Letture per il weekend – 31 Gennaio 2015

La presentazione del nuovo Windows 10.

 

Google sembra aver intenzione di diventare operatore mobile negli Stati Uniti. [link all’articolo]

Il Super computer Inglese. [link all’articolo]

Grosso fermento nelle aggregazioni delle aziende Telco in UK. Tre UK ha comprato l’operatore mobile O2 che apprteneva a Telefonica. [link all’articolo]

Dalla scorsa settimana WhatsApp é anche disponibile su PC ma non sembra una gran cosa. Lo Smartphone deve comunque essere collegato e sembra aumenti il consumo della batteria. [link all’articolo]

Sempre su WhatsApp qualche consiglio per gestire la propria privacy. [link all’articolo]

High Tech sempre piú Cinese. I produttori di Smartphone Cinesi si piazzano in 6 posizioni su 10 nella classifica mondiale. [link all’articolo]

La visione dell’Internet del futuro secondo Eric Schmidt fondatore di Google. [link all’articolo]

 

Il Presidente della Repubblica e i soliti controsensi del M5S

Le elezioni del Presidente della Repubblica sono in questo periodo l’argomento che catalizza di piú il dibattito politico. Candidati di qui, candidati di lá, no al candidato di Sinistra, no a quello di destra, é tutto un inciucio e via dicendo. Insomma abbastanza monotono e in certi aspetti anche ridicolo.

L’argomento per principio mi interessa poco perché non lo reputo importante per il paese nonostante sará molto importante per gli equilibri politici che in Italia purtroppo contano piú dele reali necessitá dei cittadini.

Oggi mi é capitato di leggere l’articolo sul Blog di Beppe Grillo sulle elezioni in streaming del candidato a Presidente della Repubblica del M5S. Questa volta cambia la modalitá, prima c’erano le votazioni sul web adesso la riunione in streaming per i candidati. Non entro nel merito ma mi sembra che non ci sia ancora una metodologia certa per gestire gli elettori del movimento. Prima la rete, poi lo streaming, poi le piattaforme ad hoc mai sviluppate. Insomma questa volta una web cam collegata al solito canale “La cosa” che trasmette in streaming gli eventi del movimento.

Nell’articolo in questione c’era l’accusa al PD per non aver condiviso i nomi dei candidati con il M5S. Ad ogni Parlamentare del PD per primo Matteo Renzi era stata inviata una lettera in cui Beppe Grillo e Roberto Casaleggio chiedevano chi fossero i candidati per la Presidenza della Repubblica. Il motivo era la trasparenza perché tutti i cittadini devono sapere quali sono i candidati e li possono scegliere liberamente.

Solo 4 Parlamentari hanno risposto, uno ha insultato Beppe Grillo (vai a zappare) e l’unico nome uscito era Romano Prodi.

Riflettiamo

– Il Presidente della Repubblica fino a prova contraria non lo vota il “Popolo” ma il Parlamento e da nessuna parte c’é scritto che il “Popolo” lo deve votare. Nelle Repubbliche Presidenziali lo vota il popolo ma é un sistema diverso. In ogni caso come ho giá scritto qui il numero molto limitato dei votanti web alle precedenti “Quirinarie del M5S” non permettono di definirlo “Popolo” e di conseguenza non é democrazia.

– La lettera inviata ai Parlamentari del PD era firmata da Grillo e Casaleggio. Non capisco quale legame ci sia fra questa scelta e il “Popolo”. Io personalmente che non simpatizzo per il M5S non mi sento rappresentato dagli inventori del movimento ma penso di far parte comunque del “Popolo Italiano”. Se l’avesse scritta qualche rappresentante del M5S invece che i suoi proprietari sarebbe stato a mio modo di vedere un segno di democrazia.

– Perché il PD dovrebbe condividere i candidati con il M5S? I nomi sarebbero messi immediatamente alla gogna dal cosiddetto web e poi distrutti piano piano. Sommersi da critiche qualunque siano i nomi perché in ogni caso sarebbero come le proposte della casta, dei massoni, degli inciuci. Perché il PD dovrebbe essere cosí stupido? In nome della democrazia o della libertá? “Fare i nomi è un esercizio di democrazia!” NO! Mi spiace é un esercizio utile solo alle povere menti degli sprovveduti ma non é un esercizio contemplato dalla costituzione Italiana. il Popolo fino a prova contraria a quella deve riferirsi a meno che non la si voglia cambiare.

Ma riflettiamo ancora di piú

 “A quel punto, non ritenendo più Renzi un interlocutore affidabile, ci siamo rivolti ai parlamentari del PD, molti dei quali alla prima legislatura.”

“Abbiamo aspettato diversi giorni nel cercare di dialogare con un partito chiuso a riccio  in cui il loro segretario ha deciso di votarsi il Presidente della Repubblica insieme a Berlusconi al quarto scrutinio.”

Renzi un interlocutore non affidabile? Anche se Matteo Renzi non é piú nella lista del mio gradimento politico mi chiedo quando mai é stato un interlocutore per il M5S. L’ebetino o come lo chiamano Grillo e i suoi fans é sempre stato fortemente criticato e con lui mai si é cercato un dialogo. Cosa si pretende adesso? Un interlocutore?

Un partito chiuso a riccio? Il PD? Mi tornano in mente le precedenti votazioni per il Presidente della Repubblica o le discussioni in diretta streaming con Renzi incaricato di formare un Governo. Mi sembra ci sia stato sempre un partito politico che per coerenza (e va bene la coerenza) ha deciso che non sarebbe mai sceso a compromessi (chiamati anche accordi politici) con chi rappresenta tutta la classe politica ovvero quello che il M5S vuole cancellare. Benissimo coerenza fino in fondo, nessun problema ma allora adesso cosa volete? Se adesso nessuno vi ascolta é contro la democrazia? Il M5S rappresentava un importante 20% del popolo e per il fatto che si sia chiuso in se stesso senza nessun tipo di dialogo ha cancellato la parola di quel 20%. É questa la democrazia?

Potete pure continuare a cercare il vostro 51% dei voti o a costruire muri intorno a voi stessi ma davanti ad uno specchio guardate bene chi é il riccio? Ricordatevi sempre che rappresentate qualche milione di cittadini non solo quegli 80.000 fedeli che votano sul Web.

E adesso aspettiamo i vostri candidati sperando che si differenzino per qualitá da quello che la voce della democrazia dal basso ha suggerito la scorsa volta.

Aggiornamento

Sono usciti i nomi decisi dal “Popolo”.

É stato messo Romano Prodi perché “… riteniamo di dover onorare l’impegno preso con i parlamentari del PD attraverso l’email inviatagli.” 

se questo é un tentativo per dimostrare trasparenza e apertura direi che é giá fallito in partenza.

Da questo post del blog sembra che alla lettera di Grillo e Casaleggio abbiano risposto in 6 (su 400) e di questi 6 Parlamentari due hanno espresso un parere personale menzionando Romano Prodi.

Prendere un nome che arriva da 2 soli commenti mi sembra altamente incorretto e non ha nulla a che vedere con la democrazia, l’apertura o la trasparenza:

– Chi sono questi 2 parlamentari per decidere un nome? uno vale uno, allora perché questi 2 valgono 400?

– Questa scelta non ha nulla a che vedere con il PD ma semplicemente un parere personale di due persone ma viene giá usata come dimostrazione del “noi siamo aperti voi no”.

Vedo che si continua a peggiorare e quando invece si vogliono fare i giochi da grandi si fallisce miseramente.

Mi tocca tifare per Tsipras sperando in una Germania diversa

alexis tsipras redNon sono mai stato un grande difensore della Grecia dall’inizio della crisi. Non ho mai sopportato i sistemi pubblici gestiti da classi politiche scadenti capaci solo di guadagnare consensi con regali elettorali economicamente non sostenibili. Questo é il caso della Grecia che aveva addirittura falsificato i bilanci pubblici per rientrare nei limiti della comunitá Europea. Questo é il caso dell’Italia che senza falsificare i conti pubblici non si é mai decisa a fare riforme per cambiare un sistema pubblico inefficiente e pesante per le tasche degli Italiani.

La Grecia aveva dimostrato di essersi cacciata nei guai da sola senza nessuna colpa esterna come invece molti volevano far credere. La Germania cattiva certo non aveva colpa nella pessima gestione ellenica.

Dopo 4 anni di dura austherity le mie convinzioni non sono cambiate ma non posso certo dire che la cura abbia fatto bene alla Grecia e sopratutto alla popolazione Greca che ha pagato troppo caro il prezzo delle colpe della sua classe politica.

Quello che non condivido é il protrarsi per cosí tanto tempo di questa cura dei tagli esasperati ad un paziente che aveva giá grossi problemi di salute. Era come mettere a dieta un paziente malato e pretendere che si riprenda. All’inizio sembrava una cura temporanea ma dopo 4 anni i danni sono stati troppo alti per giustificarne la scelta.

Adesso la Grecia si ritrova comunque un debito impossibile da pagare (270 Miliardi di euro) senza peró avere un economia in grado di rimborsarlo.

Se la Germania non aveva colpe sulla situazione che la Grecia si era costruita in piena autonomia ne ha invece molte sull’Austherity. Il continuare a forzare sulla cura dimagrante é stata una scelta tutta Tedesca.

Quale poteva essere l’alternativa? Semplicemente all’inizio della crisi decidere di colmare i debiti Greci (che ai tempi non erano cosí grandi) e poi mettere la Grecia sotto stretto controllo. Perché invece non é mai stato fatto? Semplicemente perché la Germania non é diversa dagli altri paesi e c’erano le elezioni con unico obiettivo il raccogliere consensi “Whatever it takes”. Sentire adesso i politici tedeschi affermare che il peso della Grecia in Europa é basso e potrebbe anche uscire dall’Euro mi fa innervosire. Ma se adesso non conta perché non é stato risolto il problema quando i soldi da mettere erano pochi? (meno dell’1% del PIL Europeo).

Vivendo qui in Germania é facile capire qual’é il punto di vista dei tedeschi sulla Grecia e di tutta l’Europa del Sud: “Noi siamo gli unici che pagano le tasse. Altrove regalano le pensioni senza lavorare, perché dovremmo pagare solo noi Tedeschi?”.

Il discorso per alcuni versi non fa una grinza ma é il SOLO NOI TEDESCHI che stride un pó con la realtá. La Grecia l’hanno pagata un pó tutti e non solo i Tedeschi. Anche l’Italia ci ha messo dei soldi (43 Mld per la precisione e qui il dettaglio) ma non ho mai sentito nessun Premier Italiano lamentarsi. Per noi é normale che ci si debba (diciamo) aiutare anche perché l’Europa é un continente fatto da paesi completamente diversi fra di loro. Aspettarsi che la Grecia diventi la Germania, l’Italia o la Francia é semplicemente un’illusione. É normale che si debba pensare a dei trasferimenti perché se esistono aree meno industrializzate o si investe o si paga. Ovviamente é necessario anche fare delle regole e dei controlli in grado di evitare quello che la classe politica Greca ha fatto.

La Germania questo non l’ha mai voluto fare. Era piú semplice l’Austeritá che avrebbe soddisfatto meglio l’elettorato tedesco. Tutto posso dire tranne che i tedeschi siano un popolo generoso. Qui non si dá nulla per nulla. Il concetto di “aiuo a fondo perduto” é molto raro. Fondamentalmente i Tedechi sono un popolo molto egoista a differenza di quello che si pensa all’esterno. Sulla questione Europea é ovvio che non accetteranno mai le condizioni che servono per riequilibrare il continente. Queste regole sarebbero solo negative per la loro economia perché essendo i piú “ricchi” dovrebbero rinunciare a qualcosa per poter aiutare gli altri.

Recentemente ho letto un interessante articolo (del 2013) che descrive esattamente quanto anche la Germania non rispetti anch’essa alcune regole nonostante sia cosí intransigente. La fissazione del rispetto del 3% di soglia del Deficit pubblico impedisce  qualunque tipo di investimento nei paesi ad alto debito come l’Italia. Non é mia intenzione difendere la classe politica Italiana ma é un dato di fatto. Se l’economia decresce le tasse diminuiscono, i conti rimangono (per tanto che si tagli) e c’é bisogno di piú flessibilitá non piú rigore.

In questo articolo si evidenzia quanto la Germania continui a sforare i limiti superiori cioé a guadagnare “troppo”. Sembra un controsenso ma in Europa per poter ridistribuire l’economia i paesi dovrebbero rimanere sotto un limite massimo di differenza Export-Import (partite correnti). Questo limite fissato al 6% non é mai stato rispettato dalla Germania che dal 2005 é costantemente oltre questa soglia. Se da un lato non si dimostra flessibilitá con il 3% del Deficit dall’altro non sembra cosí importante seguire le proprie di soglie. Molto probabilmente questa regola é meno forte rispetto a quella del Deficit ma in ogni caso sono una dimostrazione del principio “prima Io poi gli altri”.

Tornando al nostro nuovo “eroe greco” Tsipras ieri é riuscito a vincere le elezioni con una maggioranza schiacciante. Non ha raggiunto la maggiornaza assoluta per fare un Governo in piena autonomia ma sembra avere giá un accordo con un partitio indipendente di destra. Quindi estrema sinistra insieme alla destra per combattere l’Austeritá Europea altro che patto Renzi-Berlusconi. Una rivoluzione in questo nuovo accordo Greco? quello Italiano tutto é un inciucio? No, le regole sono sempre le stesse se vuoi governare e non hai la maggioranza assoluta ti devi accordare oppure stai fuori dal gioco. Questo non tutti lo capiscono anzi qualcuno in Italia pensa di governare solo con il 51%.

Non condivido il programma di Tsipras perché ha fatto troppe promesse al popolo greco che non potranno essere rispettate. Le solite favole sullo Stato che riporterá lavoro, pensioni e soldi per tutti. L’economia non lo permette e questo Tsipras lo sa (almeno mi auguro) ma per avere consenso ha cavalcato l’onda della propaganda populista terreno molto noto anche in Italia. La sua battaglia era inizialmente anti Euro ma anche questo punto sará presto smentito essendo non percorribile. Del programma di Tsipras quindi condivido quasi nulla ma un motivo che mi spinge a fare il tifo per lui esiste: La speranza che riesca a rinegoziare il debito e portare il paese fuori da questo austeritá a guida Tedesca. Che riesca a far capire ai tedeschi che questa Europa va guidata non solo fatta dimagrire. I Tedeschi non possono dettare ordini senza prendersi le proprie responsabilitá. Se vuoi dettare le regole lo devi fare fino in fondo andando verso una vera unione Europea forzando le regole comuni per tutti i paesi. Ma questo i tedeschi non lo faranno mai perché compromette i loro interessi e forse i paesi come la Grecia non lo accetteranno perché lede l’autonomia nazionale. Un controsenso diffuso considerando che se si vuole l’Europa questo é il prezzo da pagare, regole uguali per tutti.

Non penso che la Grecia e Tsipras ce la faranno a far cambiare idea ai Tedeschi e scommetterei di piú su un collasso politico interno greco. I tedeschi non cambiano idea né tantomeno opinione a meno che questo cambiamento non sia di loro vantaggio. Lo so che é duro come commento ma é quello che vedo tutti i giorni. I Tedeschi sulla questione Greca, Italiana, Francese o sul resto del mondo semplicemente pensano che tutto quello che non é Germania non va bene. Loro hanno in testa l’idea che stiano finanziando l’Europa metre gli altri non lavorano, non pagano le tasse e stanno meglio. Mi capita spesso di innervosirmi perché nonostante tutto il brutto che l’Italia pubblica si porta dietro non credo che noi Italiani ci meritiamo certi commenti. Il fatto di vivere in un paese che funziona meglio non autorizza nessuno a sentirsi sempre il migliore.

Noi Italiani abbiamo certo tanti difetti ma una cosa é sicura non avremmo obbligato la Grecia al tracollo solo per un’elezione regionale.

Letture per il weekend – 24 Gennaio 2015

Sembra che la digitalizzazione del mercato automotive sia una delle maggiori innovazioni presentate al CES 2015. [link all’articolo]

Gli scenari futuri dell’Europa relativi alla situazione Greca e alle sue elezioni del 25 di Gennaio. [link all’articolo]

Un articolo che condivido solo parzialmente a riguardo delle non strategie di Fiat e Marchionne. Ne ho scritto in maniera piú estesa la scorsa settimana. [link all’articolo]

Chiara spiegazione di cos’é il famoso Quantitave Easing di Draghi ovvero il tentativo di stampare moneta per alzare l’inflazione. [link all’articolo]

Ma cosa ha fatto Draghi ieri? [link all’articolo]

In Inghilterra versa la Net Neutrality. [link all’articolo]

Je suis Luttazzi: La vittoria della satira. Per non dimenticare dopo 14 anni

Je Suis Luttazzi

I giudici della Cassazione hanno chiuso il capitolo Luttazzi, Travaglio, Berlusconi.

Ci hanno messo come sempre un pó troppo tempo perché la causa é iniziata nel marzo del 2001 e ci sono voluti ben 14 anni per assolvere Marco Travaglio e Daniele Luttazzi dall’accusa di diffamazione nei confronti di Silvio Berlusconi.

Silvio Berlusconi aveva infatti chiesto un risarcimento di ben 20 Miliardi delle vecchie lire per un’intervista che Luttazzi aveva fatto a Travaglio durante la sua trasmissione  “Satyricon“. In questa intervista Marco Travaglio presentó il suo libro “L’odore dei soldi” e parló di Silvio Berlusconi, Marcello dell’Utri il mafioso Mangano e i possibili legami fra la carriera di Berlusconi e la mafia.

Al Berlusconi dei tempi in pieno potere politico queste critiche non piacqueró per aver “gravemente leso il suo onore, la sua reputazione, l’immagine di uomo politico e la sua stessa identità personale” e denunció Luttazzi, Travaglio e l’allora direttore di Rai2 Carlo Freccero. Insomma nulla di nuovo per l’Ex Primo Ministro che negli anni ha dimostrato di non amare nessun tipo di critica giornalistica, satira di alcun tipo e nemmeno i contraddittori televisivi.

Questa é la famosa intervista di Luttazzi al giovane Travaglio.

La trasmissione Satyricon nonostante i grandi ascolti non é piú stata rinnovata e Luttazzi é poi lentamente scomparso dalla Televisione. In Italia la meritocrazia non é mai utilizzata per premiare le persone benché mai nel mondo Televisivo dove lo zerbinismo ha sempre portato migliori e piú soddisfacenti risultati.

L’amore aveva vinto sull’odio ma oggi “l’odio” e la veritá si sono presi una piccola rivincita.

Riflessioni

  • Indipendentemente dal gradimento di Luttazzi e Travaglio chiunque deve avere la possibilitá di esporre le proprie idee. Questo in Italia troppo spesso non é stato e non é vero. La Classifica sulla libertá di stampa nel mondo lo conferma posizionandoci al 49mo posto. Certo siamo migliorati dai tempi di Berlusconi ma non ancora abbastanza da sentirci Charlie.

Libertá di Stampa

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Fonte Reporters Without Borders organization.

  • Je Suis Charlie? Il piacere di scandalizzarsi per l’attacco di Parigi alla libertá di stampa solo perché condotto dai “nemici” Islamici, stranieri, immigrati, neri non vi  giustifica dall’ignorare che questo tentativo di Silvio Berlusconi non si differenzia nella sostanza. Le differenze sono che Berlusconi non é né terrorista né mussulmano né straniero né immigrato né nero ma purtroppo era Primo Ministro. Potete anche fare appello alle Toghe Rosse ma forse nel 2014 credo sia venuto il tempo finalmente di tacere e riflettere.
  • L’Italia non é Charlie. Ai tempi quasi tutti si erano scagliati contro Luttazzi, da destra a sinistra dimenticando che la libertá di stampa che oggi si difende forse ai tempi non era cosí importante. E i fatti successivi hanno dimostrato che effettivamente in Italia era (ed é) purtroppo un dettaglio di comodo.
  • 14 anni sono un tempo sufficiente per dimostrare che forse il sistema ha qualche problema. Come scrivevo giá qui i problemi Italiani sono lontani dai luoghi comuni della protesta popolare. I tempi della giustizia sono uno di questi. In 14 anni abbiamo perso tempo e soldi preziosi per una causa inutile che ha peró impegnato il personale giudiziario in 3 diversi gradi di giudizio. Garantismo o inefficienza?
  • 20 Miliardi ma se perdi la causa? Una cosa che non ho ancora capito della giustizia Italiana é il fatto che una persona puó fare denuncia/querela per un determinato importo ma in caso di perdita la stessa cifra non é usata come rimborso della controparte vincente. In questo caso Berlusconi chiedeva 20 Miliardi (10 Milioni di Euro) nel 2001 e si ritrova oggi a dover rimborsare solo 10.000 Euro di spese giudiziarie alla RAI. Non mi sembra equo perché non resposabilizza l’accusatore a chiedere cifre realistiche. Credo ci debba essere un certo rischio per cui quello che chiedo potrebbe essere usato come importo contro di me in caso di perdita. Almeno si ridurrebbero (forse) il numero di queste stupide cause che spesso sono utilizzate in maniera eccessiva nel nostro paese.
  • Marcello Dell’Utri adesso é in carcere con una pena confermata anche in Cassazione di 7 anni per associazione mafiosa.

Che dire quindi: Viva la libertá di stampa, di pensiero, di religione, di sessualitá e viva Charlie.

W la famiglia naturale disse il prete pedofilo di CL

Si chiama don Mauro Inzoli ed é un prete di spicco del panorama della Comunione e Liberazione Milanese. La lobby religiosa che continua ad avere un grosso potere nel panorama politico Lombardo e non solo. Molti sono i personaggi politici che ne fanno parte come per esempio l’ex governatore Lombardo Formigoni (di cui don Mauro era confessore) o l’attuale Ministro Maurizio Lupi. Senza entrare nel merito dei legami fra politica e religione che sempre hanno contraddistinto il nostro paese e non solo, rimaniamo nel fondamentale controsenso di questo personaggio. Papa Francesco lo aveva condannato a ritirarsi a vita privata vietandogli di celebrare l’Eucarestia in forma pubblica. Don Mauro, il prete a cui piacevano le belle auto, i sigari, la vita mondana, la politica tant’é che veniva chiamato dai sui fedeli seguaci “don Mercedes”. É il fondatore del ben noto “Banco Alimentare” (la raccolta di alimentari fatta da CL nei supermercati) e della Onlus “Fraternitá” affidataria di molti minori sotto tutela. Ed é proprio relativo alle “cure” che il prete dedicava ai minori che il Papa ha deciso di espellerlo dalla vita ecclesistica. Queste le parole del decreto Vaticano: “In considerazione della gravità dei comportamenti e del conseguente scandalo, provocato da abusi su minori, don Inzoli è invitato a una vita di preghiera e di umile riservatezza, come segni di conversione e di penitenza. Gli è inoltre prescritto di sottostare ad alcune restrizioni, la cui inosservanza comporterà la dimissione dallo stato clericale. Don Mauro – prosegue la condanna dell’ex Sant’Uffizio – non potrà celebrare e concelebrare in pubblico l’Eucaristia e gli altri sacramenti, né predicare, ma solo celebrare l’Eucaristia privatamente. Non potrà svolgere accompagnamento spirituale nei confronti dei minori o altre attività pastorali, ricreative o culturali che li coinvolgono. Non potrà assumere ruoli di responsabilità e operare in enti a scopo educativo. Non potrà dimorare nella diocesi di Crema, entrarvi e svolgere in essa qualsiasi atto ministeriale. Dovrà inoltre intraprendere, per almeno cinque anni, un’adeguata psicoterapia”.

Una decisione importante da parte del Vaticano ma una condanna che non ha avuto il dovuto riscontro sulla stampa nazionale in rapporto all’importanza che questo prete ricopriva nella setta movimento religioso a cui apparteneva. Il tutto é passato abbastanza nel silenziatore mediatico perché forse avrebbe intaccato troppo i fondamenti del gruppo creato da don Giussani e dei tanti amici in politica e in affari.

Lo scorso sabato (17 Gennaio 2014) don Mercedes era al convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità” organizzato dalla Comunitá Ambrosiana e sponsorizzato dalla Regione Lombardia. Il convegno é stato da piú parti accusato di essere marcatamente omofobo e anti-gay perché difendeva la solita tesi della “Famiglia Naturale” che rifiuta altri tipi di sessualitá diverse da quella eterosessuale. Queste sessualitá non hanno quindi il diritto di poter creare un nucleo famigliare essendo l’unico riconosciuto (e benedetto) quello eterosessuale. Insomma nulla di nuovo sotto al sole.

Al  convegno hanno partecipato molte personalitá politiche come il Governatore della Lombardia Maroni, il sempre presente Formigoni e molti altri personaggi della politica Italiana fra i quali anche Ignazio La Russa che si é contraddistinto per aver urlato “culattone” dopo l’intervento non previsto di un ragazzo omosessuale. Il congresso é infatti salito alle cronache per questo (non condivisibile) intervento del ventenne e delle reazioni (condivisibili) della platea e la frase (non condivisibile) di La Russa.

Nota: Non condivido l’intervento perché in un convegno del genere dal dubbio valore morale non porta nessun valore aggiunto se non agitare gli animi dei presenti che condivisibilmente alle loro malsane idee reagiscono. La Russa é un altro caso che ha poche giustificazioni se non nella Repubblica delle banane. In ogni caso l’intervento non era previsto dal programma e quindi gli organizzatori sono giustificati a bloccarlo.

Insomma un evento di una certa importanza e seguito politico, criticato ma piú che ufficiale e con tanto di logo di Regione Lombardia ed EXPO 2015. Lo sfondo omofobo era difficilmente negabile , ci sono stati anche degli interventi rivolti a specifiche cure pedagocici e psicologici in grado di rilevare l’omosessualitá giá nei bambini e intervenire preventivamente. Nel 2014 la Chiesa, l’Italia, la politica si dimostrano ancora una volta ciechi di fronte a realtá che non si possono ignorare ma si devono riconoscere perché non sono “malattie curabili”.

Non chiedo alla Chiesa di riconoscere le coppie omosessuali e di cambiare le sue intoccabili regole millenarie che ci portano verso un futuro glorioso. Che mantengano le proprie regole e decidano a chi dare la benedizione o meno. Sono le autoritá civili che mi preoccupano,tutta la discussione dell’ultimo periodo sulle coppie gay/omofobia é stancante, rumorosa da entrambi i lati. Non sopporto l’argomento né da parte dei cosiddetti omofobi né tantomeno dalle associazioni Gay. Mi sembra semplicemente un problema secondario del nostro paese ma sopratutto un problema che si puó risolvere piú in fretta di quanto si creda.

Se ci fosse una classe politica serie prenderebbe una decisione immediata come altri paesi hanno giá fatto. Si definerebbe un nuovo nucleo, i suoi diritti e la questione si chiuderebbe in fretta. No, in Italia si va avanti per anni a discutere, a filosofeggiare sul nulla e a fare la guerra senza arrivare ad una decisione rischiando inoltre di allargando anche il numero degli antagonisti. Questa classe politica riesce a sponsorizzare un evento del genere, ci mette l’autorevole marchio della Regione Lombardia, si batte per i diritti della Famiglia e invita don Mauro. Don Mercedes?

Indipendemente dalle proprie convinzioni religiose o approccio alla questione gay é il caso di riflettere su quanto accaduto a Milano. Non tanto sull’intervento del ragazzo, né sull’insulto di La Russa e né tantomento ai contenuti del congresso perché anche il KKK fa i congressi negli Stati Uniti ed é libero di farli (giustamente). Quello che fa riflettere (e mi disgusta) é il fatto che mentre si organizzano congressi contro determinati gruppi sociali nello stesso tempo non ci si scandalizza alla presenza di persone con comprovata pericolositá sociale.

Se da un lato si acclama alla “Famiglia perfetta” e naturale dall’altro si permette ad uno psicolabile maniaco sessuale di girare indisturbato ad un congresso nonostante ci siano delle prove accertate della sua pericolosa tendenza sessuale. Piú pericolosa almeno di qualunque “attacco” omosessuale ai diritti della famiglia perfetta. Ma per una persona del genere , oltretutto prete e di rilievo, non ci si scandalizza anzi ha un posto riservato al congresso.

Adesso la corsa nel prendere le distanze: Nessuno gli ha riservato il posto, Maroni si dissocia dalla sua presenza, Formigoni dichiara che non é mai stato il suo confessore e che avrebbe fatto meglio non presentarsi.

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Ma allora perché durante la manifestazione nessuno si é alzato e gli ha chiesto di lasciare il congresso? Tutti l’hanno riconosciuto perché era (e probabilmente é) una persona che conta ma nessuno scandalizzato lo ha allontanato. Chiunque dei tanti Cellini presenti al congresso poteva ragionevolmente chiedergli di uscire. Forse nel loro mondo é piú una colpa essere gay ma una meno-colpa essere pedofili (e preti)?

Non dico nulla di nuovo e non ho scoperto l’acqua calda ma quella persona aveva una poltrona riservata e puó circolare tranquillamente. Il professore Stefano Zecchi che era seduto di fianco a don Mauro senza conoscerne la storia ha dichiarato al corriere:  “Poi è arrivato lui, ha visto quel posto libero, ha chiesto scusa e si è accomodato. Se n’è stato zitto tutto il tempo. Applaudiva parecchio e con entusiasmo. Terminato il convegno quel prete mi ha parlato di come in Danimarca non ci sono bimbi down perché a suo dire fanno in modo di fermarli prima. Ammetto che mi ha inquietato…”

Credo che sia il caso di fermarsi a riflettere su quanto accaduto e soprattutto sia giunto il momento di curare i malati veri: Quelli che tifano per la famiglia perfetta anche se non ne hanno mai creata una. Quelli che pensano di avere una famiglia perfetta ma lo hanno pensato anche nei primi due matrimoni falliti. Quelli che amano il prossimo come se stessi ma solo quello con lo stesso colore, fede e sessualitá. Quelli che vogliono evangelizzare il mondo ma non si sono accorti che il medioevo é finito da un pezzo e con lui le crociate contro gli infedeli.

Vogliamo tutti un mondo diverso ma non il vostro. Ipocriti.

Greta e Vanessa valgono 12 Milioni?

Sí ovviamente, li valgono come li vale ogni vita umana che si puó salvare ma ció non toglie che le due ragazze abbiano fatto una stupidata che ci é costata 12 Milioni di dollari. Da alcuni racconti sembra poi che questa cifra sia esagerata e molto probabilmente lontana dalla realtá ma ció non toglie che un prezzo é stato pagato.

Il pagamento del riscatto non é mai stato smentito ufficialmente. Il Ministro Gentiloni riferendosi alla Camera non ha mai esplicitamente dichiarato che non sono stati pagati riscatti. Ha preferito stare dalla parte delle ragazze dichiarando che é dovere dello Stato cercare di fare il possibile per salvare i propri cittadini. Non poteva ovviamente dichiarare il riscatto nonotante le ragazze abbiano detto alla Polizia che lo scopo del loro rapimento era solo per una questione economica. I rapitori volevano solo fare un pó di soldi.

Il caso mi ha infastidito perché la reputo una stupidata o in Italiano corretto, una stronzata. Una stronzata un pó troppo costosa.

Non é questione di cifre, é questione di come si é arrivati a tutto questo. Se fosse stato un rapimento di un volontario di Emergency o di Medici senza frontiere non mi sarei arrabbiato tanto.

In Italia si é aperta la solita discussione fra Guelfi e Ghibellini, tra il rosso e il nero, tra il giusto 1 e il giusto 2. Le armate dell’amore che vincono sull’odio che ritengono  il pagamento uno scandalo e dichiarano che sarebbe stato meglio lasciare le ragazze al loro destino. Definiamola pure la solita stupidata di panza che segue la tradizione di un cervello sempre meno vicino alla realtá. E’ vero, l’hanno fatta grossa ma sono pur sempre due Italiane che non si meritano di essere abbandonate. A molti é sembrato doveroso fare il paragone con i Maró nonostante i due casi siano distanti fra di loro e non confrontabili ma al bar si puó discutere sempre di tutto. L’Unica certezza é che in entrambi i casi c’é stata una pessima gestione degli Affari Esteri come da molto capita.

Poi c’é l’armata dei buonisti rossicci. Quelli che “ma loro fanno del bene”, “lottano per un mondo diverso e migliore”, “sono andate ad aiutare il popolo Siriano”, “Sono volontarie e quindi vanno rispettate”. La lista di romantiche dichiarazioni é illimitata. Si mette insieme un pó di tutto nel solito minestrone riscaldato buonista-filosofico che non cambia mai. Senza capo né coda perché non tiene conto che il mondo non é fatto per i sognatori (e meno male). Insomma quelli come Saviano.

Posso sembrare estremamente freddo ma la realtá é purtroppo lontana dai sogni. Non ho nulla contro il volontariato, anzi ammiro e amo le persone che dedicano parte della loro vita agli altri perché non é né facile né immediato ma anche nel volontariato servono delle regole precise e ben definite perché possono aiutare a raggiungere obiettivi piú concreti. Non é detto che una persona nel volontariato sia sempre e comunque giusta. Puó sbagliare anche lei e cosí hanno fatto le due ragazze.

Greta e Vanessa facevano parte di una Onlus/ONG che loro stesse avevano creato. Una Onlus che contava 3 persone. Questa é un’anomalia che non dovrebbe esistere e fonte principale del mio nervosismo. Non si puó sognare di poter cambiare il mondo da soli. Non é entusiasmo é solo sottostima dei problemi e sopratutto é darsi degli obiettivi che non servono oltre al proprio ego.

Sono molto critico sull’oceano di associazioni a scopo benefico che lavorano nel mondo. Mi é capitato personalmente di vedere in un altro paese quanto le cosiddette ONLUS siano una realtá spesso frammentata che in molti casi non riesce a raggiungere obiettivi considerevoli perché non si organizza. Tanti progetti, tanto entusiasmo ma con risultati spesso scarsi o in media bassi. Mi potete ovviamente criticare dicendo che meglio un risultato piccolo del nulla ma nella mia testa ho altri modelli di volontariato che lontani da queste micro realtá.

Greta e Vanessa con la loro Onlus personale vanno in Siria in un periodo critico e pericoloso. Arrivano il 28 di Luglio e vengono rapite dopo 3 giorni come racconta questo interessante articolo sulle tappe della loro tragica vicenda. Mi sembra giá questa un’evidente prova che forse fare parte di organizzazioni un pó piú grandi e organizzate forse diminuisce la percentuale di rischio. Certo non la elimina ma la riduce sesibilmente. In ogni caso in 3 giorni erano giá nelle mani di un gruppo di Al Qaida che dichiarava (secondo le regazze) di voler fare dei soldi su di loro. Poi é partito il lungo negoziato durato piú di 5 mesi e che ha portato alla loro liberazione con il riscatto secondo il Guardian.

Ormai poco interessa sapere cosa é veramente successo perché i metodi, le cifre del riscatto non contano molto. Statisticamente l’Italia é un paese che se esiste una possibilitá dell” 1% di liberare un ostaggio con riscatto segue questa strada mentre per esempio gli Stati Uniti sono un paese che se esiste una possibilitá dell’1% di liberarlo con un intervento lo tenta. Questione di mentalitá, possibilitá e capacitá di intelligence.

Quello che vorrei Io invece é un sistema che limitasse alle persone di poter mettere la propria vita a rischio in questo modo o che almeno renda tutti piú consapevoli dei propri rischi. Per rischi non intendo il fatto di dover insegnare a qualcuno che in uno stato in guerra la percentuale di rischio é statisticamente piú alta ma il rischio di dover rimborsare lo Stato quando si opera fuori da determinate regole. Non sono d’accordo con quelli che adesso chiedono che le famiglie delle ragazze “rimborsino” lo Stato. É un’altra idiozia che esce fuori dalle solite menti limitate. Quello che dico io é che l’Italia dovrebbe fare come in Inghilterra o in Giappone per esempio dove sembra che una ONLUS abbia il dovere di dotarsi di tutti gli strumenti per la propria sicurezza altrimenti in caso di intervento dello Stato deve rimborsare tutte le spese sostenute. Dico “sembra” perché non ho ancora verificato l’informazione in sé ma la fonte é credibile.

Sembreró freddo ma credo che la questione sia sempre la stessa: Fissare le regole. A noi piace lasciare sempre tutto non ben definito per poi pagare conti molto piú salati alla fine. Non credo che regole del genere siano anti-etiche o contro il volontariato anzi possono solo renderlo piú efficiente e dal mio punto di vista anche filtrate molte associazioni non propriamente utili.

Evitare magari che qualcuno vada in Siria con qualche Euro e torni con qualche Milione di Euro di conto solo perché si sente il salvatore di un mondo che invece ha bisogno di ben altro che di sognatori.

Letture per il weekend – 17 Gennaio 2015

Giusto per non essere l’unico a pensar male del 2015. [link all’articolo]

Video, meme e musica ecco cosa mette sotto prova una rete LTE dichiara l’operatore britannico EE (Everything Everywhere). [link all’articolo]

Le prime 10 storie di Cyber crimini del 2014. [link all’articolo]

Nel 2015 ci saranno piú di 1 miliardo di utenti con Tablet. [link all’articolo]

Il video prende sempre piú piede nei motori social che nei tradizionali fornitori di contenuti. Sará Facebook contro Youtube? [link all’articolo]

I consigli del New York Time per gli Americani in visita a Milano. [link all’articolo]

La Storia di Windows in 11 tappe. [link all’articolo]

Il tanto acclamato Italicum. Una guida rapida sui cambiamenti. [link all’articolo]

Considerati gli ultimi eventi di Parigi qualche numero sui Mussulmani. A prima vista tutto mi sembra tranne che un’invasione. Soprattutto in Italia ma a sentire i soliti (idioti) sembrerebbe il contrario. [link all’articolo]

 

Marchionne e la bella notizia che nessuno vuole sentire

Ecco qui il vostro disfattista di professione che ha deciso di scrivere qualcosa di positivo. Molto probabilmente sará positivo solo per me perché non mi sembra di aver trovato grossi riscontri nelle maggiori testate giornalistiche né tantomeno commenti a favore in rete. Diciamo la notizia é passata abbastanza inosservata ma la cosa non mi stupisce. L’argomento é sempre stato molto dibattuto e fra Diavolo e Acqua Santa io mi sono schierato per quello che l’opinione pubblica ha spesso descritto come il Demonio: Sergio Marchionne.

La notizia si riferisce alla piena riapertura dell’impianto produttivo di Melfi e all’assunzione di 1500 nuovi lavoratori e considerando il periodo la trovo una buona notizia.

Ho sempre apprezzato il manager Sergio Marchionne mentre é stato sempre criticato dalla stanpa e dall’opinione pubblica che lo accusava di essere semplicemente un esperto di finanza e non di auto. Uno che tagliava e non creava occupazione. Ai tempi degli attriti con la FIOM ho fatto sempre molta difficoltá a trovare commenti favorevoli su Marchionne. Poco mi importa ipoiché ognuno ha le sue idee e io le mie.

Avevo giá scritto (un pó superficialmente) qui del mio scetticismo alle critiche su Marchionne specialmente quelle che arrivavano dalla classe politica che reputo particolarmente ignorante in materia economica. Non mi sorprendo che un Manager da Milioni di Euro possa non essere simpatico alla classe media Italiana ma mi aspetto che la classe politica sia in grado di costruire i propri commenti su basi un pó piú concrete dei soli “sentori di pancia da bar di paese”.

Il personaggio Marchionne mi ha sempre affascinato per il suo modo di esprimere i concetti: Chiari e diretti, con una bassa propensione alla diplomazia e all’uso della politica che lo differenza in questo mondo di leccaculisti dei politici di turno. Mi sembra semplicemente una persona concreta e diretta in grado di raggiungere i propri obiettivi (per quello che posso vedere dai numeri). La ragione principale della mia stima (sí, lo stimo) viene sopratutto dal fatto che senza Marchionne la FIAT sarebbe giá scomparsa da anni. Basta guardare come si sono trasformati i bilanci dopo il suo arrivo. Chi lo critica puó mettersi ad elencare tutta una serie di aspetti negativi, accusarlo di aver messo a posto i bilanci solo con tagli, di non aver fatto investimenti ma la realtá é che ha evitato l’estinzione della manifattura automobilistica Italiana. Non so giudicare (sono onesto, Io) i metodi perché le mie conoscenze economico-finanziarie non mi permettono di criticare un piano economico aziendale. Io mi limito a misurare i risultati e questi sono indiscutibili. Molto probabilmente tutte le critiche che ho letto e sentito erano basate su competenze maggiori delle mie o molto probabilmente, come credo, erano spinte da sentimenti di pancia anti-capitalista sotto la solita bandiera del “padrone cattivo” (e milionario perché mai dimenticare che in Italia la ricchezza é sempre negativa).

Non ho la presunzione di dare una valutazione dei suoi metodi ma mi permetto di essere abbastanza critico quando segretari nazionali di organizzazioni sindacali invece di discutere sul come accordarsi con l’azienda ne criticano i piani economici e i metodi di produzione. Sí perché é arci noto che un sindacalista ha molta piú competenza di un Amministratore Delegato nel gestire le aziende. A me sembra presunzione ad altri la norma. Io penso che ognuno debba fare il proprio lavoro, al manager il piano economico al sindacalista la negoziazione con l’azienda. Ma l’Italia sembra spesso un pianeta lontano dove il Sindacalista discute degli investimenti e il politico di turno il piano economico che l’Amministratore Delegato deve applicare. Fortunatamente nel caso di Marchionne questo meccanismo non si é piú innescato.

La notizia diffusa in questi giorni della piena riapertura dell’impianto di Melfi porterá alla fine della cassa integrazione e il rientro di tutti i 5418 lavoratori, lo spostamento di altri 350 operai da altri impianti e l’assunzione di 1500 nuovi posti di lavoro.

Sono sicuro che anche questo non sará esente da critiche perché ovviamente qualcuno proverá a smontare la cosa:

  • Sono solo interinali
  • Produzione provvisoria senza garanzia per il futuro
  • Assume adesso e poi licenzia dopo
  • Non ci sono strategie per il futuro
  • Non ci sono investimenti (per la cronaca il tutto ha un costo/investimento di 1 Miliardo di Euro)

Nonostante io sia il disfattista mi importa poco di come/quando/perché. Mi interessa che qualcosa riparta nel nostro paese in questo periodo di stagnazione estremamente pesante. Non mi importa se FIAT ha messo la sede a Londra perché sono scelte che non so giudicare e fondamentalmente penso che il nostro Stato Italiano non si merita queste aziende mentre penso invece che gli Italiani si meritino questi posti di lavoro.

Non mi interessa se questo é un regalo per Renzi che sará sicuramente l’unico a mettersi la medaglia sulla giacchetta. Le dichiarazioni di Marchionne sul legame fra Jobs Act e queste assunzione é un puro e semplice regalo. Le modifiche fatte dal Governo Renzi sui contratti lavorativi non sono ancora in vigore ma in ogni caso non sono cosí incisive. Marchionne ha assunto interinali e l’avrebbe fatto con o senza Jobs Act quindi Renzi non ha grossi meriti ma i regali gratuiti si possono anche fare.

Mi interessa invece che non ci siano aiuti pubblici (qualcuno me li elenchi se ha le prove del contrario), che la FIAT abbia vinto una battaglia contro una rappresentanza sindacale FIOM completamente anacronistica che non condivido nemmeno per uno 0,1%. Mi interessa che piú di 7000 persone + indotto avranno di nuovo lavoro, stipendio e che lo possano investirlo per il loro futuro.

Non sará definitivo? é un piano solo triennale? Puó essere ma intanto non c’é alternativa perché il lavoro si puó garantire solo quando l’economia funziona bene e il mercato dell’auto come tanti altri mi sembra molto piú che fermo.

Marchionne non ha piani di investimenti per il futuro? non ha strategie? non ha una visione? Sottovaluta il futuro? Puó essere, non lo so, non lo posso sapere come non lo possono sapere tanti critici da bar del momento perché gli esperti in materia non si trovano su Facebook.

Solo il futuro potrá dare ragione ad uno o all’altro ma dal mio punto di vista il presente e il passato hanno giá dato delle buone risposte che pochi sembrano aver letto.

La notizia é che Sergio Marchionne é stato assolto in primo e secondo grado. Aspettiamo la cassazione per la sentenza definitiva.

La fantasia di Renzi e la ricchezza degli Italiani che (non) aumenta (piú)

Piggybank

Nella giornata di ieri a conclusione del semestre Europeo Renzi ha fatto delle dichiarazioni alquanto dubbie nel suo discorso di chiusura. Non é la prima volta che le parole si discostano dalla realtá. Renzi per molti versi riprende le vecchie abitudini della politica degli ultimi decenni di ammaliare il proprio paese con numeri e promesse lontane dalla realtá.

Le sue parole sono state da piú parte riprese e criticate perché danno un’immagine sbagliata della realtá Italiana.

Renzi ha detto: «Nessuno segnala che l’Italia ha il più alto risparmio privato, 4 triliardi di euro. Quando l’M5S dice che le famiglie italiane si stanno impoverendo, cozza con la realtà: le famiglie italiane hanno visto crescere il loro risparmio da 3,5 triliardi nel 2012 a 3,9 miliardi di euro. È difficile, ma la realtà si impone».

Che il M5S faccia spesso confusione fra realtá e fantasia é un dato di fatto ma questa volta i numeri non danno ragione al Premier ma lo smentiscono.

É abbastanza chiaro che questo lungo periodo di crisi non puó sicuramente aver aumentato i risparmi o le ricchezze degli Italiani come dice Renzi. Nel momento in cui le famiglie hanno avuto una forte riduzione delle entrate diventa difficile credere a queste affermazioni. Non riesco a trovare una giustificazione né valore aggiunto a queste dichiarazioni e vedo solo due possibili spiegazioni:

  • La convinzione che l’ottimismo puó in qualche modo cambiare verso all’economia. Ne era ammalato anche un certo Silvio Berlusconi.
  • La profonda ignoranza economica Italiana. Né soffre tutta la classe politica Italiana e una grossa fetta dei suoi elettori.

Nessuna delle due possibilitá é comunque positiva poiché entrambe non aiutano a risolvere la situazione. L’ottimismo come soluzione di ogni male é abbastanza diffusa nel panorama politico Italiano ma é alquanto infantile quanto ignorante. Proprio il qui presente é stato accusato di “disfattismo” solo perché si é permesso di pubblicare numeri del paese non proprio positivi. Non é colpa mia se per molti aspetti l’Italia non riesce proprio a distinguersi in positivo. Sono il primo ad essere felice quando qualcosa ci mette in cima alle classifiche mondiali ma negli ultimi decenni politica e organizzazione dello Stato non hanno certo aiutato. Ostinarsi a dover essere positivi a tutti i costi non aiuta e in un periodo come questo in cui i problemi sono evidenti mi sembra quasi un giustificativo al “non agire”.

Quindi secondo Renzi gli Italiani hanno aumentato la propria quota di risparmi.

Proprio a dicembre 2014 la Banca D’Italia ha pubblicato la ricerca sulla ricchezza delle famiglie Italiane che peró non conferma i numeri dichiarati da Renzi, anzi.

In pochi grafici mi sembra evidente quanto le parole del Premier siano lontane dalla realtá e smentite da dati che purtroppo dimostrano una situazione difficile o almeno in forte calo. (e non mi dite che sono disfattista).

Risparmio Famiglie Italiane 1995-2013

 

Oltre ai risparmi anche la ricchezza media delle famiglie Italiane é diminuita perché negli ultimi anni si sono fortemente svalutati i beni immobili che rappresentano l’85% degli investimenti reali degli Italiani. La Banca d’Italia confronta il patrimonio pro capite delle famiglie Italiane mostrando che dal 2006 é in forte calo perdendo un valore di circa 50.000 Euro per famiglia.  Ricchezza netta Famiglie Italiane 1995-2013

Trovo difficile giustificare le parole di Renzi ma probabilmente é solo il mio disfattismo latente. Questa volta peró voglio fare il massimo dello sforzo per cercare di confermare il positivismo dilagante del Governo Renzi.

Molto probabilmente con le sue parole il Premier si riferiva a questa frase presente nel report della Banca d’Italia.

«La variazione della ricchezza complessiva può essere attribuita a due fattori: il risparmio (inclusivo dei trasferimenti in conto capitale) e i capital gains, che riflettono le variazioni dei prezzi delle attività reali e di quelle finanziarie, al netto della variazione del deflatore dei consumi. Nel 2013 il risparmio, dopo otto anni di diminuzioni, è tornato a crescere, risultando pari a 46 miliardi di euro contro i 34 dell’anno precedente». 

BINGO!!… ???

No. La Banca d’Italia continua cosí

«I capital gains nel 2013 sono stati negativi per 195 miliardi di euro, per effetto del calo dei prezzi delle abitazioni e delle altre attività reali non completamente compensati dai capital gains finanziari. Ne è derivata una riduzione della ricchezza netta pari a circa 150 miliardi di euro in termini reali»

Rimane peró il mistero delle cifre fornite perché il risparmio indicato da Renzi sarebbe pari a 3.9 Billiardi di Euro. Unica cifra simile di tutte quelle presentate dalla Banca d’Italia é relativa agli investimenti finanziari come mostrato in figura sotto.

Composizione Ricchezza netta Famiglie Italiane 1995-2013

BINGO!! ??

No. A questo punto mi chiedo quale sia la relazione fra risparmio e investimenti finanziari.

 

Nonostante il mio disfattismo genetico mi piace riscontrare (grazie a Phastidio) che il Ministro dell’Economia (dello stesso Governo presieduto da Renzi) sembra avere un’opinione diversa dal proprio Premier e per questo piú vicina alla realtá. Padoan in tempi non sospetti dichiarava:

«Nella fase più acuta della crisi ricorrere alle risorse risparmiate può essere inevitabile per proteggere il tenore di vita. Passata questa fase si cerca di ricostruire la ricchezza ai livelli precedenti. Con il graduale miglioramento delle condizioni economiche, la propensione al risparmio torna a crescere. I dati della ricerca Acri-Ipsos indicano che ci stiamo muovendo in questa direzione»

Bene non sono da solo e Padoan é un Gufo.

Ma senza per forza doversi schierare nell’esercito dell’ottimismo o travestirsi da pennuto notturno mi si lasci fare un’ultima considerazione logica con risposta aperta.

Se per Renzi:

  • le famiglie Italiane si stanno arricchendo
  • le famiglie Italiane stanno aumentando i loro risparmi
  • le famiglie Italiane hanno aumentato i loro investimenti finanziari
  • e per Renzi gli investimenti finanziari SONO i risparmi delle famiglie Italiane

Allora perché per aiutare le stesse

  • Si sono aumentate proprio le imposte sugli investimenti finanziari?

Non ho la presunzione di avere la ragione dalla mia parte ma ho qualche giustificato motivo per credere che come al solito l’aiuto dello Stato al popolo Italiano puzzi sempre con lo stesso odore…. e anche questa volta non é cioccolato.

Ma se l’amore vinceva sempre sull’odio adesso l’ottimismo vincerá sul disfattismo.