una ragione per negare i principi fondamentali della medicina. Il settore farmacologico é per sua natura (alti costi di ricerca) aperto a pochi e questo semi-monopolio é la normale conseguenza. Oggi peró vediamo che i mercati emergenti iniziano ad affacciarsi nel panorama farmacologico e non possiamo che sperare in un’apertura della competizione e non solo al ribasso con degrado della qualitá.
I metalli pesanti nei vaccini.
Questa storia é molto gettonata nello stagno dell’ignoranza. Il concetto di partenza é abbastanza semplice, i metalli pesanti ci sono ovunque: Nella frutta, nella verdura nell’acqua, praticamente in tutto quello che ingeriamo. É impossibile evitare la contaminazione, il problema sono le percentuali della contaminazione. Nessuno fa verifiche tecniche sul cibo che mangiamo e nessuno si preoccupa del cibo che da hai propri bambini. Quando invece si parla di Vaccini invece il discorso cambia direzione.
Le nanoparticelle di metalli sono ovunque e dovute a qualunque meccanismo di produzione, impacchettamento, raccolta ed é impossibile evitarlo a meno di stare in camere sterili come per esempio quelle operatorie. Nella realtá di tutti i giorni non é cosí e tutto é sottoposto a contaminazione di nanoparticelle di metalli pesanti.
Ma partiamo da un caso vero di falsa informazione scientifica, ovvero lo studio della dottoressa Antonietta Gatti sulla contaminazione dei vaccini da naoparticelle. La D.ssa Gatti ha avuto purtroppo spazio anche in testate giornalistiche come il Fatto Quotidiano tanto per dimostrare la qualitá dell’informazione Italiana. La D.ssa é un fisico che si definisce esperta di guerra del golfo e Malattie misteriose (?) ed é focalizzata sulle nanoparticelle.
Un giorno un mio contatto su FB mi manda questo link che “rivela” la veritá sui vaccini. A parlare in questo video é il professore Stefano Montanari laureato in farmacia e specializzato in bio materiali, marito della Gatti.
Qui di seguito l’intervista al Professore che parla del suo studio fatto insieme alla moglie Antonietta Gatti.
In sostanza il video é un’accusa alla forte e pericolosa contaminazione di materiali pesanti nei vaccini. Si arriva anche a dire che i vaccini per animali sembrano piú sicuri rispetto a quelli per umani.
Ovviamente il video inquieta e come mia prassi cerco qualche informazione sul fantomatico laboratorio in cui il professor Montanari insieme alla D.ssa Gatti conducono le loro ricerche. Durante il filmato infatti si nomina il laboratorio come riconosciuto dalla comunitá Europea e quindi qualcosa che deve essere rilevante nel panorama scientifico.
Cerco nei siti della comunitá Europea ma del laboratorio Nanodiagnostics di Modena nessuna traccia. Il nome del Professor Montanari e della moglie Gatti non compaiono da nessuna parte. Nemmeno il loro sito della loro azienda di analisi fa riferimenti ad attivitá di collaborazione con gli enti Europei. I miei dubbi a questo punto aumentano.
La Nanodiagnostics srl si definisce un laboratorio di ricerca e un’azienda di consulenze tecniche e scientifiche nei settori della medicina, dell’industria e dell’ecologia. L’attività principale è il rilevamento tramite una tecnica innovativa di microscopia elettronica ambientale di micro- e nanoparticelle inorganiche in qualsiasi mezzo (tessuti biologici, alimenti, farmaci, cosmetici, campioni ambientali, reperti industriali, ecc.).
E a fondo descrizione
Nanodiagnostics effettua pure indagini ambientali per quanto riguarda l’inquinamento da micro- e nanoparticelle emesse soprattutto da impianti ad alta temperatura come inceneritori di rifiuti, impianti a biomasse, cementifici, fonderie, ecc. L’attività di Nanodiagnostics comprende consulenze sull’argomento, anche a supporto di azioni legali, prestate a comitati di cittadini, autorità locali (es. comuni), forze di polizia, tribunali, mezzi d’informazione, ecc.
Diciamo che forse… “mi dici cosa vuoi trovare e io te lo trovo” (tanto le nanoparticelle sono ovunque)… ma forse sono il solito prevenuto.
Vado a leggere il loro report sulla contaminazione dei Vaccini e trovo frasi come:
Abbiamo verificato la composizione come descritta dal produttore
Abbiamo verificato la presenza di sostanze non dichiarate
La nostra ipotesi é che la contaminazione dei vaccini sia involontaria e dovuta alle procedure di produzione
Se la nostra ipotesi é corretta una corretta verifica degli ambienti di produzione puó ridurre questa contaminazione.
Diciamo che il report non scrive cose tragiche come invece il video del Prof Montanari dichiarava ma si limita a verificare le percentuali di materiali pesanti giá dichiarati dal produttore piú altri materiali che possono potenzialmente essere tossici ma non si trovano affermazioni decise sulla pericolositá ma solo sulla revisione delle procedure produttive.
I miei dubbi aumentano e continuo la ricerca in maniera piú estesa. Trovo questo link in cui proprio il Report Montanari-Gatti viene spiegato per quello che é ovvero una grande presa in giro. L’esperienza scientifica del sito medbunker mi aiuta a capire meglio quanto falso e deviante sia il report. Potete leggervi l’interessante post, qui di seguito le note piú interessanti:
La pubblicazione del report é stata fatta su un sito che non ha rilevanza scientifica e accetta qualunque pubblicazione
Non esistono descrizioni della metodologia di misura utilizzata che secondo le fondamentali metodolgie di misura confermi che la contaminazione non sia prodotta dal laboratorio/ misura stessa. “…Se in dieci flaconi di un farmaco qualsiasi si trovassero 100 nanoparticelle, trovarne 102 o 98 in uno di vaccini sarebbe stata la norma. Se in dieci flaconi di farmaci ne trovi 2, trovarne 100 nei vaccini sarebbe stato strano.” Non esistono riferimenti che escludano quindi la contaminazione di laboratorio e a pensar male sono bravi tutti…io specialmente. Questo fattore annulla per principio la misura.
Quasi la totalitá dei vaccini analizzati é scaduta e alcuni dal 2004 (il report data 2016). Ovviamente in 12 anni puó essere che il materiale stesso in cui é contenuto il vaccino per semplice degrado possa avere rilasciato nanoparticelle?
Si dice di trovare cloro, sodio e Aluminio… esattamente come da dichiarazione poiché sono utilizzati per per stimolare la risposta corporale. In pratica il vaccino contiene ció che dice di contenere. La scoperta dell’acqua calda.
Viene dichiarata la presenza di Globuli rossi solo per l’osservazione visiva nonostante la forma dei globuli rossi sia nettamente diversa ma se a leggerla sono io o un qualunque cittadino potremmo anche crederci.
Alcune immagini hanno degli errori/modifiche. A pensar male di nuovo.
“I pezzi di metallo” trovati. Le misure indicano valori estremamente piccole che peró vengono definite “pezzi”e in numero pari a 1821. Detta cosí puó sembrare preoccupante per i non addetti ma poi i valori indicano poche molecole per microlitri di vaccini . Le misure sono in mole ovvero l’unitá di misura delle particelle. Una molecola di acqua secondo l’equazione H2O contiene 2 mole di idrogeno e 1 mole di ossigeno. Il report ha trovato “pezzi” di metalli pari a un miliardesimo di milionesimo (10-15) di mole. Il nulla. In un vaccino sono stati trovati ben 0.000000000001 ng (nanogrammi) di Aluminio ovvero 0.000000000000000001 grammi. Vi convince che é il nulla?
La pericolositá dei metalli ha valori diversi:
Di media assumiamo 6 milligrammi di aluminio in 1 piatto di pasta
Il limite di sicurezza per l’alluminio è di 1 mg/kG per settimana
Il limite giornaliero di sicurezza per l’alluminio stabilito dall’OMS é di 60 milligrammi
il limite di sicurezza giornaliero per i metalli pesanti nei farmaci é di 10 μg (microgrammi). Un microgrammo è un millesimo di milligrammo.10 microgrammi equivalgono a 10000 nanogrammi.
In un’intera fiala, sono stati trovati 0,000000000001 nanogrammi di alluminio, il limite considerato sicuro dall’EMA per l’alluminio nei farmaci è di 1000 nanogrammi. Siamo assolutamente, pienamente, abbondantemente nella soglia di sicurezza. Dov’é la contaminazione? Dov’é il pericolo?
Questo esempio dimostra quanto l’informazione fai da te puó essere fuorviante se non si hanno i mezzi per capirla.
La cosa grave é che esistono persone che sollevano problemi che non esistono pur di pubblicizzarsi e farci dei soldi sopra.
La “ricerca” dei nostri due esperti di nanoparticelle non fa che confermare in pratica che NON esista una contaminazione a rischio secondo le normali soglie di sicurezza mediche. La cosa che dovrebbe invece scandalizzare é il fatto che si tralascino questi dettagli e si cerchi di convincere la gente dell’esistenza di un grosso problema.
Fortunatamente le critiche al report si sono diffuse anche nei canali ufficiali scientifici, qui potete leggerne alcuni:
Le misure del report nonostante tutti gli errori di misura non evidenziano criticitá ma le parole del Prof Montanari ci presentano un mondo diverso da quello da lui misurato. La domanda é perché bisogna prendere in giro cosí le persone su argomenti cosí delicati? Che differenza c’é fra questo farmacista e la Wanna Marchi?
Leggete i termini di ingaggio di questo Guru antivaccini e fatevi due domande prima di pensare alle lobby farmaceutiche. Ci sono molte piú lobby anti tutto ve lo assicuro.
Ecco una sintesi delle sue parole:
DA QUANDO è USCITO IL “Decreto Lorenzin” sono subissato di richieste di conferenze. Non scrivetemi e non telefonatemi per invitarmi se non siete disposti a PAGARE.
NON SCRIVETEMI PER CHIEDERMI CONSIGLI, PERCHE’ CONSIGLI NON NE DO A NESSUNO: LEGGETE I MIEI LIBRI E I MIEI ARTICOLI E TRAETENE LE CONSEGUENZE.
NON FACCIO PIU’ CONFERENZE SENZA ESSERE PAGATO E SENZA CHE I SOLDI ARRIVINO ALMENO 10 GIORNI PRIMA DELLA DATA PREVISTA. CHI NON E’ IN GRADO DI ACCETTARE LE CONDIZIONI SIA GENTILE E NON MI CONTATTI.
Per quanto riguarda le consulenze da effettuare su documentazione è indispensabile che io possa avere a disposizione TUTTI I DOCUMENTI per poter comunicare un preventivo di spesa. Resta inteso che non inizierò a lavorare se non mi sarà anticipato almeno il 50% della cifra richiesta. Il saldo dovrà essere versato PRIMA della consegna dell’eventuale relazione e, comunque, prima della conclusione dei lavori. QUESTO VALE ANCHE (E SOPRATTUTTO) PER GLI ENTI PUBBLICI CHE, SE PER MOTIVI CHE NON SOLLETICANO IL MIO INTERESSE NON SONO IN GRADO DI RISPETTARE QUESTE CONDIZIONI, SONO PREGATI DI NON FARMI PERDERE TEMPO.
Io sarò l’unico relatore. Se la cosa non è gradita o si hanno altre intenzioni, s’interrompa qui la lettura.
Comunque, se, poco saggiamente, si pretenderà di aggiungere altri relatori, oltre al compenso pattuito mi si verseranno 500 Euro + IVA per ognuno di loro (il denaro andrà sempre a sostenere la ricerca) e il tempo a disposizione non dovrà in ogni caso superare i 30 minuti per ciascuno di essi.
Diciamo in sintesi che il professor Montanari sembra una persona aperta al confronto, educato e sopratutto non legato al vile denaro. Dicevamo delle lobby?
Nota: Mi dispiace evidenziare che in Italia anche a fronte di uno scritto che non ha valenza scientifica e giá nei suoi contenuti non presenta criticitá venga utilizzato per attivare procedure giudiziarie. Qui la Procura di Torino indaga sotto richiesta del Codacons a fronte dell’articolo della Sig.ra Gatti e del Sig. Montanari. Semplicemente incredibile.
…Al centro dell’esposto del Codacons, uno studio condotto da due specialisti in nanotecnologie, Antonietta Gatti e Stefano Montanari e pubblicato a gennaio scorso dall’International Journal of Vccines and Vaccination, che per l’associazione “ha analizzato i vaccini esavalenti della Glaxo rilevando una contaminazione da micro e nanoparticelle”.
I vaccini e l’autismo
Questo é un argomento che nonostante l’ultima sentenza della Cassazione che nega la correlazione e il relativo indennizzo é sempre in voga e continua ciclicamente a presentarsi. Non sono un medico e non posso che appoggiarmi ad altre fonti. Al mondo a differenza di quanto si continua a dire non esistono ricerche che dimostrino questa correlazione (ah giá dimenticavo le lobby nascondono i propri spettri nell’armadio) invece esiste un caso in cui la correlazione era stata falsificata per scopi di lucro. Mi riferisco al caso Wakefield nome del dottore che falsificó le misure per poi essere radiato. Qui, qui e qui alcuni link sulla vicenda.
Qui di seguito invece alcuni link con gli studi riconosciuti che smentiscono le varie correlazioni:
Un articolo che ripercorre i passi del falso collegamento tra vaccini ed autismo
Ovviamente per studi riconosciuti si intende validati dagli organi scientifici che ne riconoscono la metodologia, la procedura di misura e le conclusioni. Se ovviamente manca la fiducia degli organismi mondiali di sanitá vuol dire che il problema é molto piú grave e a questo punto qualunque ciarlatano puó avere la sua parola.
Non mi inoltro nell’argomento perché troppo tecnico, mi affido alla buona volontá di chi vuole approfondire su materiali riconosciuti.
Sul legame autismo e vaccini mi preme solo fare vedere un grafico del caso Giappone dove il vaccino trivalente MPR (MMR in inglese) era stato eliminato proprio a causa delle voci allarmanti che circolavano sul suo conto. Nonostante questo i casi di autismo aumentarono come previsto statisticamente (l’aumento è dovuto soprattutto all’affinamento delle diagnosi). Ecco un grafico che mostra l’aumento dei casi di autismo paragonati alla diminuzione delle vaccinazioni infantili:
Riprendendo le parole del link MedBunker sull’argomento autismo e vaccini.
Il vaccino è un farmaco e come qualsiasi sostanza esistente al mondo, può avere effetti collaterali. Il fatto che sia una delle poche sostanze somministrate a miliardi di individui diversi e di tutte le età, in tutto il mondo, ne fa probabilmente il farmaco più testato e provato al mondo. I suoi rischi sono infinitamente inferiori ai suoi benefici e nella stragrande maggioranza dei casi sono di minima gravità. Non vaccinarsi non solo espone chi lo fa al pericolo di malattia ma espone anche la sua comunità visto che è proprio la vaccinazione comune che protegge un gruppo dalle malattie infettive (più individui sono “scoperti” più la malattia rischia di ricomparire). Anche malattie considerate “banali” come il morbillo o la rosolia, possono causare gravi danni ed anche malattie che consideriamo “scomparse” (come la poliomielite) in realtà distano da noi poche ore di volo ed in un’epoca di globalizzazione e facilità di spostamenti, la possibilità di diffusione di un virus o un batterio sono molto elevate.Vaccinarsi è un diritto per tutti ed un dovere per vivere in una società civile e sana.
Le malattie infettive stavano giá scomparendo nonostante i vaccini
Sono riuscito anche a sentire questa storiella che ha bisogno di qualche figura per essere smentita.
Quando un grafico vale piú di 1000 parole.
A me i numeri e la scienza hanno sempre convinto di piú di mille concetti filosofici.
La comprovata pericolositá dei vaccini nei documenti ufficiali.
Durante alcune discussioni con un’amica fortemente anti decreto-vaccini ho ricevuto della documentazione che a suo modo di vedere era la prova della dannositá provata dei vaccini. Con piacere e interesse ho dedicato un (bel) pó di tempo alla loro lettura. I documenti erano lunghi ma avere finalmente qualcosa che rappresentava la stele di rosetta per gli anti-decreto (se la chiamo antiVax si arrabbia) mi sembrava un’ottima occasione per comprendere finalmente le loro granitiche convinzioni.
Entrambi i documenti si trovano nel sito informasalus che “..Da molti anni operiamo nel campo della salute, il nostro scopo è infatti quello di raggiungere il maggior numero di persone e fornire un’informazione il più possibile obiettiva e scientifica!”
Considerando che uno dei due documenti riporta la scritta Confidential riporto i link sul quale é possibile trovarlo evitando di condividere personalmente informazioni riservate.
I documenti si trovano allínterno dei seguenti post:
In pratica con questi due documenti si proverebbe che segretamente esistono delle reazioni collaterali all’uso dei vaccini e alcune estremamente gravi inclusi i casi di morte.
Chiariamo solo un concetto che a me pare chiaro ma cosí non é per molti. Al mondo non esiste nessun farmaco con ZERO probabilitá di effetti collaterali. Il motivo non é la superficialitá della produzione ma il fatto che non esiste al mondo una scienza perfetta al 100%. L’unico modo che la farmacologia ha per ridurre l’incidenza degli effetti collaterali é quella di fare innanzitutto ricerca e sviluppo e poi seguire molte fasi di test.
Il risultato finale é quello di garantire ZERO effetti collaterali misurati durante i test ma essendo i test condotti su un numero di soggetti limitato quando si estende l’utilizzo a milioni di persone nessuno puó escludere per le miliardi di differenze nelle condizioni di somministrazioni che ci possano essere effetti collaterali mai misurati in fase di test. Questo é semplicemente un discorso statistico che vale per qualunque scienza.
I vaccini nel caso specifico essendo medicinali piú sensibili e usati preventivamente su molti piú soggetti devono rispettare (chiaramente) regole di sicurezza molto piú stringenti rispetto ai normali farmaci.
In questo link trovate una descrizione delle diverse fasi di produzione dei vaccini (qui uno in Italiano ma piú generico). É interessante notare come le prime due fasi di esplorazione e pre clinica possono durare dai 3 ai 6 anni e non prevedono test su persone.
Capite bene perché non sono proprio i vaccini il vero interesse delle aziende farmaceutiche poiché non portano grossi introiti e costano moltissimo nella fase di ricerca/test.
Quello che le aziende farmaceutiche sono obbligate a fare anche dopo la produzione e utilizzo di massa di un vaccino é il continuo controllo degli effetti collaterali e la trasmissione dei risultati alle autoritá competenti (Ministeri della salute, Organizzazioni Sanitarie etc.). Questo costante monitoraggio serve per aumentare il controllo sulla sicurezza dei vaccini ed é giusto che esistano questi tipi di report.
Questa é la natura dei 2 documenti SEGRETI della Glaxo che ho ricevuto. Sono prima di tutto documenti confidenziali e non segreti (la differenza é fondamentale). Un documento SEGRETO che rivela i “tragici” effetti collaterali dei vaccini perché dovrebbe essere inviato alle autoritá sanitarie competenti? Se davvero fosse un segreto perché la GSK lo invia alle autoritá? Per l’articolo Italiano si accusa invece l‘Agenzia Italiano del Farmaco (destinataria giustamente del report) di occultare le prove. Come se dopo aver ricevuto il documento il giorno seguente bisognasse fare una conferenza stampa per raccontare pubblicamente numeri che invece non rappresentano nessuna emergenza.
Questo sarebbe giá un buon motivo per non considerare l’articolo di Informasalus ma visto che le convinzioni degli antivax, anti decreto sono granitiche guardiamo i numeri.
Entrambi i documenti riportano per periodi diversi tutto il monitoraggio fatto dopo la somministrazione del Vaccino. Tutti i tipi di reazioni dei bambini vengono riportate (quelle comunicate ovviamente) .
Correttamente nulla va sottovalutate quando si tratta di somministrazione di farmaci su neonati ma nello stesso tempo chi legge dovrebbe fare attenzione ai contenuti, per esempio:
Nei “disturbi psichiatrici” la maggioranza dei casi é “l’agitazione”
Le reazioni piú comuni sono febbre, eritema, agitazione, pianto e gonfiore nella zona di somministrazione.
Non é mia intenzione sminuire le “complicazioni” ma solo evidenziare il fatto che come avviene per ogni farmaco nel suo bugiardino vengono indicate tutte le segnalazioni anche se non esiste una correlazione scientificamente provata.
Se guardiamo ai 5 (cinque) casi di decesso in 2 anni che ovviamente sono quelli su cui giustamente tutti si concentrano, vediamo che in nessuna delle descrizioni viene rilevato un legame col farmaco (referto ospedaliero e non giudizio dall’azienda produttrice che ovviamente non puó fare indagini). Le cause sono dichiarate diverse dal vaccino in 4 casi su 5 e nel quinto manca l’autopsia.
Anche ipotizzando che tutte le 5 morti siano dovute effettivamente ai vaccini si puó affermare che statisticamente la probabilitá é molto bassa quasi nulla. Questo non lo dice una persona che non ha a cuore la salute dei bambini e guarda solo i numeri ma una persona che legge che in Italia il tasso di mortalitá infantile (che non é purtroppo mai ZERO) vale il 3,3 per mille (0,4%) ovvero estremamente piú grande di questi 5 casi (che statisticamente potrebbero rientrarci).
Aprendo invece il report confidenziale SEGRETO della GSK (di 1271 pagine) ci si puó immergere in un report estremamente dettagliato che elenca tutti i diversi effetti collaterali segnalati a seguito della vaccinazione. Essendo impossibile fare un sunto del documento preferisco commentare l’articolo in salsa catastrofista del sito informasalus.
I numeri del report:
Report di monitoraggio di ben 41 paesi in cui é stato somministrato il vaccino
Periodo di monitoraggio 23 Ottobre 2009 al 22 ottobre 2011.
1.742 referti medici internazionali inviati “spontaneamente” durante due anni dai 41 paesi
24.283.415 dosi di vaccino Infanrix Hexa
825 casi differenti di complicazioni mediche
559 casi gravi
Decesso di 14 bambini
Senza entrare nel merito dei diversi casi che come scrivevo prima includono qualunque reazione del bambino, concentriamoci sui numeri del report:
825 casi di complicazione medica (ovvero qualunque segnalazione inclusa la febbre) su 24 Milioni equivalgono ha una percentuale dello 0,00343% ovvero 3000 casi su 1 Milione.
559 casi gravi (che includono anche reazioni cutanee, difficoltá respiratorie, strabismo temporaneo, lentezza di reazione agli stimoli, gastrite) su 24 Milioni equivalgono ha una percentuale dello 0,00232% ovvero 2000 casi ogni Milione.
14 Decessi equivalgono allo 0,000058% ovvero 58 casi su 1 Milione. In tutti questi casi non é verificata la correlazione con i vaccini. Questo non vuol dire che la si possa negare ma non esiste evidenza scientifica nemmeno dopo l’Autopsia. É giusto ribadire che in Italia il tasso di mortalitá infantile é pari al 3 per mille ovvero 3000 casi per Milione. Nel 2011 il numero di bambini morti nel primo anno di vita è stato pari a 1774. Sono puntualizzazioni che forse a molti non diranno molto ma credo sia importante avere questi numeri in mente quando si parla di tragedia dei vaccini.
Secondo questa teoria la vita per come la conosciamo sembra essere piú crudele del report della GSK.
Qui di seguito alcune statistiche relative alle malattie infettive per le quali é stata introdotta l’obbligatorietá vaccinale:
Pertosse: Ogni anno l’infezione da Burdetella pertussis è responsabile di circa 16 milioni di casi di malattia e di 195.000 casi di morte infantile nel mondo (0,012% ovvero 12000 casi su 1 Milione). In Italia la situazione é migliore, dal 2002 non sono stati piú rilevati casi di morte per pertosse, in generale nei paesi sviluppati le cause di morte sono dell’ordine del 0,01 ogni 1000. Nei bambini piccoli, le complicazioni più gravi sono costituite da sovrainfezioni batteriche, che possono portare a otiti, polmonite, bronchiti o addirittura affezioni neurologiche (crisi convulsive, encefaliti).
Haemophilus Influenzae tipo b: La letalità della meningite da Hib è del 2%-5% anche con una appropriata terapia antibiotica. Chi guarisce dalla meningite può avere però conseguenze neurologiche, che si verificano nel 15%-30% dei pazienti.
Morbillo: Le complicanze si verificano in circa il 30% dei casi. Morti 30/100 ogni 100000.
Rosolia: Tra il 1964 e il 1965, un’epidemia ha interessato oltre 12 milioni di persone, con 20mila casi di sindrome congenita e la morte conseguente di oltre 11mila feti, oltre 2000 nati morti, più di 3500 bambini nati ciechi e 1800 ritardati mentali.
Parotite: Nei bambini la malattia si risolve in pochi giorni nella maggior parte dei casi. Tra le complicazioni descritte vi sono encefaliti (0,02-0,3%), meningiti (0,5-15%), pancreatite (4%) e danni all’udito. Nei bambini, in 5 casi ogni 100.000 di malattia, la parotite causa perdita dell’udito: questa infezione rappresenta infatti la principale causa di sordità neurosensoriale infantile acquisita. L’encefalite porta raramente alla morte, ma si possono avere conseguenze permanenti come paralisi, epilessia, paralisi dei nervi facciali, stenosi acqueduttale e idrocefalia.
Varicella: mortalità dallo 0,29 allo 0,46 per milione di popolazione.
Il motivo per cui ho riportato queste percentuali é semplicemente confrontare i rischi delle malattie infantili che si vogliono estirpare con i rischi (non tutti verificati) delle vaccinazioni e le loro conseguenze.
Esaminare numeri, statistiche e percentuali non é freddo o asettico é l’unico modo che ha la scienza di andare avanti per migliorarsi. Sapere che esistono rischi a fronte di malattie infettive che sono estremamente piú alti di possibili complicazioni da Vaccinazioni dovrebbe essere una buona motivazione per accettare le vaccinazioni ma cosí non sembra.
La visione della “libertá di scelta”.
La mia comparazione numerica é l’unica lettura possibile dei dati a meno che i dati non siano falsati. Questo peró nessuno lo puó sapere e comunque non ci sarebbe un reale vantaggio per nessuno, nemmeno per le aziende farmaceutiche che con uno scandalo del genere avrebbero effetti negativi enormi sul loro business.
Quello che a me fa innervosire é la lettura cosí pressapochista del sito informasalus e in generale della nuova cultura del “Ueb”.
Questi i commenti del sito al documento della GSK:
Le milioni di dosi sembrano una catastrofe di sistema invece di essere considerate come un enorme numero di casi che ovviamente non fa che ridurre percentualmente il peso delle complicazioni.
I casi in esame sono presi in numero assoluto senza nessuna correlazione percentuale con il totale dei casi
Nei casi di decesso questa la frase che dimostra la completa malafede e pressapochismo: “Durante il periodo in analisi, sono stati riportati 14 decessi di bambini vaccinati. La cosa sconcertante nei report sui decessi è la chiara correlazione temporale fra vaccinazione e decesso [ad es. il primo caso a pag. 1220 avvenuto 11 giorni dopo la vaccinazione, e il secondo caso ancora 11 giorni dopo la vaccinazione – morte in culla – ma in nessuno dei due è disponibile l’autopsia], mentre la GSK dichiara il contrario a sostegno della propria opinabile linea di condotta in cui gli eventi sono considerati seri solo se corrispondono ai criteri medici stabiliti da se stessa..” . LA CHIARA CORRELAZIONE TEMPORALE dove? Senza disporre di un’autopsia? (ovviamente il fornitore é riuscito a controllare anche i dottori di tutti questi opsedali evitandola). Qui ci sono signori che senza nemmeno avere delle benché minime nozioni di medicina e farmacologia si permettono di dire che la correlazione fra morte e vaccino é evidente? Superficialitá mi sembra un termine riduttivo. Con questo non voglio dire che si puó esclude al 100% la correlazione con il vaccino ma di evidente c’é solo il fatto che in alcune teste i neuroni non fanno bene contatto. Se io scrivessi che non c’é correlazione con la vaccinazione perché la morte é avvenuta 11 giorni dopo avrebbe lo stesso valore.
Sentirsi cavie.
La persona che mi ha inviato i documenti e che non accettava la mia visione statistica (non ho altri argomenti razionali in merito) evidenziava il rifiuto di essere trattati come cavie. Il concetto di base é che una cavia é parte di un processo di test mentre questo é un monitoraggio attivo. La complessitá delle reazioni dell’organismo sono cosí tante che non ci si puó mai sentire al sicuro. Sapere che tutto é monitorato dovrebbe confortare invece viene letto come un’informazione segreta non diffusa per motivi economici. Ma perché allora le aziende farmaceutiche dovrebbero trasmettere queste informazioni? Masochismo economico? Difficile capire la logica dietro alcuni ragionamenti.
Il diritto di conoscere questi dati
Secondo gli antiVax e anti-decreto i genitori devono essere informati di queste informazione per essere piú coscienti delle loro scelte. Queste informazioni non sono giustamente diffuse per non generare panico ingiustificato. La conferma sta proprio nelle reazioni a queste documentazioni. La domanda sorge spontanea “ma se non siete capaci di leggere i numeri perché qualcuno dovrebbe fornirveli?”
I bugiardini e l’Autismo
Se pensate o avete visto dei bugiardini di vaccini in cui é indicato l’autismo come possibile effetto collaterale sappiate che non é frutto di una ricerca medica ma di una protezione legale di fronte a possibili denunce. Qualcosa tipo “Il fumo fa male!” su un pacchetto di sigarette.
Se pensate di aver trovato il legame fra autismo e vaccini in un bugiardino allora vi consiglio di NON leggere questo articolo perché rimarrete estremamente delusi.
La scheda tecnica del vaccino nell’articolo oltre al fantomatico autismo riporta anche le possibili cause di morte (tutte, pure troppe). Dalla traduzione “Le cause di morte includevano sette SIDS ed una delle seguenti: enterite, sindrome di Leigh, sindrome adrenogenitale, arresto cardiaco, incidente automobilistico, annegamento accidentale“.
Conclusioni
Non vado oltre e vi lascio alle vostre convinzioni, io ho solo provato a riportare i numeri senza inoltrarmi nella materia medica che non mi compete. Non voglio convincere nessuno perché non c’é nulla da convincere tutto é giá scritto in maniera chiara nei documenti “segreti”.
Solo una cosa vi raccomando se volete evitare problemi seguite le istruzioni del bugiardino e non fate guidare vostro figlio.
In questi giorni la giunta Romana é sotto stretta osservazione della stampa. I 5 Stelle accusano i soliti “poteri forti” che controllando la stampa attaccano senza ragione il neo sindaco romano Virginia Raggi mentre la stampa (tutta) vuole solo risposte a incoerenze di comportamento del M5S.
La scusa della stampa di parte puó avere senso per alcune testate giornalistiche ma quando le critiche arrivano anche dalla stampa “amica” forse qualche domanda é il caso di farsela.
Il problema di fondo sta nel fatto che il M5S si é sempre battuto per l’onestá e la trasparenza chiedendo giustizia per qualunque avviso di garanzia ricevuto da chiunque appartenesse ad altre forze politiche mentre ora per i propri uomini si dimostra garantista. Il M5S non si é mai risparmiato nelle critiche sui problemi giudiziari degli altri partiti e proprio nel momento in cui questi problemi si trovano in casa iniziano i distinguo. In questa situazione, dopo aver professato la propria trasparenza universale non ci si deve stupire se qualcuno inizi a chiederne conto quanto questa non si rivela vera.
La questione che viene dibattuta dalla stampa é la nomina di Paola Muraro ad assessore all’ambiente di Roma, persona che risulterebbe indagata dalla procura di Roma. Dalle regole del M5S ovviamente gli indagati non dovrebbero far parte dello staff e inoltre nessuno ha mai dichiarato pubblicamente il problema. Quindi da un lato si sono rotte le regole interne e non si é dimostrata la trasparenza cosí tanto professata.
Il gioco delle giustificazioni é in atto anche all’interno del M5S, mail mai lette o comprese male, scuse deboli, controsensi rispetto all’ analoga vicenda di Parma e cosí via. Insomma al primo appuntamento importante e visibile il M5S ha dimostrato una certa disorganizzazione.
Ma il vero problema sta da un’altra parte.
L’incompetenza é molto peggio della trasparenza mancata.
Non ho mai apprezzato gli attacchi del M5S ad ogni indagine che riguardasse un qualunque componente di un altro partito perché in linea di massima un’indagine non é un giudizio. Questa posizione diventa ad oggi la giustificazione del M5S che dice “la giustizia deciderá”, “non faremo sconti a nessuno”… certo ma forse é un pó tardi e forse le regole come sempre si interpretano per gli amici.
La questione Muraro é un errore di trasparenza solo secondo le regole interne del M5S ma in generale é accettabile finché la giustizia non si pronuncia.
Il vero problema della Muraro e del M5S é nella Muraro stessa che va al di lá del semplice errore di trasparenza ma diventa un errore di inesperienza che non ha nessuna spiegazione né logica, né pratica né tantomeno economica.
Perché la Muraro e perché eliminare chi ha lavorato bene?
La questione riguarda le due piú grosse aziende comunali come AMA (Azienda Municipale Ambiente) per la raccolta dei rifiuti e l’ATAC (Azienda per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune di Roma) per la gestione dei trasporti pubblici. Entrambe purtroppo famose per spese enormi e sprechi evidenti.
Le condizioni critiche di queste due municipalizzate non sono ovviamente colpa della nuova giunta Raggi ma bensí il risultato di troppi anni di malagestione pubblica romana. Nessuno si sogna di addebitare agli ultimi arrivati le colpe storiche delle due aziende ma qualcosa negli ultimi anni stava cambiando e il M5S ha invece deciso di azzerare i risultati positivi senza una ragionevole motivazione. Mi riferisco nello specifico alla pulizia fatta nei veritici delle due aziende municipalizzate e sulla scelta di Paola Muraro come assessore all’ambiente.
Dopo l’uscita dell’ex sindaco Marino e i vari scandali di Mafia Capitale, Roma viene commissariata e l’incarico assegnato al prefetto Francesco Tronca che nel suo ottimo operato assegna la gestione del risanamento ai dirigenti Marco Rettighieri e Armando Brandolese per ATAC e Alessandro Filippi e Daniele Fortini per AMA.
Come ci viene segnalato da Focus Economia (Radio 24) in due puntate (qui e qui) le due aziende dopo l’entrata del management voluto da Tronca hanno sicuramente dimostrato segnali consistenti di miglioramento nei conti e quindi proprio non si comprende l’allontanamento cosí immediato dei suoi dirigenti.
Questi alcuni numeri delle dirigenze AMA e ATAC dal loro ingresso nel 2014 ad oggi. Diciamo “l’ereditá di Rettighieri” come l’aveva chiamata in maniera negativa l’Assessore pentastellato Linda Meleo (punti di vista).
Negli ultimi due anni sia le dirigenze di AMA e ATAC avevano iniziato una difficile strada di risanamento dei due carrozzoni pubblici costosi e inefficienti che al loro interno nascondevano tutta la malagestione pubblica Italiana. In soli due anni si era cercato di portare una certa trasparenza nella gestione cercando di combattere assenteismo dilagante, costi falsi, e veri e propri sabotaggi strumentali interni.
I numeri dei due anni sono ovviamente lontani da un pieno risanamento ma sicuramente dimostrano un deciso cambio di rotta.
L’ ATAC di Rettighieri e Brandolese (in carica da Febbraio 2015 – 18 mesi di attivitá):
– 10 milioni di Euro di Furti (avete capito bene FURTI per 10 Milioni)
Riduzione dei 2/3 dell’usura dei pneumatici. Sí perché prima della gestione di Rettighieri si cambiavano 1500 pneumatici all’anno mentre dopo si é scesi a 500.
Il 2015 si é chiuso con 89 milioni di disavanzo contro i 141 del 2014 e
i 216 dei conti 2013 (prima di Rettinghieri)
Gestione personale: l’anno scorso i procedimenti disciplinari avviati
dall’Atac sono stati più di 2.500. Ad un dipendente su quattro sono state contestate assenze, orari di lavoro autoridotti, segnalazioni “strumentali”
di guasti e così via. (fonte)
Considerando il brevissimo periodo di gestione rispetto a 13 anni di malagestione (l’Atac non chiude un bilancio in pareggio da 13 anni e ha accumulato perdite
per 1,8 miliardi) forse i risultati di Rettighieri non meritano un giudizio cosí critico. Al suo posto il sindaco Raggi ha messo Manuel Fantasia, Ingegnere Nucleare con esperienza manageriale nell’ambito ICT e consulenziale. Sconosciuto nell’ambito pubblico se non come fornitore di servizi e promosso come esperto di trasporti. Dal suo curriculum si intuisce che l’esperienza nei trasporti é legata al solo aspetto informatico… chissá se basterá.
L’AMA di Fortini e Filippi (2 anni):
Risparmio giornaliero di 100.000 Euro
Gli utili del 2015 passano a 839.000E dai 280.000 del 2014 (triplicati)
Ridotto l’assenteismo del 20%
Incremento dei mezzi di raccolta del 15%
Incremento della differenziata dell’11%
Chiudono l’impianto tritovagliatore di Manlio Cerroni (il Re della Monnezza) indagato e arrestato dopo le inchieste su Mafia Capitale. Si continua lo smaltimento con i rimanenti 4 impianti che sembrano bastare per i volumi totali. Questa scelta viene rivoltata da Muraro/Raggi che riaprono l’impianto di Cerroni sotto indagine (vedi sotto)
Allontanano molti dirigenti della vecchia amministrazione dopo i vari scandali Romani
Lottano contro gli scandali di parentopoli licenziando alcuni dipendenti assunti irregolarmente.
Entrambi i dirigenti erano stati coinvolti nella risoluzione dell’emergenza rifiuti a Napoli di qualche anno fa.
Perché rimuovere immediatamente questa dirigenza? I numeri almeno per il momento dimostrano tutto tranne che una malagestione, allora perché azzerare tutto e non riconoscere i meriti? Perché accusare di “pesante ereditá” proprio chi stava lavorando seriamente e portava rsultati?
Non esistono secondo me altre risposte che la completa incompetenza tecnica e l’assoluta malafede per l’esistente senza accorgersi che l’esistente é giá una cura alla scandalosa gestione politica del passato… un’altra occasione persa per dimostrarsi migliori.
Il vero errore: La nomina di Paola Muraro.
Nessuno discute le sue conoscenze tecniche in ambito di rifiuti ma sicuramente la sua scelta é alquanto discutibile politicamente perché Paola Muraro ha fatto parte dell’AMA per 13 anni quindi é stata parte attiva della malagestione di AMA.
La sua posizione era molto influente essendo un dirigente esterno molto influente pagato in 10 anni circa 1.350.000 E (senza bando). Per caritá questo non vuol dire molto ma secondo le logiche 5 stelle i soldi pubblici sono sempre inopportuni.
In questo video girato dal M5S si vede il Blitz della Raggi/ Muraro alla discarica di Rocca Cencia.
Imbarazzante vedere la Muraro fare le pulci all’azienda che ha gestito per 13 anni. Significa semplicemente autoaccusarsi dei problemi.
Inoltre (e questo é gravissimo) quando a Luglio Roma era ad un collasso dei rifiuti la Muraro/Raggi hanno forzato Fortini ad utilizzare l’impianto di Manlio Cerroni (arrestato). Forzatura che ha scatenato le proteste e dimissioni di Fortini che ovviamente si rifiutava di riaprire un impianto sotto indagine. Fortini nella sua gestione era riuscito a trovare una soluzione estera per la gestione dei rifiuti trovando (bando) un’azienda Tedesca che per costi era comunque piú competitiva dell’impianto sotto accusa di Cerroni. Negli anni Cerroni smaltiva con esclusiva assoluta senza aver mai vinto nessun bando ma con assegnazione diretta.
Paola Muraro era parte attiva e influente dello staff dirigenziale e adesso risulta indagata per consulenze esterne proprio nelle aziende di Cerrone… non dico che sia colpevole ma sicuramente la storia inizia a puzzare.
Tornando ai numeri veri, l’azienda tedesca smaltiva i rifiuti a 136E alla tonnellata contro i 175E di Cerroni. La Muraro durante l’emergenza rifiuti di quest’anno aveva quindi forzato Fortini a riaprire lo smaltimento con Cerroni per un prezzo sicuramente non competitivo. Ragione per la quale Fortini si é dimesso.
..”Non ci voleva il mago per rendersi conto del fatto che se il mercato sta tirando prezzi da 120-130 euro a tonnellata, non si possono pagare 175 euro a tonnellata! Nel mese di settembre del 2014 ho dunque comunicato a Colari che non avrei dato loro quei soldi e, in modo unilaterale, ho allineato il pagamento delle prestazioni del tritovagliatore di Rocca Cencia a quelle Pag. 52stabilite dalla regione Lazio per i conferimenti ai TMB: 104 euro a tonnellata, altro che 175! Il gruppo Cerroni non l’ha presa bene e men che mai ha preso bene il fatto che abbiamo bandito una gara europea per collocare sul mercato, a 138 o 136 euro a tonnellata, quei rifiuti, sui quali quel gruppo ritiene di avere un diritto di proprietà esclusivo. Alla fine abbiamo chiuso l’impianto di Rocca Cencia, ovvero il tritovagliatore di Cerroni, perché non portiamo loro più un grammo di rifiuti. Nel 2014 quell’impianto aveva viaggiato a un milione di euro la settimana di ricavi, ovvero 4 milioni di euro al mese, quasi 50 milioni di euro all’anno, ma senza contratto, senza gara e senza tariffa regolata d’autorità indipendente.”
E di questi numeri la Muraro non poteva esserne all’oscuro.
Perché obbligare la riapertura di quell’impianto sotto indagine?
Perché non continuare con quell’opzione estera conveniente anche economicamente?
Insomma la trasparenza di fronte a queste scelte platealmente sbagliate non é piú il nocciolo della questione. La stampa come sempre si concentra sul gossip politico mentre avrebbe numeri di cui chiedere spiegazioni ma come si sá l’ignoranza economica imperversa un pó ovunque, sulla terra e sulle stelle.
Nota: Il complotto mediatico che non esiste
Sempre piú persone sono convinte che esiste un piano subdolo per distruggere il M5S. La stampa contro, la politica contro etc.
Come detto inizialmente quando qualcuno si erge a giudice unico del mondo si deve preparare ai commenti piú severi in caso di errori.
Se peró si guarda la carriera della Giunta Raggi in pochi mesi si sono dimesse cosí tante persone (nominate all’interno del M5S stesso) che forse i problemi sono prima di tutto in casa e non all’esterno.
Nell’ordine:
Revoca della nomina della nomina di Capo di Gabinetto per il Magistrato Carla Raineri
Dimissioni del super-assessore al Bilancio, Marcello Minenna
Dimissioni di Daniele Fortini alla guida di AMA e poi dimissioni del suo sostituto Alessandro Solidoro (suggerito dalla Minenna e dimesso seguito delle scelte dell’assessore)
Dimissioni della dirigenza ATAC Marco Rettighieri e Armando Brandolese
Insomma se il buongiorno si vede dal mattino… Buona Fortuna Roma.
Gli Italiani si sa sono allergici ai numeri. La notizia potrebbe sembrare irrilevante ma purtroppo ha dei risvolti piú negativi di quanto si pensi. Il fatto di non cercare nessun riscontro numerico alle proprie percezioni sfocia spesso in fobie ingiustificate e si sa, le fobie cancellano la ragione.
Quello che sta capitando in Italia in questo periodo é molto legato alla “percezione” delle persone che inizia a generare paure dove non esistono emergenze. Basta leggere alcuni commenti al mio post sull’immigrazione dove semplicemente si nega il contenuto senza nemmeno provare a portare numeri diversi a conferma.
La conseguenza di questa “percezione” porta le persone a credere a chi vuole farsi carico delle loro paure nonostante non siano dimostrate statisticamente. Lo abbiamo visto nella crescita di consensi per la Non-politica del Movimento 5 Stelle che nonostante i suoi anni di esercizio non ha portato nessuno dei valori aggiunti promessi. Stesso discorso per l’avanzata nei consensi di Matteo Salvini e della sua Lega Nord che spostando il baricentro dalla lotta contro il meridione sprecone si é focalizzato adesso sull’immigrazione e sui Rom “percepiti” attualmente come principale problema Italiano.
I media ovviamente non aiutano nel fornire un punto di vista obiettivo ma aggravano e fanno leva proprio sulla percezione delle persone continuando a rincorrere l’audience invece della veritá. Il risultato finale é che l’Italia é sommersa da un’informazioni che fa leva sulle paure invece che sulla realtá.
Proprio in questi giorni il Presidente di IPSOS Italia, azienda Inglese che si occupa di ricerche di mercato ha pubblicato un libro sulla differenza fra percezione e realtá. L’autore Nino Pagnoncelli é uno sondaggista italiano che oltre ad essere Presidente della succursale Italiane di IPSOS é spesso invitato a trasmissioni televisive per fornire i risultati dei sondaggi.
In questo caso l’azienda IPSOS rilascia annulamente una ricerca sui “pericoli della percezione”.
Nel 2014 l’Italia si era piazzata al primo posto in quanto ad “ignoranza” sui numeri mentre quest’anno nonostante i cittadini non abbiano migliorato la loro preparazione in materia sono stati inseriti nuovi paesi che per nostra fortuna si sono dimostrati “piú bravi” di noi.
Nella classifica del 2015 i paesi sono passati da 14 a 33 e l’Italia é salita al 10 posto ma non di certo per inaspettati miglioramenti.
Classifica sull’ignoranza dei paesi 2015
Verifica la tua percezione
Di seguito alcuni esempi presi dalle domande di entrambi gli anni e ognuno puó provare a cimentarsi per vedere quanto la sua percezione é vicina o lontana dalla realtá.
1- La ricchezza dei piú ricchi
Qual’é la ricchezza posseduta in percentuale dell’1% piú ricco della popolazione?
2- La religione
Qualé la percentuale di persone che si dichiarano estranee/agnostiche/atee a qualunque religione?
Qual’é la percentuale di Mussulmani in Italia?
Qual’é la percentuale di Cristiani in Italia?
3- L’invasione di immigrati
Qual’é la percentuale di immigrati che vivono in Italia?
4- Accesso ad Internet
Qual’é la percentuale di persone con accesso ad Internet a casa (fisso o mobile)?
5- Un paese vecchio
Qual’é la percentuale di persone oltre i 65 anni?
6-Partecipazione al voto
Qual’é la percentuale di persone che hanno votato l’ultima volta?
7-Disoccupazione
Qual’é la percentuale di persone disoccupate o in cerca di occupazione?
I risultati: La distanza Italiana fra percezione e realtá
I numeri di seguito sono il risultato dei sondaggi di IPSOS 2015/2014. L’Italia come detto si é dimostrata la piú ignorante fra i 14 paesi verificati nel 2014 mentre é “salita” al 10mo posto nel 2015 dove peró i paesi sono saliti a 33.
Questo distacco dalla realtá come detto é la dimostrazione che gli Italiani non amano approfondire gli argomenti. Spesso le persone hanno un’idea e ascoltano le persone che confermano la loro credenza. Il risultato é evidente nella politica dove partiti/movimenti che non hanno un programma reale e fattibile continuano a crescere nei consensi perché danno risposte o soluzione a problemi non prioritari ma percepiti dalla gente come importanti (immigrazione, Europa, costi della politica etc.). Lo stesso Matteo Renzi utilizza una comunicazione che tende a nascondere il proprio operato preferendo messaggi semplici, positivi ma lontani dalla realtá e dai numeri veri.
Insomma tutta la politica di qualunque colore essa sia mente all’elettore che ignora. Preferisce mantenere il proprio posto evitando di raccontare la realtá ma fornendo messaggi che soddisfano “la percezione” degli Italiani. I sondaggi sono utilizzati per capire quale sia l’umore del paese e costruire la comunicazione di conseguenza. La comunicazione peró é lontana dai veri problemi di un paese. Questa pericolosa tendenza non é un’anomalia solo Italiana ma piú o meno dostribuita in tutto il mondo (vedi Trump in US). Il problema Italiano sta nel fatto che un elettore poco analitico e piú istintivo garantisce a queste metodologie di comunicazione risultati sfortunatamente positivi.
Qui le percentuali reali delle domande e le risposte degli Italiani intervistati dal sodaggio IPSOS:
1- Qual’é la ricchezza posseduta in percentuale dell’1% piú ricco della popolazione?
Percepito: 46%
Realtá: 23%
Differenza: +23%
2- Qualé la percentuale di persone che si dichiarano estranee/agnostiche a qualunque religione?
Percepito: 35%
Realtá: 12%
Differenza: +23%
Qual’é la perventuale di Mussulmani in Italia?
Percepito: 20%
Realtá: 4%
Differenza: +16%
Qual’é la perventuale di Cristiani in Italia?
Percepito: 69%
Realtá: 83%
Differenza: -14%
3- Qual’é la percentuale di immigrati che vivono in Italia?
Percepito: 26%
Realtá: 9%
Differenza: -17%
In cifre vuol dire che nella realtá in Italia ci sono circa 5Milioni di immigrati (dati ISTAT 2015) ovvero circa l’8% piú qualche centinaio di migliaio di irregolari che porta la percentuale totale al 9%.
Il 26% percepito vorrebbe dire che in Italia dovremmo avere 15 milioni di stranieri.
Se questa é la percezione non é difficile capire perché il termine “emergenza immigrazione” ha un senso per gli Italiani e le parole di Salvini hanno una ragione piú che concreta nonostante siano lontane dalla realtá e dalla correttezza politica. Salvini purtroppo peró non é un caso isolato ma rappresenta la media dell’offerta politica Italiana.
4- Qual’é la percentuale di persone con accesso ad Internet a casa (fisso o mobile)?
Percepito: 69%
Realtá: 83%
Differenza: -14%
5- Qual’é la percentuale di persone oltre i 65 anni?
Percepito: 48%
Realtá: 21%
Differenza: +27%
6-Qual’é la percentuale di persone che hanno votato l’ultima volta?
Percepito: 54%
Realtá: 75%
Differenza: -21%
7-Qual’é la percentuale di persone disoccupate o in cerca di occupazione?
Percepito: 49%
Realtá: 12%
Differenza: -37%
Take away
I motivi di questa diffusa e preoccupante ignoranza sono molti. Sicuramente come scritto dal corriere c’é una bassa scolarizzazione degli Italiani che per il 57% non superano la licenza media. In aggiunta l’informazione Italiana a mio parere segue lo share e quindi invece di informare con i veri numeri preferisce seguire le “fobie percepite”. Se continuo a far vedere barconi di immigrati nei miei servizi trasmetto una sensazione di “invasione” che nella realtá non ha la stessa intensitá rispetto a quella percepita.
Un esempio che calza é la percezione della violenza. Nei TG e notiziari si preferisce evidenziare la cronaca nera generando una certa insicurezza nei cittadini. Nella realtá i numeri ci dicono cose diverse:
– Nel 2015 gli omicidi sono meno di un quinto di quelli nel 1981 (2453).
Chi l’avrebbe mai detto?
Non ci resta che rivedere il concetto di Suffragio Universale, a mali estremi, estremi rimedi.
Non serve molto per capire l’inutilitá del Referendum indetto per il 17 Aprile sulle famose “trivellazioni” attorno alle coste Italiane. Il testo fa capire come ancora una volta in Italia si buttano via soldi pubblici facendoli passare per democrazia popolare.
Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?
Questo il testo della domanda. Chiaro come sempre no?
Ma non si cambiano le regole per le trivellazioni lungo le coste Italiane?
NO
Ma non si doveva smettere di trivellare per cercare il petrolio?
NO
Ma non si doveva limitare l’impatto ambientale?
NO
Ma non si doveva bloccare l’estrazione per obbligare l’uso di energie alternative?
NO
Ma non si dovevano dismettere tutti gli impianti di estrazione inclusi quelli di terra?
Fortunatamente NO
Ma non si dovevano evitare i rischi ambientali e di salute?
NO
Ma non si dovevano bloccare le nuove trivellazioni?
NO
Ma le regole sulle trivellazioni cambiano immediatamente?
NO in 5 anni… non c’é fretta nemmeno per i Nazi-ambientalisti.
Ma allora a che cosa serve veramente questo referendum?
Ce lo dice direttamente il movimento ambientalista “No-Triv”:
«Il voto del 17 Aprile è un voto immediatamente politico, in quanto, al di là della specificità del quesito, residuo di trabocchetti e scossoni, esso è l’UNICO STRUMENTO di cui i movimenti che lottano da anni per i beni comuni e per l’affermazione di maggiori diritti possono al momento disporre per dire la propria sulla Strategia Energetica nazionale che da Monti a Renzi resta l’emblema dell’offesa ai territori, alle loro prerogative, alla stessa Costituzione italiana»
Un voto politico per dimostrare nulla, per continuare ad urlare sul nulla, per spendere soldi pubblici sul nulla, per difendere teorie che la pratica non conferma ma sopratutto per salvare gli interessi locali sulle attivitá estrattive. L’ambiente é solo un abbellimento.
A questo serve il referendum. Nessuna responsabilizzazione dell’elettorato Italiano ma un voto politico degli enti locali (Regioni) e di alcuni movimenti ambientalisti che come si sa fanno spesso breccia nel cuore dei piú deboli (di mente). Nella pratica peró nulla si migliora dal lato ambientalista, nulla si migliore dal lato energetico, nulla si cambia nella strategia energetica Italiana.
É un referendum proposto dalle Regioni che dimostra quanto poco i Governatori locali pensino al futuro e sopratutto quanto poco coraggio abbiano a fare delle scelte invece di fingere democrazia rivolgendosi al popolo. Il referendum é la dimostrazione che certi argomenti Nazionali non possono essere in mano alle Amministrazioni locali poiché il federalismo in Italia ha solo moltiplicato gli sprechi ed é pericoloso quando la classe dirigente é filosoficamente attiva ma economicamente ignorante.
Quindi il 17 Aprile nulla si cambia in positivo ma in caso di vittoria del SÍ si danneggiano economicamente le aziende nell’ambito estrattivo. Danni che non hanno una logica, né ambientalista ma sopratutto né economica o strategica. Si sa bene peró che nelle leggende popolari i “petrolieri” sono sempre i cattivi, i poteri forti quelli che controllano tutto e in questo caso…”controllano la nostra salute”. Insomma il solito concime per menti atrofizzate.
Leggende metropolitane a parte veniamo al Referendum:
Cosa chiede il referendum?
Se passa il SÍ vengono tolte le concessioni per gli impianti entro le 12 miglia dalla costa. Se precedentemente l’azienda poteva estrarre fino ad esaurimento del giacimento adesso dopo 5 anni dovrá comunque chiudere l’attivitá estrattiva. Per tutti gli impianti oltre le 12 miglia nessun cambiamento. Nulla di piú.
Quali conseguenze dopo il referendum?
Se vincono i NO tutto rimane come prima e questi impianti entro le 12 miglia potranno estrarre fino ad esaurimento.
Se vincono i SÍ gli impianti entro le 12 miglia avranno ancora 5 anni di attivitá dopo di che dovranno chiudere anche se il giacimento non sará esaurito. In pratica avranno molto probabilmente una perdita per gli investimenti fatti. Una volta che la piattaforma é stata costruita perché chiuderla? Giá che abbiamo fatto il buco almeno usiamo tutti gli idrocarburi all’interno. No?
Con la vincita del SÍ ci sará un impatto occupazionale negli indotti industriali delle varie Regioni a cui gli impianti appartengono. Sappiamo che le regioni non hanno mai pensato al lato occupazionale, d’altronde non ne hanno benefici in termini di tassazione.
Quali sono gli impatti ambientali del referendum?
NESSUNO … anzi!
Se vincono i SÍ cambia la durata della concessione ma non viene introdotto nessun tipo di nuovo divieto di trivellazione. Entro le 12 miglia é giá vietato del 2006, oltre le 12 miglia nessun limite né ora né in futuro.
I rischi ambientali delle piattaforme sono minimi perché nella maggior parte estraggono GAS e non petrolio che é marginale sul totale. Viene confermato anche da uno studio ambientalisti di Greenpeace che peró preferisce insistere sulla pericolositá. Qui la risposta tecnica con le relative critiche al rapporto ambientalista.
L’impatto ambientale attorno alle piattaforme rimane limitato ma in ogni caso che differenza c’é fra 12 miglia e 12,1 miglia? Il referendum non cambia le regole esistenti oltre le 12 miglia dalla costa sia per le estrazioni presenti che per quelle future.
Legambiente ha comunque quantificato l’estrazione di petrolio entro le 12 miglia ad un apporto dell’1% sul totale. Quindi i problemi ambientali causati dal petrolio sono praticamente nulli. Il grosso delle estrazioni Italiane é invece indirizzato all’estrazione di Gas con conseguenti rischi minori.
In ogni caso se vincesse il SÍ gli investimenti delle compagnie di estrazioni verrebbero semplicemente spostati in altri paesi magari in via di sviluppo e con meno vantaggi per la popolazione locale. É meglio tenere queste estrazioni sul territorio Italiano mantenendo introiti, occupazione e tassazione o esportare sfruttamento in paesi piú poveri? La risposta a questa domanda non interessa ai nazi-ambientalisti.
No-Triv ma petroliere?
Pensiamo ad una cosa molto semplice, se chiudiamo gli impianti che estraggono petrolio e Gas vuol dire che dovremmo far viaggiare piú petroliere nel mediterraneo. Questa seconda scelta ha un impatto molto piú alto dell’estrazione in piattaforma. Dov’é la strategia ambientalista?
No-Triv = Rinnovabili?
Assolutamente NO. La chiusura di questi impianti porterá solo ad una spesa maggiore nell’acquisto di idrocarburi da altri paesi per compensare la perdita ma nessuna accelerazione sull’introduzione delle energie rinnovabili che continuano ad essere solo uno specchietto per le allodole. Il Post ci fa chiarezza sui numeri; l’energia prodotta dall’estrazione che verrebbe chiusa vale il 20% dell’energia prodotta dal fotovoltaico. Considerata una crescita del 1-2% all’anno delle istallazioni fotovoltaiche non si potrebbe comunque compensare il mancato apporto energetico con i pannelli solari ma si dovrá comunque acquistare Gas e petrolio da altri paesi.
Questo non vuol dire che non si debba procedere in una strategia energetica ibrida (rinnovabili + idrocarburi) ma non é questo referendum ad accelerarla. Questo Referendum é al di fuori di qualsiasi strategia energetica nell’ambito delle rinnovabili. Dubitate delle finte propagande.
Quali sono i veri impatti energetici?
La seguente tabella ci dice quali sono i volumi estrattivi relativi al Gas in quanto il petrolio conta per un misero 1% e a differenza di quanto dicono gli ambientalisti é un valore marginale. La tabella é stata presa dal seguente articolo de Il Post.
La tabella ci dice che qualunque sará il risultato, l’impatto sui volumi estrattivi é basso rispetto al totale e dimostra quindi la completa inutilitá del Referendum.
Dimostra quanto sia nel caso del SÍ che nel caso del NO gli impatti sarebbero limitati. In ogni caso il SÍ porterebbe ad uno smantellamento lento (5 anni) di impianti in funzione che non ha nessuna logica economica e come si vede anche ambientale.
Il voto é puramente politico ed é il solito noioso attacco a fantomatiche lobby petrolifere che a detta di molti (ma non dei numeri) sarebbero la rovina della nostra societá.
Zero risultati che costano 400 Milioni
Unica cosa certa del referendum é il suo costo. Quello che fa sempre orrore é la scarsa attenzione ai soldi pubblici cioé ai soldi dei cittadini. Questo Referendum costerá all’incirca 400Milioni per portare prevedibilmente un risultato nullo. Nullo se non si raggiunge il quorum o se dovesse malauguratamente passare il SÍ.
Effetti ambientali zero, effetti energetici zero, divieti di trivellazione nessuno, innovazione energetica nulla, svantaggi energetici bassi ma presenti.
Insomma, ma perché continuate a spendere i miei soldi per cause inutili e lontane dalle reali necessitá del paese?
Le Lobby del petrolio o l’opportunismo politico?
Quando in ItaGlia non si hanno argomentazioni o numeri a supporto di tesi complottiste, nel 99% dei casi si fa appello alle famose “Lobby” o ai ben noti “Poteri Forti”. Due termini che non hanno significato ma sono utilizzati un pó da tutti senza nemmeno sapere di cosa si sta parlando. Il Lobbismo é molto piú serio di quanto si pensi e serve a muovere economie e generare lavoro. La sua utilitá (se non si trasforma in corruzione) é alta. Certo c’é chi guadagna di piú di altri ma in generale i vantaggi si distribuiscono un pó a tutti i livelli grazie alla creazione di lavoro. Che ci crediate o no questi meccanismi sono parte del volano economico che ha portato il mondo ad innovare.
Ma torniamo al soggetto principale, proprio a riguardo delle lobby, ieri il governatore della Puglia Emiliano, promotore del referendum ha dichiarato che “Renzi é servo delle lobby petrolifere”. Senza bisogno di verifiche chi non darebbe ragione ad Emiliano? Le lobby? Certo che é colpa loro. Le aziende petrolifere, le banche e le aziende farmaceutiche sono per antonomasia il concentrato di tutti i mali del mondo. Ho passato anche io questa fase filosofica poi ho iniziato a studiare un pó. Secondo “la teoria” senza queste aziende vivremmo in un mondo piú pulito e verde, senza inquinamento, senza guerre, senza odio ma volendoci tutti bene e vivendo di solo amore. La realtá non é proprio cosí.
La realtá é che le Regioni stanno perdendo il controllo di queste strategie energetiche e i relativi introiti. Il tentativo di centralizzare (correttamente) il controllo delle politiche energetiche non va giú a chi da queste attivitá ci guadagna in tasse. L’inquinamento é un dettaglio ovvero “tu puoi inquinare il mio mare ma paghi le tasse a me”.
Ovvio che dopo il deprecabile incidente del ministro Guidi e la sua telefona, le Lobby diventano una realtá di fatto “confermata” anche dalle intercettazioni.
La questione é peró molto piú semplice, lineare e meno complottista di quanto si pensi. Certo che esistono grandi aziende nell’ambito dell’estrazione che come tutte le aziende fanno fatturato e portano occupazione. Ovviamente queste aziende fanno come tutte pressioni pubbliche per raggiungere i loro obiettivi di investimento. Nell’ambito dell’estrazione é ancora piú ovvio essendo che regole, controlli e divieti possono arrivare solo dagli enti pubblici. Se uno stato decide una strategia energetica, qualunque essa sia, senza entrare nel merito della sua correttezza o meno, avrá sempre e comunque a che fare con le aziende leader del mercato (le lobby per capirci). Non vedo quale sia il problema di fondo, se uno decide una strategia poi deve discutere/negoziare con le aziende del settore per capire come metterla in pratica. Mi sembra naturale. Lo Stato decide come procedere ma poi tutta l’attivitá diventa privata, con grossi investimenti a fronte di grossi fatturati.
Dove sta il problema? Dove sta la negativitá di un’attivitá di lobbismo verso le istituzioni pubbliche? Lobbismo non vuol dire per forza corruzione. Nel mio mondo delle telecomunicazione il lobbismo si fa in maniera costante. Prima si guadagnano consensi con i vertici di un’azienda poi si scende piú nel dettaglio presentando progetti tecnico/economici vantaggiosi per entrambi. Il “Lobbismo” é spesso necessario per essere considerati all’interno di un progetto ma non vuol dire per forza sommergere di regali e soldi il cliente.
Le parole di Emiliano dimostrano invece quanto si cerchi di distorcere la realtá distraendo e istigando il popolo verso nemici che non esistono.
Se si vuole discutere nel merito bisogna parlare e analizzare il piano energetico nazionale e proporre eventualmente alternative. Queste capacitá peró sono assenti nelle amministrazioni pubbliche locali che quindi preferiscono orientarsi verso la favola del “Lobbista cattivo” tanto sa che i bambinoni a cui chiede il voto capiscono solo le favole.
“Il petrolio è scaduto: cambia energia!” davvero e quale?
Questo il motto della famiglia ambientalista. La necessitá per il mondo intero di ridurre il legame con gli idrocarburi é sicuramente vera ma la strada non é quella di chiudere l’esistente perché semplicemente non si puó cancellare da un giorno all’altro il contributo energetico dei carburantii fossili.
Quello che nessuno serenamente ammette é il fatto che la generazione di energia da idrocarburi é l’unica che garantisce un’energia costante. Eolico, Solare, Termico, e tutte le energie rinnovabili hanno il grosso difetto di non garantire continuitá di energia. Il Sole c’é solo di giorno, il vento c’é solo ogni tanto e non ovunque e questi limiti non sono controllabili. La strada é ovviamente quella di diminuire i consumi e avere reti ibride che possano sfruttare rinnovabili e idrocarburi insieme in modo da ridurre gli impatti degli idrocarburi. Per i prossimi 50 anni almeno é difficile pensare ad un annullamento degli idrocarburi a meno che non si voglia introdurre l’energia nucleare ovunque. Unico obiettivo veramente ambientale é quello di ridurre i consumi non di chiudere le fonti presenti.
LA RETE é spesso sbandierata come soluzione per ogni male e come ottimizzatore degli spostamenti umani e relativi risparmi energetici. Si dimentica peró che proprio la rete é un incredibile divoratore di energia. Telecom Italia é infatti il secondo consumatore di energia dopo le ferrovie di Stato e sicuramente non alimenta i suoi Data Center e le sue reti con i pannelli solari ve lo assicuro.
Insomma se volete continuare a innondare Facebook con le propagande piú assurde per la difesa dell’ambiente sappiate che vi servirá sempre piú energia da idrocarburi per far leggere i vostri post perché i vostri pannelli e le vostre pale poco vi serviranno allo scopo. Se pensate di diventare energia-indipendenti ricordatevi peró che l’innovazione ne ha invece bisogno. Quindi andate pure nella grotta illuminata a candele ma non chiedete il 4G, non sarebbe coerente con le vostre scelte energetiche.
Il 17 Aprile fai una scelta ambientale, stai a casa e risparmia “energie” per qualcosa di piú importante.
Esiste un luogo meraviglioso dove tutti rimangono a bocca aperta alla sola vista come spesso accade in Italia. Un luogo patrimonio dell’Unesco e simbolo della grandezza Borbonica di un tempo. Un Palazzo reale incantevole che nulla ha da invidiare ad una Versailles Francese. Un luogo fantastico dove i turisti fanno code di quasi 3 ore per riunioni sindacali, dove politici in aria di camorra usano i suoi meravigliosi giardini per il loro jogging quotidiano oppure dove esistono 12 famiglie che vivono all’interno dei suoi meravigliosi giardine per affitti che vanno da 5 ai 15 Euro al mese. Un Palazzo reale del 1700 dove ovviamente deve esistere al suo interno una Scuola Sottouffciali dell’ Aereonautica e vicino ai suoi gioielli storici perché non parcheggiarvi anche uno storico F104 oppure un Tornado?
Insomma un altro fiore all’occhiello Italiano che meglio rappresenta lo stupro del patrimonio culturale perpetrato alle nostre infinite ereditá di un passato ormai sempre piú remoto.
Negli ultimi giorni la Reggia di Caserta é stata palcoscenico di un’attivissima lotta sindacale indirizzata alla difesa di privilegi intoccabili come sempre accade. La Reggia é sempre stata protagonista in negativo nella sua gestione un pó approssimata. Le solite ristrutturazioni tropppo lunghe e con costi che si moltiplicano, la mala gestione turistica del bene e la solita fatica a monetizzare turisticamente il patrimonio etc.
Questa volta i sindacati pubblici sono peró andati un pó troppo oltre arrivando anche a stuzzicare il Presidente del Consiglio e a stimolare ovviamente le critiche anche delle proprie gerarchie sindacali.
Ma cosa ha scatenato tutta questa lotta sindacale? L’arrivo del nuovo Direttore generale Mauro Felicori, un bolognese assegnato direttamente dal ministero e probabilmente fuori dal “controllo locale”. Il nuovo direttore é in carica da circa 5 mesi e in questo breve periodo é riuscito a scatenare la rabbia dei sindacati che a mio modo di vedere rappresenta solo una cosa.
Ma cosa avrá mai fatto questo direttore in 5 mesi? un Breve elenco:
Risultati operativi:
+16% dei visitatori nel 2015 rispetto al 2014
+20% degli incassi nel 2015 rispetto al 2014
Visite a Febbraio 2016 +70% e incassi raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2015
Ristrutturazioni organizzative
Vietato l’utilizzo di auto proprie da parte dei 150 addetti alla vigilanza che potranno spostarsi solo con mezzi della Reggia
Spostamento di mansione per alcuni dei 230 dipendenti
Abolizione del giorno di chiusura
….Sembra addirittura voglia ristrutturare il servizio per migliorarlo.
Dopo questo elenco é ovvio che i sindacati pubblici si siano ribellati, no? La richiesta é evidente … lavorare la risposta é ancora piú ovvia, no.
Cosí le organizzazioni sindacali hanno scritto direttamente al ministero dei beni culturali per denunciare l’operato del nuovo direttore accusandolo di:
Non seguire le regole di sicurezza della struttura
Di aver spostato personale di vigilanza a compiti amministrativi senza una “contrattazione”
Di aver organizzato eventi nei locali della Reggia utilizzando del personale oltre l’orario di lavoro e senza aver prima comunicato il tutto alle organizzazioni sindacali
Di non aver ancora adeguato il sistema di rilevamento delle timbrature giornaliere come rischiesto.
Il comunicato si dispiace infine di rilevare che alla fine dei 5 mesi di attivitá del nuovo direttore:
Si insiste nel NON rispettare le regole
C’é una completa anarchia del personale di accoglienza e vigilanza
Il direttore permane nella struttura fino a tarda ora, senza che nessuno abbia comunicato e predisposto il servizio per tale permanenza. Tale comportamento mette a rischio l’intera struttura museale
Gli orari degli uffici Amministrativi sono stati estesi dalle 7:00 alle 18:30 e questa ampia fascia oraria non garantisce la normale gestione dell’utenza
Insomma mai provare a cambiare, mai provare a chiedere qualche sforzo aggiuntiv
Tutti i giornali hanno riempito ovviamenti le loro pagine di commenti negativi sulla vicenda e persino Susanna Camusso ha criticato la lettera. Il Premier Renzi ha ovviamente sfruttato la situazione per esporsi mediaticamente contro “i fannulloni”.
L’evento non puó che far riflettere: Se un dirigente statale si permette di stare in ufficio piú a lungo perché deve esistere un sindacato che lo accusa di mettere in pericolo tutta la sicurezza dell’intera struttura? Se un dirigente pubblico cerca di cambiare (immagino per ottimizzare) la sua struttura perché deve esistere un’organizzazione sindacale che si permette di radiografare qualunque cambiamento?
Non ho numeri, né documenti, né testimoni per dimostrare che si difendano privilegi o condizioni lavorative favorevoli ma ammetto che tutto mi fa pensare in questa direzione.
Come ha scritto giustamente l’Huffington Post: Perché nessuno ha mai scritto una lettera in cui si evidenziavano i rischi di sicurezza della struttura quando l’allora esponente politico Nicola Cosentino possedeva le chiavi del parco nel quale poteva accedere liberamente per fare jogging? La sicurezza forse non era un problema per un politico che attualmente é rinchiuso nel carcere di Terni per la sua lunga lista di accuse di corruzione, riciclaggio di rifiuti tossici e collusioni varie con la camorra? Perché nessun rappresentante sindacale ha mai scritto qualcosa a riguardo?
Ripeto: Non ho prove ma sicuramente un dubbio immenso che nessuno mi toglierá mai. Mai chiedere di lavorare a chi non é capace, mai cambiare quello che non funziona, il non funzionamento é parte del piano.
A riprova dei miei dubbi ho le prove di aver ragione.
La lunga marcia del DDL Cirinná sulle Unioni civili sembra non avere mai fine. In questi giorni che sembravano gli ultimi la situazione si é nuovamente incagliata. Ho letto molto e discusso abbastanza sulla materia perché ritengo che ci sia stato un comportamento poco logico e molto politico del M5S ma questa non sembra essere un’opinione condivisa. Senza considerare i fans del movimento anche le persone che spesso sono molto critiche verso il M5S si trovano d’accordo nell’addossare le colpe della situazione al PD stesso. Molti giornalisti che seguo e che non si possono sicuramente definire simpatizzanti dei pentastellati vedono il PD come unico responsabile della situazione.
Le motivazioni principali di queste posizioni sono sostanzialmente:
Il PD comunque non ha i numeri al suo interno é inutile accusare il M5S del fallimento.
Nel gioco politico ci stanno i comportamenti ostruzionistici delle minoranze. La maggioranza deve riuscire a legiferare senza appoggiarsi a nessun altro.
Il M5S é coerente poiché non accetta “il canguro” ovvero l’eliminazione di emendamenti per velocizzare il processo. La democrazia vuole che si discuta in aula. Nella discussione in aula il M5S é pronto a votare tutta la legge.
La votazione normale sarebbe comunque una questione di pochi giorni che non giustifica la scelta del “canguro”.
I numeri del PD al Senato
Tutto vero! Il PD per le sue divisioni interne non puó farcela da solo. Sono 26 i senatori contrari che portano il numero dei voti del PD a 86 (su 112). Renzi puó contare peró su 12 Senatori di Verdini su 17 (ALA), 4 di GAl, 14 del Gruppo Misto e 5 di Forza Italia. Totale 121 e ne mancherebbero ancora 40 per raggiungere la soglia del 161 necessaria per la maggioranza assoluta a Palazzo Madama. Il M5S ha solo 35 Senatori e anche con il suo supporto non si raggiungerebbe la maggioranza per una manciata di Senatori. Alcune teorie dicono che Renzi sapendo di questa mancanza voglia riversare tutta la colpa sul M5S che non accetta il canguro mascherando i suoi problemi interni.
Ma allora perché il M5S non vota il Canguro e tutta la legge giusto per evitare le possibili accuse? Sarebbe la via piú semplice per evitare questo ipotetico tranello di Renzi, no?
I numeri sono comunque noti e il PD sa che anche con il M5S la strada é in salita. Far fare una brutta figura al M5S? Perché mi chiedo? Se in gioco c’é la sopravvivenza stessa del Governo non vedo quale differenza faccia cadere accusando il M5S, le prossime elezioni? Discutibile… L’unico problema di Renzi é quello di non cadere.
Deve farcela la maggioranza da sola
Questa considerazione esclusivamente politica puó essere vera nel momento in cui si persegue un obiettivo economico, fiscale etc. Ma in questo caso l’argomento é legato ai diritti di una parte ben definita della popolazione che attualmente é invisibile e non riconosciuta. Non entro nel merito perché ne ho giá scritto qui ma sicuramente le unioni civili non dovrebbe essere un indirizzo politico ma un soggetto che per sua natura puó essere trasversale e avere opinioni differenti all’interno di tutte le forze politiche. Perché ci si stupisce se il PD al suo interno ha dei parlamentari contrari alla Legge Cirinná? Quale sarebbe la stranezza? La materia é forse parificabile ad una finanziaria di stampo politico? … o forse sí?
Proprio cosí, molto probabilmente alcuni esponenti del PD usano la Cirinná per combattere Renzi dall’interno anche se sono fondamentalmente d’accordo? Puó essere? Molto probabile anzi.
E questo il M5S lo sa? Molto bene direi…
La coerenza del M5S a non accettare il “canguro”?
Allora é vero che sono beghe interne del PD? Sí é vero.
Questo il M5S lo sa bene e lo dichiara apertamente in questo video su il Fatto Quotidiano TV dove Di Battista spiega a suo modo la situazione.
I numeri sono giusti anche se la destra viene descritta come Lega e una piccola Forza Italia mentre la Lega conta per 12 Senatori e Forza Italia per 40. Ma é un dettaglio, a tutti piace portare l’acqua al proprio mulino, anche ai puristi.
Di Battista descrive la situazione in cui il PD non accetta la discussione degli emendamenti per evitare di dimostrare al paese le sue rotture interne. Non mi sembra che stiamo rivelando un segreto di Fatima né tantomeno che ci sia qualcosa di completamente anomalo nelle preoccupazioni di Renzi. Penso sia piú che naturale che il Primo Ministro voglia evitare la caduta per continuare a lavorare o no? E di cosa ci dovremmo stupire?
Quindi il M5S dovrebbe fare un regalo a Renzi?
Questo il punto: No di certo e perché mai, tant’evvero che nel video Di Battista dice che Renzi se vuole accelerare dovrebbe metterci la fiducia?
La fiducia?…. LA FIDUCIA?
Come scritto sopra i voti a favore sono mal contati 156, non sufficienti per far passare la legge e in questa situazione ci dovrebbe mettere la fiducia? Diciamo un Renzi con una spirito da aviatore Giapponese della seconda guerra mondiale e una bella fascia col sol levante sulla fronte? Questa sarebbe la soluzione piú naturale per Di Battista? La caduta sicura del Governo con la fiducia?
Interessante prospettiva, mi sembra strano che Renzi non la segua no?
Nella realtá Renzi potrebbe trovare 5 senatori da qualche parte senza dover votare gli emendamenti per alto rischio di insuccesso. Il voto dell’Articolo 5 sulla Stepchild adoption (di cui tutti i contrari vorrebbero la cancellazione) sarebbe richiesto a scrutinio segreto aprendo la strada a possibili cancellazioni che renderebbero una legge giá non completa ancora meno efficace, mancando di un suo pezzo fondamentale e necessario per i diritti dei bambini (a differenza di quanto invece tanti dichiarano).
Questo dovrebbe interessare a chi é d’accordo con la legge, non la testa mozzata di Renzi da mostrare a tutta la popolazione.
Ma i sani principi del M5S per cui si dovrebbe votare una legge nel merito dove sono andati a finire? Di Battista ci informa che ci sono comunque perché “nessun emendamento é stato presentato dal M5S” e la legge verrebbe votata da tutti i membri del M5S ma… senza canguro secondo i principi della democrazia. Gli stessi principi cosí democratici da mettere a rischio la legge (ma chi se ne frega) e il futuro di Renzi (e vai!!).
Nessun regalo al nemico …nel merito.
La Democrazia é la discussione degli emendamenti?
Non conosco esattamente quali emendamenti sono stati ritirati ma alla fine sappiamo che di quasi 5000 ne sono rimasti 500 e secondo il M5S andrebbero votati e discussi per coerenza con la democrazia.
Esistono casi in cui una povera democrazia puó diventare il mezzo con cui si fa un forte ostruzionismo. In questo specifico caso non é certo il M5S a fare ostruzionismo esplicito nella discussione parlamentare perché NESSUN emendamento é stato presentato. Non voler evitare la discussione di inutili emendamenti ostruzionistici peró mi suona un pó come un aiutino indiretto al rallentamento. É solo una mia personale impressione?
A questo link del senato potete leggere tutti gli emendamenti della legge Cirinná, forse alcuni sono giá stati ritirati ma in linea di massima ci si puó fare un’idea di quale sia il livello della discussione.
Sono ripetizioni a volte anche generate da software automatici che servono solamente a ritardare i lavori del parlamento senza portare valore aggiunto alla discussione.
Di seguito un esempio del livello di questi emendamenti.
«Due persone omosessuali (purché non sposati ovvero accompagnati, nemmeno all’estero o per alto ordinamento riconosciuto dall’ONU) costituiscono un gruppo omogeneo quando dichiarano di voler fondare tale unione di fronte all’Ufficiale in stato civile».
«Due persone omosessuali (purché non sposati, ovvero accompagnati, nemmeno. all’estero o per altro ordinamento riconosciuto dall’ONU) costituiscono un ‘unione civile quando dichiarano di voler fondare tale unione di fronte ad un dottore commercialista».
«Due persone ,dello stesso sesso (purché non sposati ovvero accompagnati, nemmeno all’estero o per altro ordinamento riconosciuto dall’ONU) costituiscono una comunità d’amore quando dichiarano di voler fondare tale unione di fronte all’Ufficiale di stato civile».
Uno la ripetizione dell’altro senza un obiettivo preciso.
Nessuno mi convincerá mai del fatto che votare o discutere anche solo 2 secondi di queste “linee di testo” si chiama democrazia?
Nel momento in cui inoltre una forza politica non presenta emendamenti dichiara implicitamente di accettare per intero la legge per come scritta, né condivide le idee e i contenuti e forse potrebbe anche acconsentire una scappatoia per raggiungere l’obiettivo. No? Non sono democratico?
Il Senatore Airola dichiara: “Ci assumiamo una pesantissima responsabilità. Dio solo sa quanto teniamo alle legge sulle unioni civili – ha proseguito -. Davanti ad un artificio costituzionale come il canguro, dico però ai colleghi del Pd, io ci penserei”
Meglio la “democrazia” sulla discussione del nulla rispetto ai risultati, meglio gli emendamenti di Giovanardi che l’obiettivo finale “..che Dio solo sa quanto ci teniamo” . Come sempre in Italia le regole si fanno rispettare per i nemici ma in ogni caso in Italia Dio é contrario… appunto.
Servono pochi giorni per la discussione in aula?
Secondo Di Battista e non solo, se si lavora duramente e durante il weekend si finisce entro lunedí. Ovviamente il gioco del “non vogliono lavorare nel weekend” mi sembra il rafforzativo per convincere le menti infeltrite: La via c’é secondo il M5S, lavorare come fanno tutti gli Italiani ma in Senato purtroppo non vogliono lavorare essendo i soliti pigri, ladri e privilegiati.
A parte queste colorate quanto inutili soluzioni che riempiono le pance degli Italioti, leggo molti numeri a riguardo delle tempistiche. Non ho avuto modo di verificarne la veridicitá ma nutro forti dubbi che il tutto si possa chiudere in pochi giorni. Sembrerebbe infatti che il DDL Cirinná non permetta limiti temporali e quindi ogni gruppo parlamentare ha 10 minuti di discussione per ogni emendamento. I gruppi contrari sono 7 e quindi servirebbero 10 min x 7 x 500… diciamo qualche mese. Ma anche ipotizzando che non siano questi i minuti necessari, considerando che il parlamento lavori 8 ore al giorno, in 4 giorni si avrebbero 4 minuti per emendamento circa. Realistico? non credo perché:
Ci sono tempi morti fra un emendamento e l’altro che non garantirebbero questi tempi stretti.
Se un gruppo vuole fare ostruzione perché non dovrebbe prendersi tutto il tempo a disposizione per legge?
Se in ogni caso si limitassero i tempi delle discussioni si rientrerebbe nuovamente nella categoria della lesione alla democrazia sulla discussione? Giusto?
2/4 giorni é una bella favola inventata dal M5S ma nella realtá dubito fortemente che possa essere una previsione realistica ma alquanto improbabile e usata impropriamente per nascondere il vero obiettivo peraltro confermato da Di Battista nel suo video:
Far andare sotto il Governo in alcune votazioni e sperare anche in una sua caduta causa Cirinná.
Isomma:
Vecchi trucchetti di una politica che il M5S dichiarava come morta e ormai passata ma che probabilmente continua a piacere nei metodi. In Italia come sempre gli interessi politici hanno la precedenza su qualunque altro aspetto anche fra i puri di spirito. Certo non sará colpa del M5S per i possibili fallimenti del DDL Cirinná ma sicuramente come era giá noto da tempo il valore aggiunto portato al paese dal movimento é nullo. Mentre i puri litigano sulla democrazia marsupiale una grossa parte di cittadini Italiani continua a rimanere invisibile e nella completa indifferenza per giochi di poteri.
Era una bella occasione per uscire dal medioevo ma avete preferito continuare a fare le crociate poveri ignoranti.
In questi giorni sono stato impegnato su piú fronti a discutere un pó del famoso Family Day e delle sue motivazioni. Certo facebook non é il terreno migliore per discutere ma ogni tanto riesce a creare alcuni spunti di riflessione. Si discute con chi é fortemente contrariato dall’evento e con chi lo difende a spada tratta.Per il gruppo dei contrariati non ho grossi punti di disaccordo se non fosse che é necessario essere aperti ad ogni tipo di manifestazione anche se diametralmente opposta alle nostre idee. Io rientro fra le persone che non condividono le motivazioni del Family Day ma non per questo lo ritengo una manifestazione vergognosa. Ognuno ha il diritto di manifestare entro i limiti di legge le proprie idee. Folkloristicamente parlando anche il Gay pride non mi piace particolarmente anche se peró non é un movimento di protesta contro nessun disegno di legge e quindi forse il paragone barcolla un pó.
Ma andiamo oltre, faccio una piccola introduzione sui motivi del Family Day. Non vorrei generalizzare ma principalmente la manifestazione era di protesta nel confronto della legge che introdurrebbe la cosiddette Unioni Civili generalmente chiamata Legge Cirinná. Il mio pensiero di partenza é che a differenza di quanto tutti tanti dicono, ovvero che “La famiglia é in pericolo” la realtá é nettamente diversa. Il concetto della “difesa dei diritti della famiglia” é semplicemente una sciocchezza che non fa che dimostrare la scarsa informazione della gente ma sopratutto la deriva a guida cattolica che il nostro paese ha sempre dimostrato.
Forse sono un pó duro ma nelle varie discussioni una cosa era chiara, di tutte le critiche possibili al DDL Cirinná l’unico comune denominatore era “l’omosessualitá”. Alla fine l’origine di tutte le critiche sono semplicemente dovute al fatto che si cerca in qualche modo di riconoscere un nucleo famigliare omosessuale.
E dove sta il problema chiedevo io? Perché questo non é possibile, perché la famiglia sarebbe sotto attacco? La risposta mediamente andava sempre nella direzione della “famiglia tradizionale” ovvero quel concetto che ha senso solo nel pensiero ortodosso cattolico ma non nell’ordinamento di uno Stato quasi laico come l’Italia.
La famiglia tradizionale
Questo concetto ribadito ormai da tutti i contrariati dal DDL Cirinná si basa sul fatto che la Famiglia ha come radice indiscutibile la coppia eterosessuale. In molti si spingono anche a dichiarare che lo sancisce la Costituzione stessa mentre questo é palesemente falso:
l’Art. 29, comma 1, Cost., sancisce che <<laRepubblicariconosceidirittidellafamigliacomesocietà naturalefondatasulmatrimonio>>.
Un interessante articolo su diritto.it dá una breve ma importante descrizione della definizione di famiglia. In sostanza il termine naturale e matrimonio sono in palese contraddizione fra di loro poiché naturale sancisce un’unione spontanea mentre matrimonio risulta un’istituzione giuridica artificiale e quindi non naturale. L’articolo ci spiega che la forzatura societá naturale non era frutto della parte cattolica dell’Assemblea Costituente ma bensí di un ben noto Palmiro Togliatti esponente della Sinistra. La parte Cattolica aveva fatto molte pressioni sull’espressione “societá naturale” pensando di togliere spazio ad intepretazioni nocive al concetto di famiglia. In realtá ci rivela l’articolo : ” Nell’intento dei Costituenti, l’art. 29 Cost. non aveva una portata giusnaturalistica: la disposizione, infatti – per riprendere il pensiero di Nilde Iotti -, mirava ad evitare la pratica, diffusa nel precedente periodo fascista, dell’ingerenza dello Stato nell’autonomia della famiglia, palesata, ad esempio, nell’obbligo di improntare l’educazione familiare al sentimento nazionale fascista, nel divieto per gli ebrei di sposarsi in terra italiana o nel divieto di matrimoni tra italiani ed ebrei per non contaminare la razza..”
In pratica non si difendeva il concetto di famiglia come uomo e donna ma la si difendeva da divieti di origine razzista. Persino Aldo Moro ci confermava il significato della definizione “naturale”
“… come affermato da Aldo moro – che l’art. 29 Cost. non è una definizione che ammette solo la famiglia legittima fondata sul matrimonio, ma è una determinazione di limiti all’ingerenza dello Stato, possibile solo in determinati casi eccezionali, come l’assicurare l’uguaglianza tra i coniugi o l’educazione della prole. In tal senso “naturale” significa “razionale”: la conformazione interna della famiglia, pertanto, non si deve esaurire fatalmente nel matrimonio, ma è rimessa alla razionalità dello sviluppo storico. …”
Quindi a parte il fatto che la definizione di famiglia “tradizionale” non é presente nella Costituzione Italiana, anche il suo malinteso sinonimo di “naturale” ha un significato ben diverso da quello che i promotori del Family Day descrivono. Aggiungo che la definizione di naturale significa un’unione che avviene liberamente fra due individui senza nessuna forzatura ma anche senza nessuna definizione del sesso fra i due contraenti.
L’anomalia dell’omosessualitá
Il problema di fondo nell’insistere sulla “famiglia tradizionale” (concetto come dimostrato sopra che risiede nelle menti delle persone ma non fortunatamente nei fondamenti della Costituzione Italiana) ha tristemente solo un motivo di fondo: la negazione dell’omosessualitá come parte integrante della nostra societá. Facile riempirsi la bocca di parole del tipo “sono d’accordo con i diritti delle coppie gay peró no al matrimonio e all’adozione…. “. Questo é il solo e unico problema di fondo, l’omosessualitá é un’anomalia della societá che va trattata come tale evitando di parificarla o almeno di garantire un minimo di diritti per le sue unioni. Oltre ad una grande ignoranza di fondo c’é anche molto egoismo alla base di queste teorie. L’omosessualitá é prima di tutto parte della natura come l’eterosessualitá e quindi per definizione religiosa anche gli omosessuali dovrebbero essere figli di Dio. O forse no? In realtá l’ignoranza che ci circonda la tratta come anomalia nei casi migliori e come malattia nei casi estremi spingendo qualcuno anche a considerare cure alternative per guarirla.
Senza entrare nel merito religioso, naturale e biologico quello che conta é che esiste una parte della societá che é minoritaria e che ha delle “naturali” tendenze alla vita di coppia ma non é riconosciuta dallo Stato come unione famigliare. Lo Stato deve garantire i diritti a tutti i suoi cittadini incluse le minoranze. Perché non alle coppie omosessuali? Quale é il fondamento di questo limite? Nessuno, nemmeno la costituzione. Non esiste e non deve essere un ordine spirituale superiore alternativo che puó guidare uno Stato laico, eventualmente puó esserci un punto di vista come tanti altri.
Il merito legislativo apre comunque un altro aspetto ovvero che in Europa l’Italia é uno dei pochi paesi a non avere ancora fatto nulla in materia e ad avere una lacuna legislativa. Inutile negare questo fatto, l’Italia di fatto non ha ancora nessuna regolamentazione in merito e i tanti tentativi del passato sono tristemente falliti per gli stessi motivi che non sono legali ma mentali e purtroppo spesso “spirituali”.
Un DDL SOLO per gli omosessuali ?
Questo un altro tema su cui molti insistono senza aver mai preso in mano il DDL. La proposta Cirinná infatti NON é dedicata esclusivamente alle coppie omosessuali ma si occupa anche delle convivenze fra coppie omo e etero cercando di allargare diritti e doveri anche ad un unione che non sono stati “artificialmente” autenticati dal matrimonio.
Dal DDL
Il Capo I introduce ex novo nel nostro or-dinamento l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale, ai sensi dell’articolo 2 della Costituzione. Il Capo II reca invece una disciplina della convivenza di fatto, sia eterosessuale che omosessuale, orientata essenzialmente a re-cepire nell’ordinamento legislativo le evolu-zioni giurisprudenziali già consolidate nel-l’ambito dei diritti e dei doveri delle coppie conviventi. In particolare, l’articolo 1 declina le fina-lità generali delle disposizioni del Capo I, indicandole nell’istituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale.
Nel passato sono sempre stato dubbioso sul fatto che servisse un ulteriore legame diverso dal matrimonio per le coppie eterossessuali mentre ero pienamente d’accordo alla definizione di legame omosessuale poiché mancante. Pensavo che una coppia eterosessuale avesse nel matrimonio la possibilitá di unirsi e tutto il resto fosse solo una scelta di comodo. Non perché convivente con figli ma con gli anni ho cambiato il mio pensiero ritenendo il matrimonio una forzatura legislativa che non deve essere l’unica strada per essere identificati come nucleo famigliare.
In ogni caso il DDL Cirinná a differenza di quanto tanti dicono si occupa di tutti i legami al di fuori del matrimonio introducendo diritti e doveri anche alle unioni eterosessuali non sancite dal matrimonio. Nel 2016 diventa infatti difficile pensare che il solo Matrimonio sia l’unica garanzia di stabilitá famigliare mentre tutto il resto é a rischio. L’articolo di diritto.it chiarisce inoltre che … La lacuna normativa viene, tuttavia, giustificata affermando che la disciplina positiva aumenterebbe il numero di queste forme di unione; la tesi non considera, però, che l’intervento normativo non crea situazioni nuove, bensì regola quelle già presenti nel tessuto sociale.
I costi economici
Non spendo molto tempo su questo punto abbastanza inutile ma c’é chi racconta che queste Unioni Civili porteranno ad un aumento dei costi dello Stato poiché permettono il riconoscimento della pensione al coniuge omosessuale/convivente. A meno che il DDL non lasci aperte delle possibilitá di Unioni Civili “anomale” che potrebbero essere utilizzate da malintenzionati per trasferirsi pensioni statali, il problema non sussiste. Leggendo il DDL mi permetto di escludere il rischio ma in ogni caso ogni criticitá economica vá presentata con numeri. Come sempre accade in Italia peró é sempre meglio spaventare la gente a prescindere dalla realtá. Questo non vuol dire che escludo il problema alla radice ma non avendo numeri a supporto tendo a pensare che considerato il numero minoritario degli omosessuali nella societá anche i costi aggiuntivi sarebbero comunque sostenibili.
Le adozioni omosessuali
Questo il grande scoglio del DDL e secondo me l’unico vero motivo di tante proteste, l’adozione dei figli. Non nascondo che anche io in passato nutrivo qualche dubbio sull’adozione omosessuale. Lo stereotipo del padre e della madre aveva in qualche modo colpito anche me. Col tempo mi sono accorto semplicemente guardando la societá che non é l’eterosessualitá a garantire sicurezza ai bambini. Gli errori famigliari nel crescere i figli non sono dovuti alle tendenze sessuali ma alle persone stesse. Esistono nella societá pessimi papá e pessime mamme nonostante la loro omosessualitá. Nessuna statistica legge naturale ci dice che un bambino non puó essere cresciuto da una coppia omosessuale. Il mio appoggio alle adozioni omosessuali é quindi massimo perché credo che se l’alternativa all’orfanotrofio é una coppia omosessuale ben venga. Sono stato criticato molto su questo punto perché non abbastanza dentro al mondo delle adozioni e degli affidamenti. Questo é forse vero, la mia visione puó essere semplicistica e superficiale ma immagino in linea su base conoscenza della materia con il 99% della popolazione. Non credo che tutti i sostenitori del Family Day siano piú coscenti di quanto lo possa essere io. Il problema per me é che nessuno é ancora riuscito a spiegarmi quali differenti garanzie ha una coppia eterosessuale rispetto ad una omosessuale. Se le pratiche di adozioni sono lunghe, complesse e difficili da applicare alle coppie eterossessuali non vedo perché ci potrebbero essere problemi con quelle omosessuali. Gli stessi processi di controllo sull’adeguatezza di una coppia verrebbero applicati in egual misura ad una coppia omosessuale garantendo l’eventuale scelta. Non chiedo ovviamente di facilitare le adozioni ma credo che la severitá del processo di accertamento della coppia sia una garanzia ad eventuali errori. Non credo che la mancanza di una madre o di un padre possa in qualche modo deviare la crescita di un bambino nel momento in cui vive in un ambiente sereno. Mi piacerebbe approfondire di piú questo argomento specialmente per capire le fobie da parte di persone che nonostante non condividano lo spirito del Family Day rimangono comunque in completo disaccordo sulle adozioni.
Tutta questa lunga introduzione per dire peró che sono fobie infondate poiché “nel DDL Cirinná NON SONO AMMESSE LE ADOZIONI PER COPPIE OMOSESSUALI”. Questo piccolo ma importante punto per la discussione é vergognosamente tralasciato dai sostenitori del Family Day. Sono stato accusato (giustamente) di non aver letto il DDL ed é questo il motivo che mi ha spinto a scrivere questo post. Non potevo parlare di quello che non conoscevo, ma una volta letto e analizzato devo dire che gli accusatori erano piú ignoranti di me in materia.
Sulle adozioni in particolare il DDL Cirinná diventa solo un compromesso politico non permettendolo l’adozione alle coppie civili se non per i figli del coniuge concepiti naturalmente. Dalle prime versioni (il DDL é in discussione dal 2013) le modifiche sono state molte e purtroppo le adozioni sono state escluse.
C’é chi comunque non si accontenta e mi indica un articolo per altro vecchio come il problema. Questa la vecchia versione del DDL Cirinná datata 2013 a cui i miei accusatori facevano ingiustamente riferimento.
Art. 14. (Diritti dei figli e concorso all’adozione o all’affidamento) 1. I figli delle parti dell’unione civile, nati in costanza dell’unione civile, o che si presumano concepiti in costanza di essa secondo i criteri di cui all’articolo 232 del codice civile, hanno i medesimi diritti DDL S. 14 – Senato della Repubblica XVII Legislatura 1.2.1. Testo DDL 14 Senato della Repubblica Pag. 7 spettanti ai figli nati in costanza di matrimonio. 2. Le parti dell’unione civile possono chiedere l’adozione o l’affidamento di minori ai sensi delle leggi vigenti, a parità di condizioni con le coppie di coniugi. 3. In caso di separazione delle parti dell’unione civile, si applicano con riguardo ai figli le disposizioni dettate dall’articolo 155 del codice civile.
Questa parte é stata cancellata facendo posto al minimale articolo 5.
Art. 5. (Modifiche alla legge 4 maggio 1983,n. 184) 1. All’articolo 44, comma 1, lettera b), della legge 4 maggio 1983, n. 184, dopo la parola: «coniuge» sono inserite le seguenti: «o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso» e dopo le parole: «e del-l’altro coniuge» sono aggiunte le seguenti: «o dell’altra parte dell’unione civile tra per-sone dello stesso sesso».
Cosa regolamenta questo articolo? Semplicemente il fatto che il partner di un’Unione Civile puó adottare il figlio naturale dell’altra parte. Quella che viene definita Stepchild adoption ovvero che in caso di convivenza anche omosessuale é possibile adottare il figlio concepito naturalmente dal proprio partner.
Partendo dal fatto che questa casistica sará minimale rispetto alla totalitá dei casi delle Unioni Civili e quindi non genera distorsioni. Quello che spesso si ribadisce sui “diritti dei figli” é in questo caso piú che garantito perché permette al bambino di continuare ad essere cresciuto nel nucleo famigliare a cui apparteneva precedentemente. Per spiegarlo in termini pratici se un omosessuale é stato parte di una “famiglia tradizionale” e ha avuto prole, poi causa della sua omosessualitá si é separato guadagnando la tutela del proprio figlio/a/i. Nel caso il figlio stesso cresca nel nuovo nucleo famigliare (omosessuale) in caso di morte del padre/madre naturale puó continuare ad essere riconosciuto come appartenente al nucleo famigliare in cui é cresciuto. Si garantisce in questo caso che il bambino continui a vivere con le persone con cui é sempre vissuto. Tutto ma non mi sembra una limitazione dei diritti.
In ogni caso nessun altro tipo di adozione é consentita alle Unioni civili omosessuali. Un peccato ma sicuramente non esiste nessun fondato motivo di ribellarsi anche a questo naturale diritto del bambino.
L’utero in affitto
Questa é la piú grande delle falsitá propagandate dai sostenitori del Family Day, ovvero la paura che il DDL apra il campo a questo tipo di procreazione. La critica é completamente fuori luogo perché la legislazione Italiana non la permette e il DDL cirinná non la introduce. La cosiddetta maternitá surrogata ovvero quella tecnica per cui una donna puó portare a termine una gravidanza di un ovulo di un’altra coppia impegnandosi a consegnare il nascituro é assolutamente vietata in Italia.
Io ho una posizione abbastanza ferma in merito: sono fortemente contrario. Le mie motivazioni sono prettamente anturali e si basano su quel rapporto madre neonato che é qualcosa in piú di un allattamento. La simbiosi fra la donna che ha portato in grembo il nascituro e il bambino/a stesso/a é troppo forte per essere rotto giá dai primi giorni. Non per una semplice questione di allattamento ma per il fatto che quella creatura é cresciuta e appartiene al corpo che l’ha cresciuta e questo legame non puó a mio modo di vedere essere spezzato. Questo secondo me non ha legame con le tendenze sessuali dei genitori nel senso che non lo concepisco nemmeno per coppie sterili eterosessuali. L’unica alternativa é l’adozione ma non la rottura di questa simbiosi. A lato poi esiste tutta una serie di effetti collaterali di sfruttamento del fenomeno nei paesi in via di sviluppo ma questo comunque non é contrastabile con un divieto nazionale.
Conclusioni e riflessioni
Il DDl Cirinná per tanto che si dica é purtroppo molto diverso dalla sua forma iniziale. Molte parti (vedi adozioni) sono state cancellate per motivi politici e quindi come sempre risulta un compromesso politico piuttosto che una rivoluzione. Si poteva fare molto di piú ma é comunque un buon inizio nella direzione giusta. Non posso valutare se effettivamente il DDL é generico ma sicuramente cerca di compensare ad una lacuna dell’ordinamento Italiano e quindi non esiste nessun motivo pratico/legale/naturale per opporsi. Le false motivazioni economiche, sulle adozioni, sulle maternitá alternative sono tristi slogan poi smentiti dal testo stesso della legge. Motivazioni che nascondono solo un egoismo ortodosso religioso mescolato ad una pericolosa dose di ignoranza diffusa. Il tutto non fa che generare una miscela esplosiva che non aiuta il processo di maturitá di un paese civile e laico trasformandolo spesso nella brutta copia di alcuni regimi teocratici, quelli che per motivi religiosi sono criticati dagli stessi sostenitori di queste posizioni con una visione del mondo limitata e anacronistica.
Per chi volesse approfondire e leggere il DDL Cirinná potete scaricare al seguente link l’ultima versione al netto delle eventuali future modifiche. cirinna bis-6 ottobre 2015
Torno velocemente sul soggetto del terrorismo perché proprio oggi mi é capitato un twit del professor Paul Kirby della London School of Economics che condivideva un bel grafico con la serie storica delle vittime per terrorismo in Europa Occidentale raggruppate per nazionalitá.
Con il titolo “Terrorism in Europe. The horrors of the 1970s and 1980s put today’s problems into perspective.” il professore ci fa vedere come se mettiamo a confronto i numeri delle vittime negli anni 70 e 80 con i giorni nostri gli ultimi eventi che cosí impressionano sono quasi un dettaglio per intensitá. Va anche cosiderato che proprio in quegli anni il terrorismo non era di matrice Islamica ma tutto Europeo.
Non ho nulla da aggiungere né da puntualizzare, il grafico mi sembra giá abbastanza chiaro.
Un altro esempio di quanto la “percezione” sia sempre molto lontana dalla realtá. L’ho giá scritto qui ma ogni tanto ripetersi non fa mai male.
Si é letto e sentito molto nell’informazione Italiana a riguardo dei fatti avvenuti qui a Colonia la notte di Capodanno ma come sempre capita le varie notizie trasposizioni in salsa Italiana tendenti ad evidenziare quello che piú serve alla propria causa, qualunque essa sia. Colpa della Merkel, sono i rischi dell’immigrazione, é una questione di integrazione, fuori tutti etc.
Ma cosa si dice qui in Germania a riguardo? Ho letto (a fatica) un pó di articoli sui fatti di Colonia che per ragioni statistiche non possono essere presi come IL punto di vista unico tedesco ma solo come indicazione del livello di dibattito in Germania in questi giorni.
In generale il report riporta la cronostoria degli eventi ed evidenziando in modo non proprio velato alcune colpe della Polizia di Colonia. Il report contiene tutte informazioni giá note ovvero che nella sera di San Silvestro un gruppo molto folto di stranieri (si parla di 1000 persone) prevalentemente Arabi e Nordafricani si é radunato nella piazza della stazione centrale di Colonia e dalle 21:00 fino a notte inoltrata ha festeggiato in modo violento l’arrivo del nuovo anno. Persone di etá compresa fra i 15 e i 35 anni in evidente stato di ebrezza sono passati dal lancio di fuochi artificali sulla folla alle molestie sessuali e furti sulle donne che si trovavano nella piazza e nelle zone limitrofe.
Oltre 500 le denunce di cui un 45% per molestie sessuali. Donne che dichiarano di essere state aggredite da persone che le toccavano in modo violento nelle parti intime per poi rubare portafogli, smartphone, carte di credito come riportato dal quotidiano Stern e dettagliato dal Bild. Insomma un evento anomalo per la Germania ma per qualunque paese Europeo almeno a mia memoria.
La politica tedesca si rivela molto vicina a quella Italiana per addossare le colpe all’esterno. Il Land Nordrhein-Westfalen (NRW) é guidato dalla sinistra dell’SPD mentre la Germania dal Centrico CDU di Frau Merkel. Il ministro degli interni Ralf Jaeger che ha redatto il report (SPD) accusa la Polizia di Colonia di inefficienza mentre il il partito CDU accusa l’SPD che guida la regione NRW di completo fallimento. Insomma la solita guerra della politica che cerca di scaricare le colpe sulla fazione opposta.
Il Capo della Polizia di Colonia é stato messo in pre-pensionamento dopo gli eventi di Capodanno ma é ovvio che esistono molti dubbi sulle reali responsabilitá della Polizia. Viene riportato da molti quotidiani tedeschi un post facebook di un ex agente di Polizia che per 3 anni ha prestato servizio presso la stazione centrale di Colonia. L’Ex poliziotto ovviamente difende l’operato della Polizia dicendo che i suoi 3 anni in Stazione sono stati i piú difficili. Le difficoltá sono le stesse che abbiamo in Italia: criminalitá diffusa e impossibilitá per le forze dell’ordine di reprimere efficacemente. L’Ex Poliziotto infatti dice che la legge tedesca non aiuta la sicurezza del paese. Spesso le persone incriminate non possono essere espulse. Spesso le persone accusate di ruberie o piccoli crimini sono all’interno del processo di richiesta dell’Asilo politico e quindi non possono essere punite a dovere. Anche carcerazioni minori di 3 anni non influenzano il processo di richiesta asilo. Il risultato é che molti stranieri delinquono e rimangono impuniti e impunibili. Le colpe della Polizia sono quindi ridotte se la legge che li dovrebbe aiutare non é adeguata alla situazione, anche in Germania. Nel Post viene comunque chiarito il fatto che non bisogna per questo essere contro l’Asilo Politico perché ci sono popolazioni che necessitano aiuto ed é dovere darglielo. Il problema come sempre é distinguere chi lo sfrutta per delinquere e chi ne ha veramente necessitá.
Personalmente credo che la notte di San Silvestro sia stato un evento imprevedibile e di portata troppo grossa per essere gestito dalla polizia in servizio. Gli agenti erano comunque circa un 60% in piú rispetto all’anno precedente ma sempre 150 circa. Erano in campo anche i gruppi anti sommossa ma gestire in maniera imprevedibile 1000 persone violente e ubriache non é proprio cosa di tutti i giorni. Se si pensa che per le manifestazioni programmate della destra estrema il numero di Poliziotti é spesso maggiore dei manifestanti stessi il paragone é presto fatto. Oltretutto la resistenza a intervenire in modo duro é forse legata anche alla paura di possibili atti di terrorismo che non vanno mai esclusi a priori. L’anomalia non é il mancato intervento della Polizia ma il comportamento di questi gruppi di persone.
“Ma perché cosí tanti Nord Africani in Germania sono criminali?” é il titolo di un altro articolo che potrebbe ricordare i soliti Libero o Il Giornale ma che invece dimostra lo stile tedesco dell’informazione: a domanda (nel titolo) serve una risposta e non una teoria etnica dell’ultimo minuto per raccogliere consensi come invece capita nella stampa Italiana. L’articolo infatti presenta percentuali molto alte di criminalitá nelle comunitá Magrebine nel NRW ed in particolar modo a Duesseldorf e Colonia. Si parla di oltre il 40% di criminalitá nelle comunitá. Certo i numeri tedeschi dell’immigrazione dal Magreb sono molto minori rispetto a quelli Italiani poiché si parla di comunitá di qualche centinaio di persone. Nonostante i numeri assoluti i tedeschi si interrogano sul perché di queste alte percentuali e sembrano avere una spiegazione molto ragionevole. Vorrei leggere spesso analisi del genere ma il giornalismo filosofico e filopolitico Italiano purtroppo non lo permette.
Nell’articolo infatti si tende a mantenere il problema relegato alla comunitá magrebina (Marocco, Algeria e Tunisia) tenendo correttamente fuori dal radar le varie comunitá che vengono a chiedere Asilo Politico. Non fare di tutta l’erba un fascio é giá buona norma e un ottimo punto di partenza che noi ci sognamo in ItaGlia. L’articolo é comunque in qualche modo critico sul processo di Asilo Politico poiché lo denuncia come mezzo utilizzato dalle comunitá Magrebine per venire in Germania. Sembra facile infatti recuperare un passaporto falso Siriano, spesso molte persone cercano di imparare le inflessioni arabe della lingua Siriana per eludere i controlli e tutto questo per essere incanalate erroneamente nel processo di richiesta di Asilo. Per la Germania é ovvio che un immigrato Magrebino non ha diritto a nessun asilo politico e quindi per legge potrebbe essere espulso con una certa facilitá ma una volta incanalato nel processo ufficiale e prima di essere (forse) scoperto ha un certo tempo per raccogliere i soldi per la sua famiglia. L’articolo scrive infatti che nei paesi del Magreb spesso é il figlio maggiore che viene investito dell’incarico di raggiungere la Germania col trucco dell’Asilo politico. La procedura tedesca é lunga e faraginosa e spesso dura dai 2 ai 3 anni prima che il richiedente vada davanti alla corte per il giudizio finale. In questi 2-3 anni la persona risulta quasi intoccabile e la ricerca in breve tempo di denaro la porta ovviamente verso i metodi piú rapidi ovvero la criminalitá. In aggiunta il Marocco sembra non fare grosse opposizioni a questi metodi poiché i soldi riportati in patria servono anche al paese. Sembra infatti che l’ambasciata Marocchina non sia molto cooperativa nel rilasciare i nuovi passaporti per il rimpatrio e quindi i tempi si allungano ulteriormente.
Ma cosa pensano i tedeschi dell’accaduto?
Difficile fare una media ma sicuramente ci sono un pó tutte le reazioni. Chi accusa la Polizia di non aver protetto le persone, chi accusa l’immigrazione di portare questi problemi, chi dice che é un problema culturale e chi insiste sulla necessitá di integrare maggiormente le persone che arrivano in Germania.
In Germania come in Italia le frange estremiste hanno ovviamente utilizzato l’accaduto per accusare i rifugiati e il processo di accoglienza come origine di tutti i mali ma sappiamo bene che nonostante l’immirazione generi problemi non puó essere tutta definita come problema. Forse il problema come sempre é la capacitá di creare una legislazione in grado di gestirla in maniera corretta. L’Europa tutta ha dimostrato negli ultimi anni un’estrema incapacitá in merito.
La notte di San Silvestro é stata sicuramente un esempio di quante differenze culturali ci siano in alcune popolazioni. Purtroppo queste differenze si sono dimostrate molto forti sopratutto nel comportamento verso le donne. Molti sociologhi in Germania avevano giá previsto questo tipo di reazione da parte di alcuni gruppi etnici poiché tristemente sono presenti e radicati nei paesi di origine. Questo é ovvio agli occhi dei tedeschi che per questo non si nascondono dietro alla paura di essere definiti razzisti solo perché criticano un atteggiamento fortemente sbagliato di alcuni stranieri. Nello stesso tempo peró la razionalitá tedesca non esita a delimitare il problema per quello é ovvero 1000 persone sono percentualmente poche rispetto al numero totale di immigrati e quindi generalizzare non é (statisticamente) corretto. L’effetto mediatico é stato forte ma l’approccio pragmatico tedesco evita derive populiste.
Non che per questo i tedeschi a cui parlo siano contenti, come in ogni paese si sentono traditi dalle persone che accolgono e chiedono regole piú severe per punire i colpevoli e aiutare gli onesti. Nulla di sbagliato se la razionalitá nell’analisi ha il sopravvento sulla “percezione” distorta della popolazione.
Insomma i problemi tedeschi sembrano molto vicini a quelli Italiani, la politica tedesca lotta con le stesse armi di quella Italiana ma la grossa differenza sta nel fatto che si leggono/sentono commenti molto piú analitici di tutte le filoasservite teorie dei poco razionali Italiani. Vedremo come nei prossimi mesi i Tedeschi gestiranno il problema che é ancora aperto e in intensificazione viste le previsioni sugli arrivi.