La Democrazia (fallita) del Web (2): Il caso Farage

Democrazia WebLa democrazia universale del web si é di nuovo espressa (male). Come per le Quirinarie  il popolo della rete si é espresso a riguardo delle alleanze Europee del proprio movimento. La sua partecipazione alle votazioni ha evidenziato ancora una volta la completa inaffidabilitá di queste (rivoluzionarie) metodologie di voto.

Alla fine come prevedibile ha vinto Nigel Farage e il suo UKIP. Era quasi l’unica scelta ma sopratutto la scelta di chi decide (e non é la rete).

Ancora una volta é stato ribadito un principio basilare: ognuno ha la libertá di applicare le regole che vuole all’ interno del proprio partito ma é meglio evitare l’accostamento di questi metodi con parole importanti come “Democrazia” o “partecipazione pubblica”.

Non lo dico solo per il mio costante prurito verso il M5S ma semplicemente per l’analisi numerica sulla partecipazione:

Risultati delle votazioni On-Line

Votanti 29.584
Gruppo EFD: 23.121
Non iscritti: 3.533
Gruppo ECR: 2.930

Cosa rappresentano questi votanti?

  • Molto a detta di qualcuno
  • NULLA  a detta delle statistiche

Mi spiego, le percentuali definiscono come questo valore possa essere definito solo come un (altro) tentativo fallito di voto.

 Perché 29.584 votanti rappresentano:

  •  Il 37% degli iscritti al M5S (sulla base del dato di 80000 iscritti fornito da Wikipedia)
  • Lo  0,05% degli elettori M5S alle ultime Elezioni Europee 2014 (Considerati 5,8 Milioni di voti)
  • Lo  0,03% degli elettori M5S alle ultime Elezioni Politiche 2013 (Considerati 8 Milioni di voti)
  • Lo  0,005% degli aventi diritto al voto in Italia (Considerati 50 Milioni di elettori)

Insomma 29.000 votanti non rappresentano nulla nemmeno all’ interno del Movimento stesso. L’ astenseismo al voto é oltre il 70% fra gli iscritti stessi.

Ho sentito parlare di assenteismo come causa principale del calo di voti del M5S alle ultime Europee 2014 e quindi un risultato finale falsato. Se questo fosse vero allora che valore ha una votazione interna a cui non votano nemmeno gli iscritti al partito stesso?

Senza voler entrare nel merito delle poche e pre-definite (da pochi) scelte per queste votazioni, la questione principale é che la rappresentanza politica continua ad essere la chiave della gestione politica di un paese. L’Italiano come il resto del mondo vota e delega agli eletti. Affermare il contrario e non accettare le evidenze che una votazione del genere mostra é semplicemente cecitá.

Se dopo le Euroee si sono definiti gli Italiani dei “caproni”, come si possono definire adesso gli assenteisti al voto iscritti ufficiali al M5S? Diversamente partecipazionisti? Diversamente rappresentati? Diversamente pigri?

Ad ognuno la propria definizione ma questi dati forse dimostrano che non sono poi cosí diversi dal resto del paese e che forse la tanto acclamata rivoluzione culturale non é avvenuta nemmeno fra gli iscritti. Prima o poi forse arriverá ma non sará sicuramente nei modi e metodi immaginati dai propri Guru.

 

Lo strano caso di Farange e le alleanze di Beppe

nigel_meets_beppeNelle recenti elezioni Europee il  partito indipendenstista Inglese (UKIP) e il suo leader Nigel Farage sono i grandi vincitore nel Regno Unito.

Nei giorni scorsi Farage é entrato anche nel dibattito politico Italiano poiché a Bruxelles si é incontrato con Beppe Grillo.  Sará che la spinta anti-europea del leader Inglese ha in qualche modo attratto Grillo per le sue alleanze ma una cosa é certa: Europa o non Europa forse era meglio dare un’occhiata al programma di Farage prima di avventurarsi in acrobazie politiche.

La cosa sorprendente é che per un partito come il M5S sempre attento ai contenuti e alle questioni di principio, questa scelta proprio non torna. Le insormontabili difficoltá Italiane a qualunque alleanza causa incompatibilitá di programma, sono di colpo sparite. Le resistenze anche sui minimi dettagli programmatici si sono sciolte di fronte ad un partito Inglese che fa della lotta all’immigrazione la sua bandiera, come se tutto ad un tratto in Italia il M5S si alleasse con la Lega solo per tattica politica.

Sul Blog di partito si legge questo post in difensa della scelta e per rispondere alle accuse ricevute dalla Stampa Italiana (anche quella amica) sulla possibile alleanza. Qui invece Beppe Grillo articola meglio la scelta in termini di tattica politica.

Sembra che la stampa Italiana accusi Grillo di dialogare con un partito Xenofobo, omofobo, maschilista e fascista. Non ho letto questi articoli ma credo alle parole di Grillo e sul fatto che la stampa Italiana tenda a generalizzare troppo. Effettivamente la propensione anti immigrazione del partito UKIP é la parte centrale del programma. Si accusano gli immigrati di essere la colpa di molti problemi del paese e si propone quindi di chiudere le frontiere. Una Lega Nord Inglese. Le rimanenti accuse su Omofobia, maschilismo e fascismo sono al limite del ridicolo e praticamente infondate. Concordo che grossa parte del programma basa la sua azione sul protezionismo di mercato per difendere gli interessi del paese. Non condivido la strategia ma la lettura del programma da parte di Grillo dell’UKIP é corretto.

A detta del comico la sua é una mossa politica per raggiungere qualche risultato. Insomma, rappresenta esattamente quell’accordo politico che in Italia non é mai stato raggiunto con piena soddisfazione di tutti i supporter del movimento.

Ma lasciamo da parte le critiche e passiamo al punto centrale del post:

Il programma dell’UKIP.

Questi i punti salienti del programma di Farange:


Controllo delle Frontiere

Le frontiere libere secondo Farange hanno permesso ad ognuno in Europa di andare in UK e chiedere assistenza sociale. Dal 1mo Gennaio l’Inghilterra ha aperto le frontiere ad un numero illimitato di immigrati da Romania e Bulgaria che non possono essere in nessun modo controllati. L’immigrazione quindi é la causa dell’alto tasso di disoccupazione giovanile, salari stagnanti che non tengono il passo sul costo della vita.

UKIP vuole quindi uscire dall’Europa per reintrodurre le frontiere e il controllo dell’immigrazione.


I Servizi Pubblici sotto minaccia.

L’immigrazione illimitata mette sotto stress il sistema sanitario nazionale. Le spese mediche per il solo turismo sono stimate in 2 miliardi di sterline all’anno. Gli spazi verdi sono minacciati dal troppo sviluppo richiesto dalla nuova popolazione generata dall’alta immigrazione di massa.


Energia e la lotta alle rinnovabili

Gli accordi climatici per Farange (e per me) costano enormemente sul bilancio pubblico. Le energie rinnovabili europee significano soldi dei contribuenti che finanziano impianti eolici che in ogni caso hanno bisongo di carburanti fossili per funzionare quando non c’é vento. La direttiva europea sul consumo di carburanti fossili chiuderá entro il 2015 molte centrali a carbone e carburante con relativo pericolo di Blackout.

Il programma UKIP é orientato all’introduzione del nucleare come unica fonte green per il paese. Tutte le forme di energia rinnovabili essendo sussidiate sono solo una grossa fonte di spesa.

Nota: condivido che gestite male le energie rinnovabili portino solo ad un grosso dispendio di soldi per i cittadini senza grosso vantaggio per tutta la collettivitá. Ne ho giá scritto qui. Non condivido il fatto che la soluzione possa essere il Nucleare ma una piú intelligente gestione degli incentivi.

 


Abolire i diritti civili dettati dall’Europa

L’UKIP uscendo dall’Europa vorrebbe abbandonare tutte le regole per i diritti umanitari che obbligano per esempio al diritto di voto per i prigionieri o a difendere presunti colpevoli di terrorismo. L’allontanamento dall’Europa permetterebbe la cancellazione di questi diritti


Case e servizi sanitari per i locali – ONLY.

Un programma che assegni le abitazioni solo a persone con genitori e nonni nati localmente.

Nota: Nonni, capito? 

Circoscrivere l’assistenza sanitaria gratuita solo a chi non é Inglese. Chi vorrá visitare l’Inghilterra dovrá prima dimostrare di avere un’assicurazione medica.


Costi dei carburanti

Ridurre i costi di benzina e Diesel


Protezionismo e riduzione delle tasse per rinvigorire l’economia locale

Negoziare tutte le regole di mercato Europee per aiutare l’economia locale. Ridurre drasticamente le tasse sulle attivitá economiche.

Nota: Simile ai punti dei M5S per il business locale. Il protezionismo come via per aiutare il commercio locali. La differenza grossa dei due programmi é che l’UKIP non introduce costi e quindi si puó permettersi di elencare i tagli. Nel M5S invece il programma é al 90% fonte di nuovi costi (qui)


Potenziare I trasporti pubblici e favorire i parcheggi gratuiti per il Business. Piú macchine piú Business.

Rinforzare i trasporti pubblici e mantenere i bus locali. Aumentare i sussidi ai parcheggi gratuiti in modo da aiutare il business (aumentando il traffico)

 Nota: I parcheggi a pagamento sono ovviamente un modo per ridurre l’utilizzo delle auto da parte dei cittadini e aumentare l’uso dei mezzi pubblici. Se si aumentano le sovvenzioni ovviamente non si riduce il traffico generato dai pendolari. Il programma di Farange é nettamente pro business a qualunque costo, anche quello ambientale. I trasporti pubblici sono giá un’eccellenza in Inghilterra e al momento sono praticamente gestiti da un sistema privato che ne ha fatto aumentare i costi (per i clienti) ma anche aumentare la qualitá del servizio. Un articolo sui costi della rete ferroviaria inglese comparata alla nostra si trova qui.

 


I Migliori politici sono UKIP:

Come presenze nel parlamento Inglese:  UKIP- 92.4%, Conservatori-88.6%, Laburisti- 88.4%, Liberal Democratici-87.7%, Verdi-79.6%.

 Nota: Le percentuali dei piú “assentesisti” sono quasi piú alte dei nostri “migliori”


Riduzione dei costi della politica

Riduzione dei costi Europei con l’uscita dall’EU. Farage dice che la spesa giornaliera per l’Europa é pari a 55 Milioni di Sterline.

 

Conclusioni

In Sintesi sembra che pochi siano i punti in comune dei programmi di UKIP e M5S. Unico punto fermo é la negazione dell’Europa e delle sue regole. Per UKIP i costi e le regole di mercato Europei sono troppo costosi mentre per il M5S l’austerity é la sola componente negativa.

Capisco la necessitá di portare avanti qualche punto in comune (quale?) ma accettare questo partito come alleato politico suona alquanto inadeguato ai propri principi “morali”. Difficile comprendere come il M5S e Grillo stesso sono stati inflessibili in Italia per qualunque alleanza mentre accettano di buon grado di allearsi con persone che sono agli antipodi sul 90% del programma. Forse la scelta come spesso capita é della solita coppia leader/Guru. Forse (spero) la base del partito non condivide questa scelta ma non ha ancora i mezzi per imporsi e farsi sentire nonostante la RETE.

Fonti:

Sito ufficiale del partito

Manifesto 2014

Programma Europeo 2014

Letture per il weekend – 31 Maggio 2014

weekend-readingCisco e NSA. Sembra che anche i grossi fornitori di telecomunicazioni non gradiscono le interferenze dell’agenzia di intelligence di stato. Sará vero? [link all’articolo]

Interessante articolo sul populismo diffuso in Europa. Diverso da Sud e Nord ma presente. [link all’articolo]

Alcuni esclusi alle Europee. Finalmente qualche buona notizia. [link all’articolo]

Il  miglioramento dell’accesso alle testate on-line [link all’articolo]

Interesante grafico che dimostra non esserci una relazione fra le percentuali di voti al Fronte Nazionale di Le Pen e le percentuali di immigrati. I voti sono arrivati da zone a bassa immigrazione. Come per l’Italia della Lega é la necessita nel periodo di crisi di trovare il nemico, la causa dei prolemi economici. Gli immigrati sono il perfetto nemico anche se non c’entrano con i veri problemi economici… ma beata ignoranza. Nel caso della Lega anche l’Europa e l’Euro é il secondo nemico ma i barconi che portano malattie rimangono un soggetto protagonista della campagna elettorale. [link all’articolo]

 

I risultati delle Europee 2014 e la Non perdita del M5S

Ebbene sí ha stravinto… risultato abbastanza stupefacente. Che fosse il PD primo partito credo non ve ne fosse dubbio ma addirittura il doppio dei voti dal secondo partito stupisce.

Quello che peró mi rattrista e lascia perplesso é la reazione dei fans e sostenitori del M5S. Ma come, il 21% alle Europee non é un buon risultato? Ma se 2 anni fa qualcuno avesse chiesto di metterci la firma, Chi avrebbe fatto l’autografo? Tutti.

Io non sono sicuramente un estimatore del M5S e condivido a malapena un 1% delle stranezze che chiamano programma. Nonostante questa mia avversione mi chiedo come facciano i seguaci a 5 Stelle ad essere cosí delusi. Leggo commenti su facebook di persone che non capiscono come sia stato possibile, di tradimenti del paese e dei suoi cittadini, del fatto che gli Italiani non capiscono nulla, che gli Italiani hanno bisogno di un nuovo “Padrino”. Proprio non capisco. Sentirsi traditi dagli Italiani che automaticamente sono diventati mafiosi é alquanto triste e ignorante. Non é che le persone sono intelligenti quando ti votano e stupide quando ti contraddicono. Si chiama libertá di pensiero e in questo caso libertá di voto o democrazia. Se questo non piace, o piace solo nella maniera che porta piú beneficio a se stessi… beh signori miei é stato un piacere.

Il livello dei commenti di queste ultime ore non devono stupire perché l’elettorato convinto del M5S é abbastanza individuabile e omogeneo. Molti di loro hanno vissuto in una bolla surreale distante dalla realtá, in una specie di sogno virtuale in cui qualunque teoria alternativa promossa in rete diventava veritá. Un mondo surreale in cui solo loro erano puliti mentre tutti gli altri mafiosi, corrotti e massoni. Questa non é l’Italia, nemmeno nella politica. Nonostante i troppi casi di corruzione e di malapolitica non si puó credere che tutto sia da cancellare. Esistono persone che si danno da fare anche in politica. Esiste un sistema imperfetto che si deve mettere a posto ma non con uno stupido Politometro. Questo la parte piú difficile, non basta pensare solo alla vendetta dei tribunali popolari sul web, é inutile quanto sbagliato e ridicolo.

Tutto questo stuolo di seguaci convinti dell’azzeramento totale per ripartire si sono di colpo risvegliati nella realtá di tutti i giorni. Il Mondo si é dimostrato stranamente diverso dai “like” di facebook o dalle iper democratiche votazioni on-line di 50.000 persone. Gli Italiani non scendono in piazza e rimangono indecisi fino all’ultimo. In piazza c’erano le persone giá convinte mentre a casa quelli da convincere. Il M5S deve convincere persone come me, senza preconcetti o tessere di partito, persone che alla fine potrebbero anche dare un voto al movimento ma che hanno bisogno di pensieri e idee credibili e vicini alla realtá. Nessuno ha pensato a noi perché intanto non capivamo. Ho giá sentito negli anni “1 milione di posti di lavoro”, non ci ho creduto e non mi sono sbagliato. Cosa mi proponete di diverso? Il reddito di cittadinanza? bene ne prendo atto.

In questa bolla virtuale anche la sconfitta del M5S é parte dell’illusione interna, un’altra deviazione dalla realtá. Un 21% non é una sconfitta nemmeno se il primo partito é 20 punti avanti e specialmente per un partito nato da poco.

Per un M5S alla seconda votazione e alla prima Europea il 21% non é una sconfitta ma un’ottima conferma se non una vittoria. Il grosso problema é la grossa differenza fra aspettative che si erano create e il risultato reale. Era giá nell’aria una certezza di vittoria basata sul nulla. Il ritenersi l’unica veritá é una sensazioni di pancia ma non una veritá statistica. Tutta questa sicurezza in se stessi, tutta questo sentirsi la cura di ogni male e unico avversario del mondo malato era giá un segnale di debolezza. L’Italia, L’Europa, L’America, le lobbies, le multinazionali tutti a tramare contro il M5S perché spaventati da questa rivoluzione sociale. Ma davvero si puó credere a queste cose e in questi termini?  É un eccesso di autostima o come credo io, seri problemi di vista a lungo raggio, non si va oltre lo schermo del proprio PC, non si va oltre allo sfottó su facebook sui salari dei politici. Questo é l’elettorato M5S. Tanta pancia poca analisi. Ti definisci aperto ma non mi ascolti perché ti critico. Ho letto su Facebook anche di persone che parlavano di “Terrore verso di loro” come se tutto il sistema fosse sconvolto dall’arrivo dell’armata 5S. Partiti che con terrore si avvicinavano al voto. Il giorno del giudizio Universale… Stiamo arrivando. Un’ avanzata cosí forte, inarrestabile e giusta da poter estirpare tutto il male del paese. Via tutta la classe politica, via tutti i giudici, via gli imprenditori corrotti e di conseguenza chiunque potesse anche minimamente credere in qualcosa di diverso delle veritá a 5 stelle, non funziona cosí. Non é tutto nero e bianco, troppo semplice, ci sono molte cose da cambiare, tante, troppe ma non si puó pensare di resettare tutto. Troppo semplicistico e irrealizzabile.

L’onnipotenza e la filosofia di “Noi” contro il mondo crea scompensi nel momento in cui qualcun altro vince. La veritá é che non ci sono né cospirazioni né Italiani stupidi, solo la libertá di voto. Uno descrive le proprie idee e gli elettori valutano. Dov’é il problema? La votazione su Web é piú democratica? quando in una votazione On-Line ci sono 80000 voti non la chiamerei “rappresentanza”. Ma nemmeno di fronte a queste veritá si provava a ragionava, questa é la giusta via … tutto il resto affanculo.

Sentire oggi un portavoce del M5S parlare di “risultati deludenti” mi fa dubitare che veramente qualcuno potesse pensare di raggiungere percentuali molto piú alte oppure di superare addirittura Renzi? (perché nessuno lo ammette ma era nella testa di tutti) Questa é distorsione della realtá, questo é il grosso errore questa non é umiltá, questo non é partire dal basso.

Insomma il problema non é il voto di ieri perché é tutt’altro che negativo, il difficile sará la gestione del futuro e la maturitá per continuare secondo quanto raccontato finora. Di tutte le persone sfegatate del M5S poche di loro in questi anni hanno partecipato attivamente alla vita del movimento se non con qualche click qua e lá e molti post su Facebook. Il vero valore aggiunto del M5S, se non sbaglio, era proprio la partecipazione attiva di tutti ma questo non mi pare sia avvenuto perché non c’erano i mezzi tecnici (promessi) e perché attivista si nasce (giustamente, Io voto e accetto che se ne occupi qualcun altro). Difficilmente lo diventa una persona che nella vita si é sempre distaccata dalla vita politica del paese. Persone che hanno accettato Berlusconi per vent’anni senza mai scendere in piazza ora non possono svegliarsi di colpo solo perché la crisi ha fatto venire tutto a galla. Non si puó diventare di colpo tutti filosofi di un mondo diverso perché Il mondo e le sue regole non sono mai cambiate sono solo i soldi che si sono spostati e la filosofia non li riporta indietro. Come veloce é stato il coinvolgimento del nuovo attivista di facebook tanto veloce sará la sua uscita per rapida delusione. Questo é giá l’inizio del fallimento perché serve maturitá per continuare su questa strada. Una maturitá che manca al M5S, ai sui leader e alle sue idee. Come ho giá scritto si fará la brutta copia del Partito Pirata Tedesco e da questo prezioso 20% si raccoglierá poco.

Parlare di sconfitta e delusione per un paese che non si puó cambiare (al secondo tentativo) é l’inizio della fine. Pensare che oggi ci siano solo 5.800.000 cittadini con la C maiuscola e tutto il resto é mafia ignorante dimostra che prima di tutto il problema non é fuori. Non c’é complotto che tenga quando votano 20 milioni di persone.

“Se non vinciamo le elezioni vuol dire che questo paese non é pronto”

“L’Italia ha scelto loro”

“Se non vinciamo me ne vado”

Le responsabilitá e le capacitá si vedono anche da queste frasi.

Vi auguro buona fortuna ma soprattutto vi auguro di crescere.

Le Elezioni Europee fra 80E, Stampanti in 3D e dentiere per tutti

Non sono riuscito a scrivere molto su queste elezioni Europee 2014. Mi sarebbe piaciuto fare una bella lista di impresentabili ma non ci sono riuscito, peccato. Non mi resta che buttare giú qualche pensiero alla rinfusa.

Da quassú l’impressione sulla campagna elettorale é molto negativa. Vedo solo sproloqui ovunque. Parole  e parole. Parolai da tutte le parti. Parolai che accusano gli altri parolai di essere solo parolai. Incantatori di folle che accusano gli altri incantatori di folle di essere solo incantatori di folle.

Dove stá la ragione, dove stá la veritá dove stanno i candidati e i programmi? Difficile capirlo. Come sempre vince l’urlo.

Tutti parlano di tutto tranne che del motivo principale delle elezioni ovvero l’Europa. Non si é sentito nulla di concreto, nessuna idea nessuna proposta al di fuori dello scontro Europa si Europa no.

La sensazione principale é di disgusto e delusione perché nulla sembra voler cambiare in Italia. Le rivoluzioni annunciate sono quasi peggio del passato. Le idee sono confuse, sciocche, inutili, per qualche aspetto pericolose ma soprattutto sono impraticabili come sempre.

Pensieri a caso sui protagonisti maggiori:

Renzi e il PD: Il PD é cambiato. Per alcuni aspetti in meglio per altri in peggio. Sicuramente sembra piú moderno e adatto ai tempi rispetto al passato. Piú flessibile e piú adatto ad un mondo che é diverso dagli anni delle lotte sindacali. Le lotte continuano a servire ma i modi e gli obiettivi devono cambiare. Il nuovo PD é peggiore invece perché si appoggia troppo su annunci eclatanti senza peró descrivere con sufficienza come si raggiungono tali obiettivi. Il peggio di questo PD é che assomiglia troppo alla televendita Berlusconiana dove tutto é possibile. Berlusconi é stato sempre pronto a promettere la Luna senza peró muovere il culo degli Italiani dalla tazza del cesso su cui erano seduti da anni. Renzi ci assomiglia per certi versi nonostante dimostri almeno una migliore presentabilitá. Ho personalmente creduto in Renzi e continuo a credere che quello che ha fatto non é un doppio gioco. Non ha “tradito” Letta. Dal mio punto di vista si é messo in gioco. Sinceramente il Governo Letta era nella palude dell’immobilismo. Sotto il controllo di un improbabile Alfano. Renzi almeno si é imposto. Mi sono detto:”che grinta” adesso vediamo. Bé il tempo passato é poco ma le scadenze che si era dato sono giá passate senza risultati palpabili. Che dire … I dubbi della farsa iniziano a concretizzarsi. Gli 80Euro sono stati una mossa puramente propagandistica poiché non garantiti per gli anni successivi e quindi NON-strutturali, come si dice. Sí é comprato un voto. Non sto a discutere se servano o meno 80E discuto sul fatto che sono solo un elemosina temporale ma non un abbassamento delle tasse.

Nelle Elezioni Europee si sono messe 5 donne capoliste. Perché? Quote Rosa? Se uno professa la meritocrazia non puó mettere la Moretti come capolista. Per brava che possa essere la ragazza deve ancora dimostrarlo. Per me rimane solo la figlia di un dirgente di partito che nella vita ha fatto solo attivitá politica. Se un Renzi professa una societá che necessita di meritocrazia, questa scelta non é sicuramente un esempio. Vorrei vedere un Renzi piú concreto e meno parolaio.

Grillo e il M5S: La storia del “portavoce”, come giá si era capito da tempo é una bufala del migliore web di 2a Classe. E’ ovvio, senza Grillo il M5S non raccoglierebbe consensi e voti. Sicuramente vá dato grande merito alla grinta con cui viene condotta la campagna elettorale ma il M5S rimane un invenzione e copyright di Grillo e quindi tutti i discorsi sull’uno vale uno sono ridicoli. A parte l’organizzazione interna quello che mi lascia perplesso sulla campagna elettorale di Grillo é il completo disallineamento dalla realtá. Quando sento i discorsi di piazza pieni di particolari tecnologici di improbabile applicabilitá mi chiedo come si faccia a prendere sul serio certi argomenti.  Almeno qualcuno avesse la capacitá di chiedersi “ma questo cosa c’entra con la gestione di un paese”. Vale per il solito discorso delle stampanti 3D , un esempio di quanto una persona sia distante dalla realtá. Non sono il nocciolo del programma di Grillo ma sicuramente un esempio di lontananza dai veri messaggi che un paese necessita. Anche il cosiddetto Guru del movimento Casaleggio nelle sue interviste mette in piedi ragionamenti e visioni vecchie di anni, giá in voga negli anni 70. Visioni di un futuro diverso che giá molte persone nel passato avevano avuto e che non si é mai realizzato. Dovrebbe essere la prova che forse c’é qualche distanza fra il pensiero e la realtá. La mia definizione di visione del futuro é diversa dall’avere delle visioni. Sarei preoccupato di avere un Ministro per l’Innovazione come lui considerate le sue dichiarazioni   sull’incarico gradito.

A parte questi particolari di forma poco importanti sono invece le idee e i programmi ad essere al 90% impraticabili (ne ho giá scritto qui). Grillo accusa per esempio Renzi di aver comprato il voto con 80E (vero) e che questi 80E sono una farsa senza copertura. La veritá é che la copertura c’é ma non é continua negli anni, le critiche agli 80E ci devono essere ma per altri aspetti. Quello che mi stupisce e dimostra la completa incongruenza fra parole, idee e soluzioni sta nel fatto che proprio il M5S continua a promuovere il reddito di Cittadinanza. La mia domanda é :”ma se 80E non hanno copertura, perché dovrebbe averlo il reddito di cittadinanza?”. Questa domanda é inutile perché la risposta stá nella pochezza teorica dietro al M5S ma il vero problema per me é come fa la gente a non accorgersi di questi basilari confronti? Questo problema della copertura é semmai dentro il programma di Grillo/M5S perché é composto per la maggioranza di uscite senza peró un adeguato livello di entrate o minor spese (ne ho scritto qui). Semplicemente il programma non ha nessun tipo di copertura economica. Se i Governi Letta e Renzi hanno fatto fatica a trovare qualche milione ci sará qualche problema di fondo o no? Sono d’accordo che da un lato c’é una certa incapacitá peggiorata da immobilismo politico ma dall’altra non credo invece che esista la bacchetta magica a 5 stelle in grado di trovare Miliardi dai piccoli tagli annunciati. Mi ricordano per certi aspetti le promesse di un certo SB.

Insomma l’incoerenza a mio modo di vedere viaggia parallela fra programmi e accuse verso gli avversari. Recentemente si é inoltre inserito il problema puramente morale. Il ripudio verso i media che fino a qualche tempo prima era una delle bandiere del M5S é stato in qualche modo sospeso. Il M5S ha iniziato come ogni altro partito (giustamente) ad utilizzare la televisione come mezzo di comunicazione agli elettori. Che ci sia accorti che forse qualche decine di migliaia di utenti in rete non fanno una nazione? Benvenuti nella realtá.

Non critico Grillo per l’utilizzo della Televisione come mezzo di propaganda, queste sono le regole di una campagna elettorale. Quello che invece critico é il cambio di direzione quando le idee non sono supportate dai fatti. Una prova che forse la veritá assoluta non sta proprio solo da una parte come i sostenitori vogliono farmi credere.

Il discorso Europa é un altro dei piloni portanti del programma e anche in questo caso il livello di fantasia mista ad ignoranza peggiora la situazione. Non basta scaldare la gente con dei Vaffanculo verso la Merkel e l’Europa. Non serve dire che semplicemente i debiti non si pagano perché “immorali”. Non funziona cosí. Il controsenso sta nel fatto che un eventuale default Italiano sarebbe per prima cosa un problema per gli Italiani stessi che hanno in mano una grossa fetta di questi debiti. L’attacco alle banche cattive ha come conseguenza il fatto che se si distruggerebbero i risparmi della gente, ma questo non sembra essere chiaro nella mente degli Italiani stimolati dai guru del Ueb. Chi é interessato puó informarsi per capire come é la situazione dell’Argentina a 15 anni dal default. Disastrosa, l’inflazione é al 20% e non esiste piú debito pubblico per interessi perché nessuno impresta piú i soldi all’Argentina. Se uno non paga una volta poi dopo non puó piú chiedere e la situazione non puó che peggiorare per i servizi pubblici e per l’economia. La Grecia ha fatto in pratica default, vi sembra la situazione stia andando bene?

Anche in queste idee c’é una elevata percentuale di ignoranza che a mio modo di vedere sfocia nel risultato finale di illudere la gente con cure alla Wanna Marchi. Vendersi la lira come una soluzione migliore all’Euro mi sembra alquanto ridicolo. Una moneta nazionale in mano alla classe politica ha giá fatto abbastanza danni in passato. É sempre stata un continuo svalutare. Questo non é positivo come si vuole far credere perché l’inflazione é fondamentalmente una tassa nascosta. Se il giorno dopo la svalutazione é del 10% vuol dire che in termini reali 100E adesso valgono solo piú 90E. Non mi sembra positivo per un cittadino, qual’é il grosso vantaggio? L’export?  il vantaggio competitivo per le esportazioni cosa c’entra? Non capisco cosa dovrebbe festeggiare un lavoratore di un azienda che non fa esport? Perde 10E e basta. Misteri della fede.

In ogni caso il M5S serve ad alzare la tensione in una classe politiche molto incapace. Serve parzialmente a tenere alta l’attenzione sul lavoro del Parlamento. Detto questo peró i contenuti dei programmi e gli urli del suo capo non mi possono far credere che ci possa essere qualcosa di concreto capace di condurre un paese fuori dai suoi problemi… anzi.

Sull’onesta e sulle buone intenzioni invece nulla da dire ma a me servono soluzioni veloci per un paese in decadenza rapida.

Un commento conclusivo vorrei farlo anche sui nuovi volti portati alla ribalta del M5S (un Di Battista per esempio). per me sono carichi di se ma vuoti di conoscenza e lontani dai veri problemi del paese. Il belloccio di turno per esempio sembra essere tanto bravo a parole quanto poco in lavoro Parlamentare. Mi sembra la nuova copia di una vecchia Politica con l’aggravante di non avere nemmeno un bagaglio culturale di un certo spessore. La sua dialettica ne fa un ottimo comunicatori ma i contenuti delle frasi un pessimo gestore pubblico.

Silvio Berlusconi e Forza Italia: non é mai scomparso, Il suo partito azienda non puó sopravvivere senza di lui. Forza italia é Berlusconi, senza di lui non esisterebbe come Grillo per il M5S. Berlusconi sta portando avanti tutta la campagna elettorale quasi da solo con un certo deterioramento nei contenuti e nelle proposte. Una lotta disperata per non perdere troppi voti. Un programma inesistente fatto di qualche dentiera regalata, qualche insulto alla Germania e pesanti critiche a Grillo. Poco rimane di una persona che mai é riuscita a portare in atto le sue fantasiose promesse. Una persona che é riuscita a distanza di 20 anni ad essere credibile agli occhi di almeno un 20% degli Italiani. Cifre impressionanti per il 2014. Un partito che ha perso molte persone al suo interno e conta solo pochi e discutibili personaggi al comando che non potrebbero avvicinarsi a nessun partito in qualunque paese civile del mondo. Credo manterrá qualche voto, i fedelissimi ci sono sempre ma sicuramente potrebbe essere l’ultima volta.

Lega Nord: Sta cercando di riprendere voti dopo la disastrosa esperienza di governo. Fra scandali e ruberie diventa difficile continuare ad urlare contro la classe politica corrotta. La lega con il nuovo presidente Salvini ha ripreso in mano le vecchie argomentazioni sull’immigrazione infarcendole adesso anche di nuovi pericoli biologici e nuove malattie. Al nemico immigrato oggi si somma anche il pericolo Europa infarcito da pseudo economisti che confermano la fattibilitá dell’uscita dall’Euro. Il programma della Lega ha sempre la stessa formula di giocare con la pancia degli Italiani (come Grillo) e cercare all’esterno i problemi di un paese che non é in grado di guardarsi invece all’interno. Immigrati, Rom e Merkel sono per la Lega il problema del declino Italiano. Come sempre questa propaganda non considera il fattore principale ovvero il “Made in Italy”.

NCD e Lista Tsipras: Non pervenuti. Il primo é solo l’improbabile contenitore dei fuori usciti dal PdL con il solo scopo di sopravvivere. I programmi sono un’alternativa. Il secondo un gran minestrone di estrema sinistra che porta avanti come tanti l’anti europeismo come programma principale. Un programma che fonda le accuse di Lega e M5S con i vecchi proclami di una sinistra un pó datati e non piú adeguati ai tempi. Una spruzzata di Radical chic ne fa anche una scelta un pó antipatica.

Conslusioni:

I proclami poco realizzabili sono sulla bocca di un pó tutti come nelle migliori tradizioni. Il problema principale é che risulta una campagna elettorale basata su problematiche domestiche e tutti sembrano essersi dimenticati che si vota per il Parlamento Europeo. Come sempre a nessuno frega dell’Europa ma tutti sanno che l’esito elettorale avrá un significato politico nazionale. Tutti puntano su questo, nessuno é escluso. Le dentiere di Berlusconi sono la piú ridicola conferma del tutto. Va bene credere ai parolai ma mica si puó credere alle dentiere Made in EU.

Renzi a mio modo di vedere é l’unico che effettivamente stimola l’interesse su questioni vere dei problemi Italiani: giustizia, burocrazia, tasse, lavoro. Il problema é che tanto vere sono queste problematiche quanto invece il lavoro svolto finora dimostra che c’é un grosso vuoto fra l‘individuazione dei veri problemi e le capacitá di risolverli. La Storia degli ultimi 20 anni sembra non averci insegnato molto a riguardo.

Come sempre i miei riferimenti continuano a portare avanti programmi e idee piú realistiche. Almeno serie. Parlo del solito Fare per fermare il declino guidato oggi da Michele Boldrin. Unito insieme ad altre forze nella lista di Scelta Europea.

SceltaEuropea

Il mio voto andrá lí anche se non so quanto questo potrá poi arrivare in europa ma che ci posso fare turarsi il naso non é piú cosa.

Buon voto a tutti

 

I 7 punti per l’Europa. Pochi contenuti e molte contraddizioni.

Le elezioni europee si avvicinano e ogni partito sta iniziando a presentare la sua “formula Europea”. Sul blog istituzionale del M5S ho trovato i 7 punti per l’Europa che meritano qualche commento.

1. Referendum per la permanenza nell’euro. Forse non é chiaro a molti ma NON ESISTE la possibilitá di uscita dall’Euro. Intendo, non é mai stata considerata né prevista dagli accordi. L’Euro era una strada a senso unico senza uscite. In ogni caso l’argomento é troppo rilevante e tecnicamente difficile da poter essere deciso via referendum. Ma mi viene spesso da riflettere su un’aspetto: Ci si lamenta che l’Euro é stato “imposto” alla popolazione Europea da un entitá superiore di lobbies non ben definita. Mi chiedo, cosa sarebbe successo se si fosse fatto un referendum per chiedere alla popolazione Italiana se entrare nell’Euro o meno? Molto probabilmente (per non dire sicuramente) sarebbe passato con percentuali vicine al 100%. Sempre facile lamentare “dopo” di democrazia opaca quando se ci fosse stata la possibilitá di scegliere la strada intrappresa sarebbe stata la stessa. Il problema é che adesso causa crisi i limiti dell’Euro sono piú evidenti. Senza crisi molto probabilmente nessuno si sarebbe mai posto il problema. Senza entrare in discorsi inutili, fini a se stessi e destinati solo ad alimentare un terreno di dietrologia, ci sono due cose importanti da evidenziare su questo punto:

  • É in palese contrasto con il punto 4. No Euro nessuna alleanza
  • É in palese contrasto con il punto 3. No Euro no Eurobond

 2. Abolizione del fiscal compact. Il Fiscal Compact richiede ad un paese di ridurre annualmente l’indebitamento totale per rientrare in 20 anni a percentuali Debito/PIL inferiori al 60%. L’Italia é il terzo paese al mondo per debito/PIL con un 126%. Dopo Giappone 214%, Grecia 161% ma lontano dalle medie Europee Nordiche (90%). Il fatto di rifiutare le regole di rientro é un segno di poca responsabilitá. Si puó discutere una gestione diversa del Fiscal Compact ma chiedere la sua cancellazione é sbagliato in un’ottica comunitaria. Chiedere oltretutto Eurobond ma voler cancellare il Fiscal Compact é un controsenso. In questi anni di crisi si é visto come un incremento della tassazione durante un periodo di compressione della crescita non porta da nessuna porta ma é una spirale da cui é difficile uscire. Quindi il Fiscal Compact va sicuramente ridiscusso e rinegoziato per periodi di crisi ma non puó essere abolito. Va considerato inoltre che l’Europa non chiede di gestire il Fiscal Compact solo con aumento della tassazione. Il fatto che la nostra politica non é mai stata in grado di agire sui propri costi non é colpa dell’Europa. Dire che Fiscal Compact = piú tasse é sbagliato o almeno non é una regola dettata dall’Europa ma un limite di chi ha governato e governa l’Italia. Se il punto si fosse chiamato “Rimodulazione del Fiscal Compact” avrebbe avuto una ragione ma “Abolizione” a casa mia vuol dire qualcos’altro.

3. Adozione degli Eurobond. Gli Eurobond potrebbero essere anche un’altra via di finanziamento anche se credo che spostino solo il problema piú in lá nel tempo ma non lo risolvano. Gli Eurobond sono il metodo migliore per spostare ai nostri figli il problema del debito un pó come Craxi ha fatto alla mia generazione. In ogni caso i paesi Euro-forti (o disciplinati?) non li vogliono perché non vogliono pagare per chi non ha mai cercato di ri-organizzare il proprio Stato. Non ci dobbiamo stupire per il rifiuto, dopo aver speso allegramente in finanza pubblica i vantaggi dell’Euro adesso i paesi piú deboli non accettano le regole di rientro (Fiscal Compact, pareggio di Bilancio). C’é chi forse con un 80% di Debito/PIL si potrebbe sentire un po’ preso in giro, no? Inutile anche ribadire sempre la scusante che “anche i migliori hanno sforato” (gli smemorati di Berlino). É vero l’hanno fatto ma in periodi diversi e senza crisi. Bravi loro, si stavano ri-organizzando. Noi invece abbiamo incrementato le spese quando invece potevamo fare lo stesso e abbiamo aspettato la crisi per capire che era la strada sbagliata. C’é chi riesce a pianificare la gestione di un paese e c’é chi invece ha una visione a 2 mesi. Non é colpa dell’Europa, ognuno ha i politici (e i movimenti) che si merita.

Gli Eurobond in ogni caso sono in palese contrasto con:

  • Punto 1. Chiedere il Referendum sull’Euro con chiaro scopo di uscirne va in contrasto con gli Eurobond.
  • Punto 2. Non si puó chiedere l’abolizione delle regole per limitare la spesa facile/debito (garanzie) e chiedere nello stesso tempo garanzie comuni con gli Eurobond? Cioé l’Italia ricomincia a spendere tranquillamente dall’alto (o basso) del suo 120% debito/PIL mentre altri paesi come la Germania o l’Olanda garantiranno gli interessi? Interessante logica ma forse difficile convincere tutti. Direi impossibile.
  • Punto 7. Come per il Fiscal Compact é in controsenso cancellare le regole per le garanzie e chiedere che qualcun’altro garantisca per noi.

 4. Alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune. Se finalizzata alla creazione di accordi particolari per rilanciare reciprocamente l’economia puó essere una strada percorribile. Se finalizzata alla creazione di un “Euro 2” per i paesi del Sud d’Europa (come dichiarato piú volte da Grillo) allora va in contraddizione con gli altri punti. Si vogliono veramente fare gli Eurobond solo fra Italia, Spagna, Portogallo e Grecia? Possiamo dare un’occhiata agli spread per capire che non avrebbe nessuno valore aggiunto ma solo tanti problemi (aggiunti).

5. Investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio. Punto condivisible. Potrebbe essere una delle strade per ridiscutere i limiti Europei per un certo periodo. Non puó essere peró una scelta definitiva ma sicuramente un buon metodo per rimodulare Fiscal Compact e Pareggio di Bilancio.

6. Finanziamenti per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni. I finanziamenti alle attivitá agricole sono giá molto alti nella comunitá Europea. Forse troppo. Le politiche agricole pesano per il 39% dei fondi Europei e molto spesso hanno creato distorsioni e problemi ai mercati locali. Sembra strano che si voglia continuare in questa direzione e non é chiaro perché i finanziamenti debbano essere finalizzati ai soli consumi interni. Se un’azienda esporta con successo dei prodotti nazionali perché dovrebbe essere esclusa dagli aiuti? Non crea anch’essa ricchezza e lavoro?

7. Abolizione del pareggio di bilancio. Come per il Fiscal Compact non ci si puó esimere dalle responsabilitá comunitarie e nello stesso tempo chiedere agli altri paesi di garantire per noi (Eurobond). Anche in questo caso ridiscuterne i contenuti ha un senso chiederne l’abolizione é una mancanza di serietá per gli impegni presi. Dire che gli “impegni” non sono stati presi dalla popolazione ma da un’entitá grigia al di sopra di tutti é una fesseria che tende a dare una lettura distorta della realtá. Nemmeno ICI, IMU, TARSU, TARES, TASI, TARI, IRPEF, IRAP, IVA, sono state decise dalla popolazione ma non per questo bisogna cancellare lo Stato. Bisogna cambiarlo.

Riflessioni

I punti sono come sempre un titolo con poche indicazioni sul modo per raggiungerli ma per questo il M5S non si differenzia dagli altri partiti. Mi auguro in futuro verranno rilasciati piú dettagli sulla loro fattibilitá e qualche numero in piú a supporto degli stessi. La lista presenta delle evidenti contraddizioni fra i punti stessi. In generale la paura per questi 7 punti é che piuttosto che essere anti-Euro é di essere Pro-Spesa. In un paese come l’Italia in cui la politica si é sempre distinta per una spesa illimitata, togliere i limiti é pericoloso. Possono essere ridiscussi ma non certo aboliti. L’idea di avere una nuova moneta sotto controllo nazionale (cioé con libertá di stampa illimitata come era per la lira da inflazione continua) non risolve i problemi di spesa. Il denaro non viene moltiplicato solo stampandolo ma rimane carta. Questo concetto é  costantemente trascurato e omesso. Aspettiamo che i nuovi moschettieri della fanta-economia Messora, Barnard e Napoleoni ci spieghino la via. Ricordo che l’Inflazione (conseguenza diretta della stampa illimitata di denaro) é un’ulteriore tassa sui cittadini sopratutto per quelli meno abbienti.

Prendo in prestito un commento sul programma Europeo M5S: “È il festino finale d’un Paese che appare anch’esso sempre piú sconnesso dalla realtà, sognando il benessere senza il lavoro, la tecnologia senza l’industrializzazione, la credibilità internazionale senza il rispetto degl’impegni. Contro questa tragica demagogia serve una robusta dose di realismo liberale.”