I deliri ipnotici di Grillo ai suoi comizi

In questi giorni ho letto moltissimi post e commenti che inneggiavano al successo della manifestazione di Torino del M5S. Volevo capire quali veritá distribuiva Grillo per raccogliere un tale successo e ho deciso di guardare alcuni filmati disponibili su Youtube con le varie tappe del tour elettorale di Beppe Grillo. I video visionati sono:

I comizi dal vivo di Beppe Grillo sono pressoché tutti simili senza grosse differenze o cambiamenti nei soggetti, contenuti e nelle battute.  La durata di ogni comizio é di circa 1h e in quest’ora si toccano un pó tutti i maggiori cavalli di battaglia della Grillo filosofia:

  • Lotta alla Politica
  • Taglio agli sprechi
  • Green economy
  • Attacco all’Euro e ai mercati in generale
  • Attacco alle infrastrutture esistenti Treni, Porti etc
  • La rete come mezzo universale di scambio di informazioni e luogo democratico
  • Tutela del lavoro fatta con sussidi

Le parole del comico sono mediamente una miscela di luoghi comuni ed esempi particolari un pó confusi usati come spiegazione a criticitá socio-politco-economiche.  Ogni singolo esempio é fine a se stesso ma suona come una veritá fondamentale. Non ha alle spalle un pensiero completo e idee chiare per la sua realizzazione pratica ma raggiunge comunque lo scopo di smuovere le idee del pubblico. Il messaggio che Grillo lancia é un grido di allarme contro tutto, chiede alla gente di risvegliare la coscienza poiché é ovunque una fregatura, nulla é buono e bisogna buttare via (o bruciare) tutto.

Riprendendo le parole di una giornalista Svedese durante un’intervista proprio a Beppe Grillo: ”mi sembrano tante idee ma poco concrete…”.

Di seguito un elenco dei controsensi evidenti riscontrati durante i discorsi di Grillo che tanto ipnotizzano il suo pubblico.

TAGLI ALLA POLITICA DA UNA PARTE E PIU’SPESA DALL’ALTRA: Da un lato si urla ai tagli della politica e dall’altro si promettono sovvenzioni ad industrie, persone e settori particolari come le energie che aumentano il giá elevato debito. I tagli alla politica non sono sufficienti per coprire tutti gli aumenti di spesa promessi che risultano quindi non applicabili. Lo Stato deve ridursi in dimensioni e costi,  deve fornire servizi sanitari, istruzione, sicurezza e welfare ma non deve intervenire nel mercato e distribuire risorse come meglio crede. Non servono altre azienda di Stato come indicato da Grillo, le poche ed inefficienti sono piú che sufficienti.

In questa raccolta di idee é evidente come le coperture delle sovvenzioni siano molto semplici da trovare secondo Grillo. Si cancellano un pó di opere inutili e tutto é risolto. Spesso la troppa semplificazione é sintomo di scarsa preparazione in materia.

In questo link il video completo.

IL NON PROGRAMMA CHE NON HA UN SENSO: In tutti i comizi Grillo preferisce usare la formula del “Chissenefrega del programma, tutti a casa, Destra Centro e Sinistra, fuori ve ne andate”

L’accusa é che tutti gli altri programmi sono un lungo elenco di fandonie e quindi non ha senso comunicare e fare un programma? Vero che la qualitá di molti dei programmi é discutibile ma questo non é un giustificativo per non dichiarare le proprie idee e i propri progetti/fattibilitá altrimenti diventa tutto “un tolgo l’IMU”. Le poche idee proposte nel programma ufficiale invece sono troppo generiche, confuse e poche sono raccontate durante i comizi dove si preferiscono usare esempi fantasiosi per impressionare la folla. D’altronde si sta facendo una classica propoaganda elettorale. Molto probabilmente il NON-Programma non ha piú un gran valore a giudicare dalla distanza che ha rispetto ai comizi di piazza. Qui una mia analisi al programma 5S.

TANTE IDEE E MOLTO CONFUSE: Interessante guardare questa intervista a Beppe Grillo fatta da una giornalista Svedese dove l’intervistatrice é spesso molto confusa dai discorsi di Grillo, divertita ma confusa. Le idee elencate dal comico stupiscono non tanto per la loro innovazione quanto per l’ordine confuso con cui sono messe assieme e la palese non fattibilitá agli occhi della giornalista. Il risultato é la solita immagina di un’Italia divertente ma credulona che sogna di uscire dai suoi grossi problemi grazie alle fantasie piene di speranza di un comico. Grillo parla di tutto e di niente, salta da un argomento all’altro senza una grossa logica, dalle lattine della Coca Cola, all’acqua pubblica ai ladri politici ma non trasmette mai un’idea di fondo e una direzione credibile e la giornalista lo percepisce chiaramente. Concetti come “L’idraulico che parla con il premio Nobel per dirgli cosa fare, gli dice che sta sbagliando. Il Nobel vale come l’elettricista sulla rete” hanno un nonsoché di romantico ma rimangono idee alquanto strane e prive di un significato. Nella realtá in cui viviamo continua ad esserci una certa differenza fra il Nobel e l’elettricista e quindi la giornalista rimane stupita da questo concetto nonostante in Svezia la rete sia molto diffusa. Mi chiedo cosa puó aver pensato la giornalista dopo queste parole, una rivoluzione Italiana a valore culturale nullo? Un nuovo comunismo telematico della cultura? Beati gli ultimi quindi..

La giornalista arriva al punto centrale dei discorsi di Grillo affermando: ”mi sembrano bellissime idee ma poco concrete…”  La risposta del comico é un elenco dello sviluppo nei servizi di rete: da Google Maps agli Smartphone, alla videoconferenza  fino ad arrivare ai Pockemon stampati in 3D per il figlio e al mercato del latte Inglese… avrá chiarito le idee alla giornalista? Grillo poi ci mette la ciliegina sulla torta dicendo: “Per me il futuro non é l’Airbus ma lo Zeppelin (Dirigibile)”… e qui alla giornalista scappa una sonora risata, lei é Svedese, non lo prende in giro ma realizza forse che sono idee simpatiche ma sfortunatamente non fattibili.

La confusa giornalista ad un certo punto realizza quello che potrebbe accadere in Parlamento con tutte queste fantasiose idee e dice: “Io vedo davanti ai miei occhi un Parlamento che se va avanti come va lei (Grillo) sará un caos totale”

Nell’intervista poi si arriva al momento in cui sembra tutto un gioco e si trasmette un’idea di Italia strana piuttosto che rivoluzionaria. Grillo dice parlando dei suoi candidati:” Io queste persone non le conosco e in Italia é una garanzia” e la giornalista dice che ovviamente in Svezia sarebbe un fattore negativo. Non si puó scegliere un candidato senza aver capito prima il suo merito e le sue capacitá. Per Grillo questa NON modalitá di scelta é invece un grosso passo avanti e un metodo sicuro per avere candidati efficienti e onesti. Immagino con quale serietá possano essere viste certe idee dalla lontana e organizzata Svezia.

Alle domande sul programma Grillo appare come lo stereotipo dell’Italiano confusionario che non ama pianificare perché: “Noi abbiamo un programma ma é inutile dirlo“ e la giornalista ride “In Italia la gente vota la faccia non i programmi, quello mi sta simpatico lo voto”  probabilmente vero ma non per tutti e in ogni caso grazie Grillo del fantastico aumento di stima Svedese nei nostri confronti.

 IL REFERENDUM PER L’EURO NON SI PUO’ FARE: L’Euro non é stato certamente ben studiato ma purtroppo oggi non é piú un’opzione né un processo reversibile. Ipotizzare un’uscita sarebbe catastrofico; il nostro paese andrebbe in fallimento come l’Argentina con molto probabilmente gli stessi risultati. L’Argentina a distanza di 12 anni é ancora in una situazione economica disastrata e tutt’altro che in spendida forma come a Grillo piace raccontare e al pubblico piace credere (senza informarsi). L’Argentina é ancora in agonia e la gente nel 2013 assalta ancora i supermercati. Il Default non é proprio la strada migliore per risolvere problemi monetari e forse tante fantasie del comico andrebbero almeno verificate.

L’Euro nonostante la sua strana nascita ha portato piú vantaggi ai paesi  PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna) che a quelli piú forti come Germania e Francia (leggi questo post). Non é colpa dell’Euro se i vari governi Italiani non hanno mai sfruttato questo vantaggio ma piuttosto é dovuto all’incapacitá pubblica, questo andrebbe detto in piazza. Il nemico come sempre é lo Stato incapace non la moneta imperfetta.

Una nota di carattere burocratico: Non é possibile indire referendum nazionali su trattati Internazionali, quindi la proposta non é percorribile.

LA QUALITA’DEI CANDIDATI:  l candidati del M5S e la loro qualitá non deve rimanere un dettaglio. I risultati raggiunti finora dalle amministrazioni locali del M5S non sono pari alle aspettative create dai discorsi di Grillo. A Parma il sindaco non é riuscito a fare il taglio di tasse promesse perché i conti erano in una situazione catastrofica. La colpa é ovviamente della passata amministrazione ma non é corretto illudere troppo i cittadini promettendo le rivoluzioni senza avere le risorse necessarie per metterle in atto. Parma é l’esempio pratico di una sottovalutazione del problema per incapacitá tecnica dove si scopre che le “rivoluzioni a costo zero” non sono spesso realizzabili.

In Piemonte invece i rappresentati del M5S in Consiglio Regionale dopo quasi 3 anni di attivitá hanno raggiunto dei risultati che aministrativamente possono essere definiti abbastanza scadenti. Nella media con una classe politica scarsa e non sicuramente un servizio pubblico a 5 stelle. I dati sono stati presi dal sito ufficiale del Consigliere Regionale M5S Davide Bono:

  • Presentate ben 160 Mozioni (impegno alto) di cui 6 accettate (3%) e il resto respinto (Qualitá bassa).
  • Presentati 6 Leggi /Progetti di Legge in 3 anni

Di seguito l’elenco delle Mozioni accettate:

  • ADESIONE ALLA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE DELLE NAZIONI UNITE.
  • IMPEGNO DEL CONSIGLIO REGIONALE PER RENDERE REALMENTE FRUIBILI GLI ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE REGIONALI, RESTITUENDO LA POSSIBILITA’ AI CITTADINI PIEMONTESI DI ESPRIMERE REGOLARMENTE LA PROPRIA SOVRANITA’ (EX. ART. 40 FINANZIARIA 2012).
  • CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI, ART. 17 COMMA 2 DEL DDL 169. (Aggiunto di 2 commi ad una legge esistente)
  • SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ SCIISTICHE IN CASO DI PROLUNGATA SICCITA’ NIVOSA
  • RIMBORSI ELETTORALI DEI PARTITI E MOVIMENTI POLITICI PRESENTI IN REGIONE PIEMONTE DIROTTATI A FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA.
  • PROGRAMMAZIONE DI UNA LIERA ALTERNATIVA E COMPLEMENTARE ALLA PRODUZIONE DI AUTOMOBILI A MOTORE ENDOTERMICO PER LO STABILIMENTO FIAT MIRAFIORI E L’INDOTTO PIEMONTESE. (Si suggeriva solo ai vari partiti di donare i soldi dei finanziamenti).

Se si legge l’elenco di quelle respinte si capisce che ci si concentra su problematiche non rilevanti che non hanno impatto nella societá. Sono le solite prese di posizioni ideologiche che non possono concretizzarsi in nulla. Risultato: tanto tempo perso dall’Amministrazione pubblica (che io pago).

Leggi e Progetti di legge

2010

  • Modifiche alla legge regionale 13 ottobre 1972, n. 10 (Determinazioni delle indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta regionali)

2011

  • Nidi in Famiglia.
  • Revisione del sistema elettorale in Regione Piemonte.
  • Modifiche alla legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Regione Piemonte).

2012

  • Modifiche all’articolo 20 della legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 (Iniziativa popolare e degli enti locali e referendum abrogativo e consultivo).
  • Ulteriori modifiche alla legge regionale 31 agosto 1993, n. 47 (Determinazione della misura dell’addizionale all’imposta di consumo sul gas metano e istituzione dell’imposta regionale sulla benzina). Incentivi per la trasformazione di autoveicoli da alimentazione a benzina ad alimentazione a GPL o metano; fondi per piano regionale di mobilità elettrica.

Direi contributo triennale lontano dai cambiamenti epocali urlati in piazza.

 IL MERCATO CATTIVO: Il rifiuto totale delle attuali regole economiche non trova peró nei vari concetti un sostituto credibile. Il Mercato é cattivo, l’economia capitalistica anche. Considerando che un artigiano é anche capitalista per sua natura e fa profitto grazie alle sue capacitá/lavoro, quale é l’alternativa alla nostra economia e al nostro mercato? Mancano esempi concreti. Grillo racconta di un aiuto reciproco dove un profitto minimo deve essere accompagnato da un baratto. A parte la sua difficile applicabilitá  sembra piú una equa distribuzione della povertá che il futuro sognato dagli Italiani.

NO GRILLO NO M5S: Il successo del movimento 5S sarebbe nullo senza la presenza di Grillo.I suoi candidati nonostante la buona volontá non attrarrebbero nessuno ai comizi senza lo spettacolo del comico. Esporsi di persona, investire i propri soldi e continuare a dire di essere solo il “portavoce” non é eticamente corretto. Decidere personalmente sui propri candidati non sembra propriamente il ruolo del semplice “portavoce” ma sopratutto non é un tipico esempio di sistema democratico. Diventa incomprensibile il fatto che in un movimento democratico durante i comizi elettorali solo 30 secondi sono disponibili per la presentazione di ogni singolo candidato e 1 ora e 20 per il semplice “Portavoce”? E’ questo il peso e l’importanza dei candidati? E’ questo il rispetto per chi vota i candidati?

LA DEMOCRAZIA E’ANCHE CONFRONTO: il M5S rifiuta ogni tipo di confronto con gli altri schieramenti, la scusa é di essere un movimento di democrazia dal basso con un modo diverso di comunicare che non vuole paragoni con gli altri schieramenti. Rifiutarsi di partecipare a trasmissioni televisive per evitare manipolazioni mediatiche é condivisible ma ci possono essere anche altri metodi di confronto, come la rete per esempio. Un monologo di 1 ora é molto piú semplice di un confronto, nessuno ti puó smentire. La realtá é che il M5S é solo Grillo e le sue idee (purtroppo) sono il programma. la maggior parte dei candidati M5S non sarebbero in grado di sostenere nessun confronto sulle proposte e quindi l’isolamento é l’unica strada per evitare la perdita di consensi. Lo stesso Grillo probabilmente non sarebbe in grado di argomentare praticamente le sue proposte davanti ad esperti in materia di Green Economy, Economia, Amministrazione Pubblica, Bilancio. Non mi aspetto cambiamenti a questo atteggiamento per evitare la distruzione dell’intero progetto 5S.

NAZIONALIZZARE TUTTO: Secondo i principi del movimento tutte le grosse aziende nazionali andrebbero statalizzate. Sembra che le pessime condizioni dell’economia Italiana e delle sua aziende siano dovute al libero mercato. Il libero mercato sembra funzionare parzialmente e solo per i piccoli imprenditori tutto il resto é marcio. L’idea é dunque quella di statalizzare le maggiori aziende Italiane per migliorarle (per esempio Telecom Italia). Un piccola riflessione a riguardo é doverosa: Il sistema pubblico Italiano é noto per la sua  efficienza, onestá e affidabilitá da consegnare allo Stato la gestione di grosse aziende Italiane? Le mie tasse utilizzate anche per mantenere la rete di Telecom Italia? Direi che non é il caso, ma sopratutto qualcuno pensa veramente che Telecom non sia giá sotto il controllo dal sistema pubblico/politico?  Lo Stato interviene piú di quanto si creda e i brillanti risultati sono davanti agli occhi di tutti, perché insistere?

LA LATTINA DI COCA COLA DA 1 MILIONE DI EURO: Le argomentazioni di Grillo fanno spesso leva su piccoli aneddoti presi come esempi assoluti a cui la gente di riflesso annuisce soddisfatta e compiacente. La Lattina di Coca Cola che viene prodotta in un anno di tempo, attraversa svariati impianti produttivi in svariati paesi con un immenso spreco energetico é l’esempio negativo piú spesso utilizzato nel tour. Secondo Grillo la lattina é l’esempio dell’economia fallimentare dei nostri giorni perché “dovrebbe costare 1 Milione di Euro per tutti i viaggi che fa” (?). La Lattina invece é un semplice problema di  materiale non riciclabile ed esistono paesi, come la Germania, dove sono vietate giá da molti anni senza grosse discussioni filosofiche. La Lattina di Coca Cola non é un problema economico ma un semplice problema di smaltimento; usarla come esempio di un’economia fallimentare é parte della visione di Grillo ma non del mondo reale che ci circonda. In Germania é stata semplicemente tolta dal commercio senza nessuna dietrologia sui processi di produzione capitalistici. Esistono semplicemente solo bottiglie di plastica o vetro che vengono riciclate. In Germania c’é il (futuristico) “vuoto a rendere” cosí che la gente riporta le bottiglie, loro vengono lavate e riempite nuovamente. L’Italia aveva il vuoto a rendere ma l’ha eliminato e oggi, anno 2013, i rivoluzionari filosofi pensano ai fogli di aluminio delle lattine invece di pensare a reintrodurlo. Le leggi del terribile mercato libero ci dicono inoltre che se la lattina é prodotta ha un suo costo e rientra sicuramente nel prezzo a cui é venduta e non al MILIONE di Euro che tanto fa riflettere i poveri di spirito. I capitalisti (come tutti i piccoli imprenditori) sono tutto tranne che stupidi e non hanno grossa voglia di andare in perdita.

LE BANCHE DI STATO: Forse non é chiaro ma in Italia non sono le Banche a controllare lo Stato ma esattamente il contrario. Le Fondazioni Bancarie sono quegli organi politici con cui i partiti si distribuiscono il controllo degli Istituti. Le banche sono quindi giá gestite dal pubblico/partiti con i risultati che vediamo e quindi chiedere la nazionalizzazione é un controsenso. In aggiunta chi la pagherebbe questa nazionalizzazione? Noi cittadini immagino in qualitá di unici azionisti di Stato grazie alle tasse, corretto?

IL M5S COSTA MENO DEGLI ALTRI PARTITI: Questa formula funziona molto e viene spesso utilizzata per dimostrare la natura diversa del M5S: purtroppo é FALSA. Il fatto di mettere una parte del proprio stipendio a disposizione del movimento (in fantomatici fondi etici che poi vengono “ridistribuiti”) non vuol dire che lo Stato non abbia speso quei soldi. Un Consigliere Regionale é pagato 12000 Euro al mese, quello del M5S mette 9500Euro in un fondo etico per ridistribuirli. Per i cittadini Italiani il consigliere M5S continua ad essere pagato 12000 Euro e i costi della politica rimangono invariati. Che il Consigliere Regionale ridistribuisca i soldi pubblici  ai cittadini non fa differenza con i costi dell’altra politica e puó essere un modo per avere consensi tramite i soldi pubblici. Da quando esiste il M5S in un qualunque organo amministrativo i costi della politica sono rimasti purtroppo invariati. In Piemonte tutti gli stipendi dei consiglieri sono versati in un conto corrente del M5S che si preoccupa di versare la cifra pattutita con i consiglieri (2500E) e tutto il resto “Non finanzia attività del MoVimento 5 stelle ma progetti, richieste, azioni legali a tutela dei cittadini”. La lista delle iniziative Piemontesi la trovate a questo link anche se i progetti non appaiono ancora.

Come dichiarato sul sito del M5S Piemonte, il finanziamento di circa 9000E al mese per ogni consigliere é stato ridotto giá dal governo Monti. Sembrerebbe dalle dichiarazioni che tale riduzione impatti i bilanci del M5S che dice: N.b. dal 1 gennaio 2013 sono ridotte dal Decreto Monti a 5000 € annui a consigliere, per questo abbiamo bisogno delle tue donazioni!”

Ma dove sta quindi la grossa novitá? Ogni partito politico o movimento ha bisogno di soldi per sopravvivere, il concetto del tuttogratis non ha cittadinanza in politica come invece si vuole far credere.

Credo alla buona fede del M5S e al fatto che per cambiare le regole serve tempo e capacitá. Il punto peró é proprio questo: perché raccontare alla gente che lo state giá facendo? Distribuire i soldi pubblici non vuol dire ridurre i costi.

IL REDDITO DI CITTADINANZA E’COME L’IMU: Continuare a raccontare fiabe agli elettori in cui si regala di tutto é una propaganda molto simile a personaggi piú noti e meno seri. Come si possono distribuire stipendi a tutti in questo periodo di crisi con un debito giá cosí alto? Come si coprono queste nuove spese? “Il taglio delle pensioni oltre i 4000E” dice Grillo. Questo taglio sulle pensioni serve una volta per aumentare le pensioni di base una volta per il reddito di cittadinanza e quindi dimostra che non c’é un reale progetto alle spalle.

In attesa che Grillo chiarisca dove vengono allocati i tagli lascio alcuni dati forniti da una persona di mia fiducia che conosce esattamente quali sono le cifre in gioco sulle pensioni e che probabilmente ha delle soluzioni ragionate.

INTERNET IN ITALIA E’LENTO PER COLPA DEL LIBERO MERCATO: Il mercato Italiano é un finto mercato libero. Il peso della macchina pubblica che controlla molta parte dell’economia nazionale riduce la vera competizione ed é la vera causa dei problemi. Il mercato delle telecomunicazioni é la prova: costi alti e servizi scarsi per colpa di uno stato che non liberalizza le risorse ma le controlla a sua discrezione. Siamo proprio sicuri che Telecom Italia abbia bisogno di essere Nazionalizzata?Sappiamo tutti che le aziende pubbliche forniscono mediamente servizi scadenti, con quali strane giustificazioni si riesce a dire che un mercato delle telecomunicazioni pubblico diventerebbe piú efficiente? Chi paga la rete nazionale per l’accesso gratuito dei cittadini? Ho l’idea che la risposta é sempre la stessa : noi cittadini.

LA LEGGE E’DIFFICILE E BISOGNA TRADURLA: Modifica del comma 2 alla legge 145 del settembre 1972… questo per Grillo é il problema della politica, non si capisce, serve un traduttore. Ovviamente chi non applaude e urla “é vero”? Certo che é vero, non tutti possono capire il testo di una legge ma questo é normale. Il linguaggio burocratico é una codifica per legiferare, un codice per rendere le modifiche piú veloci. Aggiungo un comma, modifico una parte e faccio riferimento solo alla modifica. Per capire é necessario avere un minimo di conoscenze, come quando si legge uno schema elettrico. Una casalinga non lo capisce ma non importa perché se deve fare un impianto chiama l’elettricista. Ed é cosí anche per le leggi, possono essere scritte in qualunque modo ma l’importante é che vengano fatte bene. Il problema dell’Italia non é il linguaggio della burocrazia ma una burocrazia pesante. Bisogna semplificare non cambiare codice alle leggi.  Ogni giorno e non solo in Italia servono traduttori per le leggi, in ogni paese esiste un codice burocratico anche qui in Germania. Il traduttore é il dipendente pubblico che nel momento del bisogno ci spiega cosa significa e quali sono i nostri diritti e doveri. I Comma esistono in tutti gli altri  paesi ma nessuno urla nelle piazze per eliminarli.

LA RETE CHE RISOLVE TUTTI I PROBLEMI: Grillo ha una passione maniacale per la rete ed in generale per Internet. Lui vede nella rete la risoluzione di tutti i problemi. Lavoro nelle reti da oltre 15 anni, ho visto crescere e diffondersi l’accesso di rete e diversi servizi. Lavoravo da prima che nascesse Google, ai tempi facevo le ricerche con Altavista. Internet é cambiato molto in questi anni ma rimane semplicemente uno straordinario mezzo di comunicazione. E’ tutt’altro che un posto tranquillo e democratico. La rete se usata male diventa un luogo in cui si puó truffare, spiare, in cui si possono trasmettere informazioni false e convincenti. Non esistono filtri nella pubblicazione, ogni utente puó scrivere quello che vuole, non esiste un arbitro che decide quale contenuto é affidabile o meno. Gli unici arbitri sono la nostra coscienza e cultura, la rete puó essere quindi un luogo pericoloso per menti ingenue. Serve allenamento.

TUTTE LE MULTINAZIONALI SONO CATTIVE E GOOGLE?: Uno dei vari controsensi di Grillo é la completa fiducia per la rete e per ogni membro della stessa anche se temibile azienda Multinazionali. Google rientra in questo insieme ma per Grillo é un esempio di innovazione verso un futuro sostenibile, vero. Mi piace peró ricordare a tutti che Google si permette di leggere le nostre comunicazioni (mail), le nostre ricerche da computer, probabilmente molte altre informazioni per chi usa il browser Chrome o lo smartphone android e utilizza tutte queste informazioni a scopo pubblicitario. Fa pubblicitá anche ad altre multinazionali (cattive). E come Google anche Facebook (leggi qui). Negli anni Google si é permessa di sviluppare servizi gratuiti come Maps semplicemente perché é una delle Multinazionali piú ricche al mondo e con forti liquiditá. Google fa soldi nella maniera piú tradizionale e i suoi servizi gratuiti servono solo per la sua diffusione e per la raccolta di informazione degli utenti. Bisogna identificare nemici ed eroi con una certa cautela specialmente quando gli eroi sono i piú grossi spioni anti privacy del mondo ma non si puó distruggere la favola della rete.

CONCLUSIONI

I concetti espressi durante i comizi sono filosofie di vita che una grossa parte del pubblico condivide per il profumo di democrazia, giustizia e libertá che hanno. Tutte queste teorie sembrano praticabili ma nella realtá non lo sono. Senza un confronto pubblico peró questi limiti non emergono. Nessuno degli spettatori della piazza molto probabilmente proverá mai ad informarsi sui vari argomenti ma al massimo visiterá il sito di Beppe Grillo trovando peró le stesse idee. La rete é anche ricerca.

Durante i comizi si segue spesso la linea giá segnata dalla Lega Nord facendo leva sulla rabbia della gente. Si identificano i nemici di cui tutti hanno bisogno per giustificare la propria condizione. Nel caso della Lega erano gli immigrati e il Sud per Grillo sono le Banche, il mercato libero e i politici. Sul terzo nemico mi trova d’accordo ma sui primi tre ha delle idee fortemente confuse.

In questo periodo di forte crisi con problemi reali e misurabili tutti questi discorsi hanno una forte presa perché la rabbia é diffusa. Lo si nota dai commenti rissosi di molti simpatizzanti al M5S che non accettano nessu tipo di critica a chi la pensa diversamente. Spesso identificano in Grillo la veritá assoluta e ripetono i suoi concetti senza peró verificarli.

Il problema rimane l’informazione, la rete dá tutto a disposizione ma bisogna dedicare del tempo per trovare risultati credibili. Bisogna confrontare i risultati e verificare le fonti, bisogna analizzare numeri e non solo parole. Se un cancetto non é dimostrato da numeri non dovrebbe essere nemeno considerato (La lattina da 1 MILIONE di Euro). Spesso un link non é la veritá ma una della tante sfumature. Il Blog di Beppe Grillo non é Wikipedia perché le sue regole di scrittura non rispettano la Webocrazia ma sono solo un singolo punto di vista.

La rete é una fantastica e veloce macchina sportiva ma le persone devono imparare a guidarla bene per evitare di uscire alla prima curva…

…e un nano puó sembrare un gigante quando é basso il sole della cultura.

 

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