La Fake News dei controlli sulle Fake News. La rete ci dice che non si puó e chi lo afferma é tecnologicamente ignorante.

Le Fake News non sono entrate nel panorama informativo da pochi anni ma sono sempre esistite da quando esiste l’informazione. Non voglio qui disquisire sulla vera definizione di Fake News: Che sia una pura notizia falsa o una notizia falsa creata ad hoc per colpire qualche personaggio pubblico poco importa.

Qualunque sia la natura della Fake News oggi giorno si discute sulla possibilitá di attuare qualche tipo di controllo o filtro per ridurne gli effetti “sociali”. Il fatto che ai giorni nostri le Fake news si presentino in gran numero attraverso la rete sembra motivare questa falsa convinzione che sia necessario attivare dei filtri per preservare la purezza dell’informazione. Questo concetto é se stesso una Fake News perché non é praticamente applicabile e chi lo afferma dice una falsitá.

Nelle scorse settimane prima il PD con Renzi e poi il M5S con Di Maio hanno dichiarato che servono dei controlli per verificare la veridicitá delle informazioni presenti in rete. Dicono che bisognerebbe responsabilizzare le aziende che convogliano le informazioni sul Web come Facebook, Google etc. in modo che attivino loro stesse dei controlli per poter verificare la veridicitá delle informazioni prima di pubblicarle. Di seguito alcuni numeri per capire perché queste teorie dirigiste non sono praticabili.

Fattore Economico

Le grandi aziende IT del Web (Service Internet Provider) hanno un modello di business abbastanza classico nonostante siano una realtá nuova nel panorama economico. I grandi Over The Top ovvero le aziende che offrono contenuti, applicazion e nuovi servizi IT senza possedere una vera e propria infrastruttura di rete, in gran parte si appoggiano su un modello di business basato sulla pubblicitá. Nella cosiddetta New Economy  il modello non é tanto diverso da quello che facevano le televisioni private negli anni 80. Le nuove aziende della New Economy hanno inoltre un modello semi-monopolistico. Il primo che arriva si prende tutto: Facebook per il social, Google per i motori di ricerca, Google-Youtube per il Video Social, WhatsApp per la messaggistica OTT, Twitter per il Social Messaging , Amazon per l’e-commerce etc. Questa posizione di monopolio porta ovviamente ad un enorme volume in termini di guadagni.

Qui sopra i Guadagni di Facebook in cui come si vede la pubblicitá conta quasi al 100%.

La corsa di Facebook e la sua posizione di monopolio ha portato l’azienda da un guadagno netto nel 2015 di 900Milioni di $ agli odierni quasi 5Miliardi. 5 volte il valore in 2 anni. Non male.

Questo per far capire che l’obiettivo di queste aziende é di far girare l’informazione qualunque essa sia, creare audience e vendere pubblicitá. Non c’é interesse né di veicolare informazione buona né informazione cattiva ma solo di far muovere le informazioni, generare “click” e guadagnare in pubblicitá.

Capiamo bene che accusare Facebook di mancati controlli é fuori da ogni logica perché non é responsabilitá dell’azienda controllare i contenuti condivisi dai propri utenti a meno di plateali infrazioni dell’ordinamento giuridico.

Per Facebook quello che é importante é l’utente non quello che condivide. L’importante é che l’utente faccia traffico. Infatti ogni utente ha un valore unitario di guadagno per Facebook (ARPU Average Revenue Per User). In Europa un utente Facebook vale 6.85$.

Qual’é il legame con l’informazione in questo caso? Queste aziende prendono i soldi della pubblicitá che prima era ad uso esclusivo dell’editoria ovvero dell’informazione certificata. Vedi sotto.

Il flusso delle informazioni e la pericolosa frammentazione digitale

Il grosso problema dell’informazione oggi non é tanto la Fake News in sé ma quanto il fatto che non si ha piú una chiara delimitazione fra fonti certificate/professionali con quelle scarse o addirittura false. Tutte le informazioni sono presentate alla persona attraverso nuovi canali (i social) che non sono canali ufficiali di propagazione dell’informazione né tantomeno come detto prima si propongono di sostituirli. La nuova comunicazione fra le persone ha preso la strada dei social per colpa delle persone stesse che hanno cambiato abitudini.

Nel grafico sotto si vede chiaramente qianto i Social siano diventati i luoghi in cui le persone acquisiscono la maggior parte delle informazioni (vere o false che siano). Non attraverso canali informativi professionali ma attraverso media che di norma non sono costruiti per informare ma solo per far muovere l’informazione. L’utente quindi, se non attento puó accedere a informazioni, parziali, scarse o addirittura false perché il social é diventato il nuovo contenitore senza filtri dove ognuno puó contribuire senza limiti.

Social media sites as pathways to news

Questo non implica che i Social debbano essere sottoposti a filtri o controlli “China Style”, ma semplicemente che la Fake News é il risultato di un fenomeno inarrestabile di diffusione delle informazioni attraverso canali non convenzionali.

Facile accusare il giornalismo di essere di parte o di pessimo livello ma resta il fatto che ogni giornalista gode di libertá di pensiero e opinione ma ha il dovere di riportare notizie vere e provate se non vuole incorrere in denunce. Il mondo editoriale invece é sotto forte pressione economica perché la sua fonte principale di guadagni (pubblicitá) si sta spostando altrove (vedi grafico precedente di Google). Gli incubatori di pubblicitá e guadagni basati sul flusso di informazioni sono proprio i nuovi canali che non certificano né controllano l’informazione stessa.

Pensare che l’informazione di rete sia la nuova via attraverso la quale il popolo oppresso finalmente conosce la veritá sempre nascosta dai poteri forti é semplicemente una falsitá . La rete é un grande mezzo di comunicazione ma per la sua assenza di controlli puó portare ad un inbarbarimento della societá se non viene preso con cautela. Quella che puó sembrare libertá di informazione puó essere invece il nuovo medioevo. Basta guardare cosa é successo negli ultimi tempi sulla discussione dei vaccini. La diffusione di notizie spesso troppo generiche hanno seriamente messo in discussione una delle piú grandi scoperte della medicina.

Questo di nuovo non vuol dire che servano i controlli perché sono impossibili ma semplicemente una nuova coscienza su quello che si legge che spesso deve essere accompagnato da accorgimenti minimi per non incappare in disinformazione.

Questo nuovo fenomeno di mega agglomerato di informazioni vere, scarse, false, non certificate nei nuovi contenitori sociali va sotto il nome di Frammentazione Digitale ed é spiegato in breve in questo video.

Filtrare o controllare é praticamente impossibile

Chi racconta che bisogna forzare i vari Facebook ad applicare dei filtri per il controllo delle informazioni non sa cosa sta richiedendo in termini di sforzo. Il filtraggio e controllo delle informazioni non é nelle prerogative dei Social e quindi la richiesta é di per se inutile. Ma se anche un Primo Ministro (primitivo) chiedesse che vengano applicate delle regole ai social qui sotto alcuni i numeri di cosa vorrebbe dire in termini di elaborazione:

Questo il numero giornaliero di utenti attivi su Facebook: 1,3 Miliardi di persone

Lo Facciamo ancora un filtro?

E gli altri OTT? Qui sotto la mappa completa del mondo Social. Certo non tutti hanno 1,3 Miliardi di utenti attivi al giorno ma il filtri e i controlli vanno fatti su tutti?

A Stunning Visual Map of the Social Media Universe

Lo Facciamo ancora un filtro?

Ma quante “transazioni informative” avvengono su internet ogni minuto?

Dobbiamo controllarle tutte caro Primo Ministro?

Internet Minute in 2017

E la domanda rimane sempre la stessa… lo facciamo ancora questo filtro?

La risposta mi sembra a questo punto ovvia, non é possibile. Non perché non si voglia ma perché non si puó. Non é praticabile il controllo di questo tsunami informativo che la rete porta ogni secondo. La mole di utenti e file da controllare é troppo grande. Lo sforzo richiederebbe un investimento difficilmente affrontabile per chiunque.

La questione é che esistono politici che essi stessi generano Fake News solo per il fatto che ne parlano in questi termini. Persone che non hanno le conoscenze tecniche necessarie per capire il fenomeno ma che legiferano. Personaggi che promuovono la rete come nuova fonte di veritá ma nello stesso tempo chiedono i controlli. Persone che invocano la rete senza nemmeno sapere come funzioni veramente.

L’onda dei social é inevitabile, le Fake News una conseguenza ma i controlli non applicabili. Quello che serve é la responsabilizzazione delle persone davanti ai nuovi strumenti, la consapevolezza di quello che puó nascondere l’informazione dai social. Questo é ancora  possibile, basta forse smetterla di guardare alle Fake News e alle Fake Person e concentrarsi su argomenti piú seri.

Letture per il weekend – 20 Giugno 2015Weekend reading – June 20 2015

Un ottimo articolo per capire un pó meglio cosa é accaduto e cosa sta accadendo nei negoziati fra Europa e Grecia. [link all’articolo]

Facebook misura quanto tempo ci metti a leggere un post. [link all’articolo]

Un report che dice quali sono le vulnerabilitá dei dispositive Apple e Samsung. [link all’articolo]

In Danimarca il mercato degli smartphone ha quasi raggiunto la saturazione. 8 utenti su 10 hanno uno smartphone dati. [link all’articolo]

Una collezione di video inchieste sul degrade della Capitale. [link all’articolo]

Gli scenari possibili per la Grecia. [link all’articolo]

Netflix non é solo un divoratore di banda ma a detta di qualcuno anche un ottimo servizio per avere piú client broadband. [link all’articolo]

Sembra che la sicurezza di rete debba raggiungere un livello “militare”. [link all’articolo]Facebook to measure how long you spend reading a post. [link to the article]

A report explaining Apple and Samsung device vulnerabilities . [link to the article]

Danmark almost reach mobile data market saturation. [link to the article]

For somebody Netflix is an oportunty and not only a bandwidth eater. [link to the article]

Do we need military like network security? [link to the article]

Letture per il weekend – 13 Giugno 2015Weekend Reading – June 13 2015

Perché le aziende dovrebbero sviluppare App per l’Apple Watch? [link all’articolo]

Il traffico 4G nel Regno Unito ha superato quello 3G e il merito é del traffic video. [link all’articolo]

I Vendor tradizionali di TLC sono lenti per le richieste di Facebook nel rinnovare i suoi nuovi Data Center [link all’articolo]

Un brutale ma quanto mai veritiero commento di Michele Boldrin sulle elezioni regionali appena finite. [link all’articolo]

I 50 migliori ristoranti al mondo. [link all’articolo]

BT in UK annuncia il 4K. [link all’articolo]

Apple annuncia il lancio di Apple pay in UK in luglio 2015. [link all’articolo]

Apple vuole costruirsi la sua rete per la distribuzione dei contenuti. [link all’articolo]Why companies should develop Apple Apps? [link to the article]

4G traffic in UK overtook 3G because of video traffic. [link to the article]

Traditional Telco vendors are too slow for facebook Data Center. [link to the article]

The 50 best restaurants in the world. [link to the article]

BT UK announched 4K . [link to the article]

Apple pay will land in UK in July 2015. Apple annuncia il lancio di Apple pay in UK in luglio 2015. [link all’articolo] [link to the article]

Apple wants to build its own network for content distribution. [link to the article]

Letture per il weekend – 11 Aprile 2015

I primi test pubblici sulle performance delle reti LTE in UK. [link all’articolo]

Un Impeccabile (come sempre) Boldrin e la sua descrizione sulle cause del declino Italiano e come mai l’Italia é piú simile a paesi oligarchi di stampo medioevale che al Nord d’Europa. [link all’articolo]

Tutto quello che puoi fare con l’Apple Watch. [link all’articolo]

Le nuove Apps di Facebook. [link all’articolo]

Anche Vodafone aggiunge i pagamenti via smartphone nei sui servizi. [link all’articolo]

Quello che l’amministratore delegato di British Telecom afferma a proposito del Broadband. Certo, si deve investire nella fibra ma ci sono spesso dei calcoli economici che non la rendono efficace. Visto che i governi pensano sempre troppo avanti senza considerare che gli operatori non vivono di sovvenzioni pubbliche. Sí puó fornire fibra a tutti ma poi chi paga un abbonamento di 70-100E al mese quando puó contare su 30E su rame? [link all’articolo]

 

Cina: la quantitá che fa la differenza

Lavorando per un’azienda Cinese si percepisce immediatamente che la tigre asiatica ha molto del suo potere nei numeri della sua popolazione.

Ogni giorno si realizza quanto un’azienda cinese riesce ad esprimere la sua forza di mercato nella spinta di gruppo. Questa spinta si appoggia sui numeri ovvero sulla mole di lavoro (quantitá) piuttosto che sulla precisione (qualitá). Le risorse sembrano illimitate e questo da un grande vantaggio all’intero business della Cina.

Di seguito mi spiego con un esempio grafico.

Centrare l'obiettivo

La sensazione che ho dall’interno di un’azienda cinese é che c’é un grande differenza in termini di “proiettili a disposizione”. Le risorse interne quasi illimitate permettono ad un’azienda cinese di avere piú possibilitá per centrare l’obiettivo.

Mentre un’azienda occidentale deve per forza rendersi efficiente (precisione nel colpo) perché le risorse costano molto e non sono illimitate, un’azienda cinese puó contare su una grande quantitá di risorse maggiore. La spinta “di gruppo” permette di raggiungere gli stessi obiettivi anche se la “precisione” dei singoli é piú bassa.

Il fenomeno numerico Cinese non si limita a mio modo di vedere ai soli vantaggi per le aziende cinesi nel mercato globale ma anche alle distorsioni che la Cina puó provocare nel mercato stesso, ovvero quando i cinesi sono clienti.

I  numeri possono cambiare gli equilibri in settori consolidati nel mondo occidentale semplicemente perché nel momento in cui la Cina si presenta in un mercato riesce a muovere numeri non riproducibili in nessun altro paese.

Questo impatto é forse la vera arma Cinese con la quale é in grado di deviare e controllare grosse fette di mercato. Dall’alto dei suoi quasi 2 Miliardi di abitanti (ufficiali in patria) la Cina ha una forza devastante.

Sotto un esempio per capire l’impatto cinese. Il grafico si riferisce ai software di messaggistica mobile nel mercato mondiale. Nel primo grafico c’é la classifica per numero di utenti attivi su base mensile mentre nel secondo i paesi in cui sono piú diffusi.

Monthly active messaging usermessagers-countries

Stiamo parlando di un semplice messenger per smartphone ma puó rendere l’idea di cosa é veramente la Cina.

Dopo aver guardato il grafico la prima domanda é :”Cos’é QQ?”

Quanti ne hanno sentito parlare? nessuno credo, eppure fa piú traffico di Facebook e Skype. Solo Whatsapp lo batte ma con una grossa differenza: Whatsapp é presente a livello globale mentre QQ solo in Cina. SOLO FRA CINESI.

Un paese solo al mondo usa QQ ma questo é sufficiente per farlo entrare fra i primi al mondo. Qui scrivevo di Alibabá, un altro esempio in cui i numeri cinesi aiutano un’azienda a competere nei volumi con leader mondiali presenti sul mercato da decenni.

Non é un’accusa alla Cina perché suonerebbe irrispettosa per una persona come me che lavora nel sistema cinese, ma la questione dei numeri é molto importante. Io rispetto il libero mercato e la competizione ma bisogna tenere in considerazione questo fattore numerico. Quando si muovono i cinesi la lotta é dura e l’occidente dei piccoli paesi é un topolino che lotta contro un elefante o almeno questa é la mia sensazione vivendolo dall’interno.

Letture per il weekend – 14 Febbraio 2015

Dopo le centinaia di morti nel canale di Sicilia un articolo che descrive la differenza fra Mare Nostrum e il nuovo Triton. [link all’articolo]

Il Puzzle impossibile. [link all’articolo]

La proposta di Tsipras sembra non essere cosí positiva… non ne avevo dubbi. [link all’articolo]

A tutti quelli che si lamentano della privacy su Facebook.  Cancellatevi seguendo questi semplici passi. [link all’articolo]

Fatelo capire ai cantanti che sono contro la musica on-line definendola tutta pirateria. Con lo streaming disponibile i download sono diminuiti… sará la prova che il mondo della musica stá cambiando? Direi proprio di sí il difficile é farlo capire…[link all’articolo]

 

Letture per il weekend – 17 Gennaio 2015

Giusto per non essere l’unico a pensar male del 2015. [link all’articolo]

Video, meme e musica ecco cosa mette sotto prova una rete LTE dichiara l’operatore britannico EE (Everything Everywhere). [link all’articolo]

Le prime 10 storie di Cyber crimini del 2014. [link all’articolo]

Nel 2015 ci saranno piú di 1 miliardo di utenti con Tablet. [link all’articolo]

Il video prende sempre piú piede nei motori social che nei tradizionali fornitori di contenuti. Sará Facebook contro Youtube? [link all’articolo]

I consigli del New York Time per gli Americani in visita a Milano. [link all’articolo]

La Storia di Windows in 11 tappe. [link all’articolo]

Il tanto acclamato Italicum. Una guida rapida sui cambiamenti. [link all’articolo]

Considerati gli ultimi eventi di Parigi qualche numero sui Mussulmani. A prima vista tutto mi sembra tranne che un’invasione. Soprattutto in Italia ma a sentire i soliti (idioti) sembrerebbe il contrario. [link all’articolo]

 

Letture per il weekend – 22 Novembre 2014

Impietoso paragone rispetto ai primi della classe in Europa in termini di raccolta differenziata. Ció che non va nelle discariche. Impressionante livello di Germania, Austria, Olanda, belgio e Svezia. Sí certo l’Italia é nella media Europea ma non é un dato su cui festeggiare. Le differenze nazionali come sempre evidenziano la solita Italia a 2 marce ma questa volta i piú virtuosi del Nord Ovest sono comunque ben lontani dai primi della classe Europei. [link all’articolo]

Qualche commento sulle teorie di uscita dall’Euro di Bagnai. [link all’articolo]

Attenzione Attenzione… che Itaka c’abbia azzeccato in pieno? [link all’articolo]

Interessantissimo link sui motivi che potrebbero indurre Google a chiudere Gmail. [link all’articolo]

Quando il popolo si ribella a chi pensa di essere il loro unico rappresentante in parlamento. Il M5S respinto dai (veri) cittadini. Il Movimento farebbe bene a rendersi conto che farsi chiamare “cittadino” non cambia il fatto di essere una carica politica e come tale non sempre ben vista da chi protesta. [link all’articolo]

Facebook work? Come linkedin? Vedremo. Per il momento l’unica brutta notizia é  invece che proprio Linkedin é diventato come Facebook e questo non é positivo per la professionalitá nel network. [link all’articolo]

Letture per il weekend – 15 Novembre 2014

Sempre piú impressionanti i numeri sulla sicurezza. Deutsch Telekom dichiara 1 milione di attacchi informatici al giorno. [link all’articolo]

Facebook dichiara un incremento del 24% di richieste di informazioni sugli utenti da parte dalle pubbliche amministrazioni. [link all’articolo]

Divertente mappa linguistica Europea. [link all’articolo]

Un esempio di un Made in Italy in calo. Il gruppo Benetton. Quando la competizione si sente. [link all’articolo]

Un bell’esempio di truffa sessuale su Facebook. [link all’articolo]

Makkox su Salvini… geniale come sempre. [link all’articolo]

Letture per il weekend – 18 Ottobre 2014

Primi commenti a caldo e caldi sull’improbabile manovra Renzi. [link all’articolo]

Un bell’articolo sulle disavventure di Grillo a Genova. [link all’articolo]

E dopo G+ un nuovo tentativo di copiare Facebook. [link all’articolo]

La gara degli operatori sull’LTE. Swisscom vede i 300Mbps di download su LTE avanzato alla fine del 2015. Mah… serviranno veramente? [link all’articolo]

Stanno arrivando le batterie a carica rapida? [link all’articolo]

Aboliamo il Liceo Classico. Non posso che condividere tutti I contenuti. Il liceo Classico rappresenta la fotografia dell’Italia. Un paese guidato da un Elite in ritardo con i tempi perché istruita in una scuola che insegna un mondo valido secoli fa ma non piú attuabile oggi. Condivido con Boldrin il fatto che la filosofia, il Latino e il Greco non sono inutili ma sono beni di lusso che non si possono inserire nel percorso formativo dei giovani. I giovani hanno bisogno di Inglese, Informatica, economia. Questi non sono lussi ma necessitá che il nostro mondo attualmente ci chiede. [link all’articolo]

Perché la mamma degli stupidi é sempre in cinta. [link all’articolo]

Torna la serie di Twin Peaks. [link all’articolo]