La Fake News dei controlli sulle Fake News. La rete ci dice che non si puó e chi lo afferma é tecnologicamente ignorante.

Le Fake News non sono entrate nel panorama informativo da pochi anni ma sono sempre esistite da quando esiste l’informazione. Non voglio qui disquisire sulla vera definizione di Fake News: Che sia una pura notizia falsa o una notizia falsa creata ad hoc per colpire qualche personaggio pubblico poco importa.

Qualunque sia la natura della Fake News oggi giorno si discute sulla possibilitá di attuare qualche tipo di controllo o filtro per ridurne gli effetti “sociali”. Il fatto che ai giorni nostri le Fake news si presentino in gran numero attraverso la rete sembra motivare questa falsa convinzione che sia necessario attivare dei filtri per preservare la purezza dell’informazione. Questo concetto é se stesso una Fake News perché non é praticamente applicabile e chi lo afferma dice una falsitá.

Nelle scorse settimane prima il PD con Renzi e poi il M5S con Di Maio hanno dichiarato che servono dei controlli per verificare la veridicitá delle informazioni presenti in rete. Dicono che bisognerebbe responsabilizzare le aziende che convogliano le informazioni sul Web come Facebook, Google etc. in modo che attivino loro stesse dei controlli per poter verificare la veridicitá delle informazioni prima di pubblicarle. Di seguito alcuni numeri per capire perché queste teorie dirigiste non sono praticabili.

Fattore Economico

Le grandi aziende IT del Web (Service Internet Provider) hanno un modello di business abbastanza classico nonostante siano una realtá nuova nel panorama economico. I grandi Over The Top ovvero le aziende che offrono contenuti, applicazion e nuovi servizi IT senza possedere una vera e propria infrastruttura di rete, in gran parte si appoggiano su un modello di business basato sulla pubblicitá. Nella cosiddetta New Economy  il modello non é tanto diverso da quello che facevano le televisioni private negli anni 80. Le nuove aziende della New Economy hanno inoltre un modello semi-monopolistico. Il primo che arriva si prende tutto: Facebook per il social, Google per i motori di ricerca, Google-Youtube per il Video Social, WhatsApp per la messaggistica OTT, Twitter per il Social Messaging , Amazon per l’e-commerce etc. Questa posizione di monopolio porta ovviamente ad un enorme volume in termini di guadagni.

Qui sopra i Guadagni di Facebook in cui come si vede la pubblicitá conta quasi al 100%.

La corsa di Facebook e la sua posizione di monopolio ha portato l’azienda da un guadagno netto nel 2015 di 900Milioni di $ agli odierni quasi 5Miliardi. 5 volte il valore in 2 anni. Non male.

Questo per far capire che l’obiettivo di queste aziende é di far girare l’informazione qualunque essa sia, creare audience e vendere pubblicitá. Non c’é interesse né di veicolare informazione buona né informazione cattiva ma solo di far muovere le informazioni, generare “click” e guadagnare in pubblicitá.

Capiamo bene che accusare Facebook di mancati controlli é fuori da ogni logica perché non é responsabilitá dell’azienda controllare i contenuti condivisi dai propri utenti a meno di plateali infrazioni dell’ordinamento giuridico.

Per Facebook quello che é importante é l’utente non quello che condivide. L’importante é che l’utente faccia traffico. Infatti ogni utente ha un valore unitario di guadagno per Facebook (ARPU Average Revenue Per User). In Europa un utente Facebook vale 6.85$.

Qual’é il legame con l’informazione in questo caso? Queste aziende prendono i soldi della pubblicitá che prima era ad uso esclusivo dell’editoria ovvero dell’informazione certificata. Vedi sotto.

Il flusso delle informazioni e la pericolosa frammentazione digitale

Il grosso problema dell’informazione oggi non é tanto la Fake News in sé ma quanto il fatto che non si ha piú una chiara delimitazione fra fonti certificate/professionali con quelle scarse o addirittura false. Tutte le informazioni sono presentate alla persona attraverso nuovi canali (i social) che non sono canali ufficiali di propagazione dell’informazione né tantomeno come detto prima si propongono di sostituirli. La nuova comunicazione fra le persone ha preso la strada dei social per colpa delle persone stesse che hanno cambiato abitudini.

Nel grafico sotto si vede chiaramente qianto i Social siano diventati i luoghi in cui le persone acquisiscono la maggior parte delle informazioni (vere o false che siano). Non attraverso canali informativi professionali ma attraverso media che di norma non sono costruiti per informare ma solo per far muovere l’informazione. L’utente quindi, se non attento puó accedere a informazioni, parziali, scarse o addirittura false perché il social é diventato il nuovo contenitore senza filtri dove ognuno puó contribuire senza limiti.

Social media sites as pathways to news

Questo non implica che i Social debbano essere sottoposti a filtri o controlli “China Style”, ma semplicemente che la Fake News é il risultato di un fenomeno inarrestabile di diffusione delle informazioni attraverso canali non convenzionali.

Facile accusare il giornalismo di essere di parte o di pessimo livello ma resta il fatto che ogni giornalista gode di libertá di pensiero e opinione ma ha il dovere di riportare notizie vere e provate se non vuole incorrere in denunce. Il mondo editoriale invece é sotto forte pressione economica perché la sua fonte principale di guadagni (pubblicitá) si sta spostando altrove (vedi grafico precedente di Google). Gli incubatori di pubblicitá e guadagni basati sul flusso di informazioni sono proprio i nuovi canali che non certificano né controllano l’informazione stessa.

Pensare che l’informazione di rete sia la nuova via attraverso la quale il popolo oppresso finalmente conosce la veritá sempre nascosta dai poteri forti é semplicemente una falsitá . La rete é un grande mezzo di comunicazione ma per la sua assenza di controlli puó portare ad un inbarbarimento della societá se non viene preso con cautela. Quella che puó sembrare libertá di informazione puó essere invece il nuovo medioevo. Basta guardare cosa é successo negli ultimi tempi sulla discussione dei vaccini. La diffusione di notizie spesso troppo generiche hanno seriamente messo in discussione una delle piú grandi scoperte della medicina.

Questo di nuovo non vuol dire che servano i controlli perché sono impossibili ma semplicemente una nuova coscienza su quello che si legge che spesso deve essere accompagnato da accorgimenti minimi per non incappare in disinformazione.

Questo nuovo fenomeno di mega agglomerato di informazioni vere, scarse, false, non certificate nei nuovi contenitori sociali va sotto il nome di Frammentazione Digitale ed é spiegato in breve in questo video.

Filtrare o controllare é praticamente impossibile

Chi racconta che bisogna forzare i vari Facebook ad applicare dei filtri per il controllo delle informazioni non sa cosa sta richiedendo in termini di sforzo. Il filtraggio e controllo delle informazioni non é nelle prerogative dei Social e quindi la richiesta é di per se inutile. Ma se anche un Primo Ministro (primitivo) chiedesse che vengano applicate delle regole ai social qui sotto alcuni i numeri di cosa vorrebbe dire in termini di elaborazione:

Questo il numero giornaliero di utenti attivi su Facebook: 1,3 Miliardi di persone

Lo Facciamo ancora un filtro?

E gli altri OTT? Qui sotto la mappa completa del mondo Social. Certo non tutti hanno 1,3 Miliardi di utenti attivi al giorno ma il filtri e i controlli vanno fatti su tutti?

A Stunning Visual Map of the Social Media Universe

Lo Facciamo ancora un filtro?

Ma quante “transazioni informative” avvengono su internet ogni minuto?

Dobbiamo controllarle tutte caro Primo Ministro?

Internet Minute in 2017

E la domanda rimane sempre la stessa… lo facciamo ancora questo filtro?

La risposta mi sembra a questo punto ovvia, non é possibile. Non perché non si voglia ma perché non si puó. Non é praticabile il controllo di questo tsunami informativo che la rete porta ogni secondo. La mole di utenti e file da controllare é troppo grande. Lo sforzo richiederebbe un investimento difficilmente affrontabile per chiunque.

La questione é che esistono politici che essi stessi generano Fake News solo per il fatto che ne parlano in questi termini. Persone che non hanno le conoscenze tecniche necessarie per capire il fenomeno ma che legiferano. Personaggi che promuovono la rete come nuova fonte di veritá ma nello stesso tempo chiedono i controlli. Persone che invocano la rete senza nemmeno sapere come funzioni veramente.

L’onda dei social é inevitabile, le Fake News una conseguenza ma i controlli non applicabili. Quello che serve é la responsabilizzazione delle persone davanti ai nuovi strumenti, la consapevolezza di quello che puó nascondere l’informazione dai social. Questo é ancora  possibile, basta forse smetterla di guardare alle Fake News e alle Fake Person e concentrarsi su argomenti piú seri.

Letture per il weekend – 10 Ottobre 2015 Weekend reading – October 10 2015

Ma la colpa é solo di VW oppure di tutta l’Europa? [link all’articolo]

Interessante articolo sulla fusione nucleare… che sia la volta buona? [link all’articolo]

Le incredibili autovetture copiate in Cina. [link all’articolo]

Gli Attacchi DDoS sono raddoppiati nel 2015 secondo Akamai. [link all’articolo]

Vodafone introduce le chiamate su Wifi in UK. [link all’articolo]

Un interessante articolo sulla decentralizzazione dei contratti di lavoro. Nonostante fossi personalmente a favore, non tutto sembra essere positive e I rischi sembrano essere grossi. [link all’articolo]

Le novitá del nuovo iPhone 6S. [link all’articolo]

Il nuovo Chromecast. Se non avete quello vecchio compratelo, i vantaggi sono sempre moltissimi. Parola di utilizzatore. [link all’articolo]It is a VW fault or the whole Europe problem?  [link to the article]

The incredible car copies made in China. [link to the article]

Akamai says the overall DDoS attack number doubled during 2015 [link to the article]

Vodafone introduces wifi calls in UK. [link to the article]

The new Chromcast. If you don’t have the old one buy it. Being a user I can say it is a very useful device. [link to the article]

Letture per il weekend – 22 Agosto 2015 Weekend reading – August 22nd 2015

Sito che mostra la reale dimensione dei vari paesi del mondo dimostrando che quello rappresentato nelle cartine geografiche  é una distorsione delle reali dimensioni specialmente nei paesi nordici. Iniziate con la Groenlandia e vedrete la differenza. [link all’articolo]

Google cambia nome.  [link all’articolo]

Un grafico che mostra la nuova organizzazione di Google. [link all’articolo]

Negli USA si fanno i test per l‘ accesso a 10Gbps. [link all’articolo]

Eco-mostro Nazi in Germania. [link all’articolo]Web sites which shows the real size of countries in the world. It demonstrates what we see in the world map is a distorsion of the real dimensions especially for nordic countries. Start with Greenland and you’ll realize the differences. [link to the article]

Google changes its name.  [link to the article]

A Graph which shows the new Google organization. [link to the article]

In US they’re testing 10Gbps access already. [link to the article]

An old and huge abandoned Nazi holiday place in Germany. [link to the article]

Letture per il weekend – 23 Maggio 2015Weekend Reading – May 23 2015

Il nuovo streaming box di Sky per l’ offerta di sky on line. [link all’articolo]

Arrestati due famosi hacker Italiani parte del movimento Anonymous. [link all’articolo]

Un altro interessante articolo sulla scandalosa sentenza anti blocco pensione della Corte Costituzionale. [link all’articolo]

La guida “ sgamata a Expo 2015” … ovvero come spendere poco e mangiare gratis. [link all’articolo]

Google ha cambiato i passaggi per l’ accesso a gmail. Sembra un inconveniente per molti utenti ma come dice Google si sta preparando per una nuova era di autenticazione senza password. [link all’articolo]

La classifica dei migliori smartphone di fascia alta. [link all’articolo]

Il reddito di cittadinanza del M5S, una “trappola della povertá”. Idea giusta ma mal formulate. Ne avevo giá scritto anche io qui. [link all’articolo]Letture per il weekend – 23 Maggio 2015

The new Sky Italy streaming box used for “sky on line” offer. [link to the article]

Two famous “Anonymus” Italian hackers arrested. [link to the article]

Another interesting article about the scandalous verdict of the Constitutional Court of Italy about the pension inflation update freeze. [link to the article]

Expo 2015 guide. How to spend less or even have lunch for free. [link to the article]

Google changed gmail access steps. Not so comfortable for the users but Goggle said is opening a new era of authentication without password.  [link to the article]

The High end smartphone ranking. [link to the article]

The basic income proposal by Movement 5 stars. A big “poverty trap”. Correct idea but not well done. [link to the article]

Letture per il weekend – 16 Maggio 2015 Weekend reading – May 16 2015

Questa sembra la situazione di tanti giovani emigrati Italiani in Australia. Mi sembra di percepire qualche somiglianza con l’immigrazione Africana in Italia… tutto il mondo é paese anche quando si é immigrati. [link all’articolo]

L’intenzione di Google di diventare operatore mobile sembra sempre piú vicina. [link all’articolo]

Le ricerche di Google sui device mobili hanno superato quelle di ogni altro dispositivo. [link all’articolo]

Gli operatori che si muovono verso i contenuti e non solo nella semplice connettivitá. Il caso Verizon + AOL. [link all’articolo]

Forse uno dei progetti in cui Google sará veramente protagonista: I veicoli senza guidatore. [link all’articolo]

Gli operatori che tagliano la pubblicitá di Googe per risparmiare banda. [link all’articolo]

Continua la Telenovela della banda Larga in Italia con il nuovo protagonista ENEL. [link all’articolo]

Un interessante articolo sull’Italicum. Considerato che tutti ne parlano (male) e nessuno sa a malapena cosa cambia. [link all’articolo]

Un sempre ottimo Oscar Giannino sulla sentenza della corte costituzionale e i rimborsi delle pensioni. Il solito esempio di come in Italia non si riesca mai a tagliare cambiare nulla. [link all’articolo]This seems to be the young Italian emigrants situation in Australia. Not that far to the African immigrants in Italy. [link all’articolo]

Google becoming a mobile operator seems to be a reality. [link all’articolo]

Google searches initiated on a smartphone are overtaking any other devices. [link all’articolo]

Operators moving to the content and not only to connectivity.  Verizon + AOL case. [link all’articolo]

Maybe the real and only project where Google will be successful. Self driving cars. [link all’articolo]

The operators start to cut Google Ads to save bandwidth. [link all’articolo]

the never ending story of the Italian broadband with a new player: ENEL the energy state company. [link all’articolo]

Un interessante articolo sull’Italicum. Considerato che tutti ne parlano (male) e nessuno sa a malapena cosa cambia. [link all’articolo]

Un sempre ottimo Oscar Giannino sulla sentenza della corte costituzionale e i rimborsi delle pensioni. Il solito esempio di come in Italia non si riesca mai a tagliare cambiare nulla. [link all’articolo]

Letture per il weekend – 25 Aprile 2015 Weekend reading – April 25, 2015

Una pessima immagine della nostra capitale che peró non stupisce. [link all’articolo]

Il giorno del giudizio di Google quando cambierá gli algoritmi di ricerca per favorire i siti con accesso facilitato per i dispositivi mobili. [link all’articolo]

50 grafici professionisti da seguire su Istagram. [link all’articolo]

Indiscrezioni sul nuovo iPAd pro che sembra essere davvero grande. [link all’articolo]

Sembra che la Nokia abbia intenzione di rientrare nel mercato degli Smartphone. [link all’articolo]

Quando la discussione fra Apple e Android si fa troppo “fisica”. [link all’articolo]

L’iPhone non é immune da errori e questo puó essere particolarmente fastidioso. [link all’articolo]

Il trailer ufficiale di Batman Vs Superman.

Actually not a bad description of Rome for tourists. No wonder. [link to the article]

The Google Doomsday when all the search algorithms will change in favor of web sites optimize for mobile devices as well.  [link to the article]

50 professionals to follow on Istagram. [link to the article]

The new leaks about new iPad Pro. It looks really big. [link to the article]

Nokia seems to want get back into the smartphone arena [link to the article]

When the debate between Apple and Android becomes “too physical”. [link to the article]

The iPhone is not of course bugs free but this sounds particularly annoying. [link to the article]

Batman Vs Superman – The Official trailer.

Letture per il weekend – 4 Aprile 2015 e Buona Pasqua da Itaka

Sembra che i pagamenti delle carte di credito via ApplePay abbiano un certo successo ma con qualche problemino. [link all’articolo]

I pesci di Aprile di Google. [link all’articolo]

Ne ho giá scritto ma qui un parere piú autorevole del mio sul Reddito di Cittadinanza del M5S. Il voto comunque non cambia: 4. Fantasie. [link all’articolo]

Interessante articolo sulla Sharing Economy e Uber. [link all’articolo]

Un piccolo calcolo sui costi di reversibilitá in caso di coppie omosessuali… come per l’immigrazione il problema non esiste ma é solo nella testa di chi si oppone. [link all’articolo]

Questo era il programma di spending review di Cottarelli che non é mai stata applicata nonostante si siano riempiti tutti la bocca sui tagli alla spesa pubblica. Una classe politica immobile di fronte ai tagli al sistema pubblico. [link all’articolo]

La rete e i suoi monopoli. Google e il suo 51% della pubblicitá mondiale sul web. [link all’articolo]

La prossima novitá di Google per trasformare una TV in PC. ChromeBit. [link all’articolo]

Letture per il weekend – 14 Marzo 2015

Non servono ulteriori prove per dimostrare l’ignoranza e le barbarie di questi neo terroristi ma guardando questo video la tristezza e la desolazione sono forti. Nulla a confronto dei loro violenti omicidi ma in un certo senso questa é la peggiore violenza contro l’umanitá. La cancellazione di secoli di Storia. Vergogna é riduttivo.

Nonostante questo articolo non é critico sulla lettera della Boldrin Io invece lo preferisco utilizzarlo per dimostrare quanto inutile siano le scelte dei nostri politici. Questo non ha nulla a che fare con la paritá dei sessi. Questa é una perdita di tempo e considerato lo stipendio della Boldrini é anche molto costoso. [link all’articolo]

I prezzi degli Apple watch.. alla faccia della crisi. E sono sicuro che venderanno molto bene. [link all’articolo]

La presentazione del nuovo Samsung Galaxy S6. I continui richiami a quanto siamo meglio di Apple fanno immediatamente pensare ad un forte complesso di inferioritá (giustificato). Ah dimenticavo… c’é anche Samsung-pay… piú follower di cosí non si puó… questa é l’Asia signori miei.

Ma nonostante questo sembra che la partita nel mondo smartphone sia per Samsung giá persa in partenza. [link all’articolo]

Ma é questa l’informazione economica in Italia. Da non credere… su un TG a livello nazionale. Poveri noi viviamo proprio nel mondo delle favole. Non c’é poi da stupirsi se molti credevano in Grillo. [link all’articolo]

Google va verso l’Android TV e potenzia Chromecast. [link all’articolo]

Letture per il weekend – 7 Marzo 2015

Anche Google pronta per i pagamenti su smartphone. [link all’articolo]

Articolo fatto sicuramente male ma alcuni dei suggerimenti per migliorare le ricerche su Google sono utili. [link all’articolo]

Un altro esempio di quanto i sindacati Italiani sono lontani dalla realtá, ignoranti economicamente e spesso dannosi per i lavoratori. [link all’articolo]

E poi ci chiediamo perché la giustizia non funziona. Perché perde tempo in cause come questa… contro la Standard&Poor. Tempo sprecato e inno all’ignoranza. [link all’articolo]

Interessante articolo sul protezionismo Cinese verso l’IT applicato attraverso il controllo di Internet. [link all’articolo]

Non so cosa fumino in Google ma di certo é roba buona: Il progetto Titan

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Lo so che il titolo non é propriamente il migliore per un post che tratta di aspetti tecnologici ma oggi é la prima cosa che mi é saltata in testa guardando la presentazione del Senior Vice President dei prodotti Google al Mobile World Congress che si sta tenendo in questi giorni a Barcellona.

A questo link potete trovare i 13 minuti della presentazione.

Nonostante sia un Fan dei prodotti marchiati Google (qui i miei apprezzamenti sul Chromecast) e possessore di uno Smartphone Nexus che reputo il miglior Android sul mercato, continuo ad essere peró molto scettico sulla visione di Google del futuro.

Google a mio modo di vedere non é un’azienda che innova piú di tanto ma é semplicemente un monopolista con un budget quasi illimitato da investire in una enorme mole di progetti di ricerca. Tanti sono i progetti iniziati da Google e poi terminati perché non avevano un riscontro nel mercato. Anche il famoso Gmail é iniziato cosí ma per ovvi motivi di utilizzo del servizio mail non é mai stato chiuso. Penso invece a progetti come i Google Glasses che nonostante facciano parte di tecnologie “indossabili” molto in voga, non credo avranno vita lunga. Il mercato per il momento ha preferito fermarsi agli orologi o qualche misuratore da polso. Qui qualche mio commento piú dettagliato dei glasses scritto in tempi non sospetti.

Adesso al Mobile World Congress Google promuove un suo progetto per coprire zone del globo difficilmente cablabili utilizzando palloni aereostatici o piccoli droni alimentati ad energia solare. Il concetto é quello di creare una copertura dall’alto di segnali 3G o LTE in posti dove é difficile installare antenne.

In questo video la Bloomberg richiama l’annuncio

Il progetto sembra lodevole per poter portare copertura in paesi dove gli investimenti sono bassi ma il dubbio sulla sua applicabilitá e sopratutto sulla sua redditivitá rimane alto.

Redditivitá?

Eccolo qui il capitalista come potrebbero pensare gli amanti “del vogliamoce tutti bene” e “del mondo vive anche senza capitali”.

Ebbene Sí, redditivitá poiché come qualcuno forse sa i soldi non si creano dal nulla ma crescono se si investono. Certo si possono stampare ma con il grosso problema che poi se sono troppi si svalutano.

Quindi come in ogniddove accade in questo mondo per ogni investimento c’é sempre un capitale che deve rientrare con una rendita altrimenti nessuno lo farebbe. Nessuno va in perdita, anche un contadino che pianta pomodori, patate, zucchine lo fa investendo il suo tempo e i suoi soldi per poi rivendere il frutto del suo lavoro ad un prezzo che copra i costi e gli dia una rendita. Magia.

E quindi Google?

Google invece non segue queste regole ma ha semplicemente una quantitá di soldi che si puó permettere di “sprecare”. Eh sí perché Google ha un cosiddetto “Business model” tutt’altro che innovativo ma vecchio di almeno 40 anni. La pubblicitá, con la grossa differenza che ha praticamente il 90% del mercato On-Line. Avete idea di quanti dollari incassa Google ogni giorno per promuovere i suoi clienti su Internet? Quanti “click” vengono fatti ogni giorno su annunci gestiti da Google? Tanti vi assicuro… tanti.

Google investe in tanti progetti senza avere bene in mente dove sta il rientro economico, almeno mi danno quest’impressione. Voi etici dell’ultimo minuto direte: “Avanti cosí, innovazione senza capitalismo?” Invece no, é semplicemente una condizione fortunata (e monopolista) ma non standard. Gli altri lottano sul mercato mentre Google domina essendo quasi l’unico. Ti piace giocare facile, vero?

Ma torniamo agli “stupefacenti acquisti” del team di Google come da titolo. Il Senior Vice President elenca tutti i vantaggi del “cloud” di Google o del Sistema Operativo Android. Sono tutte veritá ma il concetto di investimento/rendita non torna. Android é nato dopo il boom di Apple su Smartphone. Apple ha rivoluzionato le telecomunicazioni inventando lo smartphone. Apple ha creato l’iPhone con una ben precisa idea di business e Google ha poi successivamente realizzato che le reti mobili avevano un grande potenziale. Chi é il vero innovatore? Quello che ha inventato qualcosa e con le rendite della sua innovazione ha continuato ad investire (e fare soldi: Il cattivone). Una strada un pó diversa rispetto a Google.

Adesso gli stupefacenti palloni in aria che garantirebbero una connettivitá universale mi sembrano una altro bel giochetto che suona Cool ma che vedo di difficile applicabilitá. Lavoro nelle TLC da quasi 20 anni, probabilmente sono invecchiato con loro ma ancora credo (e vedo) che la connettivitá la offrono solo gli operatori mobili e fissi non Google. Spero di sbagliarmi e nel prossimo futuro le reti saranno gestite dai Google baloon ma ho quanche dubbio sulla loro fattibilitá. Le aree mondiali non coperte sono spesso anche ambientalmente difficili e probabilmente hanno anche una densitá di popolazione che non garantisce un rientro degli investimenti. Anche spedendo in aria questi palloni aereostatici o droidi ad energia solare come posso garantire il servizio? Capisco che le aree possano essere un pó “sfigate” ma come posso dire ai clienti: “Scusate oggi non c’é connettivitá perché il vento era troppo forte”. Se proprio una connettivitá deve scendere dall’alto é piú probabile che capiti con tecnologie attualmente giá esistenti come i satelliti ma attraverso dei palloni gonfiati proprio non riesco a concepirla. Sará la vecchiaia che fossilizza i miei neuroni.

Aspetteró questo fantomatico futuro per capire chi ha ragione ma ho l’idea che se Google perderá parte del suo monopolio forse le cose cambieranno. I soldi da investire buttare in questi giochetti saranno drasticamente ridotti e forse capiremo qual’é la differenza fra investimenti per ricchi e la dura realtá del vero mercato delle telecomunicazioni, quello reale e non quello “campato in aria”.