Il Grafico perfetto per i nostalgici della Lira. Svalutare per essere piú poveri.

Proprio ieri sono capitato su un grafico che reputo perfetto nella sua semplicitá. Il grafico riesce perfettamente a dimostrare quali sono gli effetti delle svalutazioni (poco competitive). Riesce a visualizzare bene uno dei grossi problemi della passata gestione monetaria Italiana ovvero quella fase storica a cui molti sognano di tornare ovvero: “Gli anni della Potente Lira e dell’autonomia monetaria”. Anni in cui a detta di molti si poteva “svalutare” la moneta per essere piú competitivi e crescere come cinesi.

Il grafico é stato preso da questo sintetico post di noise from amerika. La discussione di base era relativa alla differenza fra le retribuzioni salariali annue dei 4 maggiori paesi europei: Germania, Francia, Italia e Spagna. Il punto di partenza é la bella favola della Germania che abbassa gli stipendi per essere competitiva.

Come é facile notare diventa difficile affermare che la Germania gioca sulle retribuzioni per essere competitiva. La Germania infatti é il paese con la maggior crescita e con gli stipendi piú alti ma questo non é il punto del mio post.

salari_medi_annuali_1990_2015_costanti_Copia

L’esercizio che faccio é di evidenziare un altro aspetto evidente nel grafico e per questo ho bisogno di fare alcune modifiche come segue.

salari_medi_annuali_1990_2015_costanti_No Infl

Cosa ho evidenziato in questo grafico:

  • La data del 1999 in cui é stato introdotto l’Euro valutario
  • La data del 2002 in cui é stato introdotto il contante Euro.
  • La svalutazione della Lira del 1992 cioé Il punto fondamentale di tutto il discorso e motivo di questo post.
  • L’ipotesi di un andamento dei salari Italiani senza tenere conto della svalutazione del 1992. Esercizio brutale di spostamento in verticale del grafico Italiano come se dal 1992 al 1995 l’Italia fosse cresciuta come la Francia senza alcuna svalutazione.

Non credo servano esperti economici per leggere il nuovo grafico ma per i nostalgici della Lira facciamo qualche puntualizzazione:

  • Come é chiaro l’introduzione dell’Euro (sia valutaria che con contante) non ha cambiato la curva dei salari e quindi non é la causa del loro basso valore rispetto al resto dell’Europa. Non esistono infatti flessioni rilevanti nel grafico dopo la sua introduzione. L’unico evento che ne ha fatto crollare i valori é la crisi del 2008 da cui non siamo ancora usciti e direi non per colpa dell’Euro.
  • La svalutazione competitiva? Certo un pó di inflazione fa sempre bene ma quando un paese svaluta solo per i suoi problemi finanziari di debito non é propriamente quello che si intende per svalutazione competitiva.
  • La svalutazione é la tassa piú ingiusta che esista.  Il grafico evidenzia molto bene questo aspetto spesso dimenticato. Se continuo a svalutare il costo della vita aumenta e le categorie piú deboli ne patiscono maggiormente le conseguenze. Se sono un miliardario non é certo un 10% di inflazione che mi cambia la vita. Se guadagno 1.200 euro e di colpo ne perdo 120 scendendo a 1.080 sicuramente ho delle difficoltá maggiori.
  • La svalutazione porta conseguenze nel lungo periodo. Come si vede chiaramente dal grafico la svalutazione ha velocemente ridotto il valore dei salari che poi non sono piú riusciti a recuperare il crollo e sono rimasti traslati verso il basso. Ma non dovevamo essere competitivi?
  • E se non avessimo svalutato? Spostando il grafico dell’Italia verso l’alto cioé ipotizzando brutalmente (e non correttamente ma é solo un esercizio)  che non ci sia stata svalutazione e che l’Italia avesse seguito una crescita speculare alla Francia, dove sarebbero gli stipendi? Il grafico nonostante sia un approssimazione non reale (ma significativa) ci dice che se i nostri cari politici invece di svalutare avessero provato a gestire l’efficienza del sistema gli stipendi medi annuali sarebbero a 31.000 Euro invece che a 28.000 cioé 3.000 piú alti. Mica bricciole.

Conclusioni

  • Fino allo sfinimento é necessario capire che nonostante l’Euro/Unione Europea hanno sicuramente dei limiti che vanno sistemati, NON sono la causa delle attuali condizioni dell’Italia. L’Euro non ha mai fatto crollare il nostro paese e i motivi delle sue pessime condizioni sono da ricercare altrove, nell’incapacitá di fondo e di lungo periodo di una classe politica che non é in grado di riformare l’Italia con quello che serve per sopravvivere nell’economia odierna.
  • Chi crede che la Nuova Lira possa essere il proiettile d’Argento che risolve tutti i problemi sta semplicemente seguendo un falso modello. Il controllo della moneta e la sua svalutazione é sempre stato utilizzato per migliorare i conti pubblici evitando di ridurre spese e indebitamento del paese ma non sicuramente come un’arma di competizione economica.
  • La svalutazione ha degli effenti pratici e dirompenti che colpiscono le classi piú deboli. La forte svalutazione del 1992 ha semplicemente traslato la crescita dei salari verso il basso. In parole povere é aumentato il costo della vita, il potere di acquisto e si sono ridotti i salari. Se fosse stata “competitiva” il grafico avrebbe avuto delle accelerazioni cioé dei cambi di ripiditá come quelli spagnoli dopo il 2006. In Italia peró questo non é mai avvenuto segno che il problema non é la moneta ma la scarsa efficienza del sistema paese.

Volete la lira? Nessun problema ma preparatevi nel caso migliore a diventare ancora piú poveri. 

I dati del grafico sono presi dalle seguenti tabelle OCSE.

Il Capodanno di Colonia visto dalla Germania

Si é letto e sentito molto nell’informazione Italiana a riguardo dei fatti avvenuti qui a Colonia la notte di Capodanno ma come sempre capita le varie notizie trasposizioni in salsa Italiana tendenti ad evidenziare quello che piú serve alla propria causa, qualunque essa sia. Colpa della Merkel, sono i rischi dell’immigrazione, é una questione di integrazione, fuori tutti etc.

Ma cosa si dice qui in Germania a riguardo? Ho letto (a fatica) un pó di articoli sui fatti di Colonia che per ragioni statistiche non possono essere presi come IL punto di vista unico tedesco ma solo come indicazione del livello di dibattito in Germania in questi giorni.

Partiamo da un documento ufficiale ovvero il report della notte di Capodanno redatto dal Ministro degli Interni della regione Nordrhein-Wesfalen a cui Colonia appartiene.

In generale il report riporta la cronostoria degli eventi ed evidenziando in modo non proprio velato alcune colpe della Polizia di Colonia. Il report contiene tutte informazioni giá note ovvero che nella sera di San Silvestro un gruppo molto folto di stranieri (si parla di 1000 persone) prevalentemente Arabi e Nordafricani si é radunato nella piazza della stazione centrale di Colonia e dalle 21:00 fino a notte inoltrata ha festeggiato in modo violento l’arrivo del nuovo anno. Persone di etá compresa fra i 15 e i 35 anni in evidente stato di ebrezza sono passati dal lancio di fuochi artificali sulla folla alle molestie sessuali e furti sulle donne che si trovavano nella piazza e nelle zone limitrofe.

Oltre 500 le denunce di cui un 45% per molestie sessuali. Donne che dichiarano di essere state aggredite da persone che le toccavano in modo violento nelle parti intime per poi rubare portafogli, smartphone, carte di credito come riportato dal quotidiano Stern e dettagliato dal Bild. Insomma un evento anomalo per la Germania ma per qualunque paese Europeo almeno a mia memoria.

La politica tedesca si rivela molto vicina a quella Italiana per addossare le colpe all’esterno. Il Land Nordrhein-Westfalen (NRW) é guidato dalla sinistra dell’SPD mentre la Germania dal Centrico CDU di Frau Merkel. Il ministro degli interni Ralf Jaeger che ha redatto il report (SPD) accusa la Polizia di Colonia di inefficienza mentre il il partito CDU accusa l’SPD che guida la regione NRW di completo fallimento. Insomma la solita guerra della politica che cerca di scaricare le colpe sulla fazione opposta.

Il Capo della Polizia di Colonia é stato messo in pre-pensionamento dopo gli eventi di Capodanno ma é ovvio che esistono molti dubbi sulle reali responsabilitá della Polizia. Viene riportato da molti quotidiani tedeschi un post facebook di un ex agente di Polizia che per 3 anni ha prestato servizio presso la stazione centrale di Colonia. L’Ex poliziotto ovviamente difende l’operato della Polizia dicendo che i suoi 3 anni in Stazione sono stati i piú difficili. Le difficoltá sono le stesse che abbiamo in Italia: criminalitá diffusa e impossibilitá per le forze dell’ordine di reprimere efficacemente. L’Ex Poliziotto infatti dice che la legge tedesca non aiuta la sicurezza del paese. Spesso le persone incriminate non possono essere espulse. Spesso le persone accusate di ruberie o piccoli crimini sono all’interno del processo di richiesta dell’Asilo politico e quindi non possono essere punite a dovere. Anche carcerazioni minori di 3 anni non influenzano il processo di richiesta asilo. Il risultato é che molti stranieri delinquono e rimangono impuniti e impunibili. Le colpe della Polizia sono quindi ridotte se la legge che li dovrebbe aiutare non é adeguata alla situazione, anche in Germania. Nel Post viene comunque chiarito il fatto che non bisogna per questo essere contro l’Asilo Politico perché ci sono popolazioni che necessitano aiuto ed é dovere darglielo. Il problema come sempre é distinguere chi lo sfrutta per delinquere e chi ne ha veramente necessitá.

Personalmente credo che la notte di San Silvestro sia stato un evento imprevedibile e di portata troppo grossa per essere gestito dalla polizia in servizio. Gli agenti erano comunque circa un 60% in piú rispetto all’anno precedente ma sempre 150 circa. Erano in campo anche i gruppi anti sommossa ma gestire in maniera imprevedibile 1000 persone violente e ubriache non é proprio cosa di tutti i giorni. Se si pensa che per le manifestazioni programmate della destra estrema il numero di Poliziotti é spesso maggiore dei manifestanti stessi il paragone é presto fatto. Oltretutto la resistenza a intervenire in modo duro é forse legata anche alla paura di possibili atti di terrorismo che non vanno mai esclusi a priori. L’anomalia non é il mancato intervento della Polizia ma il comportamento di questi gruppi di persone.

“Ma perché cosí tanti Nord Africani in Germania sono criminali?” é il titolo di un altro articolo che potrebbe ricordare i soliti Libero o Il Giornale ma che invece dimostra lo stile tedesco dell’informazione: a domanda (nel titolo) serve una risposta e non una teoria etnica dell’ultimo minuto per raccogliere consensi come invece capita nella stampa Italiana. L’articolo infatti presenta percentuali molto alte di criminalitá nelle comunitá Magrebine nel NRW ed in particolar modo a Duesseldorf e Colonia. Si parla di oltre il 40% di criminalitá nelle comunitá. Certo i numeri tedeschi dell’immigrazione dal Magreb sono molto minori rispetto a quelli Italiani poiché si parla di comunitá di qualche centinaio di persone. Nonostante i numeri assoluti i tedeschi si interrogano sul perché di queste alte percentuali e sembrano avere una spiegazione molto ragionevole. Vorrei leggere spesso analisi del genere ma il giornalismo filosofico e filopolitico Italiano purtroppo non lo permette.

Nell’articolo infatti si tende a mantenere il problema relegato alla comunitá magrebina (Marocco, Algeria e Tunisia) tenendo correttamente fuori dal radar le varie comunitá che vengono a chiedere Asilo Politico. Non fare di tutta l’erba un fascio é giá buona norma e un ottimo punto di partenza che noi ci sognamo in ItaGlia. L’articolo é comunque in qualche modo critico sul processo di Asilo Politico poiché lo denuncia come mezzo utilizzato dalle comunitá Magrebine per venire in Germania. Sembra facile infatti recuperare un passaporto falso Siriano, spesso molte persone cercano di imparare le inflessioni arabe della lingua Siriana per eludere i controlli e tutto questo per essere incanalate erroneamente nel processo di richiesta di Asilo. Per la Germania é ovvio che un immigrato Magrebino non ha diritto a nessun asilo politico e quindi per legge potrebbe essere espulso con una certa facilitá ma una volta incanalato nel processo ufficiale e prima di essere (forse) scoperto ha un certo tempo per raccogliere i soldi per la sua famiglia. L’articolo scrive infatti che nei paesi del Magreb spesso é il figlio maggiore che viene investito dell’incarico di raggiungere la Germania col trucco dell’Asilo politico. La procedura tedesca é lunga e faraginosa e spesso dura dai 2 ai 3 anni prima che il richiedente vada davanti alla corte per il giudizio finale. In questi 2-3 anni la persona risulta quasi intoccabile e la ricerca in breve tempo di denaro la porta ovviamente verso i metodi piú rapidi ovvero la criminalitá. In aggiunta il Marocco sembra non fare grosse opposizioni a questi metodi poiché i soldi riportati in patria servono anche al paese. Sembra infatti che l’ambasciata Marocchina non sia molto cooperativa nel rilasciare i nuovi passaporti per il rimpatrio e quindi i tempi si allungano ulteriormente.

Ma cosa pensano i tedeschi dell’accaduto?

Difficile fare una media ma sicuramente ci sono un pó tutte le reazioni. Chi accusa la Polizia di non aver protetto le persone, chi accusa l’immigrazione di portare questi problemi, chi dice che é un problema culturale e chi insiste sulla necessitá di integrare maggiormente le persone che arrivano in Germania.

In Germania come in Italia le frange estremiste hanno ovviamente utilizzato l’accaduto per accusare i rifugiati e il processo di accoglienza come origine di tutti i mali ma sappiamo bene che nonostante l’immirazione generi problemi non puó essere tutta definita come problema. Forse il problema come sempre é la capacitá di creare una legislazione in grado di gestirla in maniera corretta. L’Europa tutta ha dimostrato negli ultimi anni un’estrema incapacitá in merito.

La notte di San Silvestro é stata sicuramente un esempio di quante differenze culturali ci siano in alcune popolazioni. Purtroppo queste differenze si sono dimostrate molto forti sopratutto nel comportamento verso le donne. Molti sociologhi in Germania avevano giá previsto questo tipo di reazione da parte di alcuni gruppi etnici poiché tristemente sono presenti e radicati nei paesi di origine. Questo é ovvio agli occhi dei tedeschi che per questo non si nascondono dietro alla paura di essere definiti razzisti solo perché criticano un atteggiamento fortemente sbagliato di alcuni stranieri. Nello stesso tempo peró la razionalitá tedesca non esita a delimitare il problema per quello é ovvero 1000 persone sono percentualmente poche rispetto al numero totale di immigrati e quindi generalizzare non é (statisticamente) corretto. L’effetto mediatico é stato forte ma l’approccio pragmatico tedesco evita derive populiste.

Non che per questo i tedeschi a cui parlo siano contenti, come in ogni paese si sentono traditi dalle persone che accolgono e chiedono regole piú severe per punire i colpevoli e aiutare gli onesti. Nulla di sbagliato se la razionalitá nell’analisi ha il sopravvento sulla “percezione” distorta della popolazione.

Insomma i problemi tedeschi sembrano molto vicini a quelli Italiani, la politica tedesca lotta con le stesse armi di quella Italiana ma la grossa differenza sta nel fatto che si leggono/sentono commenti molto piú analitici di tutte le filoasservite teorie dei poco razionali Italiani. Vedremo come nei prossimi mesi i Tedeschi gestiranno il problema che é ancora aperto e in intensificazione viste le previsioni sugli arrivi.

Letture per il weekend – 10 Ottobre 2015 Weekend reading – October 10 2015

Ma la colpa é solo di VW oppure di tutta l’Europa? [link all’articolo]

Interessante articolo sulla fusione nucleare… che sia la volta buona? [link all’articolo]

Le incredibili autovetture copiate in Cina. [link all’articolo]

Gli Attacchi DDoS sono raddoppiati nel 2015 secondo Akamai. [link all’articolo]

Vodafone introduce le chiamate su Wifi in UK. [link all’articolo]

Un interessante articolo sulla decentralizzazione dei contratti di lavoro. Nonostante fossi personalmente a favore, non tutto sembra essere positive e I rischi sembrano essere grossi. [link all’articolo]

Le novitá del nuovo iPhone 6S. [link all’articolo]

Il nuovo Chromecast. Se non avete quello vecchio compratelo, i vantaggi sono sempre moltissimi. Parola di utilizzatore. [link all’articolo]It is a VW fault or the whole Europe problem?  [link to the article]

The incredible car copies made in China. [link to the article]

Akamai says the overall DDoS attack number doubled during 2015 [link to the article]

Vodafone introduces wifi calls in UK. [link to the article]

The new Chromcast. If you don’t have the old one buy it. Being a user I can say it is a very useful device. [link to the article]

Letture per il weekend – 12 Settembre 2015

Perché il paragone fra la cancellazione del debito Tedesco del dopoguerra e quello Greco non ha una logica. [link all’articolo]

I falsi numeri dell’economia cinese. [link all’articolo]

Gli esperimenti di mercato del dirigismo cinese. [link all’articolo]

Milano 2030, le previsioni demografiche in 15 anni.  [link all’articolo]

Gli utenti degli smartphone sono sempre piú sotto possible atacco di hackers. Qui la dimostrazione di come dalla Germania si possa ascoltare una chiamata fra Regno Unito e Australia. [link all’articolo]

I Luoghi pi’u belli da vedere al mondo second la Lonely Planet. [link all’articolo]

Il marketing Europeo dell’immigrazione e il pragmatismo Tedesco

L’Europa sta perdendo pezzi e credibilitá giorno dopo giorno. Nonostante Io creda che l’Europa sia l’unico futuro a cui possiamo sperare per sopravvivere in questo mondo globale, non posso che condividere le critiche degli Euro-scettici sull’attuale gestione politica Europea.

Negli ultimi anni l’Europa ha fallito su quasi tutti i fronti. Solo la politica monetaria di Mario Draghi é stata l’unica salvezza ma come sappiamo sono state le scelte politiche a mancare.

L’Europa ha fallito un pó ovunque:

– A proteggersi dalla crisi in maniera organica. Ogni paese ha fatto le proprie scelte entro i limiti contabili forzatamente irrigiditi da una Germania inflessibile.

– A risolvere il problema Greco prolungando l’agonia di un paese oltre ogni limite immaginabile e arrivando nel 2015 allo stesso punto di partenza del 2012.

– A risolvere il problema dell’immigrazione lasciando la gestione a carico dei paesi del sud Europa per poi svegliarsi nel 2015 di fronte ad un esodo che iniziava a manifestarsi anche via terra.

Proprio di questo ultimo punto mi piacerebbe spendere qualche parola. Non tanto per parlare di nuovo dei “numeri dell’immigrazione” (qui e qui per ri-leggere i post sull’argomento) ma per riflettere su quanto si é visto nelle ultime settimane.

Mi riferisco al repentino risveglio dei paesi del nord Europa che come per incanto si sono risvegliati dal torpore e hanno iniziato ad avere un atteggiamento estremamente aperto verso i profughi del medio oriente. Nello specifico mi riferisco alla Germania che negli ultimi giorni si é lanciata in affermazioni molto accomodanti dichiarando la sua assoluta apertura ai profughi.

Negli anni precedenti quando i morti nel canale di Sicilia salivano giorno dopo giorno questo non sembrava un problema mentre stranamente adesso sembra tutto cambiato. Ma cosa é successo ai tedeschi?

Bisogna essere comunque sempre obiettivi e ammettere che con i numeri la Germania si é sempre dimostrata il paese con piú accoglienza fra i paesi Europei. Forse lo ha fatto fuori dai riflettori dei media concentrati sugli sbarchi nel sud dell’Europa ma in ogni caso lo ha fatto.

Nella figura sotto i numeri dei rifiugiati in Europa a giugno 2015.

Refugees EU June 2015Come si vede il numero di persone accolte in Germania é nettamente maggiore rispetto agli altri paesi. Considerando che la popolazione Tedesca non é sette volte quella Italiana anche il rapporto profughi/cittadini non dovrebbe preoccupare troppo gli Italiani e i politici che alimentano le loro fobie inesistenti.

Nonostante la Germania sia sempre stata un paese accogliente, nelle ultime settimane sta partecipando insieme ad altri paesi ad un momento di notorietá sull’argomento dell’immigrazione o meglio, a mio modo di vedere, ad una grande campagna di marketing.

Porte aperte in Germania annuncia la Merkel, profughi accolti con applausi e cibo nelle stazioni Tedesche. Ma cosa é successo? Dopo essere stati indifferenti alle morti in mare come fosse un problema del solo Sud Europa adesso cosí repentinamente é diventato un problema Europeo?

Come sempre al nord non si perde tempo per farsi piú belli rispetto ai pigri meridionali d’Europa?

Riflessioni (solo personali) sul marketing Europeo

Credo fortemente che l’Europa dopo i fallimenti degli anni passati debba in qualche modo “rifarsi una nuova faccia”, dimostrare al mondo che il sistema dell’EU non é un gruppo scomposto di Stati ma un’entitá unica e compatta (buona fortuna). Questo problema penso sia piú forte quanto piú a nord ci spostiamo ed in particolare qui in Germania. La poca flessibilitá Tedesca degli ultimi anni ha in qualche modo prolungato situazioni di crisi che forse potevano attenuarsi piú velocemente.

La Germania secondo me vuole dimostrare al mondo di non essere una nazione di inflessibili contabili che governa malamente l’Europa ma un paese aperto e generoso. A ruota seguono poi gli altri paesi e l’Europa in generale come dimostrano le dichiarazioni di Junker.

La Germania ha sempre accolto molti profughi ma ovviamente non era un paese confinante come l’Italia e quindi i problemi della prima accoglienza erano limitati, Dopo essersi rifiutata di accollarsi i costi dei controlli marittimi nel Sud Europa adesso preferisce gestire la cosa in maniera autonoma raggiungendo anche il doppio obiettivo dell’immagine internazionale.

Ma quale poteva essere in questo caso l’alternativa?

Nessuna perché non c’erano piú lontani gommoni a Lampedusa ma treni pieni di persone provenienti dall’Est Europa.

In ogni caso bloccare gli arrivi sarebbe stato troppo brutto e quindi ecco la carta dell’apriamo a tutti. Una scelta secondo me quasi obbligata.

Ma da buoni pianificatori i Tedeschi stanno accelerando il piano B. Piano B?

Quello che i media non ci dicono sulla Germania: La pragmatica deportazione nei Balcani

Un particolare é peró stato trascurato dalla sempre pessima informazione Italiana: La Germania contemporaneamente all’accoglienza sta aumentando la cosidetta deportazione dei profughi di Guerra di altri paesi come: Macedonia, Serbia, Albania, Bosnia. Paesi che i tedeschi adesso inseriscono nella lista dei “senza rischio”e quindi nel pragmatismo tedesco queste persone non hanno piú diritto all’Asilo politico. La Germania sta infatti rifiutando molte richieste provenienti da questi paesi in favore delle nuove dal Medio Oriente e aumentando i rimpatri.

La cosa puó sembrare ragionevole e molto probabilmente é quello che tanti politici Italiani che fanno della lotta all’immigrazione il loro unico programma vorrebbero per l’Italia.

Chiariamo: in Italia sarebbe impraticabile perché non offrendo asilo a praticamente nessuno e preferendo l’immigrazione clandestina alle regole e  controlli rimane poco da deportare. Spiegatelo voi a Salvini perché io non grugnisco.

Questo pragmatismo peró sembra portare ad alcune situazioni un pó critiche come per esempio giovani nati in Germania e deportati dopo 20 anni nella loro Serbia. “Loro” mica tanto considerando che in molti casi non ne conoscono nemmeno la lingua come racconta questo articolo (fonte non verificata e quindi potenzialmente fuorviante). In pratica vengono deportate anche persone che negli anni si erano integrate nel tessuto tedesco.

Pragmatismo estremo?

No, per quello che conosco i tedeschi semplice inflessibilitá nell’applicare regole che forse potrebbero essere riviste a seconda dei casi. Ma é un mio personale commento e quindi vale come tale.

In ogni caso questo meccanismo di deportazione é in continuo aumento in Germania per poter fare posto ai nuovi arrivi dal Medio Oriente. La Germania ha infatti un collaudato sistema di rimpatrio aereo come viene descritto in questo articolo (in questo caso fonte certificato essendo un’importante testata giornalistica tedesca). La macchina della deportazione sembra ben piú oliata di quella dell’accoglienza ma questo non appare nell’informazione giornalistica Italiana. Nell’articolo vengono inoltre anche presentati in maniera precisa i costi di questi voli charter utilizzati per i rimpatri. É possibile anche selezionare ogni singolo volo per vedere il numero esatto di deportati e relativi costi in perfetto e preciso stile tedesco.

Questa deportazione non gioca sicuramente a favore dell’immagine della Germania aperta ma almeno fa capire quanta differenza esiste fra l’informazione Italiana e quella tedesca.

In ogni caso se i tedeschi sono cosí bravi ad accogliere sono altrettanti bravi a restituire anche dopo decenni i favori fatti.

In Germania tutto ha un costo anche la generositá ma di questo me ne ero giá accorto purtroppo vivendoci.

Letture per il weekend – 22 Agosto 2015 Weekend reading – August 22nd 2015

Sito che mostra la reale dimensione dei vari paesi del mondo dimostrando che quello rappresentato nelle cartine geografiche  é una distorsione delle reali dimensioni specialmente nei paesi nordici. Iniziate con la Groenlandia e vedrete la differenza. [link all’articolo]

Google cambia nome.  [link all’articolo]

Un grafico che mostra la nuova organizzazione di Google. [link all’articolo]

Negli USA si fanno i test per l‘ accesso a 10Gbps. [link all’articolo]

Eco-mostro Nazi in Germania. [link all’articolo]Web sites which shows the real size of countries in the world. It demonstrates what we see in the world map is a distorsion of the real dimensions especially for nordic countries. Start with Greenland and you’ll realize the differences. [link to the article]

Google changes its name.  [link to the article]

A Graph which shows the new Google organization. [link to the article]

In US they’re testing 10Gbps access already. [link to the article]

An old and huge abandoned Nazi holiday place in Germany. [link to the article]

Quell’orda di migranti e il distacco dalla realtá dell’informazione Italiana…

Sull’immigrazione trovate un folto numero di post su questo blog ma questo é solo un piccolo commento. Leggete quiquiquiqui e qui per capire quanto i numeri del problema si discostino dai racconti della politica e dell’informazione. In questo Agosto probabilmente per colpa del grande caldo e della mancanza di altri argomenti la letteratura fantascientifica dell’informazione Italiana si é moltiplicata.

La concentrazione sull’emergenza migranti e sull’invasione straniera ha tenuto compagnia ai nostri concittadini in vacanza al mare. Probabilmente molti avranno passato notti insonni pensando a quante persone potevano approdare proprio sulla loro spiaggia e magari rubare tutto il loro denaro o ancora peggio usare violenza sulla sua famiglia.

Fra una focaccia e un gelato si saranno moltiplicati i commenti del tipo “non se ne puó piú”, “e dove li mettiamo?”, e la sempre in voga “ci tolgono il lavoro”.

Ho letto uno spaventoso articolo che raccontava dei “… 50 migranti arrivati oggi a Genova”. EMERGENZA.

Eh sí perché come la stampa e i politici ci dicono, l’invasione é forte e l’emergenza va di conseguenza. I politici Leghisti hanno rinforzato la dose perché del maiale non si butta via nulla.

Qui sotto una lista di titoli vari che ho trovato con una semplice ricerca su Google. Si riferiscono ad un periodo di 15 giorni fra l’inizio di Agosto e Ferragosto e provengono da differenti testate giornalistiche: Il Corriere, La Stampa, il Manifesto, La Repubblica, il fatto quotidiano, il Giornale etc. Insomma nessuna linea politica particolare ma un bel mix di opinioni.

Comune denominatore: l’INVASIONE.

Immigrazione Giornali

…e poi ti imbatti in un twit di un professore di Economia di Tor Vergata che posta un semplice grafico. Certo non sufficiente a definire con precisione il problema ma utile a capirne le proporzioni.

Nel grafico i richiedenti Asilo di un solo paese: la Siria in un periodo di 4 anni…

4 anni

L’emergenza Italia la vedete in basso a destra in colore rosso.

Da Italiani come dice il Professore dovremmo sentirci offesi di questo rifiuto. Ma come risponde un lettore al twit…

“migranti sí ma mica fessi”

Siriani  Richiedenti Asilo

Per chi fosse interessato qui un articolo del professore Becchetti che spiega in maniera piú estesa il problema del distacco fra realtá e finzione informativa.

Letture per il weekend – 25 Luglio 2015Weekend reading – July 25 2015

Lo scandalo Giapponese della Toshiba.  [link all’articolo]

Utili commenti di tecnici sull’ accord Greco. Utile, molto utile leggere commenti fuori da bandiere, tifo o ragionamenti di pancia. [link all’articolo]

L’ Inghilterra pensa a pene di 10 anni per la pirateria on-line. [link all’articolo]

Osservazioni attente sugli annunciate tagli alle tasse di Renzi. [link all’articolo]

Giusto perché i numeri fanno la differenza. La Cina supera i 225Milioni di utenti 4G. [link all’articolo]

La vecchia battaglia tecnologica fra ATARI e AMIGA
UK thinks about 10 years jail for on-line piracy. [link to the article]

Only because numbers make the difference. China passes 225 Million 4G users.  [link to the article]

The old tech battle between Atari and Amiga

Letture per il weekend – 4 Luglio 2015Weekend reading – July 4 2015

Le 5 tecnologie che cambieranno il mondo della comunicazione mobile nei prossimi 10 anni.  [link all’articolo]

il 5G non é ancora nemmeno uno standard ma I giapponesi giá lo annunciano. [link all’articolo]

Comenti vari sulla situazione Greca: [link all’articolo],  [link all’articolo]  , [link all’articolo]   , [link all’articolo]

Le opinioni che si é fatto Itaka sulla questione Greca dopo aver letto qualche sorgente attendibile. [link all’articolo]

La penna che passa la scrittura direttamente allo smartphone. [link all’articolo]

Apple lancia il suo servizio di streaming musicale. Articolo con la descrizione dei vari streaming disponibili sul mercato. [link all’articolo]

Ericsson ci introduce alla prima demo di comunicazione mobile 5G. 6Gbps in downlink… certo é solo una dimostrazione ma le capacitá iniziano ad essere estremamente interessanti e le applicazioni forse rivoluzioneranno di nuovo il mondo delle telecomunicazioni.

Anche Casio si butta negli smartwatch. [link all’articolo]The 5 technologies that are going to change the communication world in the next 10 years.  [link to the article]

5G is still not a standard yet but japanese already announced it. [link to the article]

The Itakablog opinion about Greek situation based on some reliable reading. [link to the article]

The electronic pen which send the writing to the smartphone. [link to the article]

Ericsson introduces his first 5G demo. 6Gbps downlink. It is just a demonstration but the capacities are extremely interesting and the applications will change the communication market.

Casio launched the first smartwatch. [link to the article]

Le calende Greche. Riflessioni su un fallimento annunciatoGreek calends. Considerations about an announced failure

Nein-Greece  Sembra finalmente arrivata l’ora della veritá per la Grecia e per l’Europa. Dopo tanti anni di inutili negoziazioni su percentuali irrilevanti siamo alla resa dei conti di qualcosa che era giá chiaro da anni. La Grecia era ed é ancora un paese fallito. La situazione Greca sembra andare verso una conclusione che si preannuncia critica qualunque sia la direzione che prenderá. C’é molta letteratura sull’argomento e si scrive tutto il contrario di tutto rendendo alla fine difficile capire la complessa situazione.

Qui sotto un riassunto cronologico sugli eventi degli ultimi 6 anni con qualche riflessione sull’argomento.

Le calende Greche:

  •  Fine 2009: Il presidente George Papandreou dichiara che i governi precedenti hanno falsificato i bilanci per entrare nell’Euro. La situazione finanziaria della Grecia é sull’orlo del fallimento. Inizio della crisi Europea.
  • Maggio 2010: Primo paccheto di aiuti dai paesi Europei di 110 Miliardi per 3 anni
  • Nuovi tagli strutturali per 6,5 Miliardi per poter accedere a nuovi aiuti. La disoccupazione sale al 16%.
  • Altro pacchetto di tagli per 28 Miliardi fino al 2015 per accedere a nuovi aiuti Europei.
  • Ulteriore manovra di tassazione degli immobili per poter recuperare 2,5 Miliardi utili ad accedere ad un nuovo prestito di 8 Miliardi.
  • La tassazione sugli immobili non produce i suoi frutti e il governo Greco applica un drammatico taglio alle pensione e lascia in mobilitá 30.000 dipendenti pubblici.
  • Viene istituita la cosiddetta “troika” per il commissariamento della Grecia.
  • La Germania autorizza la creazione del fondo salva Stati che permette alla Grecia nuovi aiuti.
  • Il Governo Papandreu vorrebbe portare a referendum l’intervento della Troika ma gli viene impedito dalla Comunitá Europea con la minaccia di sospendere gli aiuti. Papandreu si dimette e nuove elezioni sono previste nell’Aprile 2012.
  • Febbraio 2012: Nuovi tagli al sistema pubblico Greco per poter accedere a 130 Miliardi di nuovi aiuti. Il default é di nuovo rimandato
  • Marzo 2012: Haircut del debito Greco. Gli investitori privati si vedono tagliare il loro credito del 50% con allungamento delle scadenze. Il default é chiaro ma non tecnico. La Grecia riesce cosí a cancellare 107 Miliardi di debito in scadenza.
  • Nel terzo trimestre 2014 l’economia Greca torna a stagnare crescere allo 0,7% dopo anni di recessione.
  • Gennaio 2015  Alexis Tsipras, capo del partito SYRIZA diventa Primo Ministro Greco.
  • Tsipras non ha mai accettato le condizioni imposte dall’EU, dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Centrale Europea.
  • Il 5 Luglio indice un referendum in cui chiede al popolo Greco di scegliere se accettare le richieste dei suoi creditori (SÍ) oppure di rifiutarle (NO).

Fonte : Wikipedia “Crisi Greca

Messaggi dalla Cronologia:

  • La Grecia é sempre vissuta oltre le sue possibilitá spendendo piú di quanto gli fosse permesso. Prima dell’Euro e ancora di piú dopo sfruttando i bassi interessi sul debito.
  • La negoziazione di questi anni fra EU e Grecia é stata la dimostrazione del fallimento politico Europeo. Nessuno in grado di prendere decisioni ferme. La maggiore responsabile é la Germania capace solo di forzare le proprie richieste senza peró prendersi in carico una vera e propria leadership Europea. La Grecia dal canto suo non é mai riuscita a portare al tavolo proposte valide per la ristrutturazione di un paese ma ha semplicemente applicato tagli alla spesa pubblica.
  • Tsipras come abbiamo giá scritto qui ha iniziato i suoi dialoghi con l’EU in modo estremamente poco professionale portando al tavolo condizioni incredibilmente scarse. Le correzzioni future di Tsipras/Varoufakis non sono mai state all’altezza di una vera e seria trattativa e quindi la negozazione si é trasformata in un muro contro muro.
  • La UE dal canto suo si é sempre intestardita su misure spicciole andando anche a discutere percentuali di IVA ambito che non credo gli competa.
  • La proporzione fra posta in gioco (sopravvivenza della zona Euro) e misure richieste dalla UE é molto sbilanciata. La partita é importante e non andava giocata a percentuali di IVA da una parte e stupide proposte dall’altra (Un’esempio a caso, Lotta all’Evasione: dotare turisti e studenti di macchine fotografiche per immortalare chi non rilascia regolare scontrino… e non é purtroppo una battuta ma il programma di Varufakis)
  • Negli anni si é preferito salvare i creditori privati (Maggiormente banche Tedesche e Francesi) e spostare un debito da privato e pubblico. Forse non sempre é la cosa migliore perché chi ha deciso di “rischiare” gioca la partita fino alla fine.

Le domande piú diffuse: 

  • Di chi é la colpa maggiore di questa crisi? 
  • Della Grecia indubbiamente. I passati Governi Greci hanno sicuramente gestito in maniera pessima il proprio paese spendendo troppo in relazione alle potenzialitá economiche. Nel momento in cui é arrivato l’Euro il processo di spese pazze si é incrementato (come in Italia) sfruttando le migliori condizioni di credito. Invece di sfruttare il vantaggio Euro per pagare riforme si é preferito continuare a distribuire trattamenti di lusso ai propri dipendenti pubblici e pensionati raggiungendo livelli insostenibili.
  • Sicuramente NON é colpa della Germania. Per tante colpe che la Germania puó avere nel fallimento delle negoziazioni dei passati 6 anni, certo non puó essere accusata di avere generato la crisi. É vero, le Banche Tedesche erano le piú esposte in Grecia e tante grosse aziende tedesche facevano affari d’oro con la Politica Greca e specialmente col suo esercito. In pratica i Tedeschi hanno sempre apprezzato la spregiudicata predisposizione Greca al debito e l’hanno sfruttata finché possibile. Tutto vero ma non é comunque un buon motivo per accusare il creditore di aver creato il debito. Il debitore é e rimane l’unico responsabile della sua situazione finanziaria. Il problema come sempre é che il prezzo di una scadente gestione politica ricade  sulla popolazione.
  •  Si poteva risolvere la situazione prima?
  • Ho sempre pensato di sí ma…. nonostante sia sempre stato convinto che con una Germania meno testarda si poteva chiudere tutto piú in fretta, leggendo alcune fonti affidabili ho cambiato idea. Certo i Tedeschi sono di natura troppo egoisti per pensare all’Europa; come spesso accade nella vita di tutti i giorni qui in Germania prima loro e poi gli altri. Mi risulta difficile pensare ad una vera unione quando sarebbero proprio i Tedeschi a dover rinuciare essendo i piú ricchi. Pensare “alla Tedesca” che la Grecia possa diventare una Germania con Turismo é semplicemente un’idiozia. Un’unione richiederá sempre trasferimenti dai piú ricchi verso i piú poveri. Nonostante questi particolari non é stato il comportamento tedesco la causa della non risoluzione rapida della questione.  Le mie convinzioni che le cose potessero essere risolte in fretta sono cadute dopo aver letto questo illuminante articolo. Mi ha fatto capire che la questione é molto piú complessa di quanto si sente nei bar ovviamente. É proprio il DNA dell’Europa che non ha permesso purtroppo una risoluzione rapida. In pratica l’Europa non poteva forzare la Grecia piú di tanto. I vari governi Greci avrebbero dovuto fare il loro lavoro in maniera piú seria e organica dei soli tagli alla spesa pubblica. Servivano riforme che la Merkel non poteva sicuramente suggerire. Di seguito i punti salienti dell’articolo sopra citato:
  • Al tempo del primo prestito era chiaro che la Grecia era insolvente (cioé non sarebbe comunque riuscita a ripagare i debiti) e non illiquida (ovvero capace di ripagare i debito ma con bisognosa di liquiditá). In queste condizioni il FMI non avrebbe potuto fare prestiti perché scritto nelle sue regole interne. Solo paesi illiquidi. La EU vista la criticitá del momento e la paura di un collasso di tutto il sistema Europeo ha forzato la FMI a partecipare al piano di salvataggio della Grecia. In pratica l’Europa non poteva lasciare fallire la Grecia perché sarebbe crollato tutto e avrebbe causato una grossa crisi nelle banche che avevano investimenti ad Atene.  L’alternativa era il salvataggio diretto della Grecia (Bailout) da parte degli altri paesi Europei ma questo non era permesso dai trattati comunitari. Non si puó salvare un paese prendendone in carico i suoi debiti e dividerli fra gli altri paesi Europei. Si potevano cambiare le regole ma non cosí in fretta e sopratutto avrebbero creato una vera e propria Unione Fiscale con relativa perdita della sovranitá nazionale (quello che servirebbe e che non é mai stato fatto in questi anni). Quindi senza grosse alternative l’Europa ha iniziato a salvare la Grecia in maniera indiretta.
  • Quindi:
  • Il Fondo Monetario non poteva imprestare i soldi alla Grecia per regole interne ma lo ha dovuto fare sotto le pressioni dell’Europa che non aveva regole per gestire il fallimento. Il cambiamento dei trattati avrebbe richiesto troppo tempo e forse avrebbe raccolto molti veti. Considerando l’emergenza e la fretta forse é stata fatta la cosa migliore.  
  • Nessun paese Europeo puó andare in default secondo i trattati. Questo il problema alla radice. Se un paese potesse fallire anche gli investitori farebbero attenzione prima di imprestare soldi. Non é questione di generositá é questione di rischio. Se non esiste default gli investitori sanno che non rischiano ed infatti come é successo in Grecia prima si sono salvati i capitali privati (banche) trasferendo i loro debiti agli Stati Europei. Se fosse esistito il default  gli investitori sarebbero stati piú cauti.
  • É una questione puramente economica?
  • No Non é una questione economica. Attualmente il debito totale Greco é di circa 315Miliardi cosí distribuito:

debiti-grecia

  •  Il Valore che puó sembrare alto ma non rappresenta nemmeno il 2% del PIL Europeo. L’Ammontare di soldi che il Governo Americano ha speso in questi anni per combattere la crisi non ha paragoni con questi “spiccioli” Europei. Quindi perché non si prova a risolvere la questione visto che non conta economicamente? La questione é solo puramente politica e gestita politicamente male. L’Europa si é rivelata per quello che é: Un unione solo monetaria senza unione politica. L’EU non puó gestire politicamente un paese ma come si é visto nel caso della Germania non c’é nemmeno la voglia di farlo. La Germania ha imposto i suoi voleri come riflesso dell’umore del suo Bundestag e non delle reali necessitá Europee. L’Europa non é completa fintanto che non applica la sua sovranitá sui diversi stati. L’Unione Monetaria impone regole uguali in tutti i paesi e quindi una guida politica non nazionale. Questo concetto puó deludere i molti che invocano “La sovranitá nazionale” ed invece é proprio questo l’ostacolo principale ad una vera unione Europea.
  • La Grecia puó uscire dall’Euro?
  • NO. Per tanto che si continui a dire che l’uscita sarebbe la sua salvezza i trattati non consentono né all’Europa di espellere la Grecia né alla Grecia di uscire autonomamente. Bisogna prima cambiare le regole e tutti i paesi devono essere d’accordo.
  • La Grecia starebbe meglio fuori dall’Euro?
  •  NO. La solita favola della propria moneta e la possibilitá di svalutare. Se questa fosse la ricetta del benessere non ci sarebbero piú paesi poveri nel mondo. Ma la realtá é diversa e il valore della carta moneta é dato dalla competitivitá di un paese non dalla quantitá di carta moneta che si stampa. La Grecia non ha mai nemmeno provato a fare riforme. La Grecia é “un mondo di salari minimi elevati, di pubblica amministrazione collassata e marcia dalle fondamenta, di corporativismo malata” (fonte e ispirazione dell’articolo Phastidio.net). Anche fuori dall’Euro la Grecia non risolverebbe i suoi problemi congeniti.  Inoltre la Grecia non ha una vera e propria economia e non ha export, pre-requisiti per poter risollevarsi. Un’eventuale New Dracma porterebbe il paese in un’austerity ancora peggiore di quella esistente.
  • Che colpe ha Tsipras?
  • Sicuramente il debito Greco non lo ha generato lui. Tsipras ha sbagliato a fare una propaganda falsa. Sia lui che Varoufakis sapevano benissimo che l’austeritá non poteva essere combattuta. La Grecia non puó uscire da questa situazione senza sofferenze. In qualunque direzione si voglia andare esisteranno sempre tagli o riforme forti e necessarie. É vero che i Greci sono stati umiliati ma forse proprio dai propri Governanti. La Troika ha fatto i suoi sbagli ma non aveva i mezzi per forzare la Grecia alle riforme. Questo era un compito riservato al Governo Greco e nel caso di Tsipras ha sbagliato su tutta la linea dimostrando un’incapacitá totale. Le proposte di Varoufakis erano piú indicate in uno spettacolo di cabaret che in una negoziazione Europea.
  • Tsipras ha inoltre la colpa di aver indetto un referendum ed aver annunciato le sue dimissioni in caso di vincita del “sí”. Personalmente penso che il “sí” vincerá (Accettare le richieste della EU) e credo che anche Tsipras lo sappia. La sua mossa é il modo migliore per togliersi da una situazione troppo difficile da gestire. Sa di non essere in grado di gestirla ma la colpa andrá sulla decisione del popolo. In un mondo perfetto i politici corretti dovrebbe invece farsi carico della scelta popolare e continuare la negoziazione ma purtroppo il mondo reale é diverso. Dimettersi vuole  dire abbandonare il paese proprio nel momento in cui serve. Direi non il meglio che ci si puó aspettare da un politico, Tsipras per certi aspetti mi ricorda Schettino.
  • Pagano solo i Tedeschi?
  • NO. Ogni paese Europeo é esposto in relazione alle proprie capacitá: L’Italia di circa 40 Miliardi, la Germania circa 70 e la Francia circa 60. Pagano tutti e non solo i Tedeschi come costantemente ripetono nei loro Bar.
  • Cosa succederá adesso?
  • Difficile dirlo. La mia impressione é che cambierá poco per entrambi i risultati del referendum. Ci sará solo unrebilanciamento della forza Politica di Tsipras. Non esistono regole per uscire dall’Euro e quindi bisognerebbe prima farle con l’accordo di tutti i paesi. Poco probabile considerando la decisionalitá Europea dimostrata in questi anni.
  • Se vince il Sí: Tsipras sarebbe sfiduciato essendosi schierato con il No e secondo quanto ha dichiarato si dimetterá. Un comportamento piú responsabile sarebbe di accettare la decisione popolare e portare sempre avanti le trattative comunque. Mi aspetto in questo caso un nuovo governo “alla Monti” con il controllo Europeo.
  • Se vince il No: Tsipras si sentirebbe legittimato dal popolo Greco a portare avanti la negoziazione con qualche potere in piú nell’ímporre qualche cambiamento che sará comunque minimo. La contro proposta di questi giorni fa capire quanto Tsipras sia incoerente. Da un lato chiede il NO ma dall’altro continua a negoziare. La EU in caso del NO sarebbe sfiduciata e dovrebbe quindi alleggerire la negoziazione. La situazione economica non permette in ogni caso grossi sconvolgimenti né tantomeno prevede un’uscita dall’Euro. La EU anche in caso di NO puó tranquillamente continuare con la sua politica di austeritá. Il referendum é all’altezza del valore di Tsipras ovvero ridicolo. Corretto e democratico nella sostanza ma ridicolo nella forma. La sua domanda chiede al popolo Greco se accettare i termini delle richieste dei creditori. Una richiesta diversa peró risulta comunque compatibile con il NO appunto perché diversa. Insomma la sostanza non cambierá se non per un maggiore potere politico di Tsipras non sufficiente peró a cambiare la situazione economica che non puó essere cancellata da un referendum. Il problema maggiore del NO é quello di rafforzare in altri paesi Europei posizioni politiche anti Euro che sono in crescita di consensi. Nella sostanza queste forze politiche non avrebbero il potere di cambiare nulla ma rallenterebbero ancora maggiormente la ripresa giá difficile. Usano l’Anti Euro solo come propaganda di basso livello ma non avrebbero le capacitá per cambiare la situazione una volta al governo. Si ritroverebbero esattamente nella situazione di Tsipras, tante parole e poche possibilitá di fronte alla dura e cruda realtá dei fatti lontani dalla loro propaganda.

In ogni caso la EU ha perso credibilitá perché ha dimostrato di non avere coesione fra i vari paesi e di essere incapace di cambiare i regolamenti per facilitare la sua esistenza. Il sistema con queste regole non puó funzionare. L’Euro non é cattivo ma l’Europa necessita di piú potere sui singoli paesi. Per la buona pace di tutti quelli che vogliono l’Europa unita Sovranitá nazionale ed Europa Unitá sono due concetti che non possono convivere e personalmente preferisco il secondo altrimenti chiudiamola subito con le relative conseguenze.Nein-Greece  It seems we finally reached the end of the Greek-Europe story. The Truth will be revealed after so many years of useless negotiations based on irrelevant bookkeeper percentages. Greece was and is still a bankrupt country. The Greek situation seems to go to a solution but it sounds it will be critical whatever direction it takes. There’s a lot of literature around “The Greek case” and we can find everything and its opposite. Has been always difficult to decode and understand the complex situation.

Below a summary of the main events in the last 6 years and some consideration about.

Greek calendas:

  •  End 2009: Greek president George Papandreou declares the former Governments faked their balance sheets in order to get into Euro area. The financial situation is close to bankruptcy. The Euro Crisis starts.
  • May 2010: First loan from EU for about 110 Billions in 3 years
  • New structural cuts for 6,5 billions in order to get new loan. Unemployment rate grew to 16%.
  • New public expenditure haircut for 28 Billions till 2015 to access new credits.
  • New property taxation to recover 2,5 Billions and access to a new 8 Billion loan.
  • The new property taxation does not create any real income and the Greek government cut again pensions and lay off 30.000 public workers.
  • troika” has been created.
  • Germany authorized the creation of the ESM.
  • Papandreu Government would like to go for a referendum about Troika intervention but is stopped by EU. Papandreu resigned and new election are planned in April 2012.
  • February 2012: New haircut to the Greek Public system in order to access 130 Billions credits. Default is again postponed.
  • March 2012: Haircut of Greek debt. Private investors credit has been cut for about 50% with extended maturities. Default is clear but not technical. Greece can in this way delete 107 Billions debts.
  • In the third quarter 2014 the Greek economy is back to a 0,7% stagnation growth after recession years.
  • January 2015  Alexis Tsipras, Head of SYRIZA party becomes Prime Minister of Greece.
  • Tsipras never accepted the imposed conditions from EU, IMF and ECB
  • On July the 5th 2015 there will be a referendum to let the people of Greece deciding about European credit conditions.

Source : Wikipedia “Greek government-debt crisis

Key messages into the chronology :

  • Greece always leaved over its own economic possibilities spending more than allowed. Before Euro and even more after Euro exploiting the low interest rates.
  • The last years negotiation has been the proof of the European political failure. Nobody took the real decisions. The main responsible is Germany. It was able only to force its own requests but never able to take the real European leadership. On the other side Greece was never able to bring some kind of realistic proposal to reform the system and simply accepted the Public expenditure cuts.
  • Tsipras has I already wrote here started the negotiation with EU in the worst and unprofessional manner. Tsipras brought incredibly inadequate plans. The later changes proposed by Tsipras/Varoufakis never been serious as the important negotiation required and have driven the negotiation to a useless “wall against wall” phase.
  • The EC unfortunately has been always stuck onto a stubborn positions and played over a small and inconsistent actions like for example the VAT percentage to apply. I guess out of its responsibility range.
  • The proportion between the real issue (Euro zone existence) and the CE requests is quite unbalanced. The target is extremely important and should not be treated with VAT percentage from one side and silly proposals in the other.
  • In the last years EC preferred to save private investors (mainly German and French banks) and move the Greek debt to the public sector. It is not the best choice because if somebody wants to take a risk investments it should play till the end of the game.

The most common questions: 

  • Who is the main guilty for all this crisis? 
  • Greece.  The past Greek governments surely managed the country in the worst way. They spent more than what they economically could. Public expensive raised even more (like in Italy) When Euro came, taking advantages from the better credit conditions. Instead of using Euro advantages to reform the system Greek politicians preferred to waste all the money distributing it to Public servants and unsustainable pension system.
  • Surely it is NOT a German fault.  Even if Germany has many responsibilities in the failure of the last 6 years negotiation, for sure we can’t blame it to be the crisis generator. It is true: German banks were exposed to Greece and many big German companies liked to make business with Greece and especially its military system. Practically Germans always liked Greece spending attitude and they used it till the end. It’s all true but it is not enough to blame the creditor he generates the debts. The borrower remains the only responsible about its own financial situation. The bad side of all this situation causes the population to pay for political management mistakes.
  •  Could the situation be solved before?
  • I always thought yes but…  although I’ve been always convinced with a less stubborn Germany we could close the match earlier, I read some reliable sources of information and it seems not. Of course Germans are genetically selfish to think about Europe. As always happen in the daily life (here in Germany) first themselves and after maybe the others. In this conditions I tend to doubt about a real European Union because the first country which should lose benefits is exactly Germany. Mainly because it is the richest country in the Union. Thinking that Greece can be like Germany with tourism only is simply stupid. A real Union will always require money transfers to the poorest areas. Even if Germans have not a big advantages in the real European Union but only in the currency one, they are not the reason of the never ending negotiation. All my certainties about faster resolution collapsed after reading this illuminating post (Italian only). It explains the issue is more complex than what people say in the pubs. It is the real DNA of EC which did not allow a faster resolution. Practically EU could not force Greece and its choices. All Greek governments had to do their duties in a more organized and serious way instead of simply cutting expensive. Greece needed fundamental reforms and Frau Merkel could not of course suggest how. Below the main key points of the article:
  • At the time of the first loan it was already clear that Greece was insolvent (not able to pay back its debts) and not illiquid (able to pay its debts but lacking of cash). In those conditions IMF should not give the loan because of its internal rules “Illiquid countries ONLY”. Considering the critical moment and the fear of a global European system collapse, CE forced the IMF to give the credit. Europe could not leave Greece failing because all system would failed and many banks as well because of their investments in Athens. The only alternative could be the direct Bailout of Greece by the other European countries but this is not allowed by EU regulations.  It is not possible to save a failing country distributing its debts among the others European countries. EC could change the rules but it would have taken too long and endless discussions. This changes would created the real financial Union acting over the single nation sovereignty (what Europe really needs). At the end without options Europe started to save Greece in an undirect way.
  • And so what?: 
  • IMF gave a loan to Greece breaking its own rules under European pressures because CE had no rules to manage a country default. European rules change would taken too long and most likely too many denies. Considering the emergency most likely the best “poor” choice has been taken.  
  • None of the European country can fail. That’s the real issue. If a single system could fail investors would act in a more responsible way knowing the risks. It is not a matter of generosity is a matter of risk. If bankrupt does not exist investors know they risk less and is what happened in Greece where private capitals have been saved first and their debts transferred to European population.
  • It is an economical issue? 
  • No, it is not. currently the Greek debt is around 315 billions:

debiti-grecia

  •  The whole value sounds high but it represents not even the 2% of the whole European GDP. US spending to fight the crisis in the last years is not comparable with this European 50 cents. And so why not try to solve the situation if it does not cost so much? It is only a political matter managed in the worst political way. European revealed its own nature: a currency union without political union. EC cannot directly manage a country but as we can see with Germany, there also no willing to. Germany imposed its wills as a reflex of the Bundestag mood and not because of the real European needs. Europe is incomplete without having sovereignty over local countries. Common currency imposes same rules that means a single political management. This concept can disappoint many who ask for “National power” but this concept collides with the Union one.
  • Can Greece leave Euro zone?
  • NO. Even if many commentators say it can be a risk/solution the European rules don’t allow any country to leave or to be forced to. Rules must change before and every country must agree it.
  • Would Greece be better out of Euro?
  •  I strongly think NOT. The usual fairy tail about the own currency and the possibility to devaluate it. If this was the solution for any national wealth issue there won’t be any more poor countries in the world. But reality is different and the value of paper money is based on the competitiveness of the country and not on the amount of printed paper money. Greece never really tried to make reforms. Greece is “a world of high minimum salaries, of collapsed public administration and spoiled from the fundamentals and sick of corporatism.” (source and inspiration from this post – Italian Only). Even out of Euro Greece could not solve its issues without changing the mentality. Furthermore Greece has almost no economy and no export, basic requirements to lift up again. A new dracma would bring the country into a new and even worst austerity phase compare with the existing one.
  • What are Tsipras faults?
  • Surely he is not responsible for Greek debt. Tsipras failed in doing a false political campain. Both Tsipras and Varoufakis knew exactly austerity could not be deleted. Greece can’t leave its situation without suffering. Whatever direction it takes there will be always strong cuts and severe but necessary reforms. It is true that Greek people has been humiliated but in my opinion more by its own politics. Troika made mistakes but had no tools to force Greece reforms. This was a national duty and Tsipras failed and showed a total incompetence. Varoufakis proposal fitted more a comedy show than a European negotiation.
  • Tsipras failed to politically expose the national referendum result. He announced to resign in case of “YES” win. I think at the end “YES” will win and I guess Tsipras knows it. His announce is the easiest way out from this difficult situation. He knows his limits to manage the country and with the referendum Greeks will be the guiltiest. In a perfect political world he should accept people choice and drive the country into the new negotiation phase. Unfortunately the real world is different. Resign means leave the country when it needs more help. Not the best behaviour people expects from a politician, Tsipras mind me to some extent the Italian Costa Crociere Captain Schettino who left his sinking boat before the passengers.
  • Are the Germans the only one who paid?
  • NO. Every country is exposed to Greece proportionally with his capacity. Italy for 40 Billions, Germany for 70 and France for 60. Everybody paid and not only Germans as they keep on saying here in their pubs.
  • What it will happen ?
  • Difficult to say. My idea is that independently on the referendum result the situation won’t change drastically. Only a re-balancing of Tsipras political power. No rules to leave Europe exist so far. New rules would need to be written with the agreement of all EU countries. I don’t see this feasible considering European decision capacity I’ve seen during the last years.
  • What if  “YES” wins: Tsipras would lose his people trust. He declared he will resign. He should accept people choice and keep negotiating. In case of “YES” I expect a kind of “Mario Monti like” government controlled by Europe.
  • What if “NO”wins: Tsipras would feel legitimate to carry on negotiation with some more power to make some changes in the conditions. Minimal changes. The new proposal to EC of these days shows the whole Tsipras inconsistency. He asks for NO but in the same time he still negotiating. In case of NO the EC will make the negotiation little lighter. The economical situation does not allow any big revolution nor the Grexit. EU in this case will keep on negotiating with his austerity requests. The referendum is correct and democratic for the matter point of view but it is ridiculous in the form. It asks to accept or not EU requests. A different requests could be in any case compatible with the “NO”. Hence at the end nothing really can change. Some more political power for Tsipras but not enough to delete the economical situation. The real big issue in case of “NO win” is outside Greece. Many of the No-Euro parties in Europe will feel legitimate to keep their low level propaganda. This political parties won’t be able to change the situation but they will slow down the already weak economical recovering. These parties use NO-Euro as a low level propaganda but they will face the same “Tsipras situation”, too many promises but really few possibilities in front of the rough and brutal reality far away form the propaganda.

In any case EU lost credibility because proved the complete defect of countries cohesion and unable to change the rules to improve its own existence. With current rules the system cannot survive. Euro is not the bad guy but Europe needs more power than local countries. To whom who wants a real union it could sound bitter but “National sovereignty” collides with Union concept. I still prefer the second one If not better close the whole circus fast and try to afford the tough consequences.

Good luck to Greeks and good luck to all of us.