C’era una volta un eroe popolare che lottava per portare nuovamente la libertá ad una popolazione oppressa. Un uomo che voleva rivoluzionare una cittá, un uomo che prometteva un mondo diverso, un mondo senza piú rifiuti senza piú delinquenza, un mondo all’insegna della legalitá.
Quest’uomo era l’immagine della legalitá e del rispetto delle regole e proprio sulle regole fondava il suo programma “rivoluzionario”. Il nostro eroe era il paladino della legalitá tanto che non accettava l’idea di vedere persone al comando che non fossere piú candide del bianco, immacolate. Ogni minimo errore doveva essere punito con l’espulsione senza sí e senza ma. Nessuna clemenza per nessuno.
Il nostro eroe nel momento in cui era salito alla guida della sua cittá aveva una lunga lista di idee per rivoluzionarla. Per cambiarla alla radice. Molte persone (incluse chi scrive) aveva visto in lui la speranza del cambiamento. Troppi erano i problemi e lui era una persona che poteva risolverli.
Ma il nostro eroe ha dovuto combattere contro troppi nemici, i piú grandi complotti e le piú potenti forze oscure che dominavano la cittá ed erano proccupate della sua venuta. Si era circondato da persone di fiducia (della sua famiglia) per essere sicuro del loro operato ma spesso anche chi ti vuole bene non né puó niente contro un mondo che ti vuole eliminare.
Nei suoi anni di operato ha messo anima e cuore, dedizione per portare a termine le sue promesse ma non sempre “l’amore vince sempre sull’odio” e la forza dei suoi nemici é stata piú forte.
Il nostro eroe non é riuscito a portare a casa dei risultati tangibili ma cosa importa? É lo sforzo quello che conta, l’amore per la propria patria, per la propria cittá. Diceva “Napoli sarà liberata dai rifiuti nonostante il tentativo di sabotaggio messo in atto in queste ore da certi ambienti refrattari ad accettare la svolta politica che stiamo attuando”. I rifiuti sono rimasti a Napoli, gli autobus hanno finito la benzina e i Napoletani non sono riusciti a migliorare il loro standard di vita.
Ma l’uomo non é fatto di soli freddi risultati materiali. Spesso esistono anche risultati che non si possono misurare, dettati dal cuore culturale di un uomo.
AL ti aspettiamo…
I suoi nemici erano ovunque, stampa, televisioni, poteri forti ma un giorno arrivó il peggiore dei mali. La giustizia. Il nostro eroe sempre né aveva fatto una bandiera per la sua battaglia e proprio dalla giustiza stessa é stato tradito. I poteri oscuri avevano scatenato contro di lui il loro attacco tramite Giudici da essi controllati. Il peggiore degli attacchi.
“Chi é colpevole deve pagare” ha sempre detto. Adesso era lui il colpevole ma sapeva che questa volta era diverso. Non aveva fatto nulla era solo un complotto.
La Stampa nemica accusó ingiustamente la sua cittá di essere all’ultimo posto nella classifica della qualitá della vita ma lui dichiaró che “quel tipo di classifiche mi interessano fino ad un ceto punto”.
Il nostro eroe rimase in sella nonostante i tanti nemici perché eletto dal popolo e nessuno poteva portare via la decisione democratica popolare, nemmeno uno squallido gruppo di giudici in combutta contro la libertá di una cittá.
Ma la nostra storia non finisce qui e il nostro eroe é ancora in piedi a combattere, non molla perché non si molla davanti ad un complotto. Perché le sentenze sono diverse e perché “i cittadini mi voterebbero di nuovo ”.
“Vinceremo anche questa difficile battaglia”
Auguri Silvio Luigi
L’amore vince sempre contro l‘odio… ma anche no.
Bibliografia e note:
- Il complotto
- Il programma non rispettato. Sorgente delle informazioni non verificata.
- Io non mollo
- Giggino er poltrona