La Copertura Broadband Europea. Un altro pessimo primato Italiano.

Causa attivitá di analisi del mercato delle telecomunicazioni, mi sono imbattuto in un interessante documento che fotografa la situazione del Broadband in Europa. Il documento si intitola “Broadband coverage in Europe in 2012 – Mapping progress towards the coverage objectives of the Digital Agenda” e descrive in maniera dettagliata la situazione Europea per gli accessi Internet a banda larga. I suoi numeri sono particolarmente interessanti per farsi un’idea di insieme di quale é la situazione Europea per l’accesso ad Internet.

L’Unione Europea si é prefissata l’obiettivo per il 2020 di raggiungere una copertura totale per tutta la popolazione di quella che viene chiamato NGA ovvero la Next Generation Access (nuova generazione di accesso – ad Internet). Entro il 2020 TUTTA la popolazione Europea (500 Milioni di persone circa) dovrá avere la possibilitá di collegarsi ad Internet ad una velocitá NON minore di 30 Mbps. Questo obiettivo verrá raggiunto grazie alla combinazioni di differenti tecnologie di accesso sia Fisse (VDSL, Fibra ottica, Cavo) che Mobili (LTE, UMTS, WiMax). Nel piano della Comunitá Europea ovviamente questo tipo d servizi deve essere disponibile sia per le zone metropolitane che per quelle rurali senza differenze nella velocitá.

Questo report ci aiuta a capire quale é la situazione globale Europea e dove sopratutto si posiziona l’Italia.

Di seguito alcuni dei grafici presi dal report.

Copertura Globale

La copertura Globale NGA é al 2012 giá oltre il 53%, dato che non sembra essere cosí negativo se non fosse che solo il 12% della popolazione rurale é coperta. Ovviamente questo é il solito problema dei grossi investimenti necessari per raggiungere le zone periferiche dove la densitá della popolazione diminuisce e I costi di rilegamento aumentano rendendo piú difficile il rientro degli investimenti nel tempo.

Nel report viene confrontata la copertura standard (velocitá di accesso > 144Kbps) con la copertura degli accessi NGA e le due coperture hanno andamenti molto diverso per alcuni paesi come per esempio l’Italia.

L’Italia infatti si posiziona in 13a posizione per quanto riguarda la copertura per accessi Standard (a bassa velocitá) mentre risulta miseramente l’ultima (su 31 paesi) per quanto riguarda la copertura NGA di nuova generazione. La situazione é particolarmente tragica poiché l’Italia mentre segna da un lato un buon 98,4% (91% per le zone rurali) di copertura globale della popolazione per accessi a bassa velocitá, si porta dietro un vergognoso 14% per la copertura NGA delle zone metropolitane e uno scandaloso 0% per le zone rurali.

In pratica in Italia (ultimo paese Europeo) nessuno nelle zone rurali ha una copertura per gli accessi > ai 30Mbps. Nessuno in Europa riesce a fare peggio di noi… siamo ultimi dopo l’Ungheria fra i 31 paesi Europei.

Copertura Standard

Copertura STD per Paese Europa 2011-2012

Copertura NGA

Copertura NGA per Paese Europa 2011-2012

Certo, la crisi ha contato molto ma il problema fondamentale é che non ci sono mai state delle politiche che hanno aiutato gli investimenti nella banda larga. Se ne parla ogni giorno ma nella pratica nessuno si é mai seriamente interessato alla materia.

Il report fornisce anche le statistiche regionali di copertura Broadband. Come si capisce da queste due mappe la copertura Standard é costante in tutto il territorio Nazionale con eccellenze su Milano e Roma mentre la vergognosa copertura NGA é assente ovunque sul territorio ad esclusione di Milano e Torino.  Queste due eccellenze sono fondamentalmente presenti grazie alla copertura in fibra di un operatore alternativo come Fastweb il che dimostra quanto il monopolista Italiano Telecom Italia non abbia mai investito seriamente nella sua infrastruttura.

Copertura Standard in Italia

Copertura STD Italia

 

Copertura NGA in Italia

Copertura NGA Italia

Io credo che un sistema pubblico che si disinteressa dei reali problemi pratici del paese sia l’ostacolo principale. Nessun Governo ha mai cercato di aiutare gli operatori ad unire gli sforzi per creare un’infrastruttura comune e di nuova generazione. I risultati sono ora sotto gli occhi di tutti.

La crisi puó essere solo una scusa per nascondere le mancanze di una gestione pubblica fallimentare perché nessuno dei paesi piú colpiti dalla crisi ha gli stessi risultati dell’Italia.

La Grecia presenta una copertura NGA del 22%, la Spagna del 64%, L’Irlanda del 42% e il Portogallo del 78% diventa quindi difficile usare la scusa della crisi Euro come scudo alle accuse. I problemi sono altri e ben noti.

Cosa Fare

Ovviamente l’agenda Digitale dovrebbe essere immediatamente messa in atto. Non richiede chissa quale sforzo. Gli operatori devono essere messi in condizioni di fare investimenti in comune per migliorare la copertura globale. La politica deve staccarsi dalla smania di controllo e lasciare al mercato la scelta della direzione tecnologica. Negli anni Telecom Italia (le Telecomunicazioni a pieno controllo politico) si é sempre opposta ad ogni tentativo di unire gli sforzi per migliorare la copertura globale. Adesso si sente parlare di una possibile nuova azienda per la gestione della sola infrastruttura (quella che nel resto del mondo é chiamata OPCO) ma non é altro che un espediente per “alleggerire” I conti dell’operatore. Ne ho giá scritto qui. L’Italia é un paese dove la competizione di mercato spaventa, il profitto é un nemico e quindi meglio rimanere conservativi e mangiare le bricciole piuttosto che investire in qualcosa di piú grande.

Il risultato di questa mentalitá penso sia ben espresso da questo report e non necessita di ulteriori commenti.

Una sola nota su chi continua a promuovere Internet gratuito per tutta la popolazione. In questa situazione in cui servono investimenti pesanti nelle infrastrutture di rete continuare a spingere per la causa del tutto libero indica che come solito l’ignoranza nei basilari meccanismi di mercato impera. Gli investimenti possono essere fatti solo e se portano ad un recupero degli stessi (il nemico profitto). Qui e qui dei vecchi post sull’argomento.

Non serve un accesso ad Internet Gratuiti e universale ma un accesso a pagamento universalmente disponibile e di qualitá.

Per chi é interessato puó scaricare il report al seguente link (Broadbandcoverage 2012 detailed report) .

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