Che l’economia si muova a debito non é una novitá ma che il suo valore sia molto piú alto della ricchezza prodotta é forse un problema. Ho sempre pensato che la vera forza dell’economia Cinese fosse la sua manifattura ovvero un’economia reale non basata sulla “contabilitá finanziaria”. Ho sempre pensato che la Grecia e la sua predisposizione al debito (pubblico) fosse il vero problema Europeo ma poi quando ho visto i numeri dell’intera economia mondiale ho cambiato prospettiva.
La Grecia ha la grande colpa di aver esclusivamente gonfiato l’indebitamento pubblico per distribuire soldi ai privati mentre gli altri paesi mondiali usano il debito come motore per la propria economia. Proprio qui il mio stupore quando ho visto i valori dell’indebitamento cinese. Negli ultimi mesi fra crolli della borsa e stampaggio di moneta la Cina ha iniziato a far vedere che forse il suo “miracolo economico” non é immune da problemi. La cosa piú grave é che forse i suoi problemi sono comuni agli altri paesi ovvero un’economia troppo legata all’indebitamento.
Ero convinto che la Cina fosse immune dai tanti “Virus finanziari” , che la sua forza fosse proprio quella di appoggirasi su un’economia reale e manifatturiera invece che su qualche “fatasia contabile”. La realtá sembra invece molto diversa e la Cina deve la sua crescita ad un forte componente di debito.

Qui sopra i primi 4 paesi al mondo come indebitamento rispetto al PIL. I valori tengono conto delle componenti pubbliche, private, finanziarie e industriali. Spicca il Giappone che si indebita 5 volte il suo valore di ricchezza seguito dalla Spagna con 4 volte poi Cina e Stati Uniti.
Se per Spagna, Giappone e USA i numeri non stupiscono, i numeri cinesi sono invece una novitá. La convinzione che avessero in mano la produzione mondiale acquisita grazie alle favorevoli condizioni del loro “potenziale umano” sembra non essere confermata. Nonostante la Cina riesca ad essere il primo paese al mondo come volumi di esportazioni questo non lo salva dall’indebitarsi per poter mantenere questa posizione.
Negli ultimi giorni come é noto la Cina ha nuovamente (per 3 volte in una settimana) svalutato la sua moneta. É chiaro a tutti che la sua corsa sta rallentando e questa svalutazione é fatta principalmente per aiutare la sua economia e per ridurre i propri debiti.
Ma di quali valori di indebitamento stiamo parlando?
Se la Grecia ha scosso l’Europa e il mondo per il suo debito da 300 Miliardi di Euro come dovremmo leggere il debito Cinese di 28200 Miliardi di Dollari? Circa 1000 volte quello Greco.

Rispetto alla Grecia il debito Cinese ha una componente pubblica del 55% mentre in quello Greco la stessa componente sale al 175% del PIL. Questa ovviamente la grossa differenza fra i due sistemi. Mentre la Cina si é indebitata per far crescere l’economia la Grecia lo ha fatto solo per gonfiare la macchina pubblica. Inoltre la Grecia non avendo praticamente economia risulta incapace di ripagare i propri debiti mentre la Cina con la sua crescita risulta solvibile.
Nonostante questa fondamentale differenza, rimane comunque alta la percentuale di debito totale rispetto alla capacitá produttiva. La Grecia ha un valore totale di circa il 320% mentre la Cina é poco sotto al 280%. Fa riflettere che l’industria Cinese é tutt’altro che solida come credevo. Il suo debito infatti va ben oltre la sua capacitá produttiva. In Cina come si vede dal grafico, a fine 2014 il debito dell’industria era del 125% cioé quasi il doppio del valore nel 2007. Questi numeri sembrano dimostrare che la Cina invece di riuscire a diminuire il suo debito negli anni della sua crescita lo ha aumentato.
In totale se nel 2007 il debito totale cinese era di 7.400 Miliardi di dollari , quello di metá 2014 é 4 volte piú alto.
Il concetto del miracolo asiatico inizia a scricchiolare. Il suo ritmo di crescita del 10% per anno non era forse cosí reale come credevo ma artificialmente sostenuto da un sempre piú alto debito.
Nella seguente tabella i paragoni fra i livelli di indebitamento dei paesi sviluppati rispetto a quelli in via di sviluppo a metá del 2014.

l’Italia sempre additata come un paese con un forte dissesto pubblico, rimane sotto la media del debito totale dei paesi sviluppati. Il peso del debito pubblico Italiano é alto (troppo alto) ma l’indebitamento delle aziende e dei proprietari di case é relativamente basso rispetto al resto dei paesi sviluppati. Come spesso evidenziato in questo blog il solo e grande freno Italiano é il sistema pubblico che pesa e rallenta invece di agevolare l’imprenditoria privata.
Conclusioni: La bolla bomba Cinese?
Mentre la Grecia sembra un debito insormontabile per l’Europa, la Cina presenta dei numeri ancora piú critici. La sua pericolositá stá nel fatto che ad indebitarsi sono le stesse aziende che generano economia. La Grecia dal canto suo ha giá dimostrato la sua insolvibilitá non riuscendo a ripagare il proprio debito se non in decenni e a condizioni di favore. In teoria un sistema é solvibile indipendemente dal valore assoluto dei suoi debiti ma in relazione alla sua crescita economica in grado di ripagare gli interessi. In questo caso la grande differenza fra Grecia e Cina.
Ma ipotizzando un brusco rallentamento della Cina cosa ci dobbiamo aspettare a livello mondiale nel caso in cui la crescita non fosse piú sufficiente a colmare i propri doveri di debitore? La Cina fra bolle finanziarie, immobiliari, monetarie sembra diventare sempre di piú una minaccia per il mondo intero in caso di deflagrazione. La Grecia a confronto é un piccolo fiammifero che puó essere spento con un semplice soffio. É fondamentalmente un problema Europeo solo politico mentre la Cina é un serio e concreto problema economico.
La crisi del 2008 é nata proprio per un eccesso di debito (Americano) privato, in Europa si é poi trasformata in un debito pubblico dei vari Stati. Dopo tutti questi anni sembra che l’economia non sia ancora riuscita a trovare una via d’uscita a questi metodi di crescita deviata. Dal 2008 l’ammontare del debito invece di scendere é cresciuto confermando che l’economia globale sembra avere nel debito l’unico stimolo alla crescita che per forza di cose non é quindi credibile.
Il mondo sembra non voler imparare dagli errori del passato e il “nuovo mondo” asiatico ha ripreso gli stessi errori amplificandoli 1000 volte.
Forse é proprio vero che i cinesi sono i migliori negli spettacoli pirotecnici.
Fonte dei dati: Mc Kinsey pubblications “Debt and (not much) deleveraging“