Spesa Pubblica 2001-2013: Ma chi ha speso (sprecato) di piú?

spesa-pubblicaLa Spesa pubblica é sempre un argomento di interesse in Italia e specialmente in questo periodo di crisi in cui sono sempre stati annunciati tagli ma nella realtá nessuno ha messo in atto delle vere ristrutturazione di spesa.

Su Itakablog ne abbiamo giá parlato, qui, qui e qui e il nostro parere é abbastanza in linea con l’umore del paese: Nulla é stato fatto in passato, nulla si sta facendo nel recente presente e la spesa pubblica italiana rimane una delle piú alte e inefficienti in Europa. In questi ultimi anni infatti la Spesa Pubblica non si é ridotta ma purtroppo e piú importante, nulla é stato fatto per renderla piú efficiente.

Nel precedente post abbiamo analizzato l’andamento delle pure voci di spesa della Pubblica Amministrazione cioé al netto di tutti i costi finanziari e degli investimenti.

Lo Spread ha peggiorato molto il debito pubblico degli ultimi anni e quindi é escluso dai calcoli perché non é una scelta della politica (ma solo una colpa).

Nell’ultimo capitolo di Itakablog sulla saga “Analisi della Spesa pubblica Italiana” abbiamo visto come i costi della Pubblica Amministrazioni erano suddivisi in:

  • Stipendi dei dipendenti pubblici
  • Spese intermedie
  • Altre Spese

In questi anni di Austerity non sono mai state ridotte nonostante i mille annunci di Spending review che abbiamo sentito fra il 2007 e il 2013. In questo periodo invece la spesa totale é aumentata di 10 Miliardi. Alla faccia dei tagli.

Tutti gli altri paesi Europei in forte crisi (i famosi PIIGS) non si sono contraddistinti per aver brillato nella riduzione delle spese ad esclusione della Grecia dove peró i tagli si sono trasformati in qualcosa di serio e problematico.

L’analisi della spesa per valori assoluti non ha spesso molto senso se non rapportata al PIL ma se consideriamo i valori assoluti é facile vedere quanto invece di restringersi la Pubblica Amministrazione ha invece allargato il suo diametro.

Partendo quindi dall’analisi 2007-2013 l’unica variabile che mancava era semplicemente “l’addebito politico” ovvero come i vari governi che si sono succeduti in Italia hanno gestito la spesa pubblica.

L’analisi é stata fatta allargando la misurazione dal 2001 al 2013 ovvero con il succedersi di ben 4 Governi:

  • Berlusconi 2001-2005
  • Prodi 2005-2008
  • Berlusconi 2008-2011
  • Monti 20011-2013

Il Governo Letta non rientra nei calcoli poiché i dati del 2014 non sono ancora disponibili nelle tabelle Eurostat.

Prima di analizzare i valori per i singoli anni é bene considerare l’andamento dell’intero periodo 2001-2013:

  • Consumi Intermedi (2001-2013): +24 Mld (+38%)
  • Stipendio dei dipendenti pubblici (2001-2013): +35Mld (+25%)
  • Altre spese (2001-2013): +12 Mld (+82%)
  • Totale costi Pubblica Amministrazione (2001-2013): +70 Mld (+37%)

Con questo quadro generale penso sia inutile spingerci in ulteriori commenti sulle capacitá della nostra classe politica. Un paese che riesce ad aumentare la spesa del solo impianto pubblico di ben 70 Miliardi di Euro in 12 anni puó tranquillamente rientrare nelle ultime posizioni della classifica. Ricordo che per scelta quest’analisi esclude i costi finanziari e sopratutto gli investimenti. Questo aumento non rappresenta infatti nessun investimento in infrastrutture ma solamente i costi vivi della macchina pubblica. Queste sono le voci di spesa dove si annidano i cosiddetti “Sprechi” che con un valore di +70 Miliardi forse dimostrano in pieno l’aggettivo a cui sono spesso affiancati.

Il problema non é tanto la spesa di un ente pubblico che non puó aumentare negli anni , il problema Italico é che questo allargamento non ha mai nessun effetto in termini di servizi pubblici erogati.  Penso che non esista un singolo Italiano che possa dire di aver sentito questi 70 Miliardi di spesa aggiuntiva anzi in Italia aumentano le uscite e si riduce l’efficienza dei servizi. Nei 12 anni 2001-2012 si é spesso sentito parlare di tagli alla Sanitá, all’Educazione alle sovvenzioni per i cittadini  ma nello stesso periodo la stessa entitá di tagli non ha mai toccato la sopravvivenza del grasso impianto Pubblico. Che strano.

Ma andiamo ai dati suddivisi per Governi.

Di seguito la tabella che li raccoglie anno per anno e per ogni periodo viene calcolata la differenza annuale e di fine-inizio legislatura per capire a quanto ammontavano le spese quando un Governo si é insediato e come le stesse le ha trovate il Governo successivo.

Spesa Pubblica 2001-2008-Berlusconi-Prodi

Spesa Pubblica 2008-2013-Berlusconi-Monti

Governo Berlusconi 2001-2005

Aumenta tutte le voci di spesa nessuna esclusa. In totale durante questi 5 anni il costo della macchina pubblica aumenta di ben il +22% ovvero di +47 Miliardi. Nessuno dei Governi successivi é riuscito a fare peggio, non ci sono costi finanziari né investimenti in queste voci quindi non esis te nessun tipo di giustificazione a questi aumenti. Senza un’attenta analisi delle singole voci di spesa é difficile capire dove si sia aumentato di piú ma quello che sembra evidente é che la macchina Pubblica sia stata utlizzata come bacino per mantenere il proprio confine di potere regalando favori e garantendo alla classe politica di spendere senza controllo. Se aggiungiamo inoltre i risultati quasi nulli della gestione il discorso peggiora ulteriormente. 47 Miliardi di spese aggiuntive non giustificano un operato cosí scadente. 

Governo Prodi 2005-2008

Nella migliore tradizione Italiana aumenta anche lui le spese anche se in entitá molto minore rispetto al Governo precedente: +23 Miliardi +9%.

L’aumento di spesa é certo la metá rispetto al Governo precedente ma non per questo possiamo spellarci le mani in applausi poiché vá sempre considerato che questo 9% arriva dopo un disastroso +22%. Forse era il caso di organizzare la spesa invece che aumentarla anche perché non ricordiamo il Governo Prodi per particolari riforme che abbiano cambiato l’assetto politico/economico dell’Italia.

La comparazione fra la gestione di Centro-Destra e quella di Centro-Sinistra sfata il mito delle Spese Pubbliche in aumento con la gestione di Sinistra. La Sinistra si é inoltre dimostrata piú “Liberista” della destra e questo la dice lunga sul fatto che mai nessuna riforma del mercato sia stata fatta. Questo handicap di mancato liberalismo Italiano ha infatti portato a considerare Bersani come il miglior ministro privatizzatore degli ultimi anni… riflettiamo sulla distorsione Italiota (logica e pratica).

Governo Berlusconi 2008-2011

Appena insediato riprende la sua modalitá di spesa allegra aumentato nel primo anno di quasi +10 Miliardi quasi quanto Prodi aveva fatto in 3 anni. In un solo anno la spesa si porta ad un +3%.  Una chiara dimostrazione che Berlusconi continuava a non avere particolare attenzione alle spese Pubbliche ma continuavano ad essere utilizzate per la perenne propaganda politica e il controllo dei suoi “Partner politici”.

In questi anni ricordiamo gli scandali nella Regione Lombardia e Lazio in cui era evidente quanto la gestione politica facesse spudorato uso dei costi pubblici per scopi privati. Non voglio dire che la Minetti o il Trota siano i responsabili di queste spese ma sono ovviamente un ottimo esempio di quale era l’approccio della classe politica verso le spese per interessi, ben lontani dal “bene comune”.

Il Governo Berlusconi dopo questo fiammeggiante primo anno di mandato con un certo ritardo paga il conto della crisi. Dopo aver continuato a negare l’esistenza di problemi nel nostro paese improvvisamente nel 2010 e 2011 il Governo Berlusconi si trova di fronte ad un calo drastico del PIL e un aumento incredibile dei tassi di interesse sui titoli di stato.

Di seguito un video del 2009 che fa capire quanto in basso eravamo caduti e quanto poco seria e preparata é la nostra classe politica. La coniugazione é al presenta poiché nel 2014 ad esclusione di piccoli sforzi non si vede ancora un netto miglioramento.

Tutte le colpe vengono riversate prima sull’opposizione,  sulla Deutsch Bank poi sulla Banca Centrale Tedesca ma a parte la ricerca del finto colpevole l’Italia cade nel baratro e il Governo si ritrova a dover rapidamente tagliare le spese.

Nei 2 anni successivi (2010 e 2011) il costo della macchina pubblica viene in alcune voci ridotto e il 2011 segna un -1,1% di tagli. Fa sorridere che in Italia una riduzione dell’1% é quasi un miracolo considerati gli aumenti degli anni precedenti. Il Governo Berlusconi alla fine del suo mandato (in cui ricordiamo é stato obbligato a lasciare per chiara incapacitá a gestire la situazione) lascia la spesa della Pubblica Amministrazione ad un valore comunque di +2,5% rispetto ai costi di inizio mandato. Chiara dimostrazione che nemmeno nei peggiori momenti di crisi si riescono ad abbattere questi costi.

Ovviamente i tagli del 2011 (primo caso dopo ben 10 anni) non possono essere attribuiti alle capacitá del Governo (ricordo che il ragioniere Tremonti era sempre Ministro dell’Economia) ma ad una situazione contingente che alla fine ha spinto l’Europa prima a scrivere le istruzioni sul da farsi poi a fare pressioni perché il timone andasse in mano a persone tecnicamente piú capaci.

Governo Monti 20011-2013

E cosí si passa al Governo Monti che prende il timone con l‘aiuto delle pressioni Internazionali. Monti ha una missione impossibile di rimettere a galla l’Italia recuperando la credibilitá sui mercati che stavano continuando a chiederci interessi troppo alti (crisi dello Spread). Monti non ha molto tempo e ovviamente parte dalle spese piú grosse come il sistema pensionistico e mette al sicuro i conti per qualche anno. Lato spesa pubblica riesce comunque ad abbassare le spese di 8 Miliardi. Si poteva fare meglio ma ovviamente un governo tecnico non-eletto poco é riuscito a fare contro i vecchi partiti che lo tenevano in vita grazie ai propri voti. Se questi vecchi partiti da un lato non potevano far cadere il governo per ovvi motivi economici dall’altro lo potevano controllare sui tagli che li riguardavano. Ecco che infatti Monti non é riuscito ad essere particolarmente incisivo sulla spending review riuscendo a portare a casa un  -3% (-8 Mld) valore sicuramente migliorabile ma comunque positivo se rapportato al disastroso passato. Come giá detto il Governo Monti era concentrato piú sui grossi capitoli di spesa come pensioni e sanitá piuttosto che sulla Spending review della Pubblica Amministrazione, annunciata ma mai messa in atto per ostruzione dei soliti noti. Sono convinto che i mancati tagli non fossero causa di incapacitá ma di veto politica della Classe Politica presente in Parlamente che voleva mantenere i propri privilegi.

Conclusioni

    • Il Governo Berlusconi si differenzia per essere quello che piú ha aumentato la Spesa della Pubblica Amministrazione. Dei 70 Miliardi fra il 2001 e il 2013 il Governo Berlusconi ha contribuito per 46 Miliardi ovvero il 65%. Nella sua ultima legislatura ha invece riportato il miglior taglio di spesa del periodo (-1,1% nel 2011) ma ovviamente le condizioni di crisi internazionale al contorno e le pressioni Europee non possono attribuire questo taglio a meriti Governativi. Il fatto che il Governo sia stato caldamente invitato a dimettersi é la prova che non esisteva nessun disegno tecnico ma la solita incapacitá giá dimostrata negli anni precedenti ma nascosta da un economia non brillante ma stabile.
    • Prima dei tagli di Monti (2001-2011) i Governi in carica hanno aumentato la spesa della Pubblica Amministrazione di circa 76 Miliardi cosí distribuita:
      • il Centro-Destra ha influito sulla spesa per 53 Miliardi (70%)
      • il Centro-Sinistra ha influito sulla spesa per 23 Miliardi (30%)
    • L’analisi dimostra come i Governi di Centro-Sinistra non abbiano aumentato maggiormente le Spese della Pubblica Amministrazione come invece si sente spesso ripetere. Magra consolazione poiché dopo un periodo di assurdi aumenti anche la Sinistra non é stata in grado di mantenere la spesa almeno stabile.
    • La Spending Review del Governo Monti ha avuto un effetto minimo sui costi della Pubblica Amministrazione (-3%) ma comunque rilevante rispetto al passato. Questo era giá piú che evidente e dovuto al fatto che questi capitoli di spesa non sono i piú sensibili rispetto al totale e sopratutto perché la classe politica si é opposta alla perdita dei propri privilegi.

What’s Next?

    • Aspettiamo il prossimo anno per capire quanto l’attuale Governo sará riuscito a gestire questi costi anche se le premesse sono pessime considerando che la sbandierata Spending review non é riuscita nemmeno a trovare la copertura per i famosi 80E. L’affidabile Cottarelli ha giá dovuto abbandonare il suo incarico di Commissario per la spending review a causa degli attriti interni con lo stesso Renzi. Come sempre in Italia la classe politica ha un progetto da realizzare anche se le promesse sono fatte senza pensare ai costi reali. Quando poi ci si trova di fronte al problema si preferisce chiudere un occhio e continuare a spendere eliminando le persone valide che avrebbero potuto aiutare i tagli e tutto il paese.

Come sempre buona fortuna Italia e …

…Cottarelli we want you back

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