Basta con la Kyenge

cecile-kyenge-4 Ogni giorno durante la mia rapida occhiata al sito del Corriere della Sera leggo ormai costantemente una notizia sul Ministro Kyenge. Un giorno l’ignorante leghista che la insulta, l’altro l’ignorante Leghista si assenta dal consiglio comunale per protesta contro l’invito al Ministro, l’altro gli lancia banane. La signora Cecilie Kyenge é costantemente presente nelle pagine dei principali quotidiani per notizie a sfondo razzista e nulla di piú. Mi spiace molto per la Signora Kyenge, mi spiace che si trovi di fronte a queste imbarazzanti e vergognose situazioni per colpe non sue ma bensí a causa di un assurdo Marketing politico.

La mia rabbia sale non solo per tutti i commenti razzisti che riceve ma ancora di piú per il fatto che Cecilie Kyenge é Ministro. Mi spiego. E’ piú che ovvio che l’incarico che ricopre é solo frutto del fatto che Cecilie Kyenge é di colore. Non metto in dubbio le sue capacitá ma mi chiedo perché proprio lei e perché proprio adesso? La risposta é abbastanza scontata, l’attuale governo (sempre che cosí si possa chiamare) non é fatto per governare ma per cercare di tenere piú o meno tutti tranquilli. La scelta della Kyenge é una modo per accontentare uno specifico (e diffuso) elettorato di Sinistra a cui non importano i fatti ma bastano le scelte ornamentali. Sono pronto a scommettere che alla fine del suo mandato si conteranno ben pochi interventi sull’argomento immigrazione, non tanto per limiti del Ministro Kyenge ma perché sono 20 anni che si parla del “problema immigrazione” ma nulla é mai stato fatto, né con un Governo di centro destra né con uno di centro sinistra. Non mi aspetto quindi nessun miglioramento a maggior ragione da un Governo di facciata come questo. Comunque vada a finire anche se nemmeno questa volta non si fará nulla, avere un Ministro nero é giá piú che soddisfacente per un certo elettorato (di pecore).

La Kyenge non é peró la sola operazione di marketing del Governo Letta, anche il suo Ministero é stato creato solo per basse motivazioni di propaganda senza nessuna utilitá pratica. A cosa serve un “Ministero dell’Integrazione”? Perché dobbiamo creare una inutile e  costosa struttura Ministeriale senza portafoglio e quindi senza potere attuativo? L’Integrazione? Perché l’integrazione? l’Italia é un paese con forti problemi di regole per l’immigrazione, l’integrazione c’entra poco o nulla. Serve invece della regolamentazione vera per gli immigrati in modo che possano avere una vita dignitosa, trovare lavoro (forse) e non dover sempre vivere ai limiti della legalitá. Questo serve. Altro che l’integrazione, regole vere e poche parole ma non mi aspetto che possano arrivare dalla Kyenge.

In un periodo delicato come questo creare un Ministero dedicato a minoranze della popolazione puó essere visto dalle maggioranze come uno spreco di soldi e impegno o comunque come non prioritario. Ed infatti é cosí. Il problema immigrazione é importante ma risolvibile attraverso altri enti senza bisogno di questa pubblicitá inutile. Se proprio si voleva veramente fare qualcosa bastava attivare il Ministero degli Interni o il Parlamento per cambiare le regole senza grosso sforzo, basta volerlo. Questo il grosso problema… basta volerlo. Noi no, noi facciamo il teatrino con un Ministro di colore cosí i brontoloni perbenisti di sinistra sono tutti contenti anche se nulla cambia mentre gli ignoranti Leghisti contenti anche loro di poter aizzare le loro folle (fortunatamente in forte ridimensionamento) contro chi li “invade”. Nessun perdente ma sicuramente l’immigrato come al solito non vince.

Finora il Ministro Kyenge é servita solo a stimolare banali discussioni. I suoi interventi pubblici hanno dato luogo a reazioni non giustificabili ma evitabili. Perché nominare la Ius Soli (inutile) quando é ben diverso dalle proposta di legge da lei stessa firmata? (mi auguro). Perché parlare di cancellazione del “reato di immigrazione clandestina” quando é sacrosanto che esista come esiste in svariati paese? Tutti questi argomenti provocano non solo reazioni delle frange piú estreme ma anche della gente comune che forse non ama sentirsi definire “Meticcia”.

Sono mortificato che nel mio paese il Vicepresidente del Senato dia dell’Orango ad un Ministro di colore e mi vergogno che qualche connazionale possa persino tirarle delle banane.

Una cosa peró mi piacerebbe vedere prima o poi: un pó piú di serietá nelle scelte e meno trucchi di prestigio della politica. Non giochiamo solo coi colori per sentirci piú tranquilli con la coscienza; proviamo ad affrontare i problemi almeno per una volta.

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