Il cagnolino in par condicio di Monti

Riflettevo su quanto visto nella puntata delle invasioni Barbariche con Mario Monti ospite. La (ex) brava conduttrice Daria Bignardi ha confermato che anche i bravi giornalisti prima o poi si convertono allo share a scapito dell’informazione.

La trasmissione ha regalato pochi seri spunti e un picco di inutilitá nel momento in cui viene offerta al Prof Monti l’adozione di un cagnolino per ripetere il gesto del miglior nano Superstar da propaganda elettorale degli ultimi 150 anni.

Vedere il Presidente Monti particolarmente impacciato e impreparato alla sorpresa mi ha personalmente irritato per alcune semplici considerazioni:

  • La (pessima) categoria dei Giornalisti Italiani continua a non dare un bel servizio al paese. In una campagna elettorale come questa non é il caso di prendere come riferimento  un clown 76enne a cui piace ancora dire che ha la fidanzata e ne é innamorato, a cui piace dire che nonostante i suoi miliardi va a fare spesa al supermercato o che piace apparire in pubblico con un cagnolino adottato. Cari Giornalisti potreste anche non metterlo al centro del mondo e pretendere che gli altri candidati indossino gli stessi indumenti da circo, non vi sembra? Forse l’isolamento mediatico per certi aspetti é piú che opportuno, non credete?
  • Monti non é sicuramente un “simpaticone” e nemmeno un tenero nonno da bar di paese. Monti é semplicemente una delle eccellenze che abbiamo nel paese per tanto che i nostri revisionisti possono pensare. Preparato, serio, sa il fatto suo e conosce benissimo la materia pubblica. Vederlo in difficoltá su una situazione apparentemente tranquilla (il cagnolino) lo fa apparire lontano dalle persone normali e non gli rende onore, anche se é la veritá. Lui é lontano e giustamente, mica ha fatto la vita del nonno nel bar.
  • A differenza di tanti ragionamenti di stomaco, a me non interessa avere un leader “che sembra” una persona normale a me serve un leader che sappia risolvere i problemi. Monti si imbarazza a tenere un cagnolino in braccia, e allora? chissenefrega.
  • Non voteró Monti alle prossime elezioni per troppa servilitá al sistema politico ma merita il rispetto per quello che ha fatto nel suo anno di lavoro. Cari Giornalisti perché avete il bisogno di farlo sembrare “umano” a tutti i costi con punizioni da gioco della bottiglia piuttosto che da giornalismo serio? Vi sembra  “umano” forse vedere un puttaniere 76enne che fa il tenero con un cagnolino in braccio?

Mi piacerebbe vedere un giornalismo e una campagna elettorale piú sobri ma il tempo ahimé é quasi terminato. Tutti a lamentarsi di quanto un buffone possa guadagnare consensi giorno dopo giorno senza accorgersi che il successo lo costruisce proprio questo giornalismo da “share”. L’informazione politica é come una qualunque trasmissione domenicale, meglio passare al gossip per motivi pubblicitari. Questa peró non é pubblicitá, é la campagna elettorale, la piú importante, quella che ci porta o meno in Argentina.

Voglio in Italia il successo misurato per programmi e non proclami, la stima misurata sui meriti personali e non sul numero di mignotte. Caro Giornalista almeno provaci.

L’apprezzamento di un politico deve essere lontano da una carezza ad un cane perché le carezze, caro elettore di Centro Destra, sono quelle che Berlusconi ti ha dato negli ultimi 20 anni e si sono visti i risultati, che sia il caso di cambiare padrone?

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