I profughi e l’immigrazione. I numeri veri e i falsi luoghi comuni di un paese che ignora.

Proprio in questi giorni  alcuni cittadini Italiani sono tristemente e violentemente scesi in strada per “combattere” contro l’assegnazione di profughi nei loro comuni di residenza.

Non ho molti commenti a riguardo perché la notizia non mi stupisce, é prevedibile. Non posso peró nascondere una profonda tristezza mista a vergogna. Come previsto l’ignoranza del popolino mosso dalla stupiditá di una certa politica ha portato i suoi frutti. Ovviamente e fortunatamente non possiamo prendere una minoranza di cittadini come l’immagine dell’Italia ma non possiamo comunque essere indifferenti a questi fenomeni.

Chiusa la parentesi emozionale passiamo al vero motivo del post ovvero quello di portare qualche altro spunto riflessivo (sempre che qualcuno voglia riflettere) sul fenomeno immigrazione senza entrare necessariamente nel bar della politica. Su questo blog ho giá raccolto alcuni numeri sull’immigrazione almeno per dimostrare quanto la paura di costi insostenibili non fosse confermata dalla realtá. Al solito grido populista de “i soldi prima agli Italiani”, ho giá risposto con le prove che gli stranieri si stanno pagando con le proprie tasse le spese dell’immigrazione (anche quella irregolare) e lasciano nelle casse dello Stato e dei cittadini Italiani 2 miliardi di attivo.

In questi giorni mi é capitato fra le mani un’interessante presentazione relativa ai numeri dell’immigrazione redatto da Francesco Fasani un “lecturer” dell’Universitá Queen Mary di Londra “School of Economics and Finance”. Fasani é specializzato sull’analisi economica della materia “immigrazione”. La sua presentazione rientrava nel programma degli incontri 2015 di “Noise from Amerika” il Blog di Michele Boldrin e altri accademici economisti. Ovviamente essendo noisefromamerika.org una delle fonti di ispirazione di questo blog, il materiale fornito é sempre considerato affidabile e serio per molte discussioni e analisi. La qualitá e l’esperienza dei molti accademici che contribuiscono al blog é ovviamente una garanzia sul valore dei “numeri” utilizzati che ne fanno la differenza rispetto alla generale confuzione del dibattito pubblico-politico Italiano.

Ma veniamo ai luoghi comuni che spesso si sentono nella discussione sull’immigrazione. Quasi l’80% del materiale che mi é capitato di leggere/sentire sui media Italiani si concentra quasi per nulla sui numeri ma sempre su questioni ben lontane dalla razionalitá.

Il discorso immigrazione attualmente attivo in Italia ha come unico scopo quello di raccogliere consenso politico e non certo quello di creare una base di discussione costruttiva per la creazione di politiche di gestione del fenomeno.

Il dibattito crea due fazioni, una contro qualunque tipo di immigrazione e una buonista che tende a negare qualunque tipo di problema.

Chiariamo il punto di vista dello scrivente: Il problema esiste anche se i numeri ci dicono che non é un’emergenza. Ovviamente l’immigrazione va controllata ma questo deve essere fatto non tramite il rifiuto all’accoglienza ma tramite la gestione degli arrivi cosa che l’Italia ha sempre evitato.

Luoghi comuni e numeri reali sull’immigrazione.

– L’Italia é uno dei paesi in Europa con i piú alti tassi di immigrazione. 

Per questa risposta uso una tabella di un’altra presentazione della giornata NfA 2015 a cura del Professore Giulio Zanella dell’Universitá di Bologna.

Zanella-Immigrazione by destination and origin

Come é facile notare l’Italia non risulta una delle destinazioni piú gettonate per l’immigrazione. Tutto si puó dire tranne che l’immigrazione Italiana é un’invasione.

– L’Italia é uno dei paesi con un’alta concentrazione di profughi.

Fasani ci informa che “sono circa 51 milioni di persone che hanno dovuto abbandonare la
propria casa a causa di conflitti, persecuzioni, violenza, violazioni dei diritti umani (dati UNHCR, 2014).”

Di questo totale 33 milioni sono all’interno del proprio paese (Internally Displaced), 17 milioni sono rifugiati e 1,2 chiedono asilo (ovvero il 2%).

E quale é la distribuzione dei profughi nel mondo? La figura qui sotto ci dice che l’Italia non risulta sicuramente fra i paesi con una densitá per abitante cosí alta.

Distribuzione dei rifugiati nel Mondo - Fasani

Dai dati di Fasani é inoltre evidente che la maggior parte dei rifugiati si trasferisce nei paesi limitrofi senza nemmeno raggiungere l’Europa.

Se gli Italiani lamentano una devastante invasione dovrebbero quantomeno dare un’occhiata al numero di rifugiati per abitante della tabella qui sotto. La tabella raccoglie il numero di emigrati ogni 1000 abitanti.

Principali paesi ospitanti - Fasani

Forse i Libanesi potrebbero avere qualche ragione in eventuali lamentele a rigurado dell’immigrazione.

Svezia e Malta sono gli unici paesi Europei in elenco e molto probabilmente la loro bassa popolositá rende subito la densitá piú alta.

La crisi Siriana per esempio ha generato ben 11 milioni di rifugiati costretti a lasciare le proprie abitazioni. Di questi 11 milioni 6,5 sono rimasti in Siria, 4 Milioni sono rimasti nei paesi confinanti distribuiti secondo la seguente tabella.

Distribuzione dei Rifugiati Siriani - Fasani

L’Europa ha dato asilo politico a 250000 Siriani ovvero il 5% dei rifugiati e pari allo 0,05% della popolazione Europea.

Ma dov’é l’Invasione?

– I rifugiati vengono in Italia e poi ci restano.

Se prendiamo l’esempio dei Siriani vediamo come le richieste di asilo politico sono molto ridotte nel nostro paese rispetto al resto d’Europa. Siamo estremamente lontani dai valori del Nord Europa. Nonostante i nostri politici vogliono costruire un caso sociale sull’immigrazione é chiaro che l’Italia non risulta una delle mete preferite.

Richieste asilo politico i Europa - Fasani

Non preoccupatevi Italiani ben pochi hanno intenzione di stare in Italia. Avete ragione “c’é giá poco per gli Italiani”, se ne sono accorti anche loro, d’altronde sono rifugiati mica stupidi.

– In Italia arrivano perché abbiamo le coste.

Ammetto che anche io sono caduto in passato in questa falsa credenza anche se sapevo comunque che la maggior parte non arriva via “barcone” ma con normali visti turistici.

Fasani ci conferma infatti che negli anni circa il 70-80% degli immigrati entra regolarmente e con visto turistico.

E allora perché vengono in Italia?

La maggioranza degli Italiani mediamente preferiscono questa lista da bar:

  • Perché siamo troppo accoglienti…
  • Perche siamo circondati dal mare…
  • Perche gli altri Paesi non li vogliono…
  • Per colpa della sinistra buonista…
  • Perche ci sono troppe barche nel Mediterraneo…
  • Per colpa degli sca sti…
  • Per colpa dell’Unione Europea (e dell’euro)…

Da quello che spiega Fasani come é facile prevedere… none of the above. l’Italia non aderisce a nessun programma dell’Organizzazione mondiale per i rifugiati UNHCR dell’ONU. In particolare l’Italia non partecipa al programma di “resettlement policy” ovvero nel gestire i profughi quando sono ospitati in paesi terzi e organizzare la loro redistribuzione in altri.

L’Italia preferisce gestire l’immigrazione “a flussi annui” oppure a frequenti sanatorie.

Il risultato é il seguente, che in Italia come in altri paesi Europei i rifugiati arrivano autonomamente e non attraverso un programma gestito che faciliterebbe le operazioni.

Modalita di ingresso rifugiati - Fasani

L’Italia quindi non aderendo a nessun programma obbliga molti rifugiati ad attraversare il mediterraneo. Arrivati nel nostro paese in maniera irregolare possono provare ad andare altrove oppure ad aspettare una sanatoria che prima o poi per alcuni arriverá.

Lo Stato Italiano e la sua pessima gestione dell’immigrazione é la principale causa dell’immigrazione irregolare.

Se non si partecipa a nessun programma di “Resettlement” si forzano i migranti ad intraprendere la via del mare in modo da poter applicare la loro richiesta direttamente nel paese Europeo.

Nella seguente figura non mi sembra di rilevare nessun tipo di accoglienza Italiana. Ma allora come mai gli Italiani pensano di avere troppi richiedenti asilo? La risposta cade sempre sotto la stessa definizione: ignoranza. Nel senso che si ignora, chi per interesse e chi per una paura non giustificata.

Rfugiati resettled in Europa

– La Sinistra Italiana é la causa politica dell’immigrazione.

La gestione politica dell’immigrazione non ha differenze fra i Governi di Centro, Destra e Sinistra. Tutti hanno applicato meccanismi di flussi gestiti e molte sanatorie.

In Italia un immigrato dovrebbe arrivare per richiesta diretta di un datore di lavoro. Un datore di lavore Italiano in pratica deve assumere qualcuno da un altro paese senza averlo mai nemmeno visto. 

Questo é ovviamente un palliativo. Gli immigrati irregolari restano nel nostro paese aspettando la sanatoria oppure il momento in cui un datore di lavoro puó richiedere la loro registrazione dopo anni di attivitá in nero (legge Bossi Fini del 2002).

Queste regole sono la dimostrazione di un sistema che non gestisce l’immigrazione in se ma solo la regolamentazione di quella irregolare giá presente. Questo NON agire ovviamenta non aiuta la riduzione degli ingressi e il tentativo per molti di rimanere anche se non regolari.

I Numeri della politica Italiana sull’immigrazione:

  • Dal 1986, l’Italia ha concesso sette sanatorie (1986, 1990, 1995, 1998, 2002, 2009 and 2012), legalizzando un totale di 1,9 milioni di immigrati irregolari
  • Un numero importante rispetto ai quasi 5 milioni di immigrati regolarmenete residenti in Italia nel 2014
  • Le sanatorie sono una politica pienamente bipartisan: utilizzate da
    governi del pentapartito (Craxi: 1986; Andreotti: 1990), di sinistra
    (Prodi: 1998), di destra (Berlusconi: 2002 e 2009) e tecnici (Dini:
    1995; Monti: 2012)
  • Nel 2006, il governo Prodi (Prodi II) ha sostanzialmente utilizzato il decreto flussi come una sanatoria, legalizzando tutti coloro che avevano fatto domanda (350 mila), sfondando ampiamente la quota prevista dal decreto (190 mila)

In generale se guardiamo questo grafico possiamo vedere quanti immigrati sono stati sanati dai diversi Governi.

sanatorie Italiane - Fasani

Facile notare il picco del 2002 dove il Governo di Destra e con la Lega Nord al suo interno ha sanato il numero maggiore di immigrati. Sono gli stessi protagonisti dell’odierno panorama politico che si atteggiano ad intransigenti verso l’immigrazione.

Quello che si puó chiamare fact checking utilizzabile per smascherare i predicatori sempre molto attivi nel panorama politico Italiano.

 Non esiste una “Sinistra Buonista” esiste un’intera classe politica incompetente.

 – I costi dell’immigrazione sono troppo alti.

Il vero cavallo di battaglia degli ignoranti (sempre quelli che ignorano) é il grave costo dell’immigrazione sulle tasche degli Italiani. Ho giá scritto qui come il bilancio fra le tasse pagate dagli immigrati regolari e i costi totali di tutta l’immigrazione (anche irregolare) hanno un bilancio positivo. In pratica gli immigrati oltre ad usare di meno il nostro sistema sanitario e pensionistico (perché giovani e sani) ci lasciano sui conti pubblici ben 2 Miliardi di attivo. Ma questo per molti é un dettaglio.

Ma vediamo qualche paragone sui costi a cui gli Italiani sembrano cosí sensibili nonostante il loro fisiologico rifiuti dei numeri veri.

  • L’operazione Mare Nostrum é costata 114 Milioni di Euro in 1 anno a completo carico dell’Italia.
  • L’operazione é stata sostituita da quella Triton che ne ha ridotto il raggio d’azione. Il costo di triton é in carico alla EU per un costo un terzo piú basso (3 Milioni invece di 9 al mese).
  • Nel 2015 i fondi per Triton sono stati triplicati raggiungendo Mare Nostrum ma senza cambiarne il raggio d’azione.

Sono questi costi cosí insostenibili? Usiamo i confronti di Fasani.

  • L’Europa spende ogni anno lo 0,4% per le Politiche Agricole. Questo “piccolo” 0,4% equivale a 50 Miliardi di Euro ovvero 440 volte Mare Nostrum.
  • Il Salvataggio di Alitalia da parte di Berlusconi del 2008 é costato agli Italiani 4 Miliardi di Euro e potrebbe ancora costarne circa 600 Milioni. Equivale a 35 Volte Mare Nostrum.
  • Il padiglione Italia all’Expo é costato 92 Milioni di Euro ovvero l’80% di Mare Nostrum. Il costi totali dell’Expo 2015 sembrano di 14 Miliardi di Euro ovvero 122 volte Mare Nostrum.

Certo gli ambiti sono diversi ma il paragone dei numeri dá l’idea di quale sia la percezione di costo di una spesa rispetto all’altra agli occhi degli Italiani che vivono solo di Bar e TV.

Conclusioni

L’informazione Italiana tende ormai sempre piú sovente a non diffondere notizie vere e la guerra dell’audience produce solo fenomeni da baraccone mediaticamente utili. I numeri sono un dettaglio e l’analisi un optional.

Le urla da strada e l’isterismo post crisi di una parte della popolazione (fortunatamente in percentuali non rilevanti) non sono combattute ma semplicemente esaltati ed eletti a palcoscenico televisivo e prova del mondo reale.

Non sono particolarmente preoccupato di un degrado dell’Italia e degli Italiani. Questi comportamenti sono sempre esistiti e sempre esisteranno. Gli Italiani hanno poco amore per i numeri e sono prevalentemente istintivi.

Quello che mi preoccupa maggiormente é il degrado dell’Informazione Italiana che ormai costantemente cerca audience e non veritá. Cerca urlatori e non professionisti. Un’informazione che elegge Salvini a “uomo audience” senza considerare che forse é il momento di essere seri e di cercare di cambiare in meglio il paese. Servono soluzioni e non lamentele in stile Salvini/Grillo. Un’informazione che non si accorge dei danni di questa superficialitá nel lungo periodo é povera e dannosa per tutta la collettivitá.

Sveglia Signori, la TV non é un allarme sui pericoli che ci circondano ma solo un pericoloso anestetico cerebrale.