Non sono disfattista ma questo non é cioccolato

In Italia si ha la tendenza a ragionare molto di pancia senza tenere in considerazioni i reali fatti. Si preferisce prendere un esempio ed immolarlo come regola generale senza verificarne la veridicitá o il suo vero valore in una visione piú ampia. Ci fermiamo davanti al singolo esempio che spesso diventa la giustificazione ad una teoria molto piú ampia.

Questo tipo di approccio ai problemi ha portato in passato a vedere rieletti per piú volte alla guida del notro paese personaggi come Silvio Berlusconi che, commenti personali a parte, non si puó proprio dire che in molti anni di Governo abbia portato qualche sostanziale riforma del paese. Ma di casi come lui ne esistono tanti se non fosse che la sua durata governativa é stata lunga e quindi la probabilitá di cambiamento (in teoria) doveva essere piú alta.

Gli Italiani nonostante non ci fossero risultati misurabili si fermavano alla solo propaganda dei nuovi posti di lavoro,delle meno tasse, dei ristoranti pieni, del non c’é crisi senza accorgersi che non aumentava l’occupazione, la tassazione non diminuiva, c’era un calo del mercato della ristorazione e sulla crisi penso non ci sia (adesso) altro da dire.

Personalmente mi ricordo di molte persone che nel 2008-2009 negavano il fatto che ci fosse un problema e riproponevano le stesse giustificazioni sentite alla Televisione ottimista. Erano convincenti e probabilmente per ottimismo si preferiva vedere il mondo cosí.

Perché dico tutto questo? La scorsa settimana dopo un mio post sulla classifica mondiale della corruzione ho ricevuto commenti che mi accusavano di essere negativo e disfattista, che in Italia siamo solo capaci a criticare e che invece le cose non sono cosí brutte come si dipingono. La critica era basata sul fatto che non tutto é cosí negativo ma esistono sono delle positivitá da esaltare. A tal proposito spuntava l’esempio basato sulla “matematica di mio cugino” ovvero come scrivevo prima il prendere un singolo esempio come media di analisi generale. Io non escludo le eccellenze e so che esistono perché l’Italia é piena di persone valide ma il sistema in media é in degrado. Posso dirlo?

Lo ammetto: per me un Pessimista é un Ottimista con esperienza quindi non mi posso sicuramente mettere fra le persone che vede la vita sempre in discesa ma invece di definirmi pessimista in senso stretto preferisco semplicemente descrivere (con i dati) quella cosa marrone che ho di fronte: Se so che non é cioccolato é inutile fingere. Inutile nascondere sotto la sabbia i problemi perché questo non aiuta e l’andamento dell’Italia ne é la prova.

Nonostante per molti aspetti le cose in Italia non vanno bene ma quando si critica si diventa “gufo”. Nessuno (intendo la classe politica di ogni colore) fa qualcosa per dare una sterzata. I motivi non li conosco ma quello che é sicuro é che in un periodo critico come questo invece di essere consapevoli dei propri problemi si preferisce cercare un nemico all’esterno che va dall’Euro all’Europa passando per la Merkel a Junker, la massoneria e le strisce chimiche degli aerei.

Quello che forse non é chiaro in quello che scrivo é che non ho un calo di orgoglio nell’essere Italiano. Io amo la mia Italianitá e apprezzo l’Italiano per le sue qualitá che pochi altri hanno in Europa. Sono invece fondamentalmente nauseato di quanto il nostro sistema pubblico sia cosí indietro non soltanto rispetto all’Europa ma anche rispetto a paesi ben lontani dai nostri standard.

Da Italiano emigrato non giudico gli Italiani perché sono il primo che tornerebbe domani. Sono il primo che non ama il paese in cui vive adesso (la Germania) ma che riconosce l’immenso divario della sua macchina pubblica rispetto a quella Italiana. E il grosso divario fra gli Italiani e i Tedeschi questa volta a favore nostro.

Ma tutti questi bei ragionamenti di cuore nulla spostamento i numeri Africani del nostro Sistema Pubblico. Io sono incazzato per un sistema che sta piano piano sprofondando nel nulla portandosi dietro tutti gli sforzi fatti dagli Italiani negli ultimi 60 anni.

Facciamo per esempio un elenco di quanto c’é di positivo in Italia:

  • L’Italia fino a prova contraria é la 3a/4a economia Europea
  • L’Italia é un paese fatto di piccoli imprenditori dinamici e coraggiosi
  • L’Italia é fatta di lavoratori che ogni giorno mettono nella loro attivitá piú energia di quanto farebbe per esempio un omologo tedesco.
  • L’Italia é un paese dove le persone sono abituate a ragionare e a trovare sempre una via alternativa di fronte ad un ostacolo.

In Sintesi: L’Italia é un sistema imperfetto dove peró lo sforzo dei singoli riesce a compensare molte delle lacune e questo é il piú grande pregio degli Italiani. Ovviamente é piú difficile essere bravi in un sistema imperfetto che in uno perfetto e questo non puó che essere che una qualitá degli Italiani e del loro approccio alla vita ma purtroppo non é positivo dover lottare ogni giorno contro le inefficienze del proprio Stato.

Quindi sono piú che conscio delle nostre qualitá ed é proprio questo il punto e la causa del mio “disfattismo”. Tutte queste qualitá sono ogni giorno messe alla prova da un sistema paese che sembra non in grado di aiutare i propri cittadini a stare meglio. La nostra Macchina Pubblica é il vero cancro che sta distruggendo tutto.

Quello che scrivo é quello che succede:

  • Tassazione troppo elevata sempre in continuo aumento
  • Burocrazia lenta e complessa che non aiuta privati e aziende ma diventa un freno per ogni cosa
  • Giustizia lenta e imprevedibile che non rende certa la pena. É proprio di oggi per esempio la notizia che nel caso Garlasco Alberto Stasi é stato condannato a 16 anni dopo due sentenze di innocenza. Non sono un giurista ma qualcosa forse non funziona, se questa sentenza é corretta le altre due? o viceversa. La giustizia é fondamentale diritto dei cittadini e nel nostro paese si vedono cose che da nessun’altra parte accadono. A voler garantire troppo alla fine non si garantisce nulla.
  • Assenza totale di meritocrazia a molti livelli e relativa incompetenza diffusa nell’ambito pubblico.
  • Spesa Pubblica inefficiente e in continua crescita
  • Il tutto contornato da uno Stato che nonostante la sua totale inefficienza vuole controllare ogni aspetto del mondo privato rovinandolo inesorabilmente o nel migliore dei caso diventando un costo inutile.

Il tutto é stato ben riassunto qui come prova che tutti i fattori esterni come Euro e Europa non hanno colpe sui nostri problemi interni.

Questo non é disfattismo questo é semplicemente indicare chi sono i responsabili con delle prove inconfutabili e spurie da ogni discussione da bar o da Salvini (che poi é la stessa cosa).

Perché mi incazzo?

Peché di tutta la lista di veri problemi che affligge l’Italia la nostra classe politica sembra immobile da decenni. Indipendentemente dal colore politico, in Italia sembra impossibile fare riforme che in altri paesi sono state fatte in pochi mesi. Perché? Perché da noi l’unico approccio rivoluzionario é guidato da un comico e da un banda di visionari lontani dalla realtá che non propongono soluzioni ma aumentano solo il rumore di sottofondo senza valore aggiunto? Perché da noi nessuno é capace di cambiare il finto cioccolato?

Credo che gli Italiani si meritino un sistema migliore che gli aiuti a risolvere i propri problemi non ad aggravarli. In Germania il sistema pubblico (nonostante sia criticato anche qui per inefficienza) lavora per i cittadini ed é anni luce lontano da quello Italiano. Qui non si aspettano anni per una condanna, qui non si aspettano anni per un permesso, qui per il primo problema serio si va dal giudice e la situazione si risolve in tempi stretti. Da noi ci si butta in cause inutili ma la giustizia non puó essere utilizzata per difendersi quando serve veramente. Chi si butta in una causa civile che sa che costerá molto durerá moltissimo e i possibili benefici si avrebbero troppo tardi rispetto alle reali necessitá?

Spesso come dicevo la voglia di controllo del sistema pubblico determina anche perdita di competitivitá in settori privati. Proprio ieri mi é capitato di fare un’analisi della velocitá di accesso ad Internet fra alcuni paesi Europei.

Qui sotto i due grafici che rappresentano la percentuale di utenti nelle 2 bande di accesso 2Mbps-10Mbps e 10Mbps-30Mbps. Ho tralasciato per rispetto le velocitá 30Mbps-100Mbps ma se fossi veramente disfattista le avrei messe.

EU Accesso Internet 10-30MEU Accesso Internet 2-10M

A parte la mia negativitá qualcuno mi spiega perché siamo fra i paesi in Europa dove la velocitá di accesso Broadband é piú bassa e gli investimenti nulli? Nel 2014 abbiamo ancora l’80% della popolazione con una velocitá media di accesso secondo Akamai di 5.2Mbps, mentre nemmeno il 20% va oltre i 10Mbps (lasciatemi pensare che sono i clienti di Fastweb). A casa mia in provincia di Torino non ho disponibilitá di ADSL perché sono esauriti i pochi accessi a 600Kbps di download (600 KILOBITPERSECONDO ovvero 0.6 MEGABITPERSECONDO). Nel 2014? Sono almeno 8 anni che sono esauriti e Telecom Italia non ha mai fatto un investimento. Sono disfattista?

Questo é il tipico esempio di impatto dell’inefficienza pubblica nel settore privato. Il settore pubblico deve ovviamente investire nel Broadband poiché é servizio chiave ma nel nostro paese fra investimenti inesistenti, Authority che non liberalizzano e Telecom Italia a stampo pubblico e controllo politico: Questo é il risultato finale. Se non fosse per Fastweb forse la banda media sarebbe ancora piú bassa.

Sempre un disfattista? A Voi sembra cioccolato?

Esistono delle ragioni per cui tutti gli altri paesi sono migliorati e noi no. Ma senza guardare alla solita Germania guardiamo a Polonia, Spagna, Ungaria. Come mai loro ce l’hanno fatta? Sempre l’Euro, l’Europa e la Merkel? Ho qualche dubbio.

Sulla base di tutti questi problemi (da disfattista), si muove forse qualcuno a risolverli?

A me sembra che si parli di Italicum o mattarellum come fondamentali acceleratori di crescita? O il falso problema dell’immigrazione? Sono queste le prioritá di un paese in crollo? Posso incazzarmi per Lady Like? Sono forse disfattista?

No! Mi sono stufato di vedere ancora degli spettatori presi ad ascoltare l’orchestra del Titanic. (Ops ho detto Titanic: Disfattista).

Non pretendo di avere ragione ma se le cose scritte sono lontane dalla realtá allora fatemi capire cosa serve a questo paese e quali sono i suoi veri problemi. Solo una cosa vi chiedo per favore, con tutto il rispetto per vostro cugino, lasciatelo fuori dalla discussione.

 

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