Terrorismo in Europa: gli anni ’70 e ’80 fanno dei giorni nostri solo un dettaglio

Torno velocemente sul soggetto del terrorismo perché proprio oggi mi é capitato un twit del professor Paul Kirby della London School of Economics che condivideva un bel grafico  con la serie storica delle vittime per terrorismo in Europa Occidentale raggruppate per nazionalitá.

Con il titolo “Terrorism in Europe. The horrors of the 1970s and 1980s put today’s problems into perspective.” il professore ci fa vedere come se mettiamo a confronto i numeri delle vittime negli anni 70 e 80 con i giorni nostri gli ultimi eventi che cosí impressionano sono quasi un dettaglio per intensitá. Va anche cosiderato che proprio in quegli anni il terrorismo non era di matrice Islamica ma tutto Europeo.

Non ho nulla da aggiungere né da puntualizzare, il grafico mi sembra giá abbastanza chiaro.

Un altro esempio di quanto la “percezione” sia sempre molto lontana dalla realtá. L’ho giá  scritto qui ma ogni tanto ripetersi non fa mai male.

Victims of terrorism since 70s

Bastardi cattolici

youfirst

La teocrazia cattolica é ormai un cancro incurabile dell’Italia. Gli scandali degli ultimi anni sembravano solo dei casi sporadici ma ormai la loro costante presenza nelle testate nazionali non puó che dimostrare una cosa sola: Il legame fra male e chiesa cattolica é indissolubile. Le due cose si fondono assieme in modo quasi irriconoscibile.

I casi di alte cariche ecclesiastiche o piccoli parroci di paese che conducono vite al di fuori di quello che definiscono “dottrina” ormai si moltiplicano facendo trapelare la triste realtá: Non siamo di fronte a “Lupi Solitari” ma bensí ad un sistema marcio, dalle radici alle foglie che cadono ad una ad una sotto i colpi della veritá. Tesorieri Vaticani che spendono i soldi destinati alle missioni in lusso, droghe e sesso; piccoli e innocenti parroci che si rivelano soggetti socialmente pericolosi. Un albero ormai morto.

Nessuno puó essere escluso: Le comunitá parrocchiali che fanno da scudo a gravi reati, pastori e pecorelle tutti conniventi di un male ormai diffuso. Fidarsi ormai é solo piú un rischio, diffidare di tutti deve essere la regola: Siamo in pericolo, siamo sotto attacco. La contabilità delle vittime non è ancora nota, ma si parla di moltissime. Ma come sono potuti sfuggire ai controlli del Vaticano?

Borghetto Santo Spirito, Savona, Liguria. Zona dove ho passato tante e felici vacanze estive ignaro del male che la dominava. Il Parroco del santuario di Sant’Antonio da Padova di Borghetto e vice direttore della Caritas diocesana Don Francesco Zappella é stato sospeso dal suo incarico per un caso di violenza sessuale avvenuta nel 2005. Caso che era stato archiviato per prescrizione e per mancanza di denuncia da parte della vittima. Il vescovo di Albenga Guglielmo Borghetti ha acquisito gli atti d’indagine di un’altra indagine sempre legato a  Zappella. Eh sí perché il nostro parroco nel 1991 era giá stato condannato a 14 mesi dal tribunale di Pinerolo (Piemonte) per atti di libidine violenta su due ragazzini sotto i 14 anni. Una carriera segnata dalla “malattia” della pedofilia che nell’agosto del 1989 lo ha portato ad interrompere il noviziato nei Salesiani a Monte Oliveto (Pinerolo).

Ma come é possibile che una persona del genere sia potuta entrare nel seminario di Albenga dopo una condanna per pedofilia? Il sistema non ha controlli o forse insabbia per non curare?

La cosa che fa piú riflettere é avvenuta proprio qualche giorno fa quando il consigliere comunale Pier Paolo Villa (Lega Nord) ha scritto una lettera aperta in cui chiedeva al vescovo, Guglielmo Borghetti, che don Francesco Zappella resti parroco della cittadina…. per il bene dei fedeli.

Questo il testo della lettera:”Vi chiediamo di lasciare don Zappella al suo posto per il bene della parrocchia e di tutti i fedeli (n.d.a. Ma cos’é il bene secondo Villa?). Mi sono permesso di scrivervi perché ho un peso sul cuore che devo liberare. Lo faccio a nome di decine e decine di parrocchiani che hanno conosciuto in questi 6 anni una persona che, nonostante le sue precarie condizioni di salute, ha saputo avere la forza di dare nuova Vita alla comunità coinvolgendo anziani, adulti, ragazzi, bambini, famiglie. Anche Voi, durante le visite in occasione di diverse ricorrenze, avete sottolineato quello che noi, comunque, già conoscevamo. Avete scelto don Francesco come Vostro collaboratore, e avete chiesto ai suoi parrocchiani di tenerlo stretto. E tenerlo stretto è proprio quello che vogliamo fare. Noi non abbiamo diritto di giudicare, però possiamo parlare fermamente per ciò che abbiamo visto e apprezzato grazie a lui. E i fatti parlano di un uomo forte ed umile, che ha dedicato pienamente la sua acciaccata vita al servizio di chi ha bisogno, come parroco e come volontario nella locale pubblica assistenza, senza mai tirarsi indietro. Vi chiediamo di lasciarlo al suo posto, per il bene della parrocchia e di tutti i fedeli. Ve lo chiediamo con il massimo rispetto, ma con la convinzione di chi sente di perdere qualcosa di essenziale”

Il problema come si puó intuire é ormai fuori controllo. Le regole per cercare di contenerlo sembrano non esistere e quando esistono si muove qualcuno per difendere l’indifendibile. Bisogna agire e anche in fretta prima che il male si diffonda anche fuori dei confini religiosi. In questo periodo di discussioni sulla difesa delle tradizioni cattoliche forse é il caso di fermarsi a riflettere se é meglio difendere le tradizioni oppure i cittadini stessi. Salvini mi aspetto un’azione di forza verso il tuo uomo di partito che con forza cerca di salvare quello che invece va estirpato alla radice.

Considerazioni, ringraziamenti e spiegazioni

  • Certo il titolo non brilla per originalitá ma era l’obiettivo. Questo post vuole ovviamente essere una provocazione a determinati modi di pensare e classificare le persone, le religioni i diversi credi. Il post peró descrive una storia purtroppo vera accaduta veramente in Liguria.
  • Si puó scrivere in tanti modi, si puó provocare, si puó criticare ma bisogna sempre riflettere sui termini che si utilizzano. Non si deve giocare sulla sensibilitá delle persone per creare fenomeni che non esistono. La penna rimane tale verso i nemici ma ci si accorge che puó essere una spada quando la sua lama punta questa volta al proprio viso. Vi posso ovviamente rassicurare sul fatto che nonostante gli scandali non penso che la Chiesa sia tutta marcia. Non sono Bastardi i Cattolici ma certo come in tutte le famiglie esistono delle pecore nere che semplicemente vanno allontanate senza discussioni. Come non esiste un attacco Islamico non esiste una chiesa incancrenita (ma che sicuramente ha dei problemi gravi). Come una ristrettissima minoranza di Islamici sono terroristi anche una ristrettissima minoranza di ecclesiali é pedofila ma non per questo si ‘;e autorizzati a generalizzare. Il rispetto va dato prima di tutto a chi crede e a qualunque religione essi credano. I problemi vanno risolti non amplificati con slogan propagandistici.
  • Le notizie riportate dal post non sono inventate ma riprendono le notizia riportate dal Secolo XIX e precisamente dai seguenti articoli:

    Borghetto, lettera al vescovo: non allontanate il prete pedofilo , Albenga, bufera sulla Diocesi: da don Zappella «ripetuti atti di pedofilia»

  • Ringrazio come sempre la Zanzare di Radio 24 per fare da cassa di risonanza a casi che non vanno nel mainstream mediatico e che rimangono spesso sconosciuti ai piú. Siamo al Top come sempre. Qui la registrazione della puntata dove al minuto 44:45 viene chiamato Il consigliere comunale Villa di Borghetto Santo Spirito che si irrita, non risponde alle domande e dice semplicemente ” ho scritto in nome dei fedeli.. mi sono fatto potavoce”… “questo uomo ha tirato su questa parrocchia e mi dispiace se va via”. É un pedofilo signor Villa, condannato e recidivo. Per il bene dei fedeli cosa? Salvini voglio veramente vedere una seria presa di posizione a riguardo, voglio una scomunica leghista. Grazie.

I veri numeri del terrorismo per uscire dai luoghi comuni

Dopo gli ultimi attentati terroristici a Parigi non si fa altro che parlare di Islam e della sua parte integralista terrorista. Non possiamo dire di aver raggiunto livelli di panico ma sicuramente nelle persone c’é un certo timore che questi attacchi possano avvenire anche in Italia. Ogni borsa o oggetto non identificato abbandonato in qualche stazione del metro fa subito scattare la sicurezza pubblica.

Come sempre accade peró la distanza fra l’effetto mediatico e la realtá é molto grande. Un pó in tutti i paesi Europei le destre utilizzano l’accaduto per raccogliere consensi facendo  leva sui timori delle persone. L’Italia non é da meno e fra le povere dichiarazioni del solito insipido Salvini e le prime pagine di pseudo-quotidiani di dis-informazioni, l’obiettivo é solo quello di aumentare la propria popolaritá.

A farne le spese sono per primi i mussulmani residenti nei diversi paesi che sotto il bombardamento mediatico diventano immediatamente i responsabili di omicidi che non hanno mai commesso. Eh sí perché nonostante l’indubbio legame fra la religione Islamica e le organizzazioni terroristiche di stampo integralista la generalizzazione é sempre il rifugio dell’ignoranza.

I miei amati numeri anche nel caso del terrorismo possono forse togliere dalla testa del lettore alcuni luoghi comuni che per buona fede voglio attribuire alla pigrizia nell’informarsi. Il quotidiano Torinese La Stampa ha in questi giorni dedicato qualche pagina ai numeri sul terrorismo internazionale e in questo link multimediale potete trovare un riassunto.

Appare giá chiara la grande mappa mondiale con la classifica dei paesi a rischio che per facilitá riporto qui sotto.

Mappa dei paesi a rischio

L’Italia a livello mondiale si posiziona al 52 posto ma quello che é facile riscontrare immediatamente é che i paesi piú a rischio attaco sono proprio gli stessi paesi Islamici con primo Iraq, Afghanistan, Nigeria, Pakistan e Syria.

Ma veniamo a luoghi comuni

1) “Siamo sotto attacco” – NO: Escludendo le Torri Gemelle le vittime del terrorismo in occidente sono pari allo 0,5%

La prima cosa chiara da questa mappa é che il terrorismo non ha come obiettivo il mondo occidentale come invece tutti continuano a dichiarare ma la grossa parte di morti e attacchi é avvenuto e continua ad avvenire proprio nei paesi Mussulmani. Il tutto é certificato dal Global terrorist Index 2015 che raccoglie in maniera piú dettagliata tutti questi numeri. Se si guarda la mappa qui sotto e gli attacchi terroristici nell’anno 2014 possiamo vedere quanta sia grande la sproporzione fra Paesi Mussulmani e mondo occidentale.

Attacchi 2014

Dal 2001 ad oggi il 78% delle vittime é localizzato in 5 paesi: Iraq, Afghanistan, Nigeria, Pakistan e Siria. Il numero totale di vittime in Occidente in questi anni equivale allo 0,5% del totale (se si esclude l’11 settembre). Mi sembra abbastanza inutile specificare che :”siamo sotto attacco” é molto lontano dalla realtá.

2) Il terrorismo in occidente é causato dai Fondamentalisti Islamici – NO: l’80% delle vittime per terrorismo é causato da persone/gruppi non Islamici

Un altro fattore che é necessario tenere in considerazione é la matrice degli attentati. A differenza dei proclami dei soliti ignoranti il numero di vittime per terrorismo in occidente degli ultimi 9 anni NON É per l’80% dei casi legato ai fondamentalisti Islamici. L’80% delle vittime é infatti causato da: Movimenti estremisti di destra, Nazionalisti, anti governativi ed estremisti politici.

3) L’Isis é il gruppo terroristico che fa piú vittime – No: Boko Haram in Nigeria ha e continua a fare piú vittime.

Boko Haram é il gruppo terroristico fondamentalista islamico che ha fatto piú vittime rispetto a tutti gli altri gruppi inclusi Isis e i Talebani. Nonostante gli attacchi si siano incrementati molto dal 2013 il gruppo Nigeriano risulta essere il piú letale.

Attacchi per gruppi

4) Il terrorismo nasce come conseguenza del comportamento occidentale – NO: I gruppi fondamentalisti Islamici hanno come obiettivo la conquista dei paesi Medio orientali.

Spesso ho sentito molti discorsi che danno all’occidente la colpa della nascita di questi gruppi terroristici. Gli errori del colonialismo occidentale post moderno come causa della nascita di questi gruppi combattenti. Come scritto in questo interessante articolo della rivista geopolitica Limes Siamo in guerra? La guerra certo esiste, ma principalmente non è la nostra. È quella che i musulmani stanno facendosi tra loro, da molto tempo. Siamo davanti a una sfida sanguinosa che risale agli anni Ottanta tra concezioni radicalmente diverse dell’islam. Una sfida intrecciata agli interessi egemonici incarnati da varie potenze musulmane (Arabia Saudita, Turchia, Egitto, Iran, paesi del Golfo ecc.), nel quadro geopolitico della globalizzazione che ha rimesso la storia in movimento.”

Sicuramente molti dei paesi medio orientali hanno confini politici che non rappresentano le varie etnie e gruppi presenti ma bensí disegnati in un passato recente e anche grazie a mani occidentali. Certo esiste una presenza, interessi di lunga data e delle responsabilitá anche occidentali ma non sono queste le origini del conflitto. Il conflitto é uno scisma interno dell’Islam con i suoi obiettivi geopolitici nell’area.

Il grafico sotto mostra l’andamento degli attacchi terroristici e i relativi interventi occidentali in medio orientali.

Terrorismo e occidente

Agli occhi dei poveri di spirito sembrerebbe evidente la colpa “dell’imperialismo Americano” come viene spesso chiamato dai deviati la politica bellica estera degli USA. Il problema é diverso. Il Terrorismo non é la ribellione ad un’invasione secolare ma semplicemente la reazione ad un’intromissione esterna nella propria battaglia di conquista interna. Sempre da Limes “l’Is, come al-Qaida, uccide soprattutto musulmani e attacca chiunque si intromette in tale conflitto.”

L’Aumento del terrorismo é oltretutto molto legato al fatto che dopo una campagna bellica il piano di democratizzazione seguente non é stato applicato a sufficienza regalando l’instabilitá politica cosí utile ai gruppi terroristici. Insomma la politica estera degli Stati Uniti é molto piú debole rispetto al passato e quindi non é stata in grado di placare queste guerre interne al mondo Medioorientale.

5) L’Immigrazione incrementa il rischio del terrorismo – NO: Il terrorismo aumenta il numero di rifugiati.

In Italia come in molti altri paesi europei il fattore terrorismo é utilizzato per giustificare la propria contrarietá all’immigrazione. Al grido di “meno immigrati” adesso gli allergici allo straniero possono abbinare anche il motto “meno terroristi”. Nessuno si sogna di verificarne effettivamente l’incidenza statistica perché la logica della pancia vuole che questa connessione sia veritiera a prescindere.

Il report rileva ovviamente una diretta connessione fra richiedenti asilo politico e attacchi terroristici nel proprio paese di provenienza.

rifugiati e terrismo

Mentre la propaganda politica della Lega Nord e della combricola di destra connette i rifugiati e la probabilitá di terrorismo, la logica e i numeri ci dicono invece che l’unico legame ovvio é invece Piú terrismo Piú rifugiati. Le persone scappano da chi li vuole uccidere perché come detto prima sono proprio i mussulmani i primi obiettivi degli attacchi.

Qui sotto i numeri.

rifugiati e terrorismo per paese

Considerato che gli appartenenti ai gruppi terroristici spesso provengono da altri paesi mi sembra utile anche far vedere i numeri dei cosiddetti “Foreigner fighters” ovvero i terroristi reclutati all’estero e nello specifico in Europa.

foreign fighters

Qualcuno potrebbe controbattere che abbiamo quindi un problema interno. Lo so, non dovrei mettermi a fare calcoli perché i numeri sono giá abbastanza visibili chiari ma conoscendo la pigrizia matematica media:

  • Con un totale di circa 1.600.000 Mussulmani in Italia anche avessimo i foreign Fighters della Russia (diciamo 2000) rappresenterebbero lo 0,1%.
  • Considerando che dal grafico l’Italia non sembra arrivare nemmeno a 100 direi che non ho nemmeno voglia di scrivere tutti quei decimali nella percentuale.

6) Il Terrorismo é l’Islam – NO: Il terrorismo é una guerra di potere di sistemi teocratici interni all’Islam

Eguagliare l’Islam al terrorismo é segno prima di tutto di ignoranza senza poi considerare il basso rispetto per una fede religione. Certo é vero che questi gruppi si professano Islamici ma la religione in se e per sé non ha radici né nell’odio né negli omicidi. Chi uccide in nome di Allah non é un Islamico ma solo un povero fanatico deviato. L’Islam é sicuramente ancora in una fase che rispetto alla nostra storia potremmo definire medioevale. La sua medioevalitá é dovuta al fatto che la societá si appoggia su sistemi teocratici ovvero la politica é legata alla religione come era per noi qualche secolo fa. Sono il primo a dire che nonostante la civiltá antica si sia sviluppata in Mesopotamia poi la storia ha preso una direzione diversa. La nostra societá si é evoluta molto di piú e si é slegata dal controllo politico della chiesa. La nostra storia é stata anch’essa legata al controllo religioso per molti secoli ma noi siamo riusciti a liberarcene prima mentre l’Islam é ancora alle prese con i suoi scismi interni. Detto ció l’Islam come religione va rispettata come ogni altra fede e non confusa con l’islam politico che controlla i paesi del Medio Oriente e produce le distorsioni che sono sotto gli occhi di tutti. Distorsioni ripeto non legati al nostro occidente ma tutti circosritti all’interno di paesi ben precisi.

Conclusioni

  • Non é obiettivo di questo post minimizzare il fenomeno del terrorismo ma solamente quello di farne vedere i numeri reali per evitare la sua strumentalizzazione.
  •  Il terrorismo vá sicuramente combattuto con tutte le forze possibili il che non vuol dire trovare il nemico in altre etnie che condividono il nostro territorio. Come ci racconta Wikipedia, l’Islam conta circa 1,6 miliardi di fedeli, che corrisponde al 23% della popolazione mondiale. Mi sembra assurdo che per colpa di qualche decina di migliaia di pazzi (che statisticamente non contano) si possa dubitare di una fetta cosí sostanziosa del mondo. É assurdo notare quanto sia stupido e ignorante ma purtroppo diffuso questo parallelo.
  • Trovo particolarmente riprovevoli e pericolose le parola di tanti ignoranti della politica e dei loro fans che non fanno altro che aumentare la soglia della paura e della diffidenza. Questo non dá nessun valore aggiunto se non fare il gioco stesso del terrismo.
  • In questa guerra, noi europei e occidentali non siamo i protagonisti primari; è il nostro narcisismo che ci porta a pensarci sempre al centro di tutto. Sono altri i veri protagonisti. (Limes)

Letture per il weekend – 28 Febbraio 2015

Interessante articolo sulla corruzione cinese piaga ma anche “locomotiva”della crescita… e forse unica possibilitá di sopravvivenza del Partito. [link all’articolo]

Un piccolo riassunto dei movimenti Jihadisti in Libia. [link all’articolo]

Analisi dei nuovi contratti a tutele crescenti. [link all’articolo]

Diciamo che la lista dei buoni propositi Greci non sembra delle migliori. [link all’articolo]

Cosa sta succedendo in Libia? [link all’articolo]

Greta e Vanessa valgono 12 Milioni?

Sí ovviamente, li valgono come li vale ogni vita umana che si puó salvare ma ció non toglie che le due ragazze abbiano fatto una stupidata che ci é costata 12 Milioni di dollari. Da alcuni racconti sembra poi che questa cifra sia esagerata e molto probabilmente lontana dalla realtá ma ció non toglie che un prezzo é stato pagato.

Il pagamento del riscatto non é mai stato smentito ufficialmente. Il Ministro Gentiloni riferendosi alla Camera non ha mai esplicitamente dichiarato che non sono stati pagati riscatti. Ha preferito stare dalla parte delle ragazze dichiarando che é dovere dello Stato cercare di fare il possibile per salvare i propri cittadini. Non poteva ovviamente dichiarare il riscatto nonotante le ragazze abbiano detto alla Polizia che lo scopo del loro rapimento era solo per una questione economica. I rapitori volevano solo fare un pó di soldi.

Il caso mi ha infastidito perché la reputo una stupidata o in Italiano corretto, una stronzata. Una stronzata un pó troppo costosa.

Non é questione di cifre, é questione di come si é arrivati a tutto questo. Se fosse stato un rapimento di un volontario di Emergency o di Medici senza frontiere non mi sarei arrabbiato tanto.

In Italia si é aperta la solita discussione fra Guelfi e Ghibellini, tra il rosso e il nero, tra il giusto 1 e il giusto 2. Le armate dell’amore che vincono sull’odio che ritengono  il pagamento uno scandalo e dichiarano che sarebbe stato meglio lasciare le ragazze al loro destino. Definiamola pure la solita stupidata di panza che segue la tradizione di un cervello sempre meno vicino alla realtá. E’ vero, l’hanno fatta grossa ma sono pur sempre due Italiane che non si meritano di essere abbandonate. A molti é sembrato doveroso fare il paragone con i Maró nonostante i due casi siano distanti fra di loro e non confrontabili ma al bar si puó discutere sempre di tutto. L’Unica certezza é che in entrambi i casi c’é stata una pessima gestione degli Affari Esteri come da molto capita.

Poi c’é l’armata dei buonisti rossicci. Quelli che “ma loro fanno del bene”, “lottano per un mondo diverso e migliore”, “sono andate ad aiutare il popolo Siriano”, “Sono volontarie e quindi vanno rispettate”. La lista di romantiche dichiarazioni é illimitata. Si mette insieme un pó di tutto nel solito minestrone riscaldato buonista-filosofico che non cambia mai. Senza capo né coda perché non tiene conto che il mondo non é fatto per i sognatori (e meno male). Insomma quelli come Saviano.

Posso sembrare estremamente freddo ma la realtá é purtroppo lontana dai sogni. Non ho nulla contro il volontariato, anzi ammiro e amo le persone che dedicano parte della loro vita agli altri perché non é né facile né immediato ma anche nel volontariato servono delle regole precise e ben definite perché possono aiutare a raggiungere obiettivi piú concreti. Non é detto che una persona nel volontariato sia sempre e comunque giusta. Puó sbagliare anche lei e cosí hanno fatto le due ragazze.

Greta e Vanessa facevano parte di una Onlus/ONG che loro stesse avevano creato. Una Onlus che contava 3 persone. Questa é un’anomalia che non dovrebbe esistere e fonte principale del mio nervosismo. Non si puó sognare di poter cambiare il mondo da soli. Non é entusiasmo é solo sottostima dei problemi e sopratutto é darsi degli obiettivi che non servono oltre al proprio ego.

Sono molto critico sull’oceano di associazioni a scopo benefico che lavorano nel mondo. Mi é capitato personalmente di vedere in un altro paese quanto le cosiddette ONLUS siano una realtá spesso frammentata che in molti casi non riesce a raggiungere obiettivi considerevoli perché non si organizza. Tanti progetti, tanto entusiasmo ma con risultati spesso scarsi o in media bassi. Mi potete ovviamente criticare dicendo che meglio un risultato piccolo del nulla ma nella mia testa ho altri modelli di volontariato che lontani da queste micro realtá.

Greta e Vanessa con la loro Onlus personale vanno in Siria in un periodo critico e pericoloso. Arrivano il 28 di Luglio e vengono rapite dopo 3 giorni come racconta questo interessante articolo sulle tappe della loro tragica vicenda. Mi sembra giá questa un’evidente prova che forse fare parte di organizzazioni un pó piú grandi e organizzate forse diminuisce la percentuale di rischio. Certo non la elimina ma la riduce sesibilmente. In ogni caso in 3 giorni erano giá nelle mani di un gruppo di Al Qaida che dichiarava (secondo le regazze) di voler fare dei soldi su di loro. Poi é partito il lungo negoziato durato piú di 5 mesi e che ha portato alla loro liberazione con il riscatto secondo il Guardian.

Ormai poco interessa sapere cosa é veramente successo perché i metodi, le cifre del riscatto non contano molto. Statisticamente l’Italia é un paese che se esiste una possibilitá dell” 1% di liberare un ostaggio con riscatto segue questa strada mentre per esempio gli Stati Uniti sono un paese che se esiste una possibilitá dell’1% di liberarlo con un intervento lo tenta. Questione di mentalitá, possibilitá e capacitá di intelligence.

Quello che vorrei Io invece é un sistema che limitasse alle persone di poter mettere la propria vita a rischio in questo modo o che almeno renda tutti piú consapevoli dei propri rischi. Per rischi non intendo il fatto di dover insegnare a qualcuno che in uno stato in guerra la percentuale di rischio é statisticamente piú alta ma il rischio di dover rimborsare lo Stato quando si opera fuori da determinate regole. Non sono d’accordo con quelli che adesso chiedono che le famiglie delle ragazze “rimborsino” lo Stato. É un’altra idiozia che esce fuori dalle solite menti limitate. Quello che dico io é che l’Italia dovrebbe fare come in Inghilterra o in Giappone per esempio dove sembra che una ONLUS abbia il dovere di dotarsi di tutti gli strumenti per la propria sicurezza altrimenti in caso di intervento dello Stato deve rimborsare tutte le spese sostenute. Dico “sembra” perché non ho ancora verificato l’informazione in sé ma la fonte é credibile.

Sembreró freddo ma credo che la questione sia sempre la stessa: Fissare le regole. A noi piace lasciare sempre tutto non ben definito per poi pagare conti molto piú salati alla fine. Non credo che regole del genere siano anti-etiche o contro il volontariato anzi possono solo renderlo piú efficiente e dal mio punto di vista anche filtrate molte associazioni non propriamente utili.

Evitare magari che qualcuno vada in Siria con qualche Euro e torni con qualche Milione di Euro di conto solo perché si sente il salvatore di un mondo che invece ha bisogno di ben altro che di sognatori.

Liberté, Égalité, Banalité

Lutto Francese

Era prevedibile che il circo si mettesse in moto. Quale migliore occasione per rivendicare la propria ideologia pensiero idea concetto trovata che giustifichi i propri scopi propagandistico/culturali. Nulla di nuovo sotto il sole insomma.

L’ordine é sparso, non c’é armonia cromatica nel colore politico perché ignoranza e banalitá stanno un pó ovunque.

Credo che i commenti siano inutili dopo quello che é successo solo un piccolo particolare ho notato in questa barbarie.

Lui si chiamava Ahmed Merabet, aveva 42 anni e di mestiere faceva il poliziotto.

Ahmed-killedAhmed

Il Manifesto articolo del 7.1.2015 , Carlo «Charlie» Freccero.  Mi è stato chie­sto un com­mento sull’esecuzione del poli­ziotto disar­mato: per me si tratta sem­pli­ce­mente di un’immagine di guerra.

In un momento come que­sto, non è così assurdo che la guerra cominci a mani­fe­starsi nelle nostre strade, prima come ter­ro­ri­smo e rot­tura, poi come fatto con­sueto e quo­ti­diano, come suc­cesse in Ita­lia negli anni di piombo.

Il Giornale articolo del 8.1.215 L’esultanza dei fanatici: “Chi tocca l’Islam muore”. Sui social network molti acclamano la strage: «Se la sono cercata, han fatto bene». E i siti jihadisti si congratulano con il «popolo francese» per l’attacco

Forza Nuova Dichiarazioni del 8.1.2015, Segretario Nazionali Roberto Fiore. “La strage di Parigi è un atto di guerra aperta all’Europa, è quindi necessario rispondere adeguatamente”, in qualità di presidente del partito europeo APF e di segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore delinea un chiaro piano operativo:

“1: Chiusura immediata delle ambasciate di Arabia Saudita e Qatar in Europa, altro che centri culturali islamici e moschee; per mezzo di TV, banche, aziende sono tra i principali finanziatori dei terroristi Isis e, grazie alla libertà di movimento di cui godono i loro Servizi Segreti, costituiscono vere e proprie teste di ponte nemiche sul territorio europeo;
2: Censimento urgente dei mussulmani in Europa, attraverso le moschee e i centri islamici; chi non è regolare va espulso con procedura d’urgenza, gli altri vanno sottoposti a scrupolosi controlli, in attesa di analoghi provvedimenti di immediata espulsione, stessa sorte va riservata agli imam che si rifiutassero di collaborare”.

“Auspichiamo anche negli altri Paesi europei – ha concluso – la formazione di movimenti popolari antifondamentalismo, così come avviene con Pegida in Germania, i giorni delle chiacchiere buoniste sono finiti”.

l’islamismo e le sue maggiori storture, che ne rendono impossibile una reale integrazione in Europa;

Dichiarazioni del 8.1.2015 di Matteo Salvini. “IL NEMICO È IN CASA, BLOCCARE INVASIONE”

Il Manifesto articolo del 7.1.2015 , Tommaso Di Francesco. Sta­volta non esi­tiamo a defi­nire que­sto orrore come fasci­smo puro.

non è satira pur­troppo, è quello che è acca­duto in que­sti tre anni e mezzo. A quasi quat­tor­dici anni dall’11 set­tem­bre 2001, il ter­ro­ri­smo di ritorno è il meno che ci possa acca­dere se non si sbro­glia la matassa di que­sta schi­zo­fre­nia occidentale.
Blog di Beppe Grillo Blog articolo del 7.1.2015 , Aldo Giannuli. Forse sarebbe opportuno sottoporre a chi vuol entrare in un paese europeo, una dichiarazione giurata (insisto: giurata) di osservanza della Costituzione del Paese in cui entra e di accettazione dei valori di libertà, di tolleranza religiosa, di laicità dello Stato, di eguaglianza fra i sessi, in mancanza della quale, il soggetto è respinto alla frontiera.

Detto questo, poi c’è da capire se c’è qualche manina non islamica dietro gli attentatori. Beninteso, non ho nessun elemento per escludere che quello che è accaduto sia realmente quello che sembra: una azione di terrorismo di gruppi islamisti radicali, punto e basta. Ma siccome a trarre giovamento da questa strage saranno in diversi (ad esempio il Fn che si appresta a fare vendemmia di voti, di conseguenza anche Putin che proprio sul Fn sta puntando per condizionare l’Europa sulla questione delle sanzioni, in una certa misura anche Israele che rinsalda i vincoli con l’Europa ogni volta che c’è un episodio di questo genere, chiunque voglia destabilizzare la Francia in particolare e l’Europa in generale…) vale la pensa di dare un’occhiata anche ad altre piste.

Dichiarazione di Luigi di Maio. 7.1.2015 Sono d’accordo con Aldo Giannuli su attentato Parigi. Rafforzare nostra identità per battere gli estremismi”: lo afferma Luigi Di Maio (M5S) su Facebook.
Dichiarazione di Daniela Santanché, e Ignazio la Russa 8.1.2015 

Daniela Santanché
«Voglio l’elenco dei politici e degli amministratori che ancora hanno il coraggio di prevedere stanziamenti economici e permessi per costruire moschee. Tolleranza zero. Prima regole certe: registro degli imam e censimento delle moschee e dei luoghi di culto, sermoni in italiano e trasparenza sui bilanci. Io non credo più all’islam moderato. Sono pronta a cambiare idea quando vedrò che ci mettono la faccia e insieme a noi combattono per i valori della libertà. Oggi è peggio dell’11 settembre perché hanno ucciso le opinioni. Le opinioni si discutono ma non si ammazzano. Oggi hanno voluto ammazzare i simboli dell’informazione e dei servitori dello Stato».

Ignazio La Russa
«Una parte consistente dell’Islam appoggia le idee di questi terroristi. Una frangia molto consistente dell’Islam ha dichiarato guerra al mondo cristiano e all’Occidente. L’Islam moderato, se c’è, si faccia sentire e scomunichi coloro che predicano questa violenza», dice La Russa.

Twitt-Maroni-Parigi
Blog di Beppe Grillo 7.1.2015, Anonima Antonella G  “Sono sgomenta per quello che è successo a Parigi. In ogni caso, a chiunque sia da imputare la strage, sarà un colpo grave alla libertà di stampa. Molti giornalisti, per legittima paura, si autocensureranno più di quanto già non facciano per servilismo. Io credo che la strategia del terrore stia riprendendo alla grande: la mistificazione dei fatti non è più sufficiente per tenere bassa la protesta, siccome la gente è sempre più inc****ta, adesso serve la paura. Sicuramente saranno stati i fanatici islamici a cui le lobbies hanno permesso di spadroneggiare nei paesi occidentali, ma sarebbe molto bello sapere chi ha mosso i fili”.
Dichiarazione di Marine Le Pen,  8.1.2015“Voglio offrire ai francesi un referendum sulla pena di morte. A titolo personale, credo che questa possibilità debba esistere”.

“Sono gli islamici che hanno dichiarato guerra alla Francia”

Twitt-Salvini-Parigi

Il Secolo D’Italia 8.1.2015 , Ginevra Sorrentino. All’indomani di una mattanza che ha stravolto un Paese e decine di famiglie; che ha drammaticamente colpito la libertà di pesniero e di stampa spargendo sangue e terrore, direi che l’ultimo dei problemi dovrebbe essere il timore di offendere l’Islam e i suoi proseliti: anche in considerazione del fatto che proprio questa falsa accusa è stata la causa che ha armato il pungo dei due carnefici di origine franco-algerina in azione in uno spaventoso mercoledì di morte.